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Messaggi - Eutidemo

#6136
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
16 Aprile 2016, 12:15:21 PM
Come giustamente si chiede Green Demetr, ma perchè mai fanno una domanda da test di Ingegneria, ad un test di Psicologia?
Forse perchè loro non ne sono capaci?
;)
Ma, secondo me, lo stesso esercizio n° 3, della Facoltà di Ingegneria è concepito molto male, e tradotto peggio in lingua italiana; a meno che il depistaggio non sia "doloso", e il test si riduca ad un semplice indovinello col "trucchetto" verbale.
Cioè, in buona sostanza, un SOFISMA...nello stile di Protagora.
:o
Ora cercherò di evidenziare meglio quella, che, secondo me, è la "pietra dello scandalo" filosofica.
Ed infatti, nell'"esercizio n° 3 di base", della Facoltà di Ingegneria, si ha la seguente conversione di proposizioni in simboli:
*************************************
"Massimo parte" = p
"Patrizio parte" = q
 "Luciano parte" = r
 "Luigi parte" = s.
*************************************
Ed ora rammentiamo i termini del problema:
"" Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno valutando se partire per una vacanza. Si sa che: se parte Massimo, parte anche Patrizio; se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio; se parte Luciano parte anche Luigi: Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta?"
E, nel test, si dà per buona solo la risposta b), e, cioè, "se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo". 
*********************************************
Ma, per ora, restando ai predicati di Luciano e Patrizio, si ha simbolicamente la premessa  ~ r  → ~ q   (la "tilde"  ~, in logica formale, significa "non"), il che verbalmente suona: ""Se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio".
Ora, applicando a tale affermazione la "regola della contrapposizione", i redattori del test ne deducono                                                   (q  →  r); cioè che, se parte Patrizio, allora parte pure Luciano.
Ma è questo il punto ambiguo, perchè, leggendo il testo verbale, sembra di capire che la partenza di Patrizio sia pregiudiziale a quella di Luciano; cioè, che Luciano partirebbe soltanto nel caso in cui Patrizio scegliesse di partire.
Il che NON E', perchè la partenza di Luciano non è affatto subordinata a quella di Patrizio; ma, semmai, il contrario.
I redattori del test, invece, evidentemente intendevano dire un'altra cosa: e, cioè, che, se Patrizio parte, vuol dire che parte pure Luciano, nel senso che, se quest'ultimo non partisse, il primo non potrebbe partire (~ r  → ~ q).
Per cui, appunto: (q  →  r) 
E questo è indubbiamente giusto, ma da come è scritto il test non si capisce assolutamente.
Ed infatti, l'indovinello esordisce che i quattro amici che: "...stanno valutando se partire per una vacanza..."; per cui si induce che la valutazione discende dalle singole scelte, in rapporto di pregiudizialità l'una rispetto all'altra. 
Comunque, una volta compreso cosa i redattori intendevano dire, ne consegue che:
                                             
- se Massimo parte, parte anche Patrizio    p  →  q
- se parte Patrizio, parte anche Luciano      q  →  r
- se parte Luciano parte anche Luigi            r →  s
Per cui, per la "regola della concatenazione" (cioè "omissis mediis"), avremo che:
- se parte Massimo parte anche Luigi                     p  →  s
A questo punto, applicando una seconda volta la "regola della contrapposizione", se ne deduce: 
- se non parte Luigi non parte Massimo       ~ s → ~ p 
Cioè, la Risposta b) del test.
Come già spiegato sopra, però, anche in questo caso la redazione del test è fuorviante.
Ed infatti, con la Risposta b), concludendo che "se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo" (~ s → ~ p), i redattori del test non intendono affatto dire che che la partenza di Luigi sia propedutica o pregiudiziale a quella di Massimo (come chiunque legge capisce); bensì, sostanzialmente, il contrario. 
Cioè, che Luigi può partire solo se parte Massimo; per cui, se Luigi non parte, ciò si spiega solo perchè nemmeno Massimo è in partenza (~ s → ~ p).
Ma esprimere il concetto scrivendo: "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo", nel contesto, assume un senso completamente diverso da quello voluto.
O, almeno, così a me sembra.
:-\
#6137
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
15 Aprile 2016, 16:39:48 PM
Non intendevo dire che chi ha scritto quel test fosse un elaboratore; intendevo solo dire che -secondo me- esso è stato simbolicamente pre-elaborato in logica binaria da un PC, e, poi, tradotto (malamente) in parole da esseri umani...che non avevano voglia di faticare molto.
:-)
Inoltre,  quanto al "contesto", io non mi riferivo affatto al "contesto in cui è stato fatto il test" (che, ovviamente, è quello di ammissione ad una facoltà -Psicologia- ); mi riferivo, invece, al fatto che i redattori del test, usano le parole senza tenere conto del "contesto" in cui si svolge l'"azione narrata", rendendone così ambiguo il "senso" ed il "significato".
A parte questo, con un test del genere, secondo me non sarà MAI possibile verificare le "conoscenze di base di una logica precisa del candidato", in quanto a costui non è concesso di spiegare le ragioni della sua risposta (come stiamo facendo noi qui); ma deve limitarsi semplicemente a barrare una casella, senza poter argomentare perchè.
Successivamente, i burocrati dell'Università, si limiteranno a meramente sommare le caselle barrate in modo "esatto" e quelle no (secondo il loro molto sindacabile giudizio); anzi,  lo farà il computer, risparmiando loro ulteriore tempo e fatica.
Capisco che bisogna risparmiare  tempo e fatica; ma così facendo il test risulta del tutto inutile.
Diviene un'operazione di facciata; soprattutto quando le domande e le risposte sono formulate in modo semanticamente ambiguo.
In tale contesto, infatti, la domanda specifica voleva sicuramente essere "un problema di logica"; ma la linguistica e la grammatica c'entravano eccome.
Senza l'uso accorto dell'una o dell'altra, infatti, qualunque domanda diventa ambigua; e, quindi, è impossibile giudicare se la risposta fornita sia o meno "logica".
#6138
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
15 Aprile 2016, 06:51:20 AM
La "logica" può essere intesa in vari modi; ma, l'importante, è il "contesto" ed il "senso".
Ed infatti, se chiedete ad un BOT (un' intelligenza artificiale) se è più esatto un orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, ovvero uno che ritarda di un'ora ogni 24 ore, quello vi risponderà che è più esatto il secondo; ed infatti, quest'ultimo, ci darà l'ora "esatta" più assiduamente dell'altro, perchè ritarderà prima il tempo su tutto il quadrante ... segnando, quindi, molto più "spesso" l'ora esatta.
Invece, l'orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, segnerà l'ora "veramente" esatta, ogni 12.985 anni!!!
;D
Se, poi, gli chiedete -a parità di condizioni climatiche- se l'occhio umano riesca a vedere più lontano in una luminosa giornata di sole, ovvero in una oscura notte senza luna, il BOT vi risponderà che vede molto più lontano di notte; ed infatti, di giorno, l'oggetto più lontano che può vedere l'occhio umano  è il sole... mentre, di notte, sono le stelle.
;D
Gli puoi dare torto, in fondo?
Ecco perchè, almeno fino ad oggi, nessun BOT (checchè se ne dica in giro), ha mai "veramente" superato il test di Turing: ed infatti, non riesce ancora a capire il "SENSO" del discorso, a seconda del contesto in cui viene fatto.
**************************
Ma, veniamo al nostro test, 
Nell'esercizio della Facoltà di Ingegneria riportato da Green Demetr, io leggo q  →  r (se parte Patrizio, parte pure  Luciano), mentre invece, secondo me, annulandosi le due negazioni, mi sembra che dovrebbe essere  r  →  q (se parte Luciano parte pure Patrizio).
Perchè sono stati invertiti i termini?
Sono stati invertiti, perchè i redattori del test, hanno pedissequamente applicato la "regola logica della contrapposizione", senza tenere conto del "senso" delle parole, nel loro "contesto". 
La regola, invero, sarebbe applicata benissimo se si dicesse che "se Luciano non esiste, non esiste neanche Patrizio", in quanto ciò comporta logicamente che "se esiste Patrizio, deve esistere anche Luciano".
Ma dire che "Se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", non non comporta affatto che: "Se parte Patrizio, parte pure Luciano".
Perchè?
Perchè la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno 'valutando' se partire per una vacanza.".
Per cui, il "senso" della proposizione "se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", NON E' che i due partono o non partono in "sincrono", come gli "input" di una bifase; nel qual caso la"regola logica della contrapposizione" avrebbe senso.
Ed infatti,Il "senso" della frase, nel contesto dell'"indovinello è che :""se Luciano decide di non partire, e rende nota la sua intenzione agli amici, allora Patrizio sceglie di non partire nemmeno lui".
Questo è l'incontrovertibile "senso" della frase: "Se non parti tu, non parto nemmeno io".
Non è così?
E, in tale senso, mi sembra ovvio che la "regola della contrapposizione" non sia affatto applicabile; ed infatti, se Patrizio decidesse di non partire per motivi suoi, Luciano potrebbe benissimo decidere di partire lo stesso, senza di lui...perchè la subordinazione pregiudiziale è da Luciano a Patrizio, e non viceversa.
Da questo "errore" di fondo, ripetuto due volte (senza riepilogare tutti i passaggi), scaturisce la "falsa" risposta b), cioè, che "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo".
Ed infatti, qualunque cosa valutino e decidano di fare gli altri amici, Massimo può benissimo partire per conto suo, non essendo stata espressa alcuna preclusione al riguardo nelle premesse; nè direttamente, nè indirettamente per il tramite dell'applicazione della "regola della contrapposizione".
Ripeto ancora, infatti, che la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno <<valutando>> se partire per una vacanza.", per cui gli stessi redattori del test, hanno chiarito che si trattava (per ciascuno) di valutare se partire o meno, a seconda -o meno- delle valutazioni altrui.
E, dalle premesse, la partenza o meno di Massimo, risulta una "variabile" indipendente dalle valutazioni degli altri.
Quindi, secondo me, la risposta b) è sbagliata.
Dalle premesse, invero, si evince solo che, condizione preliminare per la partenza di Patrizio, è la partenza di Massimo e Luciano; e che, inoltre, e la partenza di Luciano è propedeutica sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi.
Ma che, se non parte Luigi, non parte nemmeno Massimo ( Risposta B), non mi pare che derivi da alcun ragionamento verbalmente esplicitato; o, almeno, dal testo redatto in italiano, a me non sembra affatto emergere alcuna concatenazione logica di tal genere. :)
#6139
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
14 Aprile 2016, 07:34:07 AM
Come egregiamente ci spiega Green Demetr, applicando la regola di contrapposizione a  (p → s) si deduce  (~ s → ~ p); ossia che, se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo ( Risposta B).
Al riguardo, ribadisco quanto ho già detto, e, cioè, che l'unica deduzione che penso possa trarsi da quanto sopra, è che che l'Università ha fatto fare "quasi" tutto il lavoro a un elaboratore elettronico, per risparmiare la fatica degli "elaboratori" umani; i quali, probabilmente molto bravi in matematica, in italiano, però, mi sembrano alquanto scarsucci. 
Ed in effetti, tradurre "discorsivamente" un test scaturito dall'applicazione degli operatori logici non è una operazione molto facile.
Ed infatti, che da (p → s) si deduca  (~ s → ~ p), è solo una inferenza del "linguaggio macchina", per "verificare" determinati passaggi procedurali; ma, dalle premesse meramente "verbali" del TEST, a mio modesto parere, NON SI DEDUCE AFFATTO che, se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo.
Ciò, in quanto non riesco ad intravedere alcuna diretta consequenzialità logica (e necessaria) tra le due cose; o, almeno, una consequenzialità che possa scaturire dalle premesse, così come "semanticamente" formulate.
Da queste ultime, invero, si evince solo che, condizione preliminare per la partenza di Patrizio, è la partenza di Massimo e Luciano; e che, inoltre, e la partenza di Luciano è propedeutica sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi.
Ma che, se non parte Luigi, non parte nemmeno Massimo ( Risposta B), non mi pare che derivi da alcun ragionamento verbalmente esplicitato; o, almeno, dal testo redatto in italiano, a me non sembra affatto emergere alcuna concatenazione logica di tal genere.
Ma forse mi sfugge qualcosa. :)
#6140
Tematiche Filosofiche / Re:SILLOGISMO UNIVERSITARIO
13 Aprile 2016, 13:14:46 PM
Sono perfettamente d'accordo con Sgiombo, in quanto, anche secondo me, nessuna delle deduzioni proposte è logicamente necessaria e incontrovertibilmente conseguente alle premesse; ma ritengo, appunto, che tutte siano possibili o meno, a seconda di quale premessa "ipotetica",  viene o non viene, poi, a verificarsi di fatto.
Ed invero, come dicevano gli antichi: "ab esse ad posse valet, sed a posse ad esse non valet consequentia". ;)
Non capisco, invece, il ragionamento di Albert; ed infatti, come avevo già detto, non mi sembra esatto asserire che: "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo", perchè nelle premesse non mi risulta enunciata alcuna preclusione in tal senso...neanche implicitamente o ipoteticamente. 
Ma forse sono io che non ho ben compreso che cosa intende dire.
In ogni caso, dovendo necessariamente scegliere una delle lettere proposte, come ho già spiegato, io opterei per la c); perchè penso che, chi ha steso il test, intendesse quella.
Anche se, a ben vedere, anche la c) "non sequitur", come ho già spiegato; e come Sgiombo a ribadito.
Voi che ne pensate? :)
#6141
Tematiche Filosofiche / SILLOGISMO UNIVERSITARIO
13 Aprile 2016, 06:06:22 AM
SILLOGISMO UNIVERSITARIO
Mia figlia si è trovata a dover risolvere il seguente test per l'ammissione all'università, che, a mio avviso, rientra in quella che, comunemente, viene definita logica enunciativa o proposizionale; la quale prende in esame le proposizioni affermative o dichiarative o assertive, e non considera proposizioni interrogative o dubitative o quelle che esprimono un desiderio o un comando. 
Il quesito in questione, posto sotto la forma semantica di uno "pseudo-sillogismo", credo possa essere interessante anche sotto un profilo -per così dire- "filosofico":
*******************************************
" Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno valutando se partire per una vacanza. Si sa che: se parte Massimo, parte anche Patrizio; se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio; se parte Luciano parte anche Luigi: Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta?
a) Non parte nessuno
b) Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo
c) Partono Luciano e Luigi
d) Partono tutti
e) Se parte Luciano, parte anche Massimo
********************************************
Tali proposizioni potrebbero essere connesse, attraverso i connettivi logici (o operatori, o funtori logici), dando luogo a proposizioni molecolari o funzioni logiche; ma, personalmente, preferisco affrontare la questione "discorsivamente"...perchè "discorsivamente" è stata posta (anche se, a mio avviso, in modo un po' sciatto).
Dunque.
PREMESSE
Mi sembra che, dire che "se parte Massimo, parte anche Patrizio; se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", equivalga a dire che, condizione preliminare per la partenza di Patrizio, sia la partenza di entrambi gli altri due (Massimo e Luciano).
La doppia negazione nella seconda proposizione, infatti, mi sembra solo uno specchietto per le allodole.
Poi si dice che, "se parte Luciano parte anche Luigi"; per cui, mi sembra di capire che la partenza di Luciano sia propedeutica sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi.
DEDUZIONI
a) Ritengo che la conclusione: "Non parte nessuno", sia falsa, poichè  non scaturisce necessariamente da nessuna delle premesse; le quali, essendo ipotetiche, possono verificarsi o non verificarsi.
b) Non mi sembra neanche esatto asserire che: "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo", perchè nelle premesse non mi risulta enunciata alcuna preclusione in tal senso...neanche implicitamente. 
c) Affermare che "Partono Luciano e Luigi", mi sembra una deduzione abbastanza corretta; ma non del tutto, come meglio chiarirò nella conclusione.
d) Dire che "Partono tutti", non è una conclusione che scaturisca necessariamente dalle premesse, così come ho spiegato sub a). 
e) Infine, dire che "Se parte Luciano, parte anche Massimo", è inesatto, perchè la partenza di Luciano è necessaria sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi...ma (almeno mi pare) non per quella di Massimo.
CONCLUSIONE
Dovendo dare una risposta secca al test, quindi, io opterei per la c); però la formulazione semantica, a mio avviso suona un po' ambigua.
Ed infatti, premettendo che, "se parte Luciano parte anche Luigi", da ciò non consegue necessariamente che Luciano e Luigi debbano per forza partire, perchè ciò accadrebbe soltanto "se" Luciano partisse...e questo non lo sappiamo.
L'unica deduzione che penso possa trarsi da quanto sopra, è che che l'Università ha fatto fare "quasi" tutto il lavoro a un elaboratore elettronico, per risparmiare la fatica degli "elaboratori" umani; i quali, probabilmente molto bravi in matematica, in italiano, però, mi sembrano alquanto scarsucci. 
Ma, in effetti, tradurre "discorsivamente" un test scaturito dall'applicazione degli operatori logici non è una operazione molto facile.
:)