La "logica" può essere intesa in vari modi; ma, l'importante, è il "contesto" ed il "senso".
Ed infatti, se chiedete ad un BOT (un' intelligenza artificiale) se è più esatto un orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, ovvero uno che ritarda di un'ora ogni 24 ore, quello vi risponderà che è più esatto il secondo; ed infatti, quest'ultimo, ci darà l'ora "esatta" più assiduamente dell'altro, perchè ritarderà prima il tempo su tutto il quadrante ... segnando, quindi, molto più "spesso" l'ora esatta.
Invece, l'orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, segnerà l'ora "veramente" esatta, ogni 12.985 anni!!!
Se, poi, gli chiedete -a parità di condizioni climatiche- se l'occhio umano riesca a vedere più lontano in una luminosa giornata di sole, ovvero in una oscura notte senza luna, il BOT vi risponderà che vede molto più lontano di notte; ed infatti, di giorno, l'oggetto più lontano che può vedere l'occhio umano è il sole... mentre, di notte, sono le stelle.
Gli puoi dare torto, in fondo?
Ecco perchè, almeno fino ad oggi, nessun BOT (checchè se ne dica in giro), ha mai "veramente" superato il test di Turing: ed infatti, non riesce ancora a capire il "SENSO" del discorso, a seconda del contesto in cui viene fatto.
**************************
Ma, veniamo al nostro test,
Nell'esercizio della Facoltà di Ingegneria riportato da Green Demetr, io leggo q → r (se parte Patrizio, parte pure Luciano), mentre invece, secondo me, annulandosi le due negazioni, mi sembra che dovrebbe essere r → q (se parte Luciano parte pure Patrizio).
Perchè sono stati invertiti i termini?
Sono stati invertiti, perchè i redattori del test, hanno pedissequamente applicato la "regola logica della contrapposizione", senza tenere conto del "senso" delle parole, nel loro "contesto".
La regola, invero, sarebbe applicata benissimo se si dicesse che "se Luciano non esiste, non esiste neanche Patrizio", in quanto ciò comporta logicamente che "se esiste Patrizio, deve esistere anche Luciano".
Ma dire che "Se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", non non comporta affatto che: "Se parte Patrizio, parte pure Luciano".
Perchè?
Perchè la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno 'valutando' se partire per una vacanza.".
Per cui, il "senso" della proposizione "se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", NON E' che i due partono o non partono in "sincrono", come gli "input" di una bifase; nel qual caso la"regola logica della contrapposizione" avrebbe senso.
Ed infatti,Il "senso" della frase, nel contesto dell'"indovinello è che :""se Luciano decide di non partire, e rende nota la sua intenzione agli amici, allora Patrizio sceglie di non partire nemmeno lui".
Questo è l'incontrovertibile "senso" della frase: "Se non parti tu, non parto nemmeno io".
Non è così?
E, in tale senso, mi sembra ovvio che la "regola della contrapposizione" non sia affatto applicabile; ed infatti, se Patrizio decidesse di non partire per motivi suoi, Luciano potrebbe benissimo decidere di partire lo stesso, senza di lui...perchè la subordinazione pregiudiziale è da Luciano a Patrizio, e non viceversa.
Da questo "errore" di fondo, ripetuto due volte (senza riepilogare tutti i passaggi), scaturisce la "falsa" risposta b), cioè, che "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo".
Ed infatti, qualunque cosa valutino e decidano di fare gli altri amici, Massimo può benissimo partire per conto suo, non essendo stata espressa alcuna preclusione al riguardo nelle premesse; nè direttamente, nè indirettamente per il tramite dell'applicazione della "regola della contrapposizione".
Ripeto ancora, infatti, che la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno <<valutando>> se partire per una vacanza.", per cui gli stessi redattori del test, hanno chiarito che si trattava (per ciascuno) di valutare se partire o meno, a seconda -o meno- delle valutazioni altrui.
E, dalle premesse, la partenza o meno di Massimo, risulta una "variabile" indipendente dalle valutazioni degli altri.
Quindi, secondo me, la risposta b) è sbagliata.
Dalle premesse, invero, si evince solo che, condizione preliminare per la partenza di Patrizio, è la partenza di Massimo e Luciano; e che, inoltre, e la partenza di Luciano è propedeutica sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi.
Ma che, se non parte Luigi, non parte nemmeno Massimo ( Risposta B), non mi pare che derivi da alcun ragionamento verbalmente esplicitato; o, almeno, dal testo redatto in italiano, a me non sembra affatto emergere alcuna concatenazione logica di tal genere.
Ed infatti, se chiedete ad un BOT (un' intelligenza artificiale) se è più esatto un orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, ovvero uno che ritarda di un'ora ogni 24 ore, quello vi risponderà che è più esatto il secondo; ed infatti, quest'ultimo, ci darà l'ora "esatta" più assiduamente dell'altro, perchè ritarderà prima il tempo su tutto il quadrante ... segnando, quindi, molto più "spesso" l'ora esatta.
Invece, l'orologio analogico che ritarda di un millesimo di secondo ogni 24 ore, segnerà l'ora "veramente" esatta, ogni 12.985 anni!!!
Se, poi, gli chiedete -a parità di condizioni climatiche- se l'occhio umano riesca a vedere più lontano in una luminosa giornata di sole, ovvero in una oscura notte senza luna, il BOT vi risponderà che vede molto più lontano di notte; ed infatti, di giorno, l'oggetto più lontano che può vedere l'occhio umano è il sole... mentre, di notte, sono le stelle.
Gli puoi dare torto, in fondo?
Ecco perchè, almeno fino ad oggi, nessun BOT (checchè se ne dica in giro), ha mai "veramente" superato il test di Turing: ed infatti, non riesce ancora a capire il "SENSO" del discorso, a seconda del contesto in cui viene fatto.
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Ma, veniamo al nostro test,
Nell'esercizio della Facoltà di Ingegneria riportato da Green Demetr, io leggo q → r (se parte Patrizio, parte pure Luciano), mentre invece, secondo me, annulandosi le due negazioni, mi sembra che dovrebbe essere r → q (se parte Luciano parte pure Patrizio).
Perchè sono stati invertiti i termini?
Sono stati invertiti, perchè i redattori del test, hanno pedissequamente applicato la "regola logica della contrapposizione", senza tenere conto del "senso" delle parole, nel loro "contesto".
La regola, invero, sarebbe applicata benissimo se si dicesse che "se Luciano non esiste, non esiste neanche Patrizio", in quanto ciò comporta logicamente che "se esiste Patrizio, deve esistere anche Luciano".
Ma dire che "Se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", non non comporta affatto che: "Se parte Patrizio, parte pure Luciano".
Perchè?
Perchè la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno 'valutando' se partire per una vacanza.".
Per cui, il "senso" della proposizione "se non parte Luciano non parte nemmeno Patrizio", NON E' che i due partono o non partono in "sincrono", come gli "input" di una bifase; nel qual caso la"regola logica della contrapposizione" avrebbe senso.
Ed infatti,Il "senso" della frase, nel contesto dell'"indovinello è che :""se Luciano decide di non partire, e rende nota la sua intenzione agli amici, allora Patrizio sceglie di non partire nemmeno lui".
Questo è l'incontrovertibile "senso" della frase: "Se non parti tu, non parto nemmeno io".
Non è così?
E, in tale senso, mi sembra ovvio che la "regola della contrapposizione" non sia affatto applicabile; ed infatti, se Patrizio decidesse di non partire per motivi suoi, Luciano potrebbe benissimo decidere di partire lo stesso, senza di lui...perchè la subordinazione pregiudiziale è da Luciano a Patrizio, e non viceversa.
Da questo "errore" di fondo, ripetuto due volte (senza riepilogare tutti i passaggi), scaturisce la "falsa" risposta b), cioè, che "Se non parte Luigi non parte nemmeno Massimo".
Ed infatti, qualunque cosa valutino e decidano di fare gli altri amici, Massimo può benissimo partire per conto suo, non essendo stata espressa alcuna preclusione al riguardo nelle premesse; nè direttamente, nè indirettamente per il tramite dell'applicazione della "regola della contrapposizione".
Ripeto ancora, infatti, che la premessa di tutto il test era che: "Luciano, Luigi, Massimo e Patrizio stanno <<valutando>> se partire per una vacanza.", per cui gli stessi redattori del test, hanno chiarito che si trattava (per ciascuno) di valutare se partire o meno, a seconda -o meno- delle valutazioni altrui.
E, dalle premesse, la partenza o meno di Massimo, risulta una "variabile" indipendente dalle valutazioni degli altri.
Quindi, secondo me, la risposta b) è sbagliata.
Dalle premesse, invero, si evince solo che, condizione preliminare per la partenza di Patrizio, è la partenza di Massimo e Luciano; e che, inoltre, e la partenza di Luciano è propedeutica sia per la partenza di Patrizio, che per quella di Luigi.
Ma che, se non parte Luigi, non parte nemmeno Massimo ( Risposta B), non mi pare che derivi da alcun ragionamento verbalmente esplicitato; o, almeno, dal testo redatto in italiano, a me non sembra affatto emergere alcuna concatenazione logica di tal genere.
