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Messaggi - Lou

#616
Tematiche Filosofiche / Re:essere e divenire
03 Maggio 2017, 08:53:26 AM
@donquixote
Capisco la tua distinzione tra nulla e ni-ente (che mi richiama Heidegger)tuttavia non so se si tratta di una mera espressione grammaticale senza referente e perciò priva di senso, nel tuo dire è considerabile in ogni caso concetto e poter quantomeno riuscire a concettualizzare il nulla desta a livello teoretico qualche perplessità poichè in qualche modo, concettualmente, appare.
#617
Tematiche Filosofiche / Re:essere e divenire
02 Maggio 2017, 22:56:14 PM
CitazioneBisogna innanzitutto sgombrare il campo da un equivoco di fondo: quando si parla di Essere (lo scrivo con la maiuscola sperando di risultare più chiaro nel prosieguo) si intende "Tutto ciò che è" ovvero un concetto da cui non si può escludere nulla (ma proprio nulla).
Non so, a me pare che in primis (cioè prima del parricidio di Parmenide operato da Platone) fosse proprio il nulla a risultare l'escluso da "tutto ciò che è".
#618
Citazione di: Sariputra il 01 Maggio 2017, 11:06:05 AM[...]
Die che è "immutabile il perenne mutare delle cose che sono" mi pare una contraddizione in termini. Perché non accettare semplicemente "il  mutare" senza caricarlo ( nuovamente) di sovrastrutture speculative ( ossia termini come "immutabile", "perenne" e "sono") ?... Come si può sapere che il mutare è immutabile? Non si può cogliere il mutare con qualcosa che non muta come i termini linguistici, che fanno l'opposto, ossia "fissano". Ogni affermazione sul divenire è necessariamente falsa. Il divenire diviene è già falso...
Che dire se non: "ottime domande", è che mi stavo cimentando per l'appunto nella annosa questione di sta esigenza di imprimere al divenire il carattere dell'essere. O poi si può anche cestinare d'amblè.:)
#619
@maral
CitazioneSe poi diciamo che tutto è Divenire, è chiaro che il Divenire è e come tale partecipa in modo fondamentale dell'Essere e qui mi sembra che l'osservazione di Lou sia corretta: il divenire non diviene, ma è; anzi si intende affermare che è ciò che sempre e sommamente è.
È esattamente quello  che volevo dire, esplicito in modo più chiaro: è che trovo (logicamente) paradossale (e penso lo trovi paradossale pure Nietzsche nell'aforisma "Imprimere..." citato) un divenire che diviene, se il divenire divenisse, smetterebbe di essere divenire, banalmente non diverrebbe più - roba che significherebbe proprio raggiungere quello stato finale per il divenire che Nietzsche rigetta - e di ciò ne trovo conferma anche nel passo ora citato da Garbino di N., dove, a mio parere, si afferma la tesi nietzschiana che ribadisce che tutto ciò che è, è divenire. Immutabile è il perenne mutare delle cose che sono, non un essere illusorio, solitario posto a garante nè in cielo nè in terra.

@Garbino, accolgo con piacere l'invito, trovo siano letture interessanti e precise quelle che proponi e ho molto da imparare, io ho semplicemente abbozzato la mia.
#620


@Garbino
Che Nietzsche guardi alle sue di contraddizioni a palate,ma tanto come mostrano i suoi aforismi farebbe magari spallucce, per me la sua ideona di includere il divenire nell'eterno è straordinaria. ;D
#621
@Garbino, grazie del tuo commento.
CitazioneIo sarei d' accordo con te se Nietzsche avesse invertito i due soggetti ( essere e divenire ) nel suo aforisma. Mentre invece l' imprimere al divenire il carattere dell' essere, a mio avviso, significa che è l' essere che lascia la Metafisica per posizionarsi nel mondo fisico. L' essere in pratica si identificherebbe con ogni forma vitale che diviene. Se fosse stato cioè imprimere all' essere il carattere del divenire allora sarebbe stato il divenire a traslarsi nella Metafisica e ciò avrebbe potuto far pensare ad un terzo soggetto. Spero di essermi spiegato bene. Comunque siamo sempre a disposizione per eventuali contro argomentazioni.
Sì, capisco il tuo discorso e lo accetterei nei termini che descrivi,  di pura immanenza dell'essere nel divenire, ma nell'orizzonte del pensiero nietzschiano non vedo come, una volta dissolta la metafisica di stampo trascendente si possa ancora proporre una qualche immanenza. Quello che voglio dire è venendo a mancare il corrispettivo di trascendenza, non posso più nemmeno pensare l'immanenza dell'essere, in parole povere ci si trova al di là del dualismo metafisica/fisica, trascendenza/immanenza e in ultima istanza al di là di essere/divenire, dove si produce un soggetto terzo di pura potenza trasformatrice.
(E comunque imprimere il carattere dell'essere al divenire di base  non riesco a leggerlo come un traslare l'essere dalla metafisica alla fisica, ma fare del divenire l'unica permanenza che non diviene.)
#622
Tematiche Filosofiche / Re:Riconosci i due filosofi
28 Aprile 2017, 20:36:29 PM
Di nulla.;)
#623
@green
CitazioneAnche a mio avviso Nietzche non è poi così interessato ad una metafisica, men che meno classica. Se poi si inventa termini come volontà di potenza ed eterno ritorni, facilmente fraintendibili, direi che qualcosina in più di qualche problemino lo alzi.
Forse dipende dalle fasi del suo pensiero, a mio parere l'ultimo Nietzsche (a differenza del primo ancora legatissimo a una metafisica dell'artista di ascendendenza shopenuariana) è una implosione che destruttura la metafisica dell'essere, nessuno come Nietzsche (forse Spinoza?) credo abbia inferto un colpo alla staticità immutabile dell'essere facendone pura potenza, ma mio malgrado, devo ammettere che con Nietzsche mi è sempre parso di trovarmi di fronte a un pensiero "borderline" ( chiedo venia per il termine ).
#624
Tematiche Filosofiche / Re:Riconosci i due filosofi
28 Aprile 2017, 10:09:05 AM
forse il primo potrebbe pure essere Rousseau...
#625
CitazionePerché allora si sostiene che Nietzsche abbia messo fine a questo fulcro di riflessione quando, mi sembra, sia proprio la teorizzata volontà di potenza che vuole imprimere sul divenire questo marchio (dell'essere) ?
Di mio leggo più che altro in Nietzsche il tentativo di fondere essere/divenire, dando luogo a un "terzo" che nell'ottica di una metafisica classicamente intesa ( ma non solo per essa :) ) desta qualche problemino. (Non ho resistito a punteggiare un piede anche io.=.=)
#626
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
27 Aprile 2017, 11:38:28 AM
CitazioneIl fatto che tale tecnologia "funziona" è una prova del fatto che l'affermazione scientifica è VERA.

Appunto.
#627
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
27 Aprile 2017, 10:36:52 AM
Citazione di: donquixote il 26 Aprile 2017, 19:20:58 PM
Citazione di: Lou il 25 Aprile 2017, 12:12:49 PMSe so in anticipo il posto e il pezzo giusto che ricerca sarebbe?  


Anzitutto va precisato che l'esempio del puzzle è una mera analogia (per quanto adatta allo scopo). Detto ciò bisogna considerare che, trasponendo l'esempio nella realtà:
questo è pacifico.
Citazione
1) tu non potrai mai sapere il posto giusto per ogni pezzo, ma potrai invece sapere con certezza che, essendo il puzzle formato da un miliardo di pezzi, TUTTI saranno necessari alla ricostruzione dell'immagine completa, e l'arbitraria esclusione di alcuni o molti di quei pezzi significherà la falsificazione dell'immagine. Ogni ricostruzione parziale sarà dunque una ricostruzione falsa.
D'accordissimo sulle premesse, ma non sulle conclusioni. Innanzitutto il fatto che che arbitrariamente si abbia da "escludere" dei pezzi e lasciarli "esclusi" va chiarito: sebbene per comporre il puzzle passerò uno, duo o tre pezzi alla volta, non potendo abbracciare millemila tessere a mucchio in una volta sola e sperare di poter comporre d'amblè con uno sguardo e una mossa tutto il puzzle, direi che parte dei pezzi può esser detta momentaneamente "esclusa" dalla figura che stiamo sviluppando, ma progressivamente aggiunta, pezzo per pezzo, alcuni sostituiti, spostati. Perciò ogni ricostruzione parziale non è affatto detto che sia falsa, ma appunto parziale, un momento del farsi dell'interezza, sulla falsità della parzialità ci sarebbe da accertarsene: falso, ad esempio,  per me sarebbe ritenere la parzialità della figura che va componendosi l'intera figura nella sua totalità e completezza, ma non trovo riscontrabile di default la falsità nel solo fatto di essere parziale.
Non vedo proprio perchè cogliere anche solo un aspetto di un intero oggetto sia sinonimo di falsità: posso cogliere solo l'altezza della tua figura e non vedere il tuo volto, il colore degli occhi etc, ma non per questo dire che l'aspetto che ho colto, che mi fa dire, deve essere supe giù alto x, deve essere una falsificazione della tua figura e non piuttosto un aspetto veritiero della stessa.

Citazione2) Se l'immagine completa è quella dell'universo (o della "realtà") l'uomo, essendone solo un minuscolo "pezzo", ha una visione di questa realtà necessariamente limitata, e non può certo conoscere il posto degli altri pezzi, ma può però cercare e trovare il proprio posto nel mondo per poi occuparlo, e questa mi sembra l'unica ricerca sensata, necessaria e doverosa, oltre che assai difficile e impegnativa.
Certamente concordo, pur annotando a margine che pure è proprio dell'uomo la tendenza a farsi una idea diciamo panoramica dell'intero puzzle, un po' la mania del cosmoteoreta nell'uomo è osservabile, e pur con i suoi limiti di mero pezzo tra i pezzi alla ricerca del propria posizione ha nella testa un ideale chiamiamolo regolativo di mondo per cui gli è possibile pensare, anche se forse non lo può conoscere l'evento del mondo nella sua interezza, l'idea che il puzzle abbia una sua completezza seppur attingibile solo come parzialità, ma che l'abbia.

Citazione3) Nondimeno l'osservazione del mondo permette di rendersi conto che, in generale, tutti gli enti non umani intorno a noi sanno bene qual è il loro posto nel mondo, dal che dovrebbe essere facile dedurre che ogni "ordine" diverso da quello dato e osservabile, peggio ancora se elaborato dalla mente umana che non sa nemmeno riconoscere il proprio posto nel mondo, è sicuramente un ordine sbagliato poichè partorito da una mente che si può certamente definire, da questo punto di vista, miope e ignorante.
Su questo punto non so se gli enti non umani sappiano più o meno bene qual è il loro posto nel mondo, né che la distinzione tra bene e male, giusto o sbagliato, vero o falso siano approcci propri di alberi, pietre, nuvole, gatti e insetti, ma questo è un discorso entro il quale si rischia di proiettare ed estendere agli enti che dall'umano diciamo essere non umani dinamiche proprie di una tassello tra i tasselli, che come ben dici ha già parecchio da pensare per sé. (parlo per me ovviamente)
#628
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
26 Aprile 2017, 21:18:25 PM

#629
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
26 Aprile 2017, 17:32:14 PM
Citazione di: myfriend il 26 Aprile 2017, 14:21:37 PM

Su ciò che dice Einstein hanno costruito le bombe atomiche e le centrali elettronucleari. E non c'è nessun errore, perchè funzionano.
Quanto ha scoperto Einstein (e cioè che la materia è energia) è Realtà e infatti su questa Realtà si costruiscono le bombe atomiche e le centrali elettronucleari. E funzionano.  :D
Ciò significa che questo è effettivamente "ciò che è". Cioè la "materia è energia" non è una mappa o un errore, ma è una VERITA'.

Tanto per muovere i miei ditini e incozzarmi nel non voler capire ;) mi spiace ridirtelo ma non ero troppo fuor dal vero quando ti scrissi che consideri Verità ciò che dice Einstein perchè funziona.
#630
Ciao, premesso che non sono pittrice ergo di tecniche artistiche non ne so nulla, ma da fruitrice della tua opera trovo che diminuendo e sfumando, o annebbiando, il contrasto dell'ombra aumenteresti il grado di ineffabilità  della Valle eterna.