Citazione di: sgiombo il 01 Novembre 2018, 20:36:30 PM
Infatti le parole servono per intenderci, e secondo me i termini "destra" e "sinistra" lo consentono egregiamente, mentre cercare un nuovo lessico porterebbe solo maggior confusione e ambiguità (si tratta di un tipico caso di "innovazione", per me la parolaccia politicamente corretta di gran lunga peggiore; peggiore di meritocrazia, mercati, spread, ecc.).
Ciao!
Ritengo non lo consentano, e tanto meno "egregiamente".
Non lo consentono perchè costringono a guardare l'attualità con gli occhi del novecento, cioè con parametri
e paradigmi non più rispondenti alle mutate condizioni del reale (che ritengo vada sempre e "marxianamente"
distinto dall'ideale).
Se, in altre parole, intendiamo il materialismo come "storico" (come io lo intendo) bisogna allora "storicizzare"
la nostra analisi. Se invece intendiamo il materialismo come "scientifico", allora è un discorso diverso (per
me erroneo, in quanto nell'analisi politica non può darsi "scientificità").
Guarda ad esempio come durante il 900 siano andate mutando praticamente tutte le categorie della politica.
Prendiamo la "sinistra sessantottina" di cui si diceva. Per te sarà anche un ossimoro (mi par di ricordare), ma
per quanti lo è stata e lo è ancora? Sai quanta gente conosco che, votando per il PD, è convinta di votare per
un partito di sinistra?
Vogliamo fare un sondaggio fra i (pochi) iscritti di Liberi e Uguali per vedere quanti sono quelli consapevoli
che il loro partito è un partito in tutto e per tutto liberale (come per me, e credo anche per te)?
Nel corso degli anni solo una volta un esponente di Rifondazione mi disse: "alla fin fine siamo solo uno scialbo
partito socialdemocratico".
Come puoi pensare di continuare con questa indeterminazione? Anzi, proprio con questo caos filosofico-politico?
saluti