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Messaggi - PhyroSphera

#616
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
01 Maggio 2023, 19:46:04 PM
Citazione di: Jacopus il 30 Aprile 2023, 11:26:54 AMNon mi risulta che nel corpo umano vi siano ormoni che ci spingono a volare, mentre è noto che sia nel corpo maschile che in quello femminile, vi sono, in proporzioni singolari ed uniche per ognuno di noi, sia ormoni maschili che ormoni femminili.
Appunto, non è dalla presenza di questi ormoni che il sesso è determinato. Una persona di un determinato sesso non se ne potrebbe mai veramente liberare. Avete bisogno di riflettere seriamente su quello che dite.

Mauro Pastore 
#617
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
29 Aprile 2023, 23:57:17 PM
Citazione di: Jacopus il 29 Aprile 2023, 20:22:00 PMPhyrosphera@ puoi spiegarti meglio. In che senso assumo come oggetto del pensiero la natura ma poi penso ad altro?
A me pare di essere stato chiaro. L'ipostatizzazione della natura è già biologicamente innaturale, da Darwin in poi. Ma anche se la natura fosse "eterna" all'interno di leggi eterne (cosa di cui dubito anche a livello di fisica oltre che di biologia), l'uomo si è emancipato dalle leggi naturali da almeno 10.000 anni. E ripeto che chi non vede questa cosa, è perché avversa la possibilità che l'uomo possa superare il suo stato di minorità.
Semplicemente, questo tuo discorso è un'illusione.

Mauro Pastore 
#618
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
29 Aprile 2023, 20:02:11 PM
Citazione di: Jacopus il 29 Aprile 2023, 17:22:07 PMSe può aiutare credo che le difficoltà nel comprendersi nascano da una diversa concezione della natura. Da un lato vi è chi crede nella natura come un processo/struttura/entità perfetta con leggi che dovrebbero essere rispecchiate nelle leggi delle società umane. Dall'altro chi ritiene la natura come un lavoro artigianale, che si arrangia con quello che ha a mandare avanti la baracca. Le prove che la realtà sia questa sono ormai molte, almeno per quanto riguarda la natura della biologia (sulla fisica e sulla chimica non mi pronuncio per mancanza di competenze). Già se si ritiene la natura un arte creativa di arrangiarsi, ogni valutazione sul gender assume un altra prospettiva, nel senso che non vi è nessuna rottura con supposte leggi naturali superiori. In linea con quello che sappiamo attualmente su come evolve la vita sul pianeta terra, appunto come tentativi maldestri che hanno dato dei risultati sul lunghissimo periodo e senza progetti ingegneristici o da orologiaio.
Ma anche se la natura fosse un giardino incantato da cui prendere esempio, sarebbe ormai ora di considerare l'umanità qualcosa che sta con un piede nella natura e nell'altro nella cultura (o tecnica), cosa che ha avuto notevoli conseguenze oltre che sul piano pratico anche su quello filosofico come su quello del rispetto delle più diverse manifestazioni dell'essere umano. Voler imbrigliare quest'ultimo in supposte regole naturali di solito ha degli scopi o autoritari o fatalistici, del tipo "nihil sub sole novi". Da Socrate a Kant ed oltre, avremmo dovuto impararlo a memoria.

Il tuo discorso non aiuta anzi svia perché tu assumi per oggetto del pensiero la natura ma poi pensi ad altro.

Mauro Pastore 
#619
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
29 Aprile 2023, 14:49:02 PM
Che giri di parole in certe risposte che alcuni hanno dato... Mi ricordano gli eufemismi improbabili e politically correct dei "diversamente abili": a detta di molti (anche insediati in posti di potere) non si potrebbe nemmeno dire di zoppi e ciechi senza fare penose e stupide circumlocuzioni, come se la semplicità linguistica fosse di offesa... E che orrore che suscita chi replica prima negando la natura (un dramma assicurato se non peggio) e poi vaneggiandoci e scimmiottando un po' di romanticismo...
A chi è ancora perplesso su questa discussione, suggerirei di notare quanto è utile se si resta nel seminato.

Mauro Pastore
#620
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
29 Aprile 2023, 14:38:49 PM
Citazione di: Ipazia il 28 Aprile 2023, 15:00:28 PMAlla fine ho preso in bibblioteca l'ultimo saggio di Gianni Vattimo, pubblicato in era precovidemica (2018), scritto da una mente filosofica ottuagenaria, col taglio anagrafico di chi vuole trarre le somme di una vita di ricerca nel mare magno della filosofia.

Che l'ontologia filosofica in chiave ermeneutica sia in rotta di collisione con ogni dogmatismo, ed in particolare con quello cattolico dell' "opener of the thread" è lampante, ma ridurre il tutto al gender mi pare critica poco consistente al nucleo del pensiero di Vattimo. Giustificherei pertanto la decisione dei gestori del sito di non pubblicarla.
Ringrazio tanto per l'appellativo "opener of the thread" che quasi quasi mi mette in soggezione ma non posso accettare la definizione di dogmatismo, tantomeno cattolico... Io non ho proposto nessun approccio dogmatico e il riferimento alla natura non è un dogma... Il fatto poi che abbia coinvolto di fatto dei valori, ciò non implica che siano da ridurre a un àmbito cattolico... E poi, quale? Io non trovo adeguati i messaggi del Vaticano in tema di natura, libertà, sessualità: mentre vogliono evitare un'aberrazione, si trovano a negare un bisogno... che però, ribadisco, non può essere certo quello di fingere senza un vero senso e finanche con cruenti interventi chirurgici!
Insomma, auspicherei più attenzione a quello che ho effettivamente detto, senza confonderlo con mere convenzioni, le quali non mi appartengono.

Mauro Pastore 
#621
VERA E FALSA GNOSI, RELIGIONE E FILOSOFIA

Si è scritto molto sulla gnosi ma non si fa riferimento quasi mai a una vera gnosi in contrapposizione ad una falsa. La gnosi sarebbe precedente alla fede cristiana ma della prima è accettata e conosciuta prevalentemente una versione postcristiana che recava il segno di una crisi: poiché alcuni gnostici si ostinavano a perseguire gli stessi scopi della fede, non riuscendo ad ottenerli prendevano in odio la materia e proponevano ascesi troppo severe o abbandoni sconsiderati alla stessa materialità. Penso che questi furono gli gnostici conosciuti da Plotino.
A ben vedere si potrebbe risalire attraverso i pensieri delle sette gnostiche alla definizione di un'altra gnosi, che non aveva avuto bisogno di critica filosofica. Mentre nelle sette si riteneva esistente la materia una e il cosiddetto Demiurgo un ente realmente esistente, cui si addebitava la creazione del mondo materiale, invece una originaria Gnosi considerava la materialità molteplicità e diretta creazione del vero Dio, quindi il Demiurgo soltanto un'illusione del pensiero: falso dio non solo col riferimento a qualcosa che non è Dio, ma pure con l'affermazione della sua non esistenza quale ente. Entro questo pensiero originario si indicava quindi anche un falso mondo oltre che un falso dio, quindi il vero Dio e il vero mondo, materialità compresa. Pretendendo troppo dal solo pensiero, molti gnostici evidentemente lo fraintesero... E mentre prima la vera gnosi non divideva l'umanità in categorie ma solo le varie possibili relazioni umane in tipologie (non psichiche, psichiche, spirituali), alcuni gnostici dopo ne usarono per descrivere presunte umanità diverse, cadendo in abominevoli negazioni.
In realtà il pensiero del falso dio era contenuto nella stessa rivelazione neotestamentaria e nella dottrina cristiana, che appunto definiva un vero Dio smascherandone di fatto uno falso (il dio vendicativo). Non c'era dissidio inizialmente tra credenti cristiani e gnostici, fino a quando molti pretesero di ottenere dalla gnosi gli stessi risultati della fede. Il grave disastro occorsone fu analizzato dai filosofi oltre che stigmatizzato dai credenti.


Mauro Pastore
#622
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
21 Aprile 2023, 22:45:18 PM
Questo mi sento di aggiungere: una cosa è il rispetto per tutte le persone, così come sancito a riguardo pure dall'Onu, altra cosa è la contrarietà alla necessaria, naturale saggezza del corpo.
La filosofia deve essere usata anche per evitare questa contrarietà ed anche l'ontologia può risultare utile.
Invece quelli che pensano debba essere una questione di arbitrio si sbagliano di grosso, anzi certe volte hanno proprio torto.
Inutile fingere che questa mia posizione sia antilibertaria. Chi lo pensa, provi perlomeno a capire se la sua è veramente un'idea.

Mauro Pastore
#623
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 11:32:43 AM
Citazione di: niko il 18 Aprile 2023, 03:15:21 AME invece la società liberale in cui viviamo prevede che la tua libertà di non cambiare sesso ti deve bastare e avanzare, come sentimento e pratica lecita di desideri psicofisici intimi, non puoi pontificare su quella degli altri di cambiarlo finché non ledono te.

Se non ti piace, torna nell'acien regime, subito prima della rivoluzione. Lì troverai tanti modelli di Stato confacenti con le tue, diciamo così, opinioni.


Se uno Stato offre servizi che potrebbero essere tutt'al più adatti per autolesionismo o per assecondare tragici errori, non si tratta di libertà. Se tu vuoi discutere sui diritti, devi abbandonare le illusioni da morfinomane secondo cui un'asportazione e un finto organo sarebbero un cambio di sesso (neppure se ci si aggiunge silicone e immissioni di ormoni, che restano estranei). Se le "Sanità" in Occidente e altrove hanno sbagliato fino a tal punto, lo si deve anche al fatto che sono state e sono dominate da morfinomani, proprio come lo erano i capi nazisti.
Voi altri non avete ancora imparato cos'è una libera discussione e con voi si è troppe volte costretti ad eufemismi. Che le pratiche che tu difendi siano difese da milioni di persone, tra cui molte accreditate, non è una prova che siano altro da disastri.

Mauro Pastore 
#624
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 02:18:33 AM
Citazione di: niko il 18 Aprile 2023, 01:57:49 AMIl bello è che qui nessuno, ha sostenuto che il cambio di sesso sia perfettamente reale o totale.

Alcuni hanno chiesto rispetto anche per i cambi di sesso assolutamente parziali, e umanamente imperfetti che la tecnologia attuale permette, e per le persone umane che ponderatamente decidono di farli.

Rispetto che tu non hai dimostrato.

Ergendoti a giudice delle illusioni e delle disillusioni altrui.

Quando la prima dispensatrice di illusioni e disillusioni è la leopardiana Natura matrigna, su cui tutti, quasi sempre a sproposito, pontificano.


Non esistono neppure veri cambi di sesso parziali. Informatevi bene prima di parlare.

Mauro Pastore 
#625
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 02:16:31 AM
Citazione di: niko il 18 Aprile 2023, 01:51:04 AMSoprattutto considerando che la salute, da definizione ufficiale oms non è solo l'assenza di malattia ma il benessere psicofisico complessivo, e chi ricorre al cambio di sesso, vi ricorre per migliorare la propria salute psicologica e il proprio benessere, accettando in contropartita un ragionevole grado di effetti collaterali.



Questo tuo è un eufemismo che sa soltanto di morte. È ipocrisia e distrazione.

Mauro Pastore 
#626
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 02:12:12 AM
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 22:40:40 PMIl problema e' che chi si sente offeso dalla liberta' di un altro di cambiare sesso, evidentemente non e' pago della sua, di liberta', di non cambiarlo.

E un individuo che non e' pago del suo intimo desiderio e della sua liberta' (un individuo dunque che vuole fare massa, folla acefala, a danno degli altri) a me fa paura.

Queste illazioni oltre che sbagliate nei miei confronti sono anche un pessimo sillogismo per chiunque. Oltretutto non esistono desideri intimi di cambiare sesso proprio per nessuno: mente e corpo sono una sola cosa anche. Invece di contraddire, pensa che disastro che molti Stati si siano fatti vittima dei vostri sillogismi. Avreste dovuto tenere questi disastri per voi.

Mauro Pastore 
#627
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 02:01:04 AM
Citazione di: InVerno il 17 Aprile 2023, 21:16:48 PMPer essere chiari riguardo alla mia posizione personale e come essa potrebbe confliggere con la mia capacità di moderatore: non sono d'accordo con gli argomenti di Phyrosphera, come ho già detto mi sembra un argomentazione insufficiente e conducente a nulla di buono, e ho pure il sospetto - ma non la certezza - che se anche li esponesse meglio la mia personale opinione potrebbe solo che peggiorare; l'invito è a farlo, ad esporsi ed esporli meglio, a vantaggio del forum, non mio che non sono interessato alla discussione. Il mio intervento era unicamente mirato a giudicare la liceità del post in tema di libertà di espressione, epersonalmente sono a favore di mantenere il topic aperto, come ho detto, nella speranza che seguenti interventi lo rendano più costruttivo e articolato.  La libertà di espressione non serve per ascoltare opinioni compiacenti la nostra, quella c'era già "nel medioevo", ma per ascoltare le opinioni che ci offendono e ci disturbano, resistendo alla tentazione di cancellarle, tanto più, se, come fa notare Niko, sono opinioni che rappresentano un numero di persone che vota e di un governo in carica (sempre che questa equazione sia corretta). Questa tendenza ad usare il suffisso "fobico" è una delle cose più cretine degli ultimi anni, per cui opinioni diverse vengono addebitate alla debolezza psicologica del proponente, un pò come se anzichè essere ateo qualcuno mi dicesse che sono "teofobico", bislacche forme di censura che hanno portato unicamente a polarizzazione e cessazione di dialogo, io voto per un forum che dialoga non per un forum che censura, e perciò l'unico mio problema sono discussioni impostate talmente male che possono portare solo al conflitto, perciò reitero l'invito a Phyrosphera ad argomentare meglio, ringrazio Jacopus per gli interventi "tecnici" e cordialmente mi eclisso.

Non ritengo che sia necessario argomentare meglio, nel senso che tu intendi: sono stato sintetico, ma questo potrebbe anche essere un pregio. Ho argomentato con poco. Pensaci.

Io ho fatto delle descrizioni che sembrano brutali, invece sono soltanto poco diplomatiche; e ho espresso dei pensieri sulla ontologia, su una necessità di arrivare al centro delle questioni, senza girarci intorno.

Forse a taluni è sembrato che io non abbia sensibilità, invece io ho voluto franchezza e una durezza che reputo necessaria anche a scopo umanitario... Infatti reputo una crudeltà discorsi che fanno sognare su fatti che in realtà sono tutt'altro che sogni realizzati. Se la "disforia" che è stata citata in alcune risposte è un reale disturbo, certo un cambiamento artificioso e in realtà meno che inconcludente non può essere mai un vero rimedio. Semmai lo sarebbe un po' di franchezza e durezza nel dire la verità.

Certo se si vuol sognare che un disastro umanitario non sia tale e si vuol accusare chi lo descrive, allora io consiglierei di lasciar perdere la filosofia. Questa non è fatta per sognare troppo.
Soprattutto: se polemiche non mie eludono l'argomento della discussione (l'essere, il nulla, i dintorni dell'essere... oltre che i già detti disastri), io penso allora che quanto meno non me lo si debba imputare.


Mauro Pastore 
#628
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 01:25:26 AM
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 15:49:05 PMLa transfobia non e' una opinione, non ha nulla di interessante e non e' interessante dare ad essa spazio.

Affermare dunque che tutte le operazioni, plastiche o asportazioni a cui i cittadini transessuali di un paese libero si sottopongono al fine di cambiare sesso siano intrinsecamente:

"errate o disastrose",

e che farle:

"non dovrebbe essere un diritto"

non e' una opinione.

Lo sarebbe, al limite, se si specificassero alcuni singoli  casi famosi o dati statistici  per sostenere che certe operazioni di cambio di sesso, in certi specifici casi  risultino disastrose, come ad esempio quando non c'e' capacita' di intendere e volere, libero consenso eccetera.

Ma dire "tutte le operazioni di cambio di sesso sono (eticamente o psicologicamente) errate e disastrose"  nel 2023, senza restringere il campo o specificare...

direi che i tempi siano maturi per considerare questa non piu' una opinione cone le altre, ma becero razzismo.

Se questo fa di me un fanatico... fiero di essere un fanatico.

Ideologia fanatik. La mia. Se la vuoi chiamare in qualche modo.



Trasformare artificialmente il proprio corpo innanzitutto è dannoso alla salute, quindi sconveniente alla vita, infatti non accade senza conseguenze disastrose... Coi sogni (e gli incubi) in un certo senso ci si deve andar piano. La realtà è quella che è, se si sogna troppo ci si illude e alle illusioni poi seguono i disastri. Inutile fingere che questo discorso sia immorale.

Mauro Pastore 
#629
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 01:15:13 AM
Citazione di: Jacopus il 17 Aprile 2023, 08:21:09 AMProspettiva biologica: le sessualità maschile e femminile si muovono in una linea di continue sfumature, poiché ognuno di noi è maschio/femmina secondo proporzioni diverse che provengono dalla produzione di ormoni specifici. Se nel corpo del maschio si producesse solo testosterone e in quello della femmina solo estrogeni, sarebbe una prova per una divisione più netta. Invece ciò non accade. Per non parlare delle pressioni culturali e ambientali che modellano il sesso desiderato, che può essere diverso da quello fisico. Esempio: se una madre perversa veste un figlio maschio come una femmina fin dalla più tenera età e questo figlio maschio non ha modelli maschili su cui identificarsi, sarà ovvio che avrà difficoltà a considerarsi maschio. Quindi come al solito, anche in questa materia convivono ragioni organiche e culturali per ammettere che maschile/femminile non sono due categorie così distinte.
Prospettiva etica: che una persona si consideri femmina in un corpo maschile o viceversa, non intacca minimamente la mia  personale libertà, mentre ogni atto teso a negare quella percezione intacca in modo violento la libertà di espressione di quella persona che si sente imprigionata in un corpo che non sente come suo.
Prospettiva giuridica: Permettere ad una persona un cambiamento di genere dovrebbe rientrare nei diritti soggettivi più importanti, poiché rientra nella percezione della propria identità. Il passaggio inoltre non avviene come se si andasse al supermercato a fare la spesa. Esistono degli specifici protocolli medici, che impongono colloqui, terapie progressive che possono durare anni.

L'opposizione alla libertà di scelta di genere  ci avvicina, come al solito, ai paesi arabi, i cui disperati non vorremmo fra noi, mentre culturalmente sono molto più simili a noi degli altri europei e dovremmo accettarli quindi come fratelli, almeno culturali.
Non ha senso definire un diritto un desiderio impossibile a realizzarsi. Veri cambi di sesso non esistono.

Mauro Pastore 
#630
Attualità / Re: Ontologia e disastri umanitari.
18 Aprile 2023, 01:11:33 AM
Citazione di: niko il 17 Aprile 2023, 01:40:50 AMForse non te la hanno pubblicata perche' e' gratuitamente transfobica?

Ognuno e' padrone del proprio corpo e se vuole cambiare sesso, in un paese libero, si fa tutte le operazioni e le mutazioni fisiche che gli pare e piace (con quale diritto e con quale saccenza arrivi tu, a pontificare sulla gestione corpo degli altri, e definisci in blocco tali operazioni, e quindi tali libere scelte individuali, "sbagliate e disastrose"?); con buona pace dell'essere teologico, o metafisico...

La trasfobia non e' certo un'opinione.

Se l'Essere con la E maiuscola deve servire ad invocare uno Stato etico che disincentivi il cambio di sesso, vive il Divenire.




Non ho paura delle cose che non esistono. Non è possibile nessun vero cambio di sesso. Pensa alle tue fobie piuttosto.

Mauro Pastore