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Messaggi - Ipazia

#6181
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
13 Gennaio 2020, 15:04:07 PM
Citazione di: viator il 13 Gennaio 2020, 12:54:19 PM
Salve Ipazia. Si tratta di impraticabilità di ordine pratico e sensoriale, non concettuale. Ma perchè ti accanisci in questo modo nel voler sempre accantonare tutte le considerazioni che si discostano dalla visione materialistica, scientifica, scientista, mar..sta del mondo ? Saluti.

Perchè fin dalla notte dei tempi quei concetti sono stati reificati e i morti ammazzati e infelicità d'ogni genere prodotte dalla reificazione cencettuale sono ancora dolorosamente presenti. Coi piedi a terra si ragiona meglio e si fanno meno danni. Lasciando spazio alla fiction, ma sapendola sempre distinguere dalla realtà.
#6182
Il passaggio dal patriarcato (lascierei stare il DNA) ad una società paritetica prostra più chi - apparentemente, ovvero ideologicamente - scende che chi sale. Ma si tratta di un passaggio culturale che prima o poi si compirà e darà sane soddisfazioni anche al babbo chioccio e all'ape operaia, senza particolari patemi d'animo per nessuno. Finalmente si capirà fino in fondo che l'attività domestica e la cura della prole sono lavoro sociale a tutti gli effetti. Con il valore aggiunto di lavorare per chi si ama, non per un padrone. Ma è anche possibile che quando ci si arriverà non ci saranno più padroni. Sognarlo non costa nulla.
#6183
Per quanto la famiglia biologica abbia una sua importanza fondativa anche sul piano sociale, tale componente mi pare stia migrando verso una società in cui la tutela dei minori (e pure degli adulti conviventi) riguarda sempre più chi se ne occupa, piuttosto che chi li fa. Ad occuparsene bene possono essere genitori adottivi, single, famiglie allargate, parenti. Oppure la società nel suo complesso, quando agevola la formazione dei minori, fornisce servizi a tal riguardo, ed è chiamata a tutelare i minori anche dalle angherie, magari "culturalmente" supportate, della loro stessa famiglia biologica.

La dissociazione culturale tra società e famiglia biologica evidenzia i limiti di una concezione meramente biologica della famiglia.

Di ciò si era accorto anche Platone (tornando alla filosofia) che plaudeva all'educazione collettiva degli spartani che anche nei riguardi delle donne permetteva cose inaudite per l'epoca, e forse anche per molte società misogine attuali. Pur restando il Platone medesimo molto "ateniese" quando si trattava di elargire il sapere filosofico alle donne.
#6184
Tematiche Filosofiche / Re:Una bellissima domanda.
13 Gennaio 2020, 09:42:52 AM
La citazione che Lou trae da Poincarè pone una questione conscia e pure inconscia: la regolarità dei fenomeni è fonte di piacere, strumento canonico di bellezza. Essa ci rassicura con la sua prevedibilità e ci stimola alla ricerca di connessioni che portino alla scoperta di altre regolarità tali da rendere coerente e coeso il mondo in cui abbiamo l'avventura di vivere. O essere gettati, secondo i punti di vista.
#6185
Citazione di: Jean il 11 Gennaio 2020, 21:36:27 PM
Ma donde proviene il germe del cerchio, la sillaba che diviene parola?

Proviene dalla vita. Dall'obbligo che abbiamo contratto con una storia evolutiva che ci ha reso soggetti della comprensione di un processo di cui non siamo meri oggetti innocenti.

Proviene dalla "semenza" dell'Ulisse dantesco che secoli prima di Nietzsche coglie il senso del nostro fato e l'amore che gli dobbiamo. Dalla riflessione che Galileo consegna a Cristina di Lorena quale testimonianza in difesa della ragione umana, aldilà di ogni nume, dogma o avversità.

Essere autocoscienza dell'universo pone tale obbligo: noblesse oblige.

Obbligo che, come giustamente osservi, assume pure la forma (della ricerca) di un bel parlare. Di un bel logos.
#6186
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
13 Gennaio 2020, 08:38:02 AM
Un esempio pratico del'impraticabilità di concetti come Nulla ed Infinito ce lo danno le regole della prospettiva: se io voglio rappresentare un punto a distanza "infinita" su una strada devo, perchè la rappresentazione sia verosimile, negare l'infinità delle rette parallele e farle convergere in un punto "finito" della mia rappresentazione detto fuoco. Tutta questa verosimiglianza richiede l'uso di regole geometriche che non sono inerenti alla natura, ma espedienti razionali su base matematica che simulano la percettività dell'occhio umano in una rappresentazione della natura. Occhio umano, che già di suo per come è fatto, nullifica al contempo, in una immagine artificiale, tanto il Nulla che l'Infinito.
#6187
Tematiche Filosofiche / Re:Ma che campo a fare?
12 Gennaio 2020, 22:50:28 PM
Il senso della vita non è, si dà. In questo dare senso alla vita ciascuno è artefice ed artista operante su una materia che è la sua stessa vita.
#6188
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
11 Gennaio 2020, 19:16:28 PM
Citazione di: niko il 11 Gennaio 2020, 13:33:48 PM
Beh, io intendevo anche la tradizione nobile dello scientismo; Galileo afferma che il libro della natura è scritto nel linguaggio della matematica e della geometria; la metafora del libro della natura, che compare e ha grande importanza nel dialogo sui massimi sistemi di Galileo, era vecchia anche ai suoi tempi e risale a san Bonaventura (1200 circa), che parla dei due libri che avrebbe scritto Dio per l'uomo, le sacre scritture e la creazione (la natura); creazione che agli occhi del saggio e dell'innocente può essere letta -decifrata- come un libro e che ha lo stesso valore di verità della sacra scrittura.

Dunque nell'immaginario occidentale passiamo da una natura simile a una bibbia, che parla per lettere, parole e simboli, a una natura simile a un libro di matematica senza testo, che parla per numeri, espressioni numeriche e figure geometriche. Questo libro metaforico non solo esprime la natura, ma è la natura, perché si immagina che i suoi numeri e le sue forme siano sempre all'opera, sempre validi, sempre veri, che qualcuno lo legga o no.

Hai detto bene: immaginario, direi più antropologico che occidentale. 2000 anni prima di Galileo, Pitagora pensava le stesse cose e Platone ci costruirà una filosofia che arriva fino a Galileo e oltre: la mathesis universalis.

Ma è più verosimile pensarla come la necessità antropologica di sezionare e organizzare il mondo secondo una modalità che è congegnale per i propri scopi, e seppur quei calcoli e misure avessero un valore universale non se ne trarrebbe comunque alcun significato che trascenda la natura così come si manifesta nel suo divenire evolutivo, evitando di soccombere a sirene numero-logiche. Tenendo pure conto  :) di tutto ciò che non è misurabile e calcolabile. Tra cui gran parte di ciò che dà significato e valore all'avventura umana.
#6189
Famiglia e matrimonio sono istituzioni in grande travaglio antropologico. Difficile pertanto fissare la questione senza pagare pegno alle proprie inclinazioni ideologiche e valoriali.

Per me i paletti importanti riguardano la tutela dei minori e l'uguaglianza e il rispetto fra gli adulti. Di ciò dovrebbe occuparsi la legge. Lasciando su tutto il resto ampia libertà di scelta. Il matrimonio omosessuale mi pare ormai inevitabile e pure la genitorialità single. Solo questione di maturazione dei tempi e presa d'atto della loro evoluzione.
#6190
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
10 Gennaio 2020, 21:22:12 PM
Citazione di: niko il 10 Gennaio 2020, 15:11:08 PM
Per un pregiudizio forse anche scientista, crediamo che la natura si esprima con i numeri, in realtà la natura è una, e si slancia verso l'infinito in ogni sua sia pur minima forma di esistenza, quindi quello da cui essa prescinde sono proprio i numeri.
Il numero, cioè la mediazione possibile e diffusa tra uno e infinito, l'arbitrariamente grande e l'arbitrariamente piccolo, siamo noi. E' la nostra coscienza nella natura, che ce ne restituisce un frammento arbitrario.

Lo scientismo ha tanti difetti, ma questi non includono le paturnie numerologiche che sono piuttosto un vezzo metafisico fin dai tempi di Pitagora. Lo scientismo ha la fissa di ritenere tutto calcolabile, ma le disquisizioni sull'Uno, il Nulla (zero) e l'Infinito le lascia ai filosofi.
#6191
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
08 Gennaio 2020, 23:02:06 PM
Citazione di: Hlodowig il 08 Gennaio 2020, 19:32:51 PM
Buonasera amici,

@Ipazia, se posso permettermelo, posso chiederti cosa rappresenta nella tua personalissima opinione, il cattivo infinito?

Grazie ✋

Il cattivo infinito é quello che ha inteso viator: una trasposizione distopica di un concetto logico-matematico in carne e sangue di un reale che non può essere nient'altro che finito, limitato. E' la crescita infinita del capitale, del profitto, della produzione, del consumo, della popolazione umana. Costi quel che costi. E' il delirio infinito.
#6192
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
08 Gennaio 2020, 15:26:58 PM
Citazione di: bobmax il 07 Gennaio 2020, 10:29:35 AM
L'infinito è una necessità logica, e allo stesso tempo è impensabile.

Il che dovrebbe permetterci di capire la differenza tra idea e azione, immaginazione e realtà. Mettendoci al contempo in guardia verso il cattivo infinito.
#6193
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
08 Gennaio 2020, 15:09:18 PM
Citazione di: paul11 il 07 Gennaio 2020, 22:22:13 PM

... Sono linguaggi, e lo estenderei ai tre colori fondamentali, alle note musicali e in quanto tali malleabili, modificabili, implementabili e addirittura fra loro comunicanti.,interagenti in modo interdisciplinare. Il capolavoro è la similitudine con la moltitudine del dominio naturale fisico, si comportano in modo simile, analogicamente.

Estensione doverosa. Tanti linguaggi per un'unica mente che si relaziona con la realtà circostante e la vuole dire. Ma non si accontenta di dirla così com'è e vuole costruire altri discorsi, peculiarmente propri, sopra quel dire originario così legato alla natura di cui è parola, logos. In questo sopraddetto, oltrelinguaggio, sta il fantastico universo dell'invenzione, arte e artificio da cui emerge un universo parallelo nell'unico dualismo di cui abbiamo prova provata.
#6194
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
07 Gennaio 2020, 16:02:23 PM
Citazione di: iano il 07 Gennaio 2020, 01:48:32 AM
Interessante il parallelo fra cifre e lettere che combinati fra loro danno numeri e parole.
C'è una differenza di fondo però che dipende dal diverso modo in cui numeri e parole sono costruiti a partire da cifre e lettere , di modo che i numeri hanno un ordine a priori e le parole no.
La costruzione di parole non nasce da un processo ordinato e  iterabile come avviene per i numeri , ma da un processo assimilabile al caso.

Ottima osservazione che evidenzia la differenza sostanziale tra matematica e linguistica e investe pure la manipolazione dei simboli con cui si "implementano" i due differenti linguaggi simbolici.

La differenza di fondo é che la matematica è un linguaggio meramente deduttivo, astratto, mentre la linguistica è un tentativo empirico di raffigurare simbolicamente un fenomeno naturale concreto come la comunicazione fonetica attraverso una riduzione analogica di suoni, parole, azioni, concetti.

Malgrado i grandi progressi delle scienze linguistiche il muro che si para loro di fronte è la complessità empirica delle lingue naturali con le loro soluzioni empiriche di cui le due classi principali sono la ideografica e la alfabetica, che più si avvicina all'incedere logico della prassi matematica.

La ricerca linguistica del primo '900 si focalizzò nel tentativo di produrre una lingua (scientifica) che avesse lo stesso rigore logico della matematica. Tali ricerche hanno aperto le praterie dei linguaggi di programmazione grazie ai quali stiamo comunicando.
#6195
Tematiche Filosofiche / Re:I numeri e le lettere
07 Gennaio 2020, 15:35:13 PM
Citazione di: Eutidemo il 07 Gennaio 2020, 06:36:23 AM

Nè, peraltro, riesco  ad afferrare il concetto, perchè, almeno a livello filosofico, non riesco assolutamente a capire come un numero infinito possa essere il doppio di un altro numero infinito!
Un saluto! :)

Lasciamo perdere la filosofia che sull'infinito fa più confusione che altro e limitiamoci alla matematica:

per ogni numero naturale (+ n=intero positivo) vi sono 2 numeri interi relativi (+/- n) e tale rapporto rimane costante qualunque sia il numero considerato fino all'infinito, per cui se dividiamo i due infiniti tra loro (n relativi/n naturali) otteniamo sempre 2. L'astuzia matematica è tale da darci soluzioni reali e manipolabili anche quando tratta argomenti hot come l'infinito, riuscendo perfino a moltiplicarlo e ordinarlo. Insomma, tutto il contrario della filosofia che riesce a complicare anche le cose semplici  :D

La matematica ovviamente si cautela dalle castronerie con argomenti logici adeguati. Nel caso specifico il valore 2 non è il rapporto di due incalcolabili infiniti, ma il rapporto dei limiti (lim) da 0 a infinito dei due insiemi numerici considerati.

Il computer è una creatura elettronica e in quanto tale non conosce i numeri. Conosce solo il passaggio (on,1) o meno (off,0) di corrente. E' su tale realtà binaria (bit) che si implementa nella cpu il meraviglioso mondo della realtà digitale.

Nei computer quantistici si implementano più di 2 stati elementari (qbit) che possono anche sovrapporsi tra loro, aumentando esponenzialmente la capacità informativa del qbit e realizzando infine capacità di calcolo e implementazioni inusitate.