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Messaggi - iano

#631
Ciao Adalberto e benvenuto.  :)
Tu non sai cosa scriverai come non sai cosa penserai.
Quindi dovrebbero sembrarci strane le due cose allo stesso modo, però in effetti non è così.
Perchè?
#632
Varie / L'enigma del libero arbitrio.
01 Febbraio 2025, 04:13:13 AM
Decido liberamente, seppur nei limiti delle mie forze, di voler accelerare ugualmente masse diverse.
Quindi per dar seguito alla scelta che ho fatto, quando raddoppia la massa che devo accelerare raddoppierò la mia spinta.
E' la stessa cosa che fa il sole quando attrae le masse del sistema solare, dando a tutte la stessa accelerazione, commisurando la sua forza alle masse che attrae, senza limite di forze.
Ma come fa a farlo se esso, essendo privo di coscienza, non ha cognizione delle masse che attrae, e senza neanche aver deciso, essendo privo di libero arbitrio, di accelerarle tutte allo stesso modo?
E come è possibile che esso non abbia limiti nelle forze che è capace di applicare?
#633
Citazione di: PhyroSphera il 31 Gennaio 2025, 10:16:18 AMNon è corretto forzare i testi. Io appunto dicevo: similitudine. Inutile azzeccare garbugli.

MAURO PASTORE
Il rischio è che la ''forza'' di ciò che esprimi venga diminuita da un infelice similitudine basata su concetti di fisica superati.
L'espressione ''forza di inerzia'', ancora in uso, ma solo per una ''inerzia'' linguistica, potrebbe averti tratto in inganno.
#634
Citazione di: sapa il 30 Gennaio 2025, 16:50:48 PMMa al di là della giustizia ad orologeria, dell'accusa di peculato  e della "mancanza" che indubbiamente questo governo ha commesso, non ottemperando ai decreti della CPI, mi chiedo il senso di inviare avvisi di garanzia a 2 ministri, un sottosegretario e al Presidente del Consiglio, per una questione come questa.
La Meloni ha detto che è un avviso di garanzia , ma non lo è.
Questo è il punto. Perchè lo ha detto?
#635
Citazione di: doxa il 30 Gennaio 2025, 08:20:29 AMBuongiorno Iano, da quanto leggo da varie fonti il Procuratore Lo Voi non aveva nessun obbligo ad inviare "l'atto dovuto".
La legge Cartabia comma 6 dice che egli deve soggettivamente decidere la rilevanza del caso esclusivamente in relazione a quanto espostogli, senza acquisire nuovi elementi, o ignorandoli, seppure li conoscesse.
Quindi non avendo l'obbligo di farlo, lo farà se ritiene di doverlo fare in sua coscienza esclusivamente in base a quanto espostogli.
La legge è stata fatta per proteggere i ministri propriamente da quei soggetti che farebbero esposti inconsistenti, ma potenzialmente discreditanti, quindi con soli fini politici.
Il procuratore quindi è chiamato a filtrare  fra tutti gli esposti quelli che lui ritiene consistenti, e nel nostro caso egli lo ha ritenuto tale....e vorrei pure vedere.
Non è proprio una bella legge secondo, non tanto perchè pone i ministri relativamente al di sopra della legge, ma perchè rende, come stiamo appunto constatando, il procuratore ricattabile.
Il ricatto è : ''Se fai una azione non dovuta a mio danno allora ce l'hai con me''.
Quindi il procuratore deve scegliere se fare i conti col ministro o con la sua coscienza.
Il normale cittadino, al di sotto della legge rispetto al ministro, me e te compresi, quale scelta farebbe?


#636
Citazione di: doxa il 29 Gennaio 2025, 22:53:20 PMAllo zelante Procutore di Roma, Lo Voi, alcuni mesi fa gli hanno tolto la possibilità di tornare continuamente in Sicilia da Roma, utilizzando lo stesso aereo dei servizi di sicurezza. Le sue proteste le ha fatte pervenire fino al Quirinale.
Ora usa i normali aerei di linea.
Dobbiamo dunque pensare che il procuratore abbia agito per una ripicca e non per senso del dovere? Egli infatti  non avrebbe potuto agire diversamente.
E come la mettiamo con l'allusione di Meloni di vicinanza ai mafiosi per aver difeso l'avv. Li Gotti, e per giunta non per sua scelta, ma nominato d'ufficio, i pentiti mafiosi?
Anche lui avrebbe dovuto rifiutarsi di fare il suo dovere?
Per averlo fatto ha vissuto sotto scorta.
E' così che ringraziamo i servitori dello stato?
E' così che incoraggiamo i cittadini a fare il loro dovere?
O li educhiamo in tal modo a inchinarsi per quieto vivere ai poteri forti?

#637
Citazione di: Eutidemo il 29 Gennaio 2025, 18:08:22 PM
Per tali motivi, su esposto presso la procura di Roma dell'avv. Luigi Li Gotti, vengono indagati la premier Giorgia Meloni, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, quello della Giustizia Carlo Nordio e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per favoreggiamento e peculato  (uso improprio di un aereo di Stato).
***

La morale della storia è che se pure una legge (legge Cartabia)  ha il comprensibile scopo di proteggere i ministri da attacchi politici travestiti da azioni penali, col solo fine politico appunto di screditarli, i ministri poi usano questo scudo per agire da impuniti, fino a divenire imprudenti, se per ragioni di stato altro è il modo in cui di solito si agisce, tale che nessun cittadino abbia poi in mano elementi per fare un esposto.
Un ulteriore prova del dilettantismo di questo governo.
#638
Citazione di: Visechi il 29 Gennaio 2025, 11:54:13 AMLa coscienza, una volta che è illuminata dalla conoscenza, ancorché parziale e non ultima, per quel tratto di strada, quel segmento che è stato anche momentaneamente illuminato, non si spegne, come pensi tu.
Mi pare che sia l'inconscio che una volta illuminato diventa coscienza.
La conoscenza a mio parere è ciò che ci permette di rapportarci con la realtà, e nella misura in cui possiamo farlo in modo inconscio quella di essere conscia non è la sola  caratteristica della conoscenza.
La conoscenza conscia è scienza.
Come ben dici la scienza può dirci solo il come e non il perchè, ma ciò che volevo suggerire è che quel come è già metafisica.
Un metafisica che più che giustificare i fatti deve essere giustificata dai fatti, nel senso che l'attrazione gravitazionale vale quanto l'amore che move ogni cosa, e la differenza sta solo nel diverso grado di potere  sulla realtà che ottengo relativamente a come spiego i fatti.
L'illuminismo ha svolto la sua importante funzione, lasciando però l'impressione di uno stacco nel fare dell'uomo che me lo fà paragonare allo spirito santo.
Oggi tocca riscoprire a noi invece la continuità che c'è nell' evoluzione dell'agire umano, spogliando la scienza della sua aura mistica ancora non del tutto dismessa.
Non è che si accende una luce e ciò che era inconscio diventa conscio, anche se istantanea è la sensazione di presa di coscienza.
 La conoscenza non è un sovrapporsi di successive illuminazioni, anche se questo è il modo in cui ci appare e in cui necessariamente, ma solo per necessità descrittive, possiamo raccontarne l'evoluzione.
C'è una continuità non solo nella storia dell'uomo, ma della vita, e alle illuminazioni se ci si crede, esse diventano atti creativi che solo con un Dio è possibile spiegare, un Dio che comunque non è una spiegazione sbagliata, ma solo una spiegazione fra tante.
In ogni caso Dio non è ciò che non si può spiegare, ma solo una possibile spiegazione, meno utile alla fisica di spiegazioni più recenti.


#639
Citazione di: PhyroSphera il 29 Gennaio 2025, 12:48:10 PMSei tu arretrato. La forza propria è il contenuto delle descrizioni scientifiche fisiologiche del moto dei corpi biologici, per il quale lo scienziato fisico compone solo corrispondenze inspiegabili.
Io mi riferivo a questa tua frase: ''Altra similitudine: una luce che si allontana sempre di più per forza propria. In tal caso la scienza considera solo dei confini.''
Non è facile decifrare il tuo infelice modo di esprimersi, ma quando ci riesco, non manco di criticarlo.
#640
Citazione di: Visechi il 29 Gennaio 2025, 11:54:13 AML'area del sacro si è contratta. Pur tuttavia, nonostante le continue violazioni che l'occhio indagatore compie, ancor oggi permangono spazi non profanati dalla conoscenza.
Si è contratta per quel che tu puoi vedere, cioè se se essa per sua caratteristica non tendesse a nascondersi alla tua vista.
Non so sia un bene o un male, ma credo che il compito del filosofo, rispetto a chi si concentra su altre attività, sia quello di aguzzare la vista per cercare ciò che per sua natura si nasconde.
La vera metafisica svolge la sua funzione nell'ombra, e quando ne parliamo, perchè l'abbiamo intravista, la sua funzione si depotenzia.
Ora a me pare appunto che essa si sia nascosta nel logos.
Ma se la verità può esprimersi a parole, cioè in ciò che si può negare, allora non è la verità, la quale per sua natura è innegabile.
#641
Sarebbe un pò come voler spiegare a uno studente la matematica senza usar parole, non essendo la matematica fatta di parole.
Le parole sono la metamatematica che danno un significato alla matematica.
Ma non è esattamente la matematica ad aver bisogno di parole, ma  noi, e in analogia i fatti senza una spiegazione sono lettera morta, di cui non resterebbe alcuna memoria, memoria che tramite noi diventa di fatti nuovi concausa.
#642
Citazione di: Visechi il 28 Gennaio 2025, 16:55:22 PML'area del mistero e del trascendente si contrae sempre più, man mano che la scienza progredisce, questa si assottiglia in maniera proporzionale. Tuttavia, ancora oggi resta uno spazio non occupato, privo del perché sia così. Resta tutto ciò che la scienza non è riuscita ancora a de-finire, a de-limitare. C'è ancora spazio per i perché, forse è il come che smette di essere un mistero, ma il perché ancora oggi reclama il suo spazio.
Su questo punto mi pare abbia ragione Mauro Pastore.
L'area del trascendente si è spostata senza mai diminuire di un metro quadro, perchè non è quella la sua unità di misura.
Il vero problema secondo me non è se la scienza piuttosto che la filosofia, possano dirci la verità, ma se la verità si possa esprimere in parole o simboli matematici, e io credo che ciò non sia possibile se non facendo del logos un idolo, e che la scienza da questa illusione si sia tirata fuori.
Allo stesso tempo credo che la fisica , intesa come fatti, non possa evitare di trascenderli dandone una spiegazione la quale si evolve non verso la verità, ma verso il diventare un libretto di istruzioni sempre più chiaro e particolareggiato su come usare la realtà.
Descrivere il gene come egoista, può essere più o meno efficace, ma parliamo solo di descrizioni più o meno efficaci ai fini della manipolazione genetica, e la manipolazione genetica è un esempio di fatto generato da altri fatti con la mediazione di spiegazioni sui fatti sempre più efficaci, ma non per questo più prossime a una verità che non sia la verità di un fatto.
Fuori dallo stretto determinismo,fatti determinano fatti solo con la mediazione dei metafatti, se proprio non vogliamo dirla metafisica, e nella misura in cui vorremo dirla tale dovremo allora ammettere che essa non si possa disgiungere dalla fisica, almeno finché la fisica la continueremo a fare noi, e non le macchine, per quanto impropriamente qualcuno riesca ancora a vedere nel software la loro parte metafisica.
Ma se i fatti restano fatti, comunque li si produca, i metafatti, o metafisica che dir si voglia, è solo roba nostra.
A voler dare il primato ai fatti, oppure alla metafisica come fa Mauro Pastore, non si fa il bene ne degli uni ne dell'altra.
I fatti da soli possono ben continuare nella loro dinamica per inerzia, beninteso, ma senza metafisica, che in senso riduttivo è una spiegazione di fatti, siamo noi a non andare da nessuna parte.
#643
Citazione di: PhyroSphera il 28 Gennaio 2025, 23:19:12 PMAltra similitudine: una luce che si allontana sempre di più per forza propria.

A sentir te sembra che siamo restati ai tempi di Aristotele.
Prova anche con qualche autore  moderno.
Potresti trovare interessante l'evoluzione nelle spiegazioni del moto dei corpi che nel frattempo ci sono state.
Nessuno descrive oggi più il moto dei corpi  come letteralmente spinti da forza propria, se non per una inerzia nei modi di dire.
Con ciò non voglio dire, in accordo con te, che ci siamo avvicinati di più alla verità sul moto dei corpi, ma essendosi invece la scienza sempre più allontanata dalla pretesa di dire la verità, questo non è più un problema per gli scienziati.
Quindi se tu credi che solo la filosofia possa condurci alla verità, non devi vedere più la scienza come una pericolosa concorrente.
Anche qui mi pare quindi che tu sia rimasto molto indietro.
La scienza da questo campo di ricerca si è tirata del tutto fuori, lasciandolo libero a filosofi, teologi, e a chiunque altro abbia voglia di cimentarsi.
Mi sembri come quei giapponesi abbandonati in un isola del pacifico che non sapevano che la guerra era finita.


#644
Lillyputin
#645
Il precedente lungo inciso,  per giungere a dire che, ''immagino'' che si possa anche parlare di diametro dell'universo sfera, anche se non ne se sono certo, il quale però come abbiamo detto non è comunque il diametro della sfera, cosi come si può parlare ancora di rette più in generale, che non sono però le rette che possiamo immaginare nello spazio tridimensionale Euclideo, per il fatto che esso è propriamente lo spazio della nostra immaginazione, intendendo però il quale come spazio proprio dell'universo, otre che della nostra immaginazione, certe cose non si possono dimostrare prima ancora che comprendere.
Per spiegarle dovremo ipotizzare dunque uno spazio di tipo diverso, in genere uno spazio non euclideo, ciò che taglierà fuori la nostra immaginazione, strettamente legata a quello spazio.
La scienza , laddove non comprende, si accontenta di dimostrare.
La scienza con ciò non ci aiuta a comprendere l'universo, ma si limita a darci strumenti per rapportarci con esso, i quali stanno al posto della sua comprensione, nella misura in cui comprenderlo ci permette di rapportarci con esso, senza  essere l'unico modo per farlo, ciò che ci permette di superare i limiti della nostra comprensione.

Ci sono cose che non potremo capire, come ad esempio la meccanica quantistica, e questo è il motivo per cui Bohr affermava, parafrasandolo, che chi dice di averla capita non ha capito... che non c'è niente da capire.

La lezione che ci ha dato Euclide a sua insaputa, cioè col senno di poi, è che se possiamo ridurre ciò che possiamo immaginare ad un ragionamento che possa stare al posto della nostra immaginazione, allora potremo indagare la realtà superando i limiti della nostra immaginazione.
 
Ma se il ragionamento può stare al posto dell'immaginazione, non sempre è vero purtroppo il contrario.
Potremo in certi casi ancora usare l'immaginazione in forma residuale, attraverso analogie , quando le troviamo, come quella dell'universo ''superficie di sfera'', senza confondere però l'universo con la superficie di una sfera.
Cioè l'universo NON E' LA SUPERFICIE DI UNA SFERA in particolare, e in generale non è nulla che possiamo immaginare, ma solo ciò su cui si può ragionare, laddove l'immaginazione fino a un certo punto vale, e fino a un certo punto in effetti è valsa in modo esclusivo, al fare questi ragionamenti.