Citazione di: Socrate78 il 05 Novembre 2017, 15:35:59 PM
Sembra quasi una sorta di pigrizia della mente, secondo cui focalizzarsi sulle differenze sarebbe troppo faticoso e dispendioso, e si preferisce ripiegare su ciò che unisce.
Non ho idea del lavoro intelletuale e filosofico che sta dietro la domanda (e la supposizione citata) che poni. Quindi potrei dire castronerie, ma ci provo.
La mente io credo lavori autonomamente fino ad una certa soglia di (chiamiamola) disattenzione. Egli segue (suppongo) un suo criterio in base al minor dispendio di energie e al tipo di analisi dei dati ricevuti dai sensi. Poi esiste un'analisi superiore di attenzione che è rivolta all'analisi delle differenze.
La pigrizia quindi non è dovuta alla mente autonoma, la quale fa il suo "sporco" dovere istituzionale, ma a quella superiore.
Gli uomini sono tutti uguali? Sotto un certo dipo di attenzione si, ma con un po' di attenzione notiamo una piccola differenza fra uomini e donne. Nonostante questa differenza per uomini si intende (sotto una certa soglia di attenzione) comunque la globalità continua fra uomini e donne.
Andrea è un uomo?
Non è possibile stabilire se Andrea sia un uomo poiche, sopra una soglia di attenzione e di conoscenza, il nome Andrea è usato per chiamare senza distinzioni uomini e donne. Ma sotto questa attenzione conoscitiva certamente Andrea è un uomo, sempre che Andrea sia un pappagallo a cui il proprietario ha voluto dare un nome da uomo. E quali saranno i nomi da pappagallo?
