Citazione di: iano il 04 Ottobre 2024, 22:19:09 PMQuesta è superstizione.
Comunque io non voglio convincerti, e confermo che è stato molto interessante discutere con te.
Convincilo senno' si rovina.
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Mostra messaggi MenuCitazione di: iano il 04 Ottobre 2024, 22:19:09 PMQuesta è superstizione.
Comunque io non voglio convincerti, e confermo che è stato molto interessante discutere con te.
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 18:00:55 PME che avrà mai scritto di tanto terribile per essere avvelenato con un veleno che, pur sopravvivendo, lo ha lasciato comunque sfigurato. Per gli ucraini la lingua russa é la lingua dei dominatori che gli sono stati, e continuano a volergli stare, col fiato sul collo.
Fanno bene a dimenticarsi quella lingua dura e autoritaria.
Non che l'Ucraino sia elegante, anch'esso é una lingua un po' grossolana, ma che presenta anche bei tratti di musicalità. Tra le due io sicuramente sceglierei l'Ucraino.
Poi, come seconda lingua, per avere meglio a che fare con il mondo civile ed economicamente sviluppato, l'inglese va benissimo, anche perché penso che nei prossimi decenni le probabilità di scambi culturali e di ogni genere tra ucraina e russia saranno prossime allo 0.
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 18:00:55 PME che avrà mai scritto di tanto terribile per essere avvelenato con un veleno che, pur sopravvivendo, lo ha lasciato comunque sfigurato. Per gli ucraini la lingua russa é la lingua dei dominatori che gli sono stati, e continuano a volergli stare, col fiato sul collo.
Fanno bene a dimenticarsi quella lingua dura e autoritaria.
Non che l'Ucraino sia elegante, anch'esso é una lingua un po' grossolana, ma che presenta anche bei tratti di musicalità. Tra le due io sicuramente sceglierei l'Ucraino.
Poi, come seconda lingua, per avere meglio a che fare con il mondo civile ed economicamente sviluppato, l'inglese va benissimo, anche perché penso che nei prossimi decenni le probabilità di scambi culturali e di ogni genere tra ucraina e russia saranno prossime allo 0.
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 18:30:54 PMIn realizzazione al fatto che la guerra è persa, bisogna ben capirlo, anzichè suonare le adunate a cammello dal tombino della fogna. Hanno perso una guerra, non la prima, e questa volta gli Israeliani non li lasceranno riorganizzare in nessun modo, la loro "apolidia" diventerà completa, come i rom, e gli ebrei stessi prima di loro.
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 18:30:54 PMNon è una pulizia etnica, ti ricordo che molte persone di quell'etnia vivono con passaporto Israeliano in terra Israeliana e non sono stati rastrellati, uno è diventato anche il magistrato che ha arrestato un presidente Israeliano, altri vengono spossessati o comprati dai capitali Israeliani, altri tifano per Hamas dalla WestBank. Il palestinese non è un etnia, è qualcuno la cui identità è stata creata nella "Nakba", non è un dato anagrafico, è la certificazione di rifugiato UNRWA, unica al mondo a valere per tre generazioni, tanto che il numero di rifugiati sempre aumenta così come quello dei palestinesi.
Cittadinanza "sangue e suolo" a me lascia un pò perplesso, io il sangue palestinese lo vorrei caldo, che scorre ancora, magari su un altro suolo, funziona, le gambe forniscono mobilità all'intero apparato circolatorio e il sangue può trasferirsi di luogo, compreso che Gaza non era Dubai prima dei bombardamenti, oggi anche Scampia in confronto sarebbe un resort accogliente. Che cosa può rinascere da quelle macerie se non altra violenza?
In realizzazione al fatto che la guerra è persa, bisogna ben capirlo, anzichè suonare le adunate a cammello dal tombino della fogna. Hanno perso una guerra, non la prima, e questa volta gli Israeliani non li lasceranno riorganizzare in nessun modo, la loro "apolidia" diventerà completa, come i rom, e gli ebrei stessi prima di loro. Perdere le guerre conduce a gigantesche perdite umane, le vogliamo chiamare tutte genocidi? Che cosa fecero i sovietici ai tedeschi lungo la strada di Berlino? Che cosa fecero delle donne? Fu una pulizia etnica?
In tutto questo non ti ho neanche chiesto quale sarebbero una manciata di condizioni, credibili, per cui Israele potrebbe "sparire" nel futuro prossimo della regione. Vorrei capire i dettagli di questo "piano-b" dove Sinwar esce dalle fogne mitra in mano e riempe Bibi di "piombo" come si diceva nei "movie-b" all'italiana. Il mio sospetto è che qualunque sia il tuo, o il vostro, piano a riguardo, i palestinesi continueranno a morire, con la bandana e il mitra in mano senza ottenere un bel niente.
Citazione di: Phil il 04 Ottobre 2024, 14:34:34 PMEppure proprio gli ebrei dimostrano da secoli (se non da sempre) che vivere in altri stati e persino non avere uno stato (prima del secolo scorso) non comporta affatto perdere la propria lingua, la propria religione, la propria cultura, le proprie usanze, etc. occorre poter distinguere il pubblico dal privato, la parte socialmente integrata con quella domestica (o comunque localizzata) in quanto ereditariamente "altra" (integrazione non significa necessariamente assimilazione, lo dimostrano anche molti musulmani presenti in Italia da più generazioni). Ovviamente in alcuni stati questa coesistenza fra tendenziale acculturazione pubblica e tradizione privata è più facile che in altri (non c'è bisogno di fare nomi, credo).
Chiaramente (spero) questa osservazione non va interpretata come un augurio per qualcuno di essere cacciato dalla sua attuale dimora, né vuole sminuire tutti gli aspetti problematici e drammatici connessi alle vicende in corso.
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 10:21:59 AMLa parola genocidio non ha una definizione facile da incapsulare, ma sono d'accordo con te che serva l'intenzionalità al fine della rimozione di un etnia. E' proprio per questo che non è quello che è accaduto fino ad ora (dove i palestinesi sono aumentati di numero) non è quello che è accaduto in questo conflitto (dove i numeri delle vittime per quanto alti non sono neanche vagamente sufficienti allo scopo e sarebbe ridicolo pensare che vogliano attuarlo con l'esercito e le telecamere del mondo puntate) ma è quello che potrebbe accadere più avanti, in uno stato di apartheid ancora più violenta. Di stessa idea era la sinistra, nonsionista antiatlantista, che difendeva Milosevic, per esempio un Chomsky, che rifiutava l'idea di chiamare "genocidio" quello che accadeva in Jugoslavia per il fatto che i metodi usati, seppur brutali, erano a loro avviso insufficienti a provare l'intenzionalità di una rimozione etnica, ma di semplici brutalità e crimini anche sui civili che non meritavano il termine "genocidio". Siccome un genocidio, per essere riconosciuto tale, richiede conoscere la progettualità della violenza, è molto difficile da riconoscere quando è in corso, ed è più probabilmente un giudizio che si presta ad essere "conclusivo", ovvero, quando non c'è rimasto più nessuno hai le prove che era un genocidio. E' una categoria della storia, non dell'attualità, e chi ha fretta nel scrivere la storia prima che sia accaduta, si sorprenderà poi delle inaspettate giravolte che ha ancora in serbo.
Che si chiami quel che si chiami, nessuno nega l'altissimo costo in termini di vite umane e prospettive di benessere subito dai palestinesi, proprio per questo non andrei in piazza a celebrare il giorno in cui è iniziato a peggiorare drasticamente. Più che proporre una pace, propongo un semplice sviluppo della vicenda, incagliata in questo punto da ormai un secolo, qualsiasi sviluppo sarebbe meglio del tritacarne, ma se i palestinesi devono rimanere lì per fare il pungolo iraniano a Israle, faremo gli interessi Iraniani con la vita dei palestinesi, una guerra per procura agli americani con le bandane palestinesi, seduti in Italia.
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 05:30:00 AMIo il coraggio delle mie idee ce l'ho, solo che la tua interpretazione di tali idee é profondamente sbagliata. Intanto ti dico che gli USA l'egemonia già ce l'hanno per superiorità tecnologica ed economica, e non hanno bisogno di dimostrare alcun tipo di potenza bellica.
D'altronde tutta questa narrazione che vuole scaricare responsabilità su Israele si ferma sulla strage del 7 ottobre, non voluta e non scelta da Israele.
Dopo di essa certamente gli israeliani sono incazzati, e stanno facendo cose pesanti, ma a questo punto sono le leggi naturali del conflitto che vanno avanti.
In ogni conflitto, infatti, le popolazioni vengono spostate, e lo si fa per proteggere la loro vita che sul fronte di guerra sarebbe molto precaria. Anche i Russi hanno spostato la popolazione del kursch dopo l'invasione ucraina. Hamas invece non sposta i suoi civili perché vuole renderli tutti martiri. Mi ripeto ma la mia idea é proprio quella, il criminale genocida c'é, ed é HAMAS.
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2024, 16:52:27 PMSi chiama stima unilaterale di un massacro di una forza militare nascosta sotto ai civili, forza che dovrebbe arrendersi avendo perso praticamente in una settimana, ma preferisce "resistere" con i civili sopra la testa e i leader travestiti da donne per nascondersi; che umiliazione, cosa penserà Maometto.. Non è ammazzandoli davanti alle telecamere che gli israeliani dimiruanno il numero di palestinesi nei prossimi venti o trent'anni, ma rendendogli la vita ancor più difficile di ora..il 7 ottobre, non ha migliorato la situazione palestinese.
Tutte le comunità hanno un mito fondativo, magari inventato recentemente, oppure antico come quello ebraico.Nessuno nega che Israele sia speciale perchè proviene dalla diaspora. Infatti è proprio lì che cade l'accusa di colonialismo, le colonie sono la "seconda casa" dei colonizzatori, i sionisti hanno cercato invece di costruirsi la loro prima casa, che evidentemente non è quello che è accaduto con tutte le altre volte che ci riferiamo al colonialismo. Non so perchè parli di "Kazakistan", il Pakistan che ho citato io è uno stato nato da una diaspora, quella della popolazione mussulmana dall'India, che ha insediato i territori precedentemente occupati da altri per creare uno stato che contenesse quella popolazione deportata a discapito dei precedenti residenti.
I confini di molti stati postcoloniali hanno dato problemi fino ad oggi, sopratutto nei paesi islamici, vicino agli stan hai la questione armena ed i ceceni, per dirne due a caso. La Crimea era abitata al 90% da tatari all'inizio del 900, oggi è la perla dei russofoni e tu difendi la sua russità, e a me va pure bene se smettono di spararsi, non appoggerrei un movimento di mitra&bandana tatari col bazooka in tubo di fogna per "riprendersi la Crimea dal colonizzatore russo", e neanche gli Ucraini se è per questo.
Sono morti come le mosche nel conflitto, e tu gli dici "ancora! ancora!", se solo avessi questo entusiasmo in Ucraina! E se i palestinesi, come gli ucraini, avessero il supporto americano, allora magari ci penserei, forse potrebbero farcela, invece hanno il supporto tuo, e delle piazze contrariane europee, e degli elicotteri Iraniani che cadono nella nebbia.
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2024, 15:24:09 PMChe tu simpatizzii per la Russia, niko, l'avevo già capito, che poi gli argomenti che esprimi facciano acqua da tutte le parti, é pacifico.
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2024, 04:51:16 AML'idea che il diritto naturale sia "giusto" é secondo me tautologica, perché vera solo applicando un'idea di giustizia conforme a ciò che definiamo diritto naturale.
Ciascun individuo ha un'idea di giustizia, non necessariamente uguale a quella di altri.
Per niko ad esempio la giustizia sarebbe che gli ebrei sloggino dal loro paese e che gli arabi di Palestina ritornino a pascolare le capre su quelle terre.
L'idea di giustizia individuale, poi, può anche essere incoerente, nel caso del nostro niko, ad esempio, il diritto degli arabi di Palestina a controllare le "loro" terre, non comporta un pari diritto degli ucraini a controllare le "loro" terre.
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2024, 12:30:15 PMSai benissimo che il conflitto israelo-palestinese è ben più complesso di quanto la parola "colonialismo" normalmente descriva, così come parole come "genocidio" e altro sono usate a sproposito con l'intento di convincere, iperboli e nobili menzogne, che come nella favola di "al lupo al lupo" sbiancano semanticamente e perdono di ancoraggio con la realtà. E' un ciclo di violenze molto lungo dove entrambi gli attori si sono dati da fare, non parteciperò alla tua retorica che "riassume" indebitamente molti aspetti della vicenda per trovare facili colpevoli, senza offrire alcuna soluzione.
No, non è il fatto che Israele sia lì il "peccato originale", molti stati sono stati creati alla fine dellla seconda guerra mondiale, l'URSS ha spostato popolazioni come le caramelle creando ad esempio gli -stan attuali dopo la sua caduta, e tante altre neoformazioni statuali risultate dallo spostamento degli equilibri geopolitici e di popolazioni, l'esistenza di Israele non è un eccezione, anche il Pakistan, per esempio, è stato creato spostando popolazioni creando zone di attrito che ancora oggi generano conflitti, la soluzione non è "eliminare il Pakistan" come direbbe la gente in piazza se vendessero le spille "free Kashmere".
Ciò detto, vale la pena ricordare che veramente poche "decolonizzazioni" sono avvenute perchè un gruppo di ragazzi con mitra e bandana hanno assaltato la capitale del colonizzatore, se è accaduto generalmente perchè quest'ultimo era stanco e stufo, Israele e gli USA non sono stufi e rimarranno lì, bisogna trattarci, a condizioni peggiori di prima dell'8ottobre, che in piazza viene celebrato come un momento di orgoglio, anzichè accettato come una sconfitta esistenziale.
Citazione di: anthonyi il 02 Ottobre 2024, 15:54:00 PMIl problema, inverno, é che gli altri paesi arabi non li vogliono, se ne lavano tutti le mani. Gli arabi di Palestina dovranno restare lì, e io credo che sia possibile anche che la cosa sia gestibile, ma bisogna separare bene il grano dalla gramigna, i soggetti portatori di odio vanno separati dal resto della popolazione, resto della popolazione che potrà così essere educato a vivere in un mondo civile. Io di quegli arabi ne ho conosciuto qualcuno, e devo dire che tendono ad essere brave persone. Credo che i violenti siano una minoranza che però tende ad imporsi sugli altri, é questa minoranza che va deportata, e magari messa sotto chiave.
Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2024, 09:45:10 AMHai ragione, non mi interessa dei palestinesi in quanto tali, mi interessano in quanto esseri umani. La prospettiva utilitaristica è piuttosto semplice, ridurre la sofferenza umana (palestinese E israeliana) è il bene, e sebbene spesso sia difficile identificare la sofferenza e il benessere, in questo caso è molto semplice. In virtù di ciò penso che attualmente la soluzione migliore sia il trasferimento della popolazione palestinese, non sarà nè la prima nè l'ultima volta che accade, quando si perdono guerre accade (pensare ai tedeschi dopo la wwii) quando si "decolonizza" accade (pensare Pakistan e India).
Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2024, 09:45:10 AMHai ragione, non mi interessa dei palestinesi in quanto tali, mi interessano in quanto esseri umani. La prospettiva utilitaristica è piuttosto semplice, ridurre la sofferenza umana (palestinese E israeliana) è il bene, e sebbene spesso sia difficile identificare la sofferenza e il benessere, in questo caso è molto semplice. In virtù di ciò penso che attualmente la soluzione migliore sia il trasferimento della popolazione palestinese, non sarà nè la prima nè l'ultima volta che accade, quando si perdono guerre accade (pensare ai tedeschi dopo la wwii) quando si "decolonizza" accade (pensare Pakistan e India). A mio avviso hanno perso anni fa il treno per una loro statualità, rimarranno una minoranza interna di qualche paese, meglio se islamico e arabo. L'alternativa NON è la cancellazione di Israele, è che Israele li strangoli, nei prossimi vent'anni, costringendoli ad una diaspora lenta e disordinata, riducendo le loro condizioni di vita a tal punto dal renderla insopportabile, come fanno già da tempo e ora faranno con ancora più vigore. E' giusto che sia e vada così? Forse no, ma le cose stanno così, quello è il punto di partenza dei ragionamenti che si fanno con l'obbiettivo di ridurre la sofferenza umana.
E' curioso che tu faccia questa ironia, perchè al contrario è esattamente il problema della "sinistra altruista" che vede sempre tutte le colpe in occidente e mai negli altri, perchè li considera bonobo incapaci di aspirazioni egemoniche e politiche, le pocahontas che vivevano al contatto con la natura e mai avrebbero torto le ali di una farfalla. Ci fanno i safari con i reportage "panino in bocca" dove ci si strugge della morte della povera gorilla, che colpe può avere una gorilla? Deve essere colpa del guardiano bianco, l'unico che esperisce il libero arbitrio e comanda sugli altri. Sono sicuro che molti di quelli che saranno alla marcia, la settimana dopo saranno anche in spiaggia a salvare le uova di tartaruga, stessa cosa per loro.