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Messaggi - niko

#631
Citazione di: iano il 04 Ottobre 2024, 22:19:09 PMQuesta è superstizione.
Comunque io non voglio convincerti, e confermo che è stato molto interessante discutere con te.:)


Convincilo senno' si rovina.

#632
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 23:30:39 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 18:00:55 PME che avrà mai scritto di tanto terribile per essere avvelenato con un veleno che, pur sopravvivendo, lo ha lasciato comunque sfigurato. Per gli ucraini la lingua russa é la lingua dei dominatori che gli sono stati, e continuano a volergli stare, col fiato sul collo.
Fanno bene a dimenticarsi quella lingua dura e autoritaria.
Non che l'Ucraino sia elegante, anch'esso é una lingua un po' grossolana, ma che presenta anche bei tratti di musicalità. Tra le due io sicuramente sceglierei l'Ucraino.
Poi, come seconda lingua, per avere meglio a che fare con il mondo civile ed economicamente sviluppato, l'inglese va benissimo, anche perché penso che nei prossimi decenni le probabilità di scambi culturali e di ogni genere tra ucraina e russia saranno prossime allo 0.


Comunque quello che hanno avvelenato e' Jushenko, con Poroshenko mi dicono che ci hanno provato, ma a contatto con la sua faccia, la diossina e' morta avvelenata.

#633
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 23:06:34 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 18:00:55 PME che avrà mai scritto di tanto terribile per essere avvelenato con un veleno che, pur sopravvivendo, lo ha lasciato comunque sfigurato. Per gli ucraini la lingua russa é la lingua dei dominatori che gli sono stati, e continuano a volergli stare, col fiato sul collo.
Fanno bene a dimenticarsi quella lingua dura e autoritaria.
Non che l'Ucraino sia elegante, anch'esso é una lingua un po' grossolana, ma che presenta anche bei tratti di musicalità. Tra le due io sicuramente sceglierei l'Ucraino.
Poi, come seconda lingua, per avere meglio a che fare con il mondo civile ed economicamente sviluppato, l'inglese va benissimo, anche perché penso che nei prossimi decenni le probabilità di scambi culturali e di ogni genere tra ucraina e russia saranno prossime allo 0.


Beh certo, e' una questione di potenzialita': ci sono lingue adatte per  scrivere Guerra e Pace, e altre per tradurre bene dall'inglese la sceneggiatura della fiction di Zelensky.

#634
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 20:13:42 PM
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 18:30:54 PMIn realizzazione al fatto che la guerra è persa, bisogna ben capirlo, anzichè suonare le adunate a cammello dal tombino della fogna. Hanno perso una guerra, non la prima, e questa volta gli Israeliani non li lasceranno riorganizzare in nessun modo, la loro "apolidia" diventerà completa, come i rom, e gli ebrei stessi prima di loro.


L'unica fogna qui e' l'occidente, e il tuo modo di esprimerti lo dimostra.

Tu vuoi la resa di chi non si arrendera' mai.

Evidentemente a questo mondo c'e' ancora chi pensa: meglio apolide con dignita' in casa mia, che profugo in obbedienza all'ordine di evacuazione di un macellaio sionista. E non hai nemmeno il potere di fare diventare complicato, quello che e' semplice. Non sempre, sopravvivenza e' vita. 



#635
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 19:59:18 PM
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 18:30:54 PMNon è una pulizia etnica, ti ricordo che molte persone di quell'etnia vivono con passaporto Israeliano in terra Israeliana e non sono stati rastrellati, uno è diventato anche il magistrato che ha arrestato un presidente Israeliano, altri vengono spossessati o comprati dai capitali Israeliani, altri tifano per Hamas dalla WestBank. Il palestinese non è un etnia, è qualcuno la cui identità è stata creata nella "Nakba", non è un dato anagrafico, è la certificazione di rifugiato UNRWA, unica al mondo a valere per tre generazioni, tanto che il numero di rifugiati sempre aumenta così come quello dei palestinesi.

Cittadinanza "sangue e suolo" a me lascia un pò perplesso, io il sangue palestinese lo vorrei caldo, che scorre ancora, magari su un altro suolo, funziona, le gambe forniscono mobilità all'intero apparato circolatorio e il sangue può trasferirsi di luogo, compreso che Gaza non era Dubai prima dei bombardamenti, oggi anche Scampia in confronto sarebbe un resort accogliente. Che cosa può rinascere da quelle macerie se non altra violenza?

In realizzazione al fatto che la guerra è persa, bisogna ben capirlo, anzichè suonare le adunate a cammello dal tombino della fogna. Hanno perso una guerra, non la prima, e questa volta gli Israeliani non li lasceranno riorganizzare in nessun modo, la loro "apolidia" diventerà completa, come i rom, e gli ebrei stessi prima di loro. Perdere le guerre conduce a gigantesche perdite umane, le vogliamo chiamare tutte genocidi? Che cosa fecero i sovietici ai tedeschi lungo la strada di Berlino? Che cosa fecero delle donne? Fu una pulizia etnica?

In tutto questo non ti ho neanche chiesto quale sarebbero una manciata di condizioni, credibili, per cui Israele potrebbe "sparire" nel futuro prossimo della regione. Vorrei capire i dettagli di questo "piano-b" dove Sinwar esce dalle fogne mitra in mano e riempe Bibi di "piombo" come si diceva nei "movie-b" all'italiana. Il mio sospetto è che qualunque sia il tuo, o il vostro, piano a riguardo, i palestinesi continueranno a morire, con la bandana e il mitra in mano senza ottenere un bel niente.


Ma chi vuoi prendere in giro, assurdo...

E basta razzismo, veramente, tu immaggini un popolo come etnicamente omogeneo ma e' assurdo, i popoli non sono, etnicamente omogenei, e per i popoli occidentali tu questa cosa la capisci, la sai, sai che gli svizzeri sono alcuni tedeschi e alcuni italiani, che alcuni italiani sono di origini africane, che i francesi non sono etnicamente omogenei, sai tutto quello che devi sapere per non sparare puttanate, eppure, pero', i palestinesi, quelli che stanno trucidando adesso....
non lo so, secondo te sono definiti unicamente dal loro essere etnicamente palestinesi, come i cani... anzi peggio dei cani... non hanno diritto ad essere chiamati tali in base al territorio dove risiedono e alla cittadinanza che hanno, con loro non hai la stessa decenza che avresti con uno svizzero, o con un italiano...non so, gli vogliamo guardare in bocca come ai cavalli? Ne' definiamo una volta per tuttevil fenotipo lombrosiano cosi' non ci sbagliamo? 

Io sono stufo di leggere puttanate che grondano razzismo, io ho detto, e lo ripeto, che genocidio e' l'annientamento di un popolo, non mi abbasso in questa sede a dire che un popolo e' definito primariamente dalla sua cittadinanza e dalla sua residenza, prima ancora che da lingua, religione eccetera perche' al tuo livello non ci scendo, tu non chiami "negro" un italiano nato in abbissinia quindi, hai tutte le facolta' mentali e fisiche per autorisponderti, a tutte le considerazioni che hai fatto... 

le sofferenze apportate da tutte le guerre... soprattutto quelle per l'egemonia culturale... e che cattivi questi russi comunisti che stuprano le donne tedesche...

Gli arabi israeliani, sono come in un limbo, sicuramente trattati meglio dei palestinesi, certo a loro non cadono bombe in testa nella misura in cui gli israeliani non possono tirarsi bombe in testa da soli (ma va???) ma comunque sono, in israele stesso, dei cittadini di serie B... Netanyahu ha di recente marginalizzato anche tramite modifiche legislative la loro lingua, come quell'altro porco pupazzo della cia di Poroshenko amico tuo... 

ma tutti questi porci vanno bene, quando le loro porcate le fanno sotto bandiera americana... non c'e' notizia, non c'e' canea, non c'e' indignazione... neanche quando una capitale sionista viene spostata a Gerusalemme... 

i sussulti etno nazionalistico religiosi degli amichetti nostri, dei cani da guardia dei nostri sempre piu' ipertrofici, e rigonfi, in danno di altri, in inglobamento di altri, confini... che quelli no, non sono fanatismo, sono leggittimo, paranoico, patriottico anticomunismo in assenza, aime' trentennale, di comunisti.

Andiamo a fare i graffiti hipoppettari sui sacrari dell'armata rossa. Che per liberare l'europa quei morti li' hanno fatto tanti stupri.

#636
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 15:56:38 PM
Citazione di: Phil il 04 Ottobre 2024, 14:34:34 PMEppure proprio gli ebrei dimostrano da secoli (se non da sempre) che vivere in altri stati e persino non avere uno stato (prima del secolo scorso) non comporta affatto perdere la propria lingua, la propria religione, la propria cultura, le proprie usanze, etc. occorre poter distinguere il pubblico dal privato, la parte socialmente integrata con quella domestica (o comunque localizzata) in quanto ereditariamente "altra" (integrazione non significa necessariamente assimilazione, lo dimostrano anche molti musulmani presenti in Italia da più generazioni). Ovviamente in alcuni stati questa coesistenza fra tendenziale acculturazione pubblica e tradizione privata è più facile che in altri (non c'è bisogno di fare nomi, credo).
Chiaramente (spero) questa osservazione non va interpretata come un augurio per qualcuno di essere cacciato dalla sua attuale dimora, né vuole sminuire tutti gli aspetti problematici e drammatici connessi alle vicende in corso.


E invece proprio gli ebrei, dimostrano che il loro genocidio e' perfettamente riuscito, ma non quello di settanta anni fa ad opera di Hitler, quello di duemila anni fa ad opera di Tito e Adriano.

Gli ebrei pre diaspora (antica) erano un popolo, gli ebrei post diaspora (antica) sono una religione. Fanatizzata, e umiliata, dalle stronzate sioniste affinche' si creda (ancora) corrispondente ad un ben definito popolo. Naturalmente non pervenuto. Ci sono ad oggi in italia degli studenti di liceo un po' secchioni e pure dei preti, che parlano latino, e, udite udite, ce ne sono incredibilmente e simmetricamente pure in spagna. Chissa' perche' nessuno si e' mai sognato di dire che italiani e spagnoli siano, ad oggi un unico popolo. Adesso lancio io l'idea, di questi tempi mi sa che avro' molto successo, se non mi portano al manicomio prima.

Gli ebrei lo sanno, che il loro metodo di sterminio funziona, perche' con loro, ha funzionato. E' tutto trauma rimosso che torna, tutto psicodramma. Per dimostrare che non funziona, e quindi per dimostrare di esistere, devono dimostrare che funziona, e quindi annientare gli altri. 

Per questo, il "loro" problema ci riguarda tutti.

Per avere futuro, dobbiamo recuperare un punto di vista materiale e materialistico sulla storia, e capire le reali dinamiche intercorrenti tra vincitori e vinti. Un punto di vista per cui, se ti buttano fuori dal tuo stato a calci nel sedere, se ti costringono in una diaspora, tu, nel giro di cento anni, scompari come popolo, kaput, finito, le armi hanno parlato e quelle di Adriano (non di Hitler, per questo il mio kaput e' ironico) hanno vinto. La vostra Gerusalemne, adesso, si chiama Elia Capitolina. 

Inutile guardare verso il cielo.

Non verra' nessun bambinello e nessun asteroide, a rimettere in gioco le cose al posto vostro.

E voi, lo sapete.

E questo, nonostante tutti i fanatismi e tutte le buone intenzioni, e tutte le bibbie, e tutti i corani, e tutte le appassionate memorie, e tutti gli alti moti dello spirito, possibili di questo mondo e pure di quell'altro, che, nietzscheanamente, oltreche' marxianamente, non sono altro che il piagnisteo dei vinti. L'ebreo, la figura dell'ebreo, con tutto il rispetto evolve nel cristiano, nella figura del cristiano, nella misura in cui l'odiatore medio del mondo e dei potenti, evolve nell'odiatote medio di se stesso. E' per questo, che ci sono ad oggi, se contate, molti piu' cristiani vivi in giro, che non ebrei. 

La colonia, non e' sionista, e' occidentale.



#637
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 13:07:49 PM
Citazione di: InVerno il 04 Ottobre 2024, 10:21:59 AMLa parola genocidio non ha una definizione facile da incapsulare, ma sono d'accordo con te che serva l'intenzionalità al fine della rimozione di un etnia. E' proprio per questo che non è quello che è accaduto fino ad ora (dove i palestinesi sono aumentati di numero) non è quello che è accaduto in questo conflitto (dove i numeri delle vittime per quanto alti non sono neanche vagamente sufficienti allo scopo e sarebbe ridicolo pensare che vogliano attuarlo con l'esercito e le telecamere del mondo puntate) ma è quello che potrebbe accadere più avanti, in uno stato di apartheid ancora più violenta. Di stessa idea era la sinistra, nonsionista antiatlantista, che difendeva Milosevic, per esempio un Chomsky, che rifiutava l'idea di chiamare "genocidio" quello che accadeva in Jugoslavia per il fatto che i metodi usati, seppur brutali, erano a loro avviso insufficienti a provare l'intenzionalità di una rimozione etnica, ma di semplici brutalità e crimini anche sui civili che non meritavano il termine "genocidio". Siccome un genocidio, per essere riconosciuto tale, richiede conoscere la progettualità della violenza, è molto difficile da riconoscere quando è in corso, ed è più probabilmente un giudizio che si presta ad essere "conclusivo", ovvero, quando non c'è rimasto più nessuno hai le prove che era un genocidio. E' una categoria della storia, non dell'attualità, e chi ha fretta nel scrivere la storia prima che sia accaduta, si sorprenderà poi delle inaspettate giravolte che ha ancora in serbo.

Che si chiami quel che si chiami, nessuno nega l'altissimo costo in termini di vite umane e prospettive di benessere subito dai palestinesi, proprio per questo non andrei in piazza a celebrare il giorno in cui è iniziato a peggiorare drasticamente. Più che proporre una pace, propongo un semplice sviluppo della vicenda, incagliata in questo punto da ormai un secolo, qualsiasi sviluppo sarebbe meglio del tritacarne, ma se i palestinesi devono rimanere lì per fare il pungolo iraniano a Israle, faremo gli interessi Iraniani con la vita dei palestinesi, una guerra per procura agli americani con le bandane palestinesi, seduti in Italia.


Non c'e' un "prima" e un dopo. Il genocidio dei palestinesi sta accadendo da quamdo esiste Israele, di recente, si e' solo acutizzato. Si potrebbe dire "pulizia etnica", e non genocidio, perche' genocidio prevede che tu vai a cercare tutti i singoli  membri di un popolo anche casa per casa per ammazzarli, mentere il recente "sistema" di Israele e' quello di intimare, complessivamente, ai palestinesi tutti:

"andatevene, dalla vostra terra o morite"

quindi e' oggettivo che chi fugge, cioe' cho obbedisce all'ordine esplicito di fuggire, nella strsgrande maggioranza dei casi ha salva la vita. "Solo" tra virgolette, lo sterminio di chi non fugge, e' volontario ed esplicito. E questa, potrebbe essere una bella differenza con genocidio ad esempio, nazista. Quindi piuttosto che genocidio, ho pensato, si potrebbe parlare di Pulizia etnica.

Ma la pulizia etnica puo' ben arrivare al genocidio, e confondersi con esso, se il popolo allontanato, non ha la possibilita' di ritornare. E' il problema del ritorno, per cui molti profughi palestinesi conservano simbolicamente le chiavi delle loro case, che sono stati costretti a lasciare. Le conservano, non nella speranza di tornare, che ormai piu' non hanno ma per non essere annientati, come popolo, anche nella dignita' e nel ricordo.

Se tutti gli italiani venissero costretti a fuggire in svizzera, e li' a vivere come barboni, i loro figli non sarebbero (barboni) italiani, sarebbero (barboni) svizzeri. Gli italiani, in queste condizioni, sarebbero annientati di fatto per il normale ricambio generazionale, e il normale sfumare della memoria intergenerazionale. Anche se nessuno li ha cercati casa per casa per ucciderli.  Qualunque popolo messo in condizione di non esistere piu' nel giro di cento o meno anni, secondo me e' vittima di genocidio.

Il posapianismo cosmico, per cui per il giudizio di genocidio bisogna aspettare che siano scomparsi tutti, e', naturalmente, respinto al mittente. E' proprio perche' un genocidio e' in atto, tremite il metodo della pulizia etnica, che lo si deve fermare. La pulizia etnica e' il mezzo, ma qui il genocidio resta il fine.

Israele vuole eliminare un altro popolo, per la sua ipertrofia di sussumersi altre terre, c'e' poco da dire, esistono i proggetti i piani, le cartine senza piu' la palestina, esiste tutto quello che deve esistere per conferamare la (antiposapianistica) verita' di quanto io qui affermo.

La verita' di cui non avete il coraggio, perche' implica la non superiorita' morale dell'occidente euroamerico attuale, rispetto a tutte le precedenti compagini politiche, e militari, genocide della storia.

Le telecamere non fermano ormai alcuna violenza, perche' la narrazione conformistico sanguinaria del "sacrificio necessario" , ormai va' oltre le telecamere. Le immaggini dei palestinesi massacrati non vengono mostrate, le notizie delle singole stragi, non vengono date sui canali principali. Si sa' solo che i palestinesi stanno crepando come mosche, si dice al popolo bue che la colpa e' tutta di Hamas, e tanto basta. Le singole stragi di civili, vengono riportate solo per quanto riguarda la guerra in ucraina.

Se un uomo vuole morire in casa propria, non solo perche' ha un sussulto di dignita', ma magari anche solo perche' ormai e' stanco, non ha piu' niente da perdere e si vede come autoimmagine meglio morto che profugo a vita, da casa sua certo non lo sfolla un ordine di Israele, ma non lo sfollerebbe nemmeno un ordine di Hamas. Se Hamas ordinasse la resa, la ritirata, si autodistruggerebbe come entita', perche' la stessa popolazione ora sotto il suo controllo, non piu' lo seguirebbe. Resterebbe a crepare in casa propria lo stesso. E' questo, il punto a cui siamo arrivati.
L'occidente puo' fare e iniziare guerre per procura, certo, vedi ucraina, ma le puo' pure subire. I palestinesi strumentalizzati dall'iran in funzione antiamericana, certo, mi sembra il minimo.

Quando le fa, fate il tifo, siete tutti ucraini, piu' ucraini muoiono inutilmente per continuare una guerra persa piu' ne godete, quando le subisce, tipo palestinesi strumentalizzati dall'iran in chiave antiamericana, dite che la fuga del debole davanti al forte (pulizia etnica in prospettiva di genocidio) e' un male necessario: necessario per avere, voi, che ancora, da casa vostra non dovete fuggire, le casette ordinate, il culo al caldo e la bandiera americana, e quella blu stellata, che vi sventola sopra la testa e vi da' tanta apotropaica sicurezza.

La sicurezza che il futuro, sia uguale al presente, e al passato. La sicurezza che le cose non cambino, perche' pensate a torto a a ragione, secondo me a torto, che l'assetto geopolitico attuale sia il meno peggio per voi e per i vostri cari, che in qualche modo esso vi favorisca, che essere "occidentali" sia un privilegio da mantebere a costo non solo della violenza, ma pure dell'ipocrisia. 

Ma il punto, non e' se siete (davvero)  favoriti oppure no, e' cosa siete disposti a dire, o a fare, o ad omettere, per continuare, indefinitamente nel tempo, ad essere putativamente favoriti.



#638
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 12:05:29 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Ottobre 2024, 05:30:00 AMIo il coraggio delle mie idee ce l'ho, solo che la tua interpretazione di tali idee é profondamente sbagliata. Intanto ti dico che gli USA l'egemonia già ce l'hanno per superiorità tecnologica ed economica, e non hanno bisogno di dimostrare alcun tipo di potenza bellica.
D'altronde tutta questa narrazione che vuole scaricare responsabilità su Israele si ferma sulla strage del 7 ottobre, non voluta e non scelta da Israele.
Dopo di essa certamente gli israeliani sono incazzati, e stanno facendo cose pesanti, ma a questo punto sono le leggi naturali del conflitto che vanno avanti.
In ogni conflitto, infatti, le popolazioni vengono spostate, e lo si fa per proteggere la loro vita che sul fronte di guerra sarebbe molto precaria. Anche i Russi hanno spostato la popolazione del kursch dopo l'invasione ucraina. Hamas invece non sposta i suoi civili perché vuole renderli tutti martiri. Mi ripeto ma la mia idea é proprio quella, il criminale genocida c'é, ed é HAMAS.


Il fatto che gli usa non abbiano bisogno du fare guerre, si sbugiarda semplicemente con tutte le guerre che gli usa, negli iltimi settanta anni hanno fatto. La tua concezione, in cui uno "non ha bisogno di fare guerre", ma di fatto le fa lo stesso.... e' quanto meno singolare... non so... fanno le guerre perche' si annoiano? Cosi' a caso? In alternativa ai pic nic? Siamo oltre il principio di causalita'...

Sul fatto che esiata il diritto a rispondere al terrorismo con la guerra, di massa, non ti rispondo nemmeno.

Questo e' il delirio collettivo in cui e' entrato il mondo dopo l'undici settembre.

Il delirio che afferma che:

"Al terrorismo, si risponde con la guerra".

Al terrorismo a casa mia, si risponde con operazioni mirate di polizia, nazionali e internazionali.

Nessun attentato giustifica mai una guerra.

Neanche quello di Sarajevo. A cui e' seguita la prima guerra mondiale. Tutto il mondo occidentale in trincea per quattro anni. Altroche' undici settembre e guerrette minori che ne sono seguite.

Ma il punto e' che l'attentato, non e' la vera causa. Ma solo la goccia che fa trabboccare il vaso. Delle vere, cause. Dei piani militari gia' da tempo pronti, dei proggetti di invasione gia' nel cassetto di tutti gli opposti "bolcchi" nemici.

Questo, con il nesso tra attentato di Sarajevo/ e prima guerra mondiale, ormai lo sanno tutti, lo riconoscono tutti.

Ma, invece c'e' gente lobotomizzata in giro convinta che la causa della guerra in irak e in afganistan sia l'attentato dell'undici settembre, e che, pure, la causa della guerra in medio oriente attuale, che ormai coinvolge direttamente cinque, dico cinque, diverse nazioni (israele, palestina, libano, iran, siria) sia l'attentato del sette ottobre. Per queste guerre, che sono recenti, non vale un aporoccio storico, che ricerca e conosce le vere cause, vale l'approccio ideologico-demenziale secondo cui la causa e' l'unidici settembre/sette ottobre, perche':

l'addettolativvu'.

Il cittadino globale post (iper) moderno non sa della storia, sa della tv. Non vive nel tempo, vive nel presente.

#639
Attualità / Re: Libano
04 Ottobre 2024, 03:39:58 AM
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2024, 16:52:27 PMSi chiama stima unilaterale di un massacro di una forza militare nascosta sotto ai civili, forza che dovrebbe arrendersi avendo perso praticamente in una settimana, ma preferisce "resistere" con i civili sopra la testa e i leader travestiti da donne per nascondersi; che umiliazione, cosa penserà Maometto.. Non è ammazzandoli davanti alle telecamere che gli israeliani dimiruanno il numero di palestinesi nei prossimi venti o trent'anni, ma rendendogli la vita ancor più difficile di ora..il 7 ottobre, non ha migliorato la situazione palestinese.
Tutte le comunità hanno un mito fondativo, magari inventato recentemente, oppure antico come quello ebraico.Nessuno nega che Israele sia speciale perchè proviene dalla diaspora. Infatti è proprio lì che cade l'accusa di colonialismo, le colonie sono la "seconda casa" dei colonizzatori, i sionisti hanno cercato invece di costruirsi la loro prima casa, che evidentemente non è quello che è accaduto con tutte le altre volte che ci riferiamo al colonialismo. Non so perchè parli di "Kazakistan", il Pakistan che ho citato io è uno stato nato da una diaspora, quella della popolazione mussulmana dall'India, che ha insediato i territori precedentemente occupati da altri per creare uno stato che contenesse quella popolazione deportata a discapito dei precedenti residenti.
I confini di molti stati postcoloniali hanno dato problemi fino ad oggi, sopratutto nei paesi islamici, vicino agli stan hai la questione armena ed i ceceni, per dirne due a caso. La Crimea era abitata al 90% da tatari all'inizio del 900, oggi è la perla dei russofoni e tu difendi la sua russità, e a me va pure bene se smettono di spararsi, non appoggerrei un movimento di mitra&bandana tatari col bazooka in tubo di fogna per "riprendersi la Crimea dal colonizzatore russo", e neanche gli Ucraini se è per questo.

Sono morti come le mosche nel conflitto, e tu gli dici "ancora! ancora!", se solo avessi questo entusiasmo in Ucraina! E se i palestinesi, come gli ucraini, avessero il supporto americano, allora magari ci penserei, forse potrebbero farcela, invece hanno il supporto tuo, e delle piazze contrariane europee, e degli elicotteri Iraniani che cadono nella nebbia.




Nessun rispetto per chi non ha le palle di ammettere che i genocidi, quando fatti da usa e israele gli vanno bene.

Un genocidio e' definito dall'intenzione, o no, di annientare un intero popolo, non da se sul luogo dell'esplosione di una bomba ci siano o non ci siano dirigenti di Hamas travestiti da donna.

L'annientamento del popolo palestinese non e' un incidente collaterale non voluto che si verifica "tragicamente" a seguito dei bombardamenti contro Hamas,  travalicando la volonta' stessa di chi bombarda (l'equivalente, di massa, di quello che, concettualmente, sarebbe un omicidio preterintenzionale) .

L'annientamento, e la messa in fuga del popolo palestinese, allo scopo occuparne le terre, e' lo scopo specifico e assolutamente intenzionale di tali bombardamenti, quindi siamo davanti all'equivalente, di massa, di quello che, a livello individuale, sarebbe un omicidio volontario.

L'assassino, israeliano, il killer fanatico alla guida degli aerei da bombardamento, qui, in una "guerra" come questa, in questo contesto, non accetta, il rischio di uccidere innocenti, vuole uccidere innocenti. E' quello il motivo per cui decolla, accende l'aereo eccetera. E cosi' pure il suo mandante a lui piu' alto in grado, e cosi' via per tutta la catena di comando fino al capomafia, e capo assassino, Netanyahu. Lo scopo, non e' smantellare Hamas, e' far sloggiare i palestinesi, tutti, e occuparne stabilmente e definitivamente le terre.

Si fanno bombardamenti, e privazioni sistematiche di cibo, la cui voluta e assolutamente intenzionale conseguenza e' che, chi chiunque, uomo donna, bambino, non se ne vada, e non lasci per sempre la sua casa ai palazzinari sionisti, muoia. Non che chi tra di loro sia di Hamas, muoia.

Il progetto di espropriare Gaza e metterne in fuga la popolazione, esiste da prima, del sette ottobre. Il sette ottobre, e' stato il pretesto, calcolato, per dare il via a un tale proggetto. E uno, secondo voi, in quel giorno non puo' andare a manifestare. Vergogna.

E' esattamente questo che definisce un genocidio: il fatto che l'annientamento di un popolo sia intenzionale. Che ci siano terroristi di Hamas mischiati alla popolazione civile o travestiti da donne o mischiati con i civili, ai fini di questa, che e' l'unica possibile corretta definizione, e' peggio che falso: e' capzioso, e' irrilevante.

E c'e' un'altra analogia, inquietantissima con il genocidio nazista: pure i nazisti, non erano fieri del loro genocidio. Lo consideravano un male necessario, un lavoro sporco da fare in nome di un bene superiore. Non solo lo nascondevano ai piu', ma chi vi partecipava, se non era un sadico, e nella maggior parte dei casi non lo era, si dava questa di giustificazine: che quel genocidio era un lavoro sporco da fare, e che il sacrificio della loro stessa empatia e umanita' era una prova estrema di dedizione alla causa; insomma che, per il bene superiore della causa nazista, un ristretto gruppo di carnefici, in gran sergreto, e per un periodo di tempo limitato che davanti ai millenni di storia gloriosa del gande raich sarebbe stato una parentesi, doveva sacrificare la sua stessa umanita' e moralita'.

E' per questo, che quando sento la canea dei posapiano che dicono che i palestinesi muoiono in massa sotto le bombe israeliane perche' ci sono i terroristi di Hamas travestiti da donna, e, mentre lo dicono, non ci credono neanche loro a quello che dicono, mi vengono i brividi.

In realta', essi pensano che un genocidio, una messa in fuga di centinaia di migliaia di persone che alle loro case non torneranno mai, sia un prezzo da pagare accettabile, per la gloria dei prossimi mille anni di raich euroamericano. Un lavoro sporco, che qualcuno, facendo il meno clamore possibile, deve pur fare. Per la sicurezza dei nostri cani, dei nostri bambini, degli scivoli su cui i nostri bambini fanno lo scivolo, e delle aiuole su cui i nostri cani vanno a pisciare. Pulizia, ordine, staccionate ben verniciate, tutto lindo e pinto. E ditelo, che mettere in fuga o uccidere cento duecento mila palestinesi per difendere l'assetto geopolitico attuale vi va' bene. Fatelo, questo sforzo di coerenza, e di minor insulto alla vostra stessa intelligenza.

Per il resto, ben pochi stati, tranne israele, hanno un mito fondativo che preveda l'annientamento di un'altro popolo e che poi, si sia avverato. Quindi, che "tutti gli stati abbiano un mito fondativo" non c'entra niente con quanto sostengo io. Tu parli molto Inverno, ma sempre di altro.

Il colonialismo, non e' definita dall'avere una prima o una seconda casa, ma dall'avere una casa in casa d'altri. Anche qui, realta', e concretezza, contro ideologia, e chiacchiere.

Che i fenomeni coloniali o post coloniali abbiano generato tante guerre, e' un motivo in piu' per sostenere la causa palestinese, non un motivo in meno. Meno colonie, ognuno a casa sua, e intendo, ognuno anche se e' bianco e con la bibbia sotto braccio, e quindi si sente gasato, meno guerre.

Tu vuoi la "pace" a costo della fuga di cento duecento mila innocenti dalle loro terre. Io finche' avro' fiato in corpo, diro' che questa che tu vuoi non si chiama "pace" si chiama egemonia americana.

Abbiate il coraggio delle vostre idee, e ci intenderemo meglio.







#640
Attualità / Re: Libano
03 Ottobre 2024, 19:23:47 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2024, 15:24:09 PMChe tu simpatizzii per la Russia, niko, l'avevo già capito, che poi gli argomenti che esprimi facciano acqua da tutte le parti, é pacifico.


Si', pacifico come la nato... ah no, quella fin dalle prime intezioni e' atlantica, non pacifica.

Vatti a leggere i decreti di Poroshenko, specie quelli sulla lingua, io ho avuto la sfortuna di leggermeli tradotti di recente, una roba da mani nei capelli.

Se non e' un pupazzo fascista messo su dalla cia quello, i pupazzi fascisti messi su dalla cia non esistono.

E tu, infatti, dirai che non esistono.

Vabbe', mi sa che allora non se ne esce.


#641
Attualità / Re: Libano
03 Ottobre 2024, 14:55:47 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2024, 04:51:16 AML'idea che il diritto naturale sia "giusto" é secondo me tautologica, perché vera solo applicando un'idea di giustizia conforme a ciò che definiamo diritto naturale.
Ciascun individuo ha un'idea di giustizia, non necessariamente uguale a quella di altri.
Per niko ad esempio la giustizia sarebbe che gli ebrei sloggino dal loro paese e che gli arabi di Palestina ritornino a pascolare le capre su quelle terre.
L'idea di giustizia individuale, poi, può anche essere incoerente, nel caso del nostro niko, ad esempio, il diritto degli arabi di Palestina a controllare le "loro" terre, non comporta un pari diritto degli ucraini a controllare le "loro" terre.



La Russia, ha molte piu' ragioni di quante non ne abbia Israele.

Io, sono per la dignita', e la dignita' gli ucraini, l'hanno persa molto prima dell'invasione, quando si sono fatti servi delle politiche euroamercane e nato. E me ne dispiaccio, perche' certo in linea genetale non l'hanno persa volontariamente, ma sono stati vittima dei loro stessi governanti.

Ma quando si arriva, come in ucraina nel 2014, a fare una guerra in nome di questa nato, e di quesra ue, che anche io da pseudo cittadino e suddito ben subisco e ben conosco e non posso esimermi dal giudicare...  pur di non concedere l'indipendenza al donbass... la provocazione lanciata era tale che era solo questione di tempo, perche' la russia rispondesse.

Meno colpi di stato e meno sussulti etno nazionalistici fuori tempo massimo in altri, e vicini, paesi ci saranno in nome della nato e della ue in futuro, e meglio sara'.

Il mio principio e' che Il cancro, sociale e politico, che gia' si e' espanso su di me, e gia' mi ha danneggiato (e intendo il cancro del neoliberismo nella sua fase decadente con le sue principali istituzioni transnazionali, appunto ue e nato) non deve ulteriormente espandersi, mangiandosi altri popoli e altri esseri umani. Se si espande con il loro consenso, e la loro autodeterminazione, ne ho disgusto, ma tollero. Se si espande a suon di colpi di stato, o comunque di aspirazioni indipendentiste negate, faccio il tifo per chi poi, in risposta diretta a tali provocazioni lo viene a estirpare, chiunque questi sia.
Il tifo non da stadio, ma da persona autocosciente e ragionevole.

Quindi mi e' impossibile non simpatizzare con la russia, premesso, o postillato, che comunque ogni imperialismo e' da superare nella forma superiore del comunismo.

Sono cinquanta anni, che vediamo fascisti, e fanatici nazionalisti e anticomunisti messi al potere come pupazzi dalla cia. O comunque pagati perche' compiano stragi. Per me  anche basta. E basta davvero.

Anche se sono consapevole che sempre piu' chi non avra' il consenso, e chi sempre meno ne avra', sempre piu' dovra' imporsi con la manipolazione, con il ricatto economico, con la guerra e col terrore.

La "proposta culturale", della nostra civilta', sempre piu' procedera', diciamo cosi', per tali vie traverse.

Quindi, il mio "basta" e' solo una scelta personale e una speranza, diciamo cosi'.

#642
Attualità / Re: Libano
03 Ottobre 2024, 14:35:11 PM
Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2024, 12:30:15 PMSai benissimo che il conflitto israelo-palestinese è ben più complesso di quanto la parola "colonialismo" normalmente descriva, così come parole come "genocidio" e altro sono usate a sproposito con l'intento di convincere, iperboli e nobili menzogne, che come nella favola di "al lupo al lupo" sbiancano semanticamente e perdono di ancoraggio con la realtà. E' un ciclo di violenze molto lungo dove entrambi gli attori si sono dati da fare, non parteciperò alla tua retorica che "riassume" indebitamente molti aspetti della vicenda per trovare facili colpevoli, senza offrire alcuna soluzione.

No, non è il fatto che Israele sia lì il "peccato originale", molti stati sono stati creati alla fine dellla seconda guerra mondiale, l'URSS ha spostato popolazioni come le caramelle creando ad esempio gli -stan attuali dopo la sua caduta, e tante altre neoformazioni statuali risultate dallo spostamento degli equilibri geopolitici e di popolazioni, l'esistenza di Israele non è un eccezione, anche il Pakistan, per esempio, è stato creato spostando popolazioni creando zone di attrito che ancora oggi generano conflitti, la soluzione non è "eliminare il Pakistan" come direbbe la gente in piazza se vendessero le spille "free Kashmere".

Ciò detto, vale la pena ricordare che veramente poche "decolonizzazioni" sono avvenute perchè un gruppo di ragazzi con mitra e bandana hanno assaltato la capitale del colonizzatore, se è accaduto generalmente perchè quest'ultimo era stanco e stufo, Israele e gli USA non sono stufi e rimarranno lì, bisogna trattarci, a condizioni peggiori di prima dell'8ottobre, che in piazza viene celebrato come un momento di orgoglio, anzichè accettato come una sconfitta esistenziale.

> 43 mila morti contro circa 2000 e non e' un genocidio? Come si dice, genocidio in posapianese? Inferioricidio?

> tutti gli stati creati alla fine della secinda guerra mondiale tipo il kazakistan e i vari "stan" sono riconducibili a processi storici supportati, auspicati e soprattutto precognizzati, da ideologie e proggettualita' colonialiste, suprematiste occidentali e suprematiste religiose alla data della loro effettiva creazione assolutamente precedenti?

Alla base dell'esistenza Kazakistan, caro il mio sapientone anticomunista, c'e' un proggetto razzista, e integralista religioso formulato trenta anni prima della nascita del Katakistan stesso? 

Un proggetto sostenuto anche da eminenti politici e intellettuali occidentali che sognava il Kazakistan come una sorta di utopia ariana e prcognizzava un necessario sterminio di esseri inferiori al fine di realizzarlo, e il tutto cronologicamente (molto) prima che il Kazakistan come dato di fatto
esistesse?

Il kazakistanismo e' esistito ed e' stato un fenomeno storico  importante come il sionismo? 

Sentiamo, sono veramente curioso, tu che sai sempre tutto ma tutto ti sta bene e non vuoi cambiare niente, illuminami...

> tutti questi stati creati a partire dalla seconda guerra mondiale, tutti questi "stan" che a te piacciono tanto per cambiare discorso e svicolare, sono nati piccoli e con la forma di una "mera" compravendita di terre, e poi si sono allargati letteralmente e progressivamente come un cancro? Colonizzando i loro vicini sempre di piu'?

I Kazaki in buona sostanza, hanno detto con l'inganno ai loro vicini: veniamo in pace, da voi vogliamo solo dei campi per coltivare le zucchine e siamo pronti a comprarli regolarmente e a pagarli... poi, no, sorpresa, abbiamo cambiato idea, su questi campi vogliamo fondare il kazakistan? Il kazakistan,per giustificare 
la propria esistenza, si fonda, oltreche' su quattro stronzate religiose, sul principio sapienziale che fondare uno stato in casa d'altri e' equivalente a coltivarvi delle zucchine? E che se il padrone di casa non ha obiezioni all'una cosa, e' intrinseco che non ne abbia nemmeno all'altra?

> ma poi soprattutto, tu che sei l'esperto massimo di sanzioni, perche' poi, incoerentemente, dici che l'unica soluzione razionale per i palestinesi e' fuggire? Che sfollino "ordinatamente", che se ne vadano?

Non basterebbe, per salvare, lo stesso, la vita dei palestinesi senza che questi debbano fuggire da casa loro:

* cessare la vendita di armi a istraele
* cessare ogni commercio di materie prime fondamentali con israele
* sequestrare i capitali di Israele all'estero
* escludere Israele dalle olimpiadi e da tutte le competizioni sportive internazionali

Ah, no, e' vero, tutte queste cose non si possono fare, perche' noi siamo una colonia amaricana!

Una colonia del principale alleato, di Israele.

E' per questo, che i palestinesi ad oggi devono, delle due, o fuggire, o lottare fino alla morte. Che il mondo occidentale sanzioni Israele, non e' un'opzione. Non e' una terza, opzione.

Quindi, da vigliacchi, e da incoerenti, da decadenti, e da servi degli amercani quali complessivamente, come stato e come cultura siamo, sanzioniamo la russia, la quale, almeno, sta facendo una (vera) guerra e non un (asimmetrico) genocidio.

Io sono, e resto, per la distruzione di Israele, dal fiume al mare, proprio come sta scritto sulle spillette, caro sapientone, perche', e finche', tutte le opzioni sanzionatorie "ragionevoli", dato l'infausto assetto internazionale a egemonia sionista e americana non sono, e non saranno, possibili. Se diventassero possibili, potrei anche cambiare idea. Per la fuga dei palestinesi da casa loro, e dalla terra loro, non saro' mai, perche' non sono un vigliacco, ne un posapiano. 

Con la fuga ci si salva la vita, ma non la dignita', e di dignita' in questo momento storico c'e' bisogno. Per tutto il mondo e per tutti, e non solo per i palestinesi. Che resistendo, danno il buon esempio.

L'umanitarismo, di chi suggerisce che qualcuno fugga da casa sua, e dunque l'umiliazione di qualcuno, purche' venga mantenuta l'egeminia euroatlantica sul mondo, non e' umanitarismo.

L'egemonia euroatlantica non vale la vita di manco uno, dei bambini palestinesi.

#643
Attualità / Re: Libano
02 Ottobre 2024, 16:22:07 PM
Citazione di: anthonyi il 02 Ottobre 2024, 15:54:00 PMIl problema, inverno, é che gli altri paesi arabi non li vogliono, se ne lavano tutti le mani. Gli arabi di Palestina dovranno restare lì, e io credo che sia possibile anche che  la cosa sia gestibile, ma bisogna separare bene il grano dalla gramigna, i soggetti portatori di odio vanno separati dal resto della popolazione, resto della popolazione che potrà così essere educato a vivere in un mondo civile. Io di quegli arabi ne ho conosciuto qualcuno, e devo dire che tendono ad essere brave persone. Credo che i violenti siano una minoranza che però tende ad imporsi sugli altri, é questa minoranza che va deportata, e magari messa sotto chiave.




Noi no gattivi, noi zolo sdupidi, noi sdrumendalizzadi da derrosdi!

noi quando andare bia ber zembre da gasa nosdra, noi lasciare gesso bulido e leddo faddo, zennò Grande Badrone Andony ghe biene gon garro armado a oggubarla inzieme a duddi i zuoi amigi zionisdi gi rimane male...

barlare gon voi e sdado moldo bello ma adezzo dobbiamo brobrio andare, un gambo brofughi in egiddo gi asbedda! Viva la goga gola, viva il zionismo!


#644
Attualità / Re: Libano
02 Ottobre 2024, 13:08:05 PM
Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2024, 09:45:10 AMHai ragione, non mi interessa dei palestinesi in quanto tali, mi interessano in quanto esseri umani. La prospettiva utilitaristica è piuttosto semplice, ridurre la sofferenza umana (palestinese E israeliana) è il bene, e sebbene spesso sia difficile identificare la sofferenza e il benessere, in questo caso è molto semplice. In virtù di ciò penso che attualmente la soluzione migliore sia il trasferimento della popolazione palestinese, non sarà nè la prima nè l'ultima volta che accade, quando si perdono guerre accade (pensare ai tedeschi dopo la wwii) quando si "decolonizza" accade (pensare Pakistan e India).

Si', saggia verita' da posapiano la tua: quando si decolonizza, in generale nel modo, lo spostamento di popolazione, accade.

Il fatto che in questo caso in particolare pero', la deportazione di un intero popolo pero' accada perche' si colonizza (senza "de") , cioe' perche' il conglomerato sionista, gia' coloniale da settanta anni, deve uteriormente e nei sogni dei suoi sanguinari capi espandersi, non cambia di una virgola i tuoi calcoletti utilitaristici da massimizzatore automatico della felicita' posapiano: per il bene supremo della loro vita, i deboli devono fuggire, e lasciare spazio ai forti, affinche' essi si prendano con la forza le loro case. Tu spingi il bottone, (biiip, imput) ed esce l'istruzione per la massimizzazione porcina della piu' porcinamente concepita felicita' (booop, output).

Il fatto che a questo mondo ci sia ancora un barlume di speranza proprio perche' i deboli, una volta tanto, prendono un mitra e resistono, e la loro casa, ai forti, non col cavolo che gliela lasciano, e sempre per una volta tanto... preferiscono morire piuttosto che arrendersi non ci rientra proprio nel tuo calcolo.

Speranza per un futuro non statunitense, non unione europeistico e non sionista.

Cioe' non fondato, appunto, solo sull'arbitrio dei forti.

In Palestina, per i palestinesi, e' sempre il sette ottobre.

E lo e' ininterrottamente da un anno, caro il mio omino delle commemorazioni, e delle loro ipertrofiche vigilie.

#645
Attualità / Re: Libano
02 Ottobre 2024, 11:35:22 AM
Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2024, 09:45:10 AMHai ragione, non mi interessa dei palestinesi in quanto tali, mi interessano in quanto esseri umani. La prospettiva utilitaristica è piuttosto semplice, ridurre la sofferenza umana (palestinese E israeliana) è il bene, e sebbene spesso sia difficile identificare la sofferenza e il benessere, in questo caso è molto semplice. In virtù di ciò penso che attualmente la soluzione migliore sia il trasferimento della popolazione palestinese, non sarà nè la prima nè l'ultima volta che accade, quando si perdono guerre accade (pensare ai tedeschi dopo la wwii) quando si "decolonizza" accade (pensare Pakistan e India). A mio avviso hanno perso anni fa il treno per una loro statualità, rimarranno una minoranza interna di qualche paese, meglio se islamico e arabo. L'alternativa NON è la cancellazione di Israele, è che Israele li strangoli, nei prossimi vent'anni, costringendoli ad una diaspora lenta e disordinata, riducendo le loro condizioni di vita a tal punto dal renderla insopportabile, come fanno già da tempo e ora faranno con ancora più vigore. E' giusto che sia e vada così? Forse no, ma le cose stanno così, quello è il punto di partenza dei ragionamenti che si fanno con l'obbiettivo di ridurre la sofferenza umana.

E' curioso che tu faccia questa ironia, perchè al contrario è esattamente il problema della "sinistra altruista" che vede sempre tutte le colpe in occidente e mai negli altri, perchè li considera bonobo incapaci di aspirazioni egemoniche e politiche, le pocahontas che vivevano al contatto con la natura e mai avrebbero torto le ali di una farfalla. Ci fanno i safari con i reportage "panino in bocca" dove ci si strugge della morte della povera gorilla, che colpe può avere una gorilla? Deve essere colpa del guardiano bianco, l'unico che esperisce il libero arbitrio e comanda sugli altri. Sono sicuro che molti di quelli che saranno alla marcia, la settimana dopo saranno anche in spiaggia a salvare le uova di tartaruga, stessa cosa per loro.


Che cosa umanitaria, proporre la fuga e l'emigrazione "ordinata" dei palestinesi affinche' sia finalmente realizzata la Grande Israele in casa loro...

Complimenti, proprio il tipo di mondo in cui tutte le nuove generazioni sognano di vivere. Dove i popoli, sfollano docili e obbedienti per lasciare spazio ai palazzinari.

Ma questo ci rimanda ad una interessante tendenza generale. Per i borghesi a questo mondo, va tutto, ma proprio tutto, bene, purche' sia "ordinato".

Campi di concentramento? Ok, ma ordinati.

Asteroidi? Se proprio non se ne puo' fare a meno, ma almeno che cadano con ordine.

L'apocalisse? Oh, ma che li aprano con ordine, quei famosi sigilli.

La pestilenza? Ok, ma i carri dei monatti devono transitare solo dalle cinque alle sette, che alle sette e un minuto porto a pisciare il cagnolino.

Non c'e' davvero limite, all'esigenza umana dell'ordine.

Ah, a proposito di ordine, dimenticavo di metterti al corrente dei miei leggittimi ed improcrastinabili proggetti per il futuro, da domani devo realizzare la Grande Casa Mia, e sai dove, in casa tua: potresti cortesemente fare le valige e levarti dal cazzo?

Sai, nel mio equanime ed ecumenico umanitarismo ordinatore ho pensato proprio a tutto, perfino ad un essere inferiore come te: tu puoi sempre andare a fare il barbone sotto un ponte delle Svizzera, mi dicono che sono carini e riparano bene dal freddo!

Come dici??

No??

Fanculo??

Mi ignori e resti a casa tua??

E allora perche' ci dici qui che dovrebbe valere per degli altri uomini quello che non vale per te, caro amico dell'umanita'?

Perche' tu sei occidentale, e questi altri arabi?

Sai, per un attimo, caro il mio primitivo e semplice amico, ho pensato pure di chiederti che cosa tu ne pensassi, di questo mio grande proggetto, la Grande Casa di Niko.

Ma ascolta, ho fatto di meglio: ho disegnato una nuova cartina geografica della regione in cui casa tua non esiste piu' e diventa casa mia, e l'ho fatta vedere nel corso di un riunione molto escusiva, molto chic, a tutti i miei amici palazzinari e petrolieri: loro sono pienamente d'accordo con me, la nuova cartina geografica anche a tutti loro e' subito piaciuta! Sinceramente, ci siamo intesi subito e ne sono molto orgoglioso... ora, mio caro e leggiadro giramondo amico, capirai bene che, con l'opinione, e soprattutto con l'opinione positiva, di tanta e rispettabile gente gia' raccolta in merito, mi sembra superfluo chiedere anche la tua.

Naturalmente mi scuso anche, caro amico, per il tempo sottrattoti con questa un po' unilaterale comunicazione, ma, se vedi la cosa dal lato positivo, ne consegue che hai ancora ventitre' ore, cinquanta minuti e cinquantacinque secondi per fare la valigia e filare, dopodiche' potresti farti veramente male quando casa tua, diventera' zona di guerra, invasa dalle mie truppe.

E la cosa mi spezzerebbe il cuore, perche' io, proprio come te, sono molto, filantropico, composto, ordinato e serio.