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Messaggi - niko

#631
Citazione di: Koba II il 27 Ottobre 2024, 09:54:43 AMMettendo da parte ciò su cui non possiamo dire nulla di definitivo, ovvero Dio, per quanto riguarda il fondamento della morale non rimane che riflettere intorno all'uomo e alla natura.
Dal punto di vista scientifico possiamo dire che ogni creatura cerca la felicità (benessere, maggiore vitalità, prosperità), e nello stesso tempo che ogni creatura è legata all'altra e al proprio ambiente.
Quest'ultima asserzione (già sostenuta in tanta metafisica, in particolare in quella neoplatonica) può essere dimostrata proprio nel senso della fisica moderna: idealizzando un sistema chiuso (così come nella meccanica si idealizza un sistema con un numero limitato di variabili) si può vedere come la conclusione non possa che essere la seguente: è l'interazione tra le singole creature a decidere la prosperità o la fine della vita nel sistema.
Se ad un'interazione virtuosa, anche se non consapevole, succede un approccio esclusivamente conflittuale (semplificabile in "mors tua vita mea"), la prosperità nel sistema avrà probabilmente all'inizio dei picchi locali per poi estinguersi e lasciare il posto al deserto.

Da una parte la competizione sembra essere un elemento indissolubile di tanti aspetti della natura (la vita dei carnivori e dei parassiti, per esempio), dall'altra è constatabile con tutta evidenza questa interazione virtuosa che sembra essere anche più essenziale, quasi fosse una logica superiore ma immanente la natura stessa e che solo ora abbiamo iniziato a comprendere sul piano scientifico.

La sapienza filosofica (fino a Spinoza) ha sempre cercato di sciogliere questa contraddizione con la conoscenza. Conoscenza di ciò che è essenziale (il legame con il Tutto, la necessità della Natura, l'uomo come espressione del divino e quindi capace di accedere alla Sapienza) rispetto a ciò che è puro accidente (la violenza, l'errore, l'isolamento).
Attraverso la conoscenza filosofica arrivo a capire in modo indubitabile che sono legato a tutte le altre creature, il cui accrescimento in vitalità è quindi anche mio specifico e particolare interesse.
Il sapiente si prende cura degli altri perché gli altri sono parte, per quanto piccola, tenue, di se stesso.
Questo modello era comunque accessibile ai soli filosofi.

Ma a che punto siamo arrivati noi, ora?
Qual'è la vera difficoltà nel fare in modo che l'idea dell'interazione virtuosa come espressione dell'essenza stessa della natura e dell'uomo diventi una nozione comune, scontata, come comune e scontata è la cura per il luogo in cui si abita?
I modelli filosofico-sapienziali da che cosa sono stati sostituiti? I discorsi sull'etica della compassione, dell'empatia quale ruolo hanno in questo fallimento? Tutto quel sentimentalismo morale...
Forse dovremmo ricordarci che ogni emozione (quindi anche la compassione) è una reazione istintiva dell'organismo nel suo complesso ad un evento potenzialmente dannoso o benefico.
Nel dolore che si prova per la sciagura dell'altro l'organismo, saggiamente, ci ricorda, non solo che potrei essere io al suo posto, ma che, in un certo senso, quello sono proprio io, anche se solo in parte, alla lontana. Indubitabilmente quella sciagura, ogni sciagura, è una perdita che mi tocca, concreta, oggettiva, quantificabile, per quanto piccola.
Nella compassione forse emerge dalle profondità dell'organismo un sapere antico ma sempre dimenticato, sempre rimosso.
Noi però veniamo subito catturati dalla nostra stessa commozione, prova della nobiltà del nostro animo. Nasce così lo strano spettacolo della sofferenza, terapeutico in quanto muovendoci alla commozione ci rassicura sul fatto di avere un cuore. Ma il vero messaggio, la vera informazione, che è scientifica, oggettiva, non vagamente sentimentale, e che è: "quel corpo straziato sei anche tu, è una parte di te", finisce ineluttabilmente per andare dispersa.


A me sembra fin troppo ottimistico considerare la cooperazione armoniosa la "sostanza" della natura e la competizione, il mors tua vita mea, come un mero "accidente".

Un esempio di mors tua vita mea puo' essere il fatto che il leone e' un predatore, e, per sopravvivere, deve uccidere e mangiare la gazzella.

La gazzella, dal canto suo, deve sempre scappare al meglio delle sue forze , anche se cio' implica far morire di fame il "povero", per modo di dire, leone.

Di solito, l'accidente e' quello che puo' essere rimosso o omesso senza che cambi la sostanza.

Se invece eliminiamo del tutto la competizione e la violenza da un sistema naturale, spesso abbiamo la morte di almeno una delle sue parti.

Se il leone rinumciassa alla sua "violenza" predatoria, cioe' se non inseguisse piu' la gazzella, morirebbe di fame. Non ha un sistema interno in grado di metabolizzare l'erba, o tanto meno di trarre energia dal sole. Se la gazzella diventasse fatalista o apatica, e non fuggisse piu' alla vista del leone, in breve tempo, non ci sarebbero piu' gazzelle.

La realta' e' che le istanze competitive e individualizzanti, e quelle cooperative e tendenti alla riunificazione del tutto, sono alla pari, in natura, e sono entrambi essenziali.

Non c'e' una gerarchia "ottimistica" in natura, che ponga la cooperazione come la sostanza, e la competizione come mero accidente. E' essenziale per il leone ammazzare la gazzella quando ha fame, come e' essenziale per lui che tutto il sistema ecologico della giungla funzioni, certo anche nei suoi aspetti cooperativi e simbiotici, a partire dal suo stesso branco, come branco di leoni.

Del resto perche' la totalita' si ponga come desiderio, desiderio-del-tutto (che giustifica l'altruismo del sapiente come un ponderato e superiore egoismo, perche' l'altro che soffre davanti al sapiente, e' il sapiente stesso) e' necessario che la totalita' sia mancante, come realta', quantomeno nel cuore di chi in un dato attimo la desidera; cioe' che le istanze egoiche ed egoistiche rivelino la loro sostanzialita', non gia' lo loro accidentalita'. Per esserci desiderio, della totalita', deve esserci mancanza, della totalita', e tale mancanza, deve generare, in chi la avverta, sofferenza. Desiderio vero, implica mancanza vera, del desiderato. Se la totalita' fosse gia' perfettamente realizzata, non la desidererebbe, nessuno, anche perche' non ci sarebbe, "nessuno" e intendo nessuno di realmente individuato e individuale, a desiderarla. Per essere in grado di desiderare problematicamente e panicamente il tutto, devi (prima) essere individuo.




#632
Ciao Eutidemo, tu dici che e' quasi scomparsa la prospettiva rivoluzionaria di sinistra, e purtroppo hai ragione.

Il punto e' che in una prospettiva rivoluzionaria di sinistra proprio non ci puo' essere distinzione e differenza, tra chi e' ridotto alla fame e chi e' un perseguitato politico, perche', in questa particolare prospettiva, chi oggigiorno, nel mondo, e' ridotto alla fame e' un perseguitato politico del capitalismo.

Avere fame mentre ci sono le possibilita' organizzative e tecniche affinche' mangino tutti e' a tutti gli effetti persecuzione politica.

Molti non concorderanno con questo, e ok, ma io qui voglio dire solo che concordare con questo e' il minimo indispensabile, oggigiorno, per essere personalmente in una prospettiva rivoluzionaria di sinistra.

Si guardino per esempio gli articoli 2, 3, 31, e 32 della Costituzione italiana.

Il diritto alla salute e' una liberta' democratica, e chi ha fame, e' leso nel diritto alla salute, quindi non vedo perche' non dovrebbe trovare asilo politico in Italia.

Chi ha fame e' leso nel diritto alla vita, a un lavoro con un salario decente, alla casa, insomma e' leso in tutti i diritti sociali. Mezzi di espressione minimi ai fini dell'espressione di qualunque altra, eventuale "liberta' democratica" .
Leso anche e soprattutto da omissioni in atti politici, economici e organizzativi di integrazione sociale favorevoli nei suoi confronti, cioe' nei confronti di chiunque abbia fame e sia indigente, atti che la Costituzione, val la pena di ricordarlo designa come chiaramente obbigatori.

Chi fugge dalla fame, e' un perseguitato politico. Ha diritto di asilo tanto quanto chi fugge dalla guerra.

La fame mentre chi ti abita a un migliaio di chilometri ha la pancia piena, oltre a chiamarsi fame, ha pure un ben preciso secondo nome, dai benpensati raramente pronuciato: si chiama anche essa... guerra. Al pari di tante altre guerre e forme di guerra.

Vi sembra esagerato?

Allora facciamoci la domanda opposta. Se io mangio in abbondanza una quantita' di cibo che basterebbe anche per te, cioe' mangio per due, e tu non mangi, io e te, in quanto a rapporti sociali specificamente intercorrenti tra di noi, siamo in pace? La parola che e' il contrario di guerra?

Questa, e' la base, della prospettiva rivoluzionaria di sinistra ad oggi ancora possibile.

#633
Attualità / Re: Libano
08 Novembre 2024, 11:50:28 AM
Citazione di: InVerno il 05 Novembre 2024, 23:23:36 PML'ONU, il tuo amato ONU che Inverno e Anthonyi trattano così male, non la pensa così e con la risoluzione 1559 ha chiesto venga disciolta l'ala militare, cioè la forza di Hezbollah non sarebbe legittima, ma se vogliono fare i pigiama party va bene. Perché manchi di rispetto all'ONU? Che squallore, dove andremo a finire...

Il fatto che hezbollah esista dal 1982, e ne sia stato chiesto lo scioglimento dall'onu solo nel 2004, gia' ti fa capire che esso non e' un movimento solo terroristico, ma anche di resistenza, e di opposizione armata contro continue invasioni...

Dopodiche', io non adoro l'onu, ma nemmeno credo che esso complotti a favore dei terroristi soli perche' lo dice la propaganda israeliana, tutto qui.



#634
Attualità / Re: Libano
05 Novembre 2024, 21:53:32 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Novembre 2024, 21:23:07 PMPurtroppo sono elementi evidenti quelli che permettono di esprimere opinioni critiche sull'agire dei funzionari ONU.
giusto l'altro giorno il segretario DELL'ONU é andato a fare da cavalier servente alla corte del nuovo zar che si incontrava con i compari del BRICS.
Giustamente zelensky ha rifiutato di riceverlo dopo tale sceneggiata.
L' ONU rifugge sistematicamente dalle sue responsabili ta, non ha neanche provato a spiegare perché la centrale informativa di hamas era posizionata sotto la sede dell' UNWRA.


L'onu ha solo la "responsabilita' "di non genuflettersi a un mondo a guida unipolare sionista e americana. Di far valere le regole del diritto internazionale e della guerra anche per l'occidente, e di denunciare i crimini di guerra anche dell'occidente.

In quanto entita' internazionale con un forte protagonismo anche russo, arabo e cinese, intrinsecamente non soddisfa e non nutre l'etnicentrismo razzista dell'occidente, o meglio, di quello che e' diventato, oggi, l'occidente.

E' per questo, che la odiate. Semplice. E lineare.

#635
Attualità / Re: Libano
05 Novembre 2024, 21:48:49 PM
Citazione di: InVerno il 05 Novembre 2024, 16:26:51 PMMai parlato di ONU, ho solo detto da che paese provengono i finanziatori dei palestinesi e da quali vengono i ladri palestinesi, sono fatti non ingiurie. Piuttosto,  neanche tu sai nulla delle rivendicazioni attuali di Hezbollah? Pensavo ti fossi messo il turbante della resistenza, li prendi sulla parola sul fatto che la loro esistenza sia legittima? Basta che dicano "america merda" e le tue porte son sempre aperte?


Come fa a non essere leggittima una forza che per decenni ha difeso il suo paese dalle invasioni armate della feccia sionista, fa interposizione per prevenirne di uleriori, e contrasta i falangisti cristiani... ma esci dal mondo dei puffi...


#636
Attualità / Re: Libano
05 Novembre 2024, 09:25:07 AM
Citazione di: InVerno il 05 Novembre 2024, 09:00:51 AMQuesta è la teoria forse marxista, ma il socialismo precede il marxismo di almeno due secoli, ed infatti nessuno ha mai sostenuto che Hitler fosse marxista, e neanche che si chiamassero "nazionalmarxisti".

Che la Arendt abbia scritto quel che le pare, il totalitarismo è un sistema sociale che si rende responsabile della totalità degli aspetti della vita dei cittadini, non è un problema di ideologia, si adatta a tutte. Pensa in NordKorea ti vengono a raccogliere la merda nel cesso per usarla come fertilizzante, neanche cagare in pace puoi perchè non c'è distinzione tra pubblico e privato, ciò che tralaltro Marx proponeva.

Marx di Gaza avrebbe detto che la religione è l'oppio dei popoli, infatti mentre la religione islamica spiega ai Palestinesi che il nemico è a occidente, nella realtà a occidente ci stanno tutti i più importanti donatori dell'UNRWA, mentre quelli che credono nel loro stesso Dio sono nelle vasche dorate di Dubai riempite coi loro soldi.


Piu' parlate contro l'onu, piu' siete squallidi, piu' equiparate socialismo a fascismo, piu' siete squallidi: il socialismo e' lotta di classe non concordia nazionale in nome della guerra e del lavoro alienato, su, che se vi impegnate ci potete arrivare...

Il livello di filoamericanismo e filosionismo e' arrivato a un punto che se qualcuno vi dice che l'onu e' un covo di terroristi voi ci credete... l'odio contro l'onu e' meramente odio contro ogni struttura internazionale che non sia a guida americana, riflesso pabloviano, bava, e io a questi livelli di tristezza e di squallore non ci scendo, la chiudo qui.



#637
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
05 Novembre 2024, 08:47:02 AM
Citazione di: anthonyi il 05 Novembre 2024, 04:21:09 AMI bottoni magici non esistono se non nelle finzioni cinematografiche e accademiche.
Una guerra nucleare ha complessi aspetti tecnici di funzionamento, e le triadi nucleari sono in gran parte smantellati.
I bombardieri nucleari con le ogive non sono più in volo da decenni, per entrambe le parti.
Quando la Russia ha provato a lanciare un missile potenzialmente nucleare per prova ha perso un sottomarino, e, da allora, dubito tengano molte ogive atomiche nei sottomarini
Ci sono poi i razzi intercontinentali, dove c'é scelta tra quelli vecchi dell' URSS non ancora smantellati e i nuovi prodotti, che fanno bellissimi fuochi artificiali al momento del lancio.


Ma e' proprio a causa di quelli come te, piu' o meno fanatici ed esaltati, che credono di poterla vincere, (in quanto credono veramente a tutto, se propaganda occidentale) che una guerra nucleare e' altamente probabile...

Comunque i bombardieri nucleari esistono e come, ed esistono i missili nucleari aviolanciati, e i sommergibili nucleari che sono micidiali, russia e cina li hanno, e non vedo perche' dovrebbero privarsene oer fare un favore agli americani (passaggio poco chiaro he he...), se ogni volta che fallisse un test si smantellasse tutto l'armamento di quel tipo, penso che tutti gli stati, non avrebbero piu' nemmeno una bomba, americani compresi, e naturalmente i missili russi funzionano eccome, lanciabili da terra, e da moduli mobili, il sarmat ha avuto test riuscito e test falliti, come normale per una tecnologia abbastsnza nuova, sei tu, che ti bevi ogni piu' pittoresca scemenza, e quindi, se fossi in stanza dei bottoni, saresti realmente pericoloso...

#638
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
04 Novembre 2024, 22:20:46 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Novembre 2024, 20:31:40 PMI kamikaze, così come i terroristi suicidi, sono sempre soggetti che qualcun'altro al di sopra di loro manda sapendo  che non subirà il loro destino. Lo stesso vale per i soldati in guerra, i capi mandano i soldati sapendo che non rischiano di morire insieme a loro.
Per la bomba atomica é differente, chi la manda sa che innesca un meccanismo che indubbiamente gli farà perdere il suo potere, e anche se non gli toglierà la vita, lo costringerà a una vita assai più grama.


Hitler era disposto a suicidarsi, pur di non ammettere la sconfitta politica e militare, figuriamoci se il prossimo Hitler non sara' disposto a tirare un centinaio di atomiche, pur di non ammettere una sconfitta analoga in una situazione analoga, e poi condannarsi ad una vita "grama" in un rifugio comunque piu' lussuoso di quello degli altri...

L'atomica, o meglio, la triade nucleare,  trasforma ogni guerra persa in una guerra "pareggiata". Come se stai tre a zero al novantesimo di una partita, e nel recupero, zac, spingi il bottone magico, e fai tre a tre.

Dal singolare punto di vista della "testa di cazzo media al potere -supremo- ai giorni nostri", da un Trump a un Kim ChunChun (lo so che non si chiama cosi') essa e' quasi l'arma perfetta: sara' superata solo, magari in futuro, da quella che trasformera' una guerra persa, in una vinta.



#639
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
04 Novembre 2024, 19:16:57 PM
Citazione di: Eutidemo il 04 Novembre 2024, 18:32:33 PM
Come facciano alcuni a stare tranquilli, grazie alla dottrina della deterrenza atomica, tu non lo sai, ma io sì; perchè dopo 70 anni di bomba atomica pendente sulla mia testa, sono ancora "vivo".

E, quindi, come a 20 anni, mi sento di cantare "Noi non abbiamo paura della bomba":
https://www.youtube.com/watch?v=_5cV6Crj8cI


Gia' se uno non vuole solo campare per se', ma vuole che campino anche i suoi figli, settanta anni, di tranquillita', sono pochi.

Poi se consideriamo che il fenomeno storico complessivo denominabile:

 "esistenza della bomba atomica presso la specie umana" 

di per se', puo' esistere e perdurare per, mettiamo centomila anni, l'argomento che tu ne sei stato tranquillo per, settanta, di anni, mi sembra quantomeno un po' risibile.

L'essere umano, e' abbastanza stupido da tirare una bomba atomica pure esistendo la realta' della deterrenza atomica e della mutua distruzione assicurata.

Basti considerare che sono esistiti ed esistono i kamikaze, che colpiscono il nemico senza nessuna nemmeno remota speranza di salvarsi la vita, e che un sacco di persone, anche a prescindere dai kamikaze, quando sono accecate e galvanizzate dall'odio, o dall'ostilita', sono disposte a rischiare di farsi, loro personalmente, molto male, pur di far male, alla cosa o alla persona che odiano. Senno', a questo mondo non esisterebbero nemmeno le risse, le faide mafiose eccetera. 

Quasi ogni arma creata, o importata, dall'uomo e' stata prima o poi usata sul campo, dopo, o contemporaneamente, a una congrua dose di chiacchiere. Compresa la poco cavalleresca, balestra, i poco cristiani, archibugi, i poco leali, gas asfissianti, e la poco intelligente, bomba atomica.



#640
Attualità / Re: Libano
04 Novembre 2024, 16:05:16 PM
Citazione di: green demetr il 29 Ottobre 2024, 02:27:04 AMMa quale sarebbe questa lotta di classe che propone Niko? e che sopratutto vede nel progetto eurasiatico...
Io non ne vedo ombra, nè tantomeno i presupposti.
Gli consiglio se mai mi sbloccasse di leggersi la scuola di Francoforte che queste problematiche, ossia dell'assenza di questa lotta di classe, le ha studiate a fondo.
Forse ne guadagnerebbe in chiarezza espositiva.


Si tratta di rispondere a gente cosi' ignorante e cosi' in malafede, da pensare che basti in qualche modo proclamarsi socialisti, per esserlo... Hitler era socialista perche' si proclamava socialista, pensa che giochino intelligente... e certo, secondo Inverno la sinistra attuale sta riscoprendo Hitler...

La lotta di classe, significa semplicemente che il "socialismo nazionale" non puo' esistere. Perche' gli interessi di classe sono preminenti sugli interessi nazionali, rigurdano molte e molte piu' persone, e da essi differiscono.

E capirlo, e naturalmente implementarlo, e' il requisito minimo per essere, veramente, socialisti. E quindi Hitler non lo era. E con i dovuti distinguo, neanche Stalin.

La lotta di classe caratterizza il socialismo. Non il mettere da parte il conflitto di classe per la gloria nazionale. E dunque per la prospettiva della guerra.
La categoria di "totalitarismo" come la intemde la Arendt e' insulsa, appunto perche' mette insieme nazismo e socialismo reale. Cioe' dalla lotta di classe vorrebbe prescindere. Ma non puo'.

#641
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
04 Novembre 2024, 15:36:46 PM
Citazione di: anthonyi il 04 Novembre 2024, 15:02:36 PMIn Afghanistan mi risulta sia ritornata la Sharia, quindi il "pericolo Coca Cola" é scongiurato, le donne sono state rinchiuse di nuovo a doppia mandata nelle case dei loro padroni maschi, per cui non vedo cosa abbiano da temere i persiani al riguardo. Al limite possono cercare di imitare quel modello retrogrado e negare le sia pur poche libertà che le donne persiane hanno.
L'atomica non influirà in alcun modo in questo, con o senza L'atomica l'IRAN resterà un paese dittatoriale finché il suo popolo non manderà all'aria quel regime.


Gia', ma per gli afgani stessi, la "parentesi coca cola" non e' stata indolore, soprattutto per i bombardamenti che hanno portato alla sua instaurazione, per la sua durata, e per il fatto che adesso stanno peggio di prima... e dunque la bomba atomica serve all'iran per non essere il prossimo, perche' c'e' sempre qualcuno disposto a dare il dovuto "supporto aereo", ai, cosiddetti "popoli in rivolta". Se la rivolta e' a favore dell'ingresso di un paese nella parte giusta del mondo, naturalmente.

Cioe' quella "cocacolistica".





#642
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
04 Novembre 2024, 14:42:36 PM
Citazione di: InVerno il 03 Novembre 2024, 12:34:01 PMKaraganov non scrive per gli americani o per te, ne parlava con la comunità nucleare russa, con il resto della gerarchia che determina l'assetto nucleare. E' estramente grave quando elementi di quella gerarchia cercano di convincere i pari grado, non è la TV serale che fa schifo anche quella, e non è un anchorman, è un esperto di deterrenza nucleare che scagazza su tutti i principi di deterrenza nucleare, in pubblico, perchè nella sua nazione è ora consentito. E siamo fortunati che gran parte della burocrazia sovietica è rimasta dove era, che la Russia opera in maniera procedurale, e davvero Putin non è da solo con il bottone, perchè se lo fosse, non perchè è Putin ma chiunque fosse, saremmo davvero nella merda.

Israele combatte contro un culto apocalittico, proprio da definizione del vocabolario, l'Iran, che tu non nomini mai ma che è esattamente il tipo di gerarchia a cui sarebbe più pericoloso mettere un atomica in mano, che cerca di ottenere l'atomica per evaporarlo e lo dice urbi et orbi.


Che poi, quanto dovrebbe essere "moderato", oggi come oggi, un paese come l'Iran, dopo aver visto recentemente i suoi vicini Iraq e Afganistan "americanizzati" e "occidentalizzati" a forza di bombe in testa, e dopo guerre sanguinosissime?

Ma tu, che fai tanto il sapientone con l'apocalitticita' presunta sempre degli altri e negli altri,  lo pensi davvero, che le popolazioni dei paesi arabi e persiani gioiscano come tanti pupazzetti a molla della "democrazia", e della coca cola, portate a forza di bombe, di milizie fasciste e destabilizzazioni, e che, se vedono un loro vicino fare quella fine, non vedono l'ora che tocchi pure a loro?

secondo te, questi qui, se a un certo punto vedono prima l'afganistan, e poi l'iraq, fare la fine che hanno fatto, che fanno?  Si mettono in fila, prendono il numeretto?

O alzano la testa? Gli iraniani lo sanno benissimo, di essere i prossimi, se non si sbrigano a sviluppare la bomba e se non si stringono intorno al loro governo, per quanti schifoso per certi aspetti questo possa essere.

Questa e' la realta', della nostra fase storica ancora dominata dal canto del cigno dell'imperialismo americano, per quanto decadente.



#643
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
04 Novembre 2024, 13:12:57 PM
Citazione di: InVerno il 03 Novembre 2024, 12:34:01 PMKaraganov non scrive per gli americani o per te, ne parlava con la comunità nucleare russa, con il resto della gerarchia che determina l'assetto nucleare. E' estramente grave quando elementi di quella gerarchia cercano di convincere i pari grado, non è la TV serale che fa schifo anche quella, e non è un anchorman, è un esperto di deterrenza nucleare che scagazza su tutti i principi di deterrenza nucleare, in pubblico, perchè nella sua nazione è ora consentito. E siamo fortunati che gran parte della burocrazia sovietica è rimasta dove era, che la Russia opera in maniera procedurale, e davvero Putin non è da solo con il bottone, perchè se lo fosse, non perchè è Putin ma chiunque fosse, saremmo davvero nella merda.

Israele combatte contro un culto apocalittico, proprio da definizione del vocabolario, l'Iran, che tu non nomini mai ma che è esattamente il tipo di gerarchia a cui sarebbe più pericoloso mettere un atomica in mano, che cerca di ottenere l'atomica per evaporarlo e lo dice urbi et orbi.


L'unica apocalisse e' l'entia coloniale sionista israeliana, che ha gia fatto dai quaranta ai centomila morti in un solo anno, e non si ferma, sostenuta da politici che rivendicano letteralmente e apertamente l'eticita' e l'ammissibilita' del massacro... urbi et orbi.

Non si contano le frasi in cui ministri e parlamentari israeliani hanno sostenuto che e' giusto affamare milioni di persone.
Che e' giusto deportare, che la popolazione civile di Gaza deve pagare la colpa di aver sostenuto i terroristi migrando forzatamente, che Gaza debba essere interamente sostituita da insediamenti coloniali di ebrei.

Messaggi di esultaza per Gaza bruciata e per le sofferenze dei civili postati da rappresentati dell'esercito a ogni livello, anche da soggetti col titolo di generale ed oltre, quindi di piena rilevanza statuale e governativa.

Per questo, dico, siamo oltre il concetto gia' di per se' buonista ed eufemistico di "danno collaterale" in relazione all'uccisione di civili: questi qui, invece, uccidono, affamano e inducono alla migrazione forzata centinaia di miliaia di civili volontariamente, come parte di una rappresaglia contro un ridotto numero di effettivi "terroristi" e non si vergognano neanche piu' a dirlo.

Dire che tutto questo e' "difesa", dai cattivoni iraniani, non e' solo ignoranza, e' malafede.

Assassini razzisti, di stato, che si ritengono liberi di fare del male a tutti gli esseri umani che considerano inferiori. Che stanno facendo nella piu' totale impunita' un genocidio da un anno a questa parte. E noi, dovremmo essere alleati di questa feccia... in ossequio alla putativa "alleanza" (in realta': colonizzazione) che abbiamo con gli usa... ma anche no. Questo, e' apocalittico.

#644
Citazione di: PhyroSphera il 02 Novembre 2024, 21:11:59 PMNella vita oltre al piacere c'è anche il dolore. Lo diceva Gautama Buddha, Gesù di Nazareth, e tanti altri lo hanno detto. Colonialismo è il tuo, che evidentemente oscilli tra spostamenti semantici e illusioni estreme.

MAURO PASTORE


Il dolore, andrebbe accettato solo in vista di un piacere maggiore, o dell'evitamento di un dolore piu' grande, o in ultimo in vista della morte, la quale, similmente al piacere, e' limite al dolore.

Il resto e' noia.

#645
Tematiche Culturali e Sociali / Re: IL DETERRENTE
02 Novembre 2024, 21:35:26 PM
Citazione di: InVerno il 02 Novembre 2024, 20:13:21 PML'anno scorso avevo linkato e tradotto qui sul forum un editoriale di Karaganov che esortava il cambio della dottrina nucleare russa, dicendo che Dio era con loro, e consigliava di andare a vedere se la va o la spacca. Chiarito che Karaganov non è un selvaggio col turbante ma è un occidentale cattivo, e anche uno importante, mi potresti indicare una persona, in America od Europa, di pari importanza, che ha scritto editoriali sbavando e masturbandosi all'idea della fine del mondo "giusta"? Oltre che normalizzare con la popolazione il rischio nucleare, attraverso moderni plastici di Bruno Vespa in 3d dove si godeva all'idea di vedere Londra scomparire tutte le sere in TV? Questi sono giochi molto pericolosi inauditi che sono stati normalizzati e nessuno ha denunciato, soprattutto i pacifisti, la scelleratezza russa nel parlare di nucleare, che è oggettiva.


Ah si?

Io mi chiedo con quanta compostezza reagirebbe Trump se l'america venisse bombardata un giorni si' e un giorno no con armi di fabbricazione russa, a guida satellitare russa. E me lo chiedo, appunto, considerando i modi, lo stile comunicativo, il personaggio, l'entourage di cui tende a circondarsi.

Eh si', Trump, la stessa merda umana che sostiene pubblicamente  l'ammissibilita' della tortura.

Ma certo, una merda umana che sostiene l'ammissibilita' della tortura sta per diventare presidente della nazione nel bene e nel male piu' rappresentativa del concetto di "occidente", e il problema, adesso come adesso, sono le minacce nucleari russe.

Non che quell'altra sia tanto meglio, di aspirante presidente, ma il fatto che si sia perso il senso della misura, della commisurazione dei problemi tra di loro, e' il problema.

Non e' che 'sti russi dal nome impronuciabile siano poi tanto noti e autorevoli in occidente. 

Per quante minacce facciano, o non facciano...

Mentre in Israele ci sono ministri e capi di stato che parlano apertamente di "bruciare Gaza", cioe' che affermano, non piu' neanche tanto allusivamente, che colpire innocenti e bambini sia giusto, in quanto complici di Hamas...

Siamo oltre, il concetto eufemistico buonista di "danno collaterale" che ha dominato per decenni nella verbosa propaganda di guerra occidentale, ben oltre: fine dell'epoca del danno collaterale, adesso si entra nell'epoca in cui l'ammazzamento dei civili e' desiderato e incluso come obbiettivo, se sono civili del "nemico arabo e islamico" e non ci si vergogna piu' a dirlo, e parlano anche di esiliare i loro stessi cittadini, se hanno la colpa di essere arabo israeliani... questo e' il livello di violenza, verbale e interna, in Israele alleato nostro, baluardo della democrazia in medio oriente... e se israele ti sembra lontano, e solo alla lontana "occidentale", comunque la tortura dei prigionieri, e' inclusa come obbiettivo da testuali parole del presidente degli stati uniti: che parla apertamente di waterboarding o anche metodi piu' "thougt", piu' duri...

Vomito, e vomito per la malafede... e non solo tua...

civilta' che non si distingue piu' dai barbari in niente neanche a livello autorappresentativo e verbale, e che e' la piu' aggressiva in politica estera...

Ma veramente, siamo arrivati a pensare che vi siano esseri umani le cui vite contino meno di altre vite...il capitalismo morente, cristallizzato come utopia classista...