A causa di questa pandemia, questo termine è entrato nel linguaggio comune e nelle abitudini di molti. Tralasciando lo smart working, altro neologismo di origine "pandemica",  quando prima ci si muoveva come mandrie verso la sede di un convegno, di un  corso di formazione o anche di una fiera, adesso si sta comodamente a casa propria, magari in tuta o addirittura in pigiama e pantofole, direi con praticamente gli stessi effetti, se non migliori, di prima. E, per me veramente una pacchia, si può anche fumare! D'altra parte, come non intuire le naturali controindicazioni di questa prassi ormai consolidata sull'economia dei consumi? Essendo iscritto a un Ordine professionale, io devo ottemperare ogni anno all'obbligo di conseguimento dei crediti formativi ( e ci sarebbe molto da dire, ma non in questa sede...) e questo obbligo mi costringeva a percorrere centinaia di chilometri, perdendo ore e ore di viaggio, a prenotare alberghi e ristoranti, insomma a dedicare molto tempo alla sola pianificazione della mia partecipazione all'evento. Tutto ciò si traduceva in notevoli spese per consumi, che oggi con il webinar sono del tutto abbattuti. Tutto ciò non può far bene alla società dei consumi, ma fa sicuramente benissimo alle mie finanze e alla qualità del mio tempo e della mia vita. Insomma, per me è una cosa positiva, forse l'unica che questo virus pestifero ci ha portato.
				
			