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Messaggi - Duc in altum!

#631
Citazione di: Phil il 15 Dicembre 2022, 11:27:03 AMLa principale, ma non unica, differenza fra fede e consapevolezza è temporale
Gentile @Phil, nel web ho incontrato: Consapevolezza = intuire, percepire, riconoscere e dare un nome alla realtà, il più possibile, in ogni ambito e aspetto della vita.
Siccome ognuno, poi, in definitiva, da un nome alla realtà (accidente cosmico, evoluzione casuale, creazione voluta, non me ne può fregar de meno, ecc. ecc.) solo grazie alla propria fede (non essendoci ancora per nessuno la prova del 9), ecco che dal mio punto di vista: non c'è nessuna differenza tra fede e consapevolezza.

Citazione di: Phil il 15 Dicembre 2022, 11:27:03 AMla fede è rivolta al futuro (sotto l'ombra lunga di un certo passato), la consapevolezza al presente
Anche questa realtà non è oggettiva.
Tra poco è Natale e Gesù non è venuto per dirci come vivere eventualmente nel futuro (ho già accennato ai volantini) post-biologico, ma come essere autenticamente noi stessi nel presente, adesso, nell'unica vita che abbiamo (Via, Verità e Vita).
Anche altri lo fanno, in tantissimi, dai genitori agli scienziati, dai politici agli intellettuali, per non parlare dei mental-coach  :-X , tutti essi ci dicono come vivere nel presente.
E come faccio a sapere che sono vivo, adesso, per davvero?
Mettendo in pratica, sempre adesso, la fede nell'annuncio che preferisco.
Ecco raggiunta la consapevolezza grazie alla fiducia nel mistero.
In soldini: io sono consapevole, do un nome alla realtà, solo grazie alla mia fede. Oggi, domani e dopodomani.

Certo, il concetto di poter essere morti pur essendo ancor vivi biologicamente è sempre di stampo cristiano, ma siamo tutti consapevoli di questo?
No, dacché la consapevolezza degli altri è fondata principalmente - anche involontariamente o incosciamente - sulla propria fede personale.

Citazione di: Phil il 15 Dicembre 2022, 11:27:03 AMAd esempio, non posso avere già consapevolezza che domani sarò vivo, ma solo "fede" (sarebbe meglio «fiducia», per non confondere il piano religioso con quello psicologico) che lo sarò
Sorrido per l'assist servitomi. 
La consapevolezza di un cristiano è di essere immortale, nonostante domani, forse, non sarà vivo biologicamente.
Grazie!
#632
Citazione di: ricercatore il 13 Dicembre 2022, 12:42:48 PMLo spiritualismo è la corrente che mi porta sulla strada della consapevolezza: non devo credere in nessun racconto, in nessuna storia, in nessuna mitologia. Posso osservare me stesso (ciò che accade in me) e il mondo (ciò che accade fuori di me).
Ma anche no, visto che poi si deve credere nella storia di sé stesso e nel racconto del mondo, quindi credere per fede (a rieccoci!) nell'immanente.

Ma poi, in definitiva, consapevolezza de che?!
#633
Tematiche Spirituali / Re: Distacco
14 Dicembre 2022, 15:00:21 PM
Citazione di: Kobayashi il 13 Dicembre 2022, 10:06:20 AMInfatti il cristianesimo è pazzia (per quanto Duc in altom! si sforzi di rifilarci un'apologetica razionale sul modello del suo amato Ratzinger...).
«Cristo crocifisso è scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani, ma per chi crede è potenza, sapienza di Dio!» (1Cor 1,23-24)
Stoltezza, scandalo o pazzia, "niente di nuovo sotto il sole" ...diceva Qoelet!

Citazione di: Kobayashi il 13 Dicembre 2022, 10:06:20 AMNell'esercizio del distacco non c'è nessun incremento conoscitivo, di verità.
Ma anche no!
Più c'è un nostro "abbandono dello sforzo di avere il controllo su se stessi e sulle cose del mondo" (di essere Dio, insomma!), maggiormente incontriamo noi stessi (l'originale essere umano voluto da Dio).
Dunque, sì che conosciamo (in senso biblico) la verità.
#634
Citazione di: InVerno il 12 Dicembre 2022, 13:39:33 PMColgo l'occasione - in ritardo - di darti il bentornato.
Grazie.

Citazione di: InVerno il 12 Dicembre 2022, 13:39:33 PMVedo a proposito che sei rimasto saldo sui tuoi cavalli di battaglia, potrei anche essere d'accordo con te, salvo che questo accade perchè la mia definizione di "fede" (e religione) è antropologica, non teologica.
Beh, prima ero solo convinto dei miei "cavalli di battaglia", poi la perseveranza - mixata con le Dioincidenze vissute - mi ha persuaso.

L'inevitabilità della fede alla quale faccio spesso riferimento è di matrice antropologica e non teologica.
L'essere umano, uomo o donna che sia, non può evitare di credere in qualcosa che non vede o di sperare senza certezza alcuna (ripresa poi in Ebrei 11), al di là se Dio esiste o meno.

Dal web: "L'umanità della fede rinvia ad un'antropologia della libertà che è correlativa al realismo cristologico.
Solo riconoscendo alla libertà un rilievo con-costitutivo nell'evidenza della verità è possibile riconoscere Gesù come verità di Dio e dell'umano.
La fede senza la ragione non diventa umana". (J. Ratzinger)

Citazione di: InVerno il 12 Dicembre 2022, 13:39:33 PMPiuttosto sono deluso dal fatto del non essere riuscito a provocare una risposta riguardo al politeismo cristiano. Tu come ti rapporti , ad esempio, con la Madonna, e hai dei santi preferiti che intercedono per le tue preghiere? Saluti.
La questioni che poni è complicata, dacché - per farti un esempio - c'è sempre qualcuno/a che quasi non mi saluta più quando spiego (sono catechista, se non si era capito!) che il "miracolo" lo fa lo Spirito Santo e non San Pio da Pietrelcina. Pure a Lourdes, anche a Medjugorie.
Fondamentale, dal mio punto di vista, è il grado di amicizia personale che uno instaura e vive con Gesù, più autenticamente sperimenti il Cristo nella tua quotidianità, maggiormente la Sua dimensione ti libera dalla tradizione bigotta e dal catechismo angosciante.

Personalmente, nella mia vita di fede, ho un bel rapporto con la presenza di Miriam di Nazareth e degli amici ("già" eternamente beati) del Salvatore, ma essi sono per me sempre subordinati alla centralità insostituibile della Santissima Trinità.
Una volta che conosci il Ministro, non vai a chiedere favori all'usciere all'ingresso del Ministero.
A loro chiedo la loro fermezza, la loro costanza, il loro coraggio di aver affrontato l'accidia spirituale e la loro audacia di essere stati davvero degli esseri umani.

Per capirci, Baggio e Zico possono darmi consigli sul come palleggiare o stoppare di petto o colpire di testa, ma solo Maradona potrebbe insegnarmi come si fa davvero un gol!

Ricambio i saluti.


#635
Citazione di: viator il 11 Dicembre 2022, 15:37:09 PMOoooohhh.....finalmente ho trovato che mi ha spiegato chiaramente chi erano - dal punto di vista professionale - i Missionari e gli Inquisitori !!.                                                                                                                  Consulenti fideistici !!. Grazie di cuore e risaluti.
Beh, se può farti sentire meglio, durante gli incontri parrocchiali ricordo spesso, a chi mi ascolta, che appena qualche secolo fa, tra noi cristiani - soprattutto noi cattolici - erano presenti i "talebani" e i sopraffattori dell'epoca. 
Ma non per questo si è mai scemata l'inossidabile affidabilità del Vangelo o la carità dei sempre-presenti testimoni autentici del Suo contenuto.

Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
#636
Citazione di: viator il 10 Dicembre 2022, 17:29:23 PMOppure in questi argomenti la logica non conta nulla e conta solo lo "Io speriamo che me la cavo e che abbia indovinato la fede che ha funzionato?"

 (Ne facciamo quindi un puro argomento di fede, come piace a te ?). Saluti.
La Fede non è qualcosa che piace o non piace a me, ma è una realtà soggettiva (oggettivamente) inevitabile.

No, la logica conta, eccome se conta (Dio è anche uno scienziato!), ma come l'ha ben spiegata S. Kierkegaard: "la fede comincia appunto là dove finisce la logica"!

Poi, diciamolo, non è che uno si affida involontariamente e completamente all'Io speriamo che me la cavo, ognuno si accorge un po' se la sua fede personale lo rende egoista, ipocrita e corrotto ...ma può anche cambiare idea (convertirsi) se lo desidera e vuole!

Grazie per i saluti.
Ricambio.
#637
Citazione di: viator il 10 Dicembre 2022, 17:29:23 PMFacciamo che io sia mussulmano e - morendo - mi accorga che Allah non esiste (non mi appare, se ne sta zitto, non mi resuscita, non manda nessun esercito di vergini per il mio sollazzo).........a quel punto resterò di cacca ma non potrò in alcun modo appurare quale delle due rimanenti prospettive fideistiche (dei politeistici oppure Buddismo etc.) risulti qualla valida !!.

Occorrerebbe che io tornassi in vita e provassi nuova e diversa credenza (augurabilmente - stavolta - giusta e certificata da te) e solo dopo una seconda morte avrei infine raggiunto la conoscenza della vera Verità fideistica (avendola stavolta indovinata oppure, al minimo, per esclusione delle due false verità già da me vissute).
Caro @Viator, non è tanto se è mussulmano o meno, ma se ha messo in pratica, sinceramente, la regola d'oro.

Cristianesimo: «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.».
Isamismo: "Aheb li akheek ma tuhibu li nafsik" (dal Corano!), che può essere tradotta come "Desidera per il tuo prossimo ciò che desideri per te stesso" o "Ama il tuo prossimo come ami te stesso".
Baha'i: «E se i tuoi occhi sono rivolti verso la giustizia, scegli per il prossimo tuo ciò che vuoi per te stesso».

Se può servirti, stai sereno, che una volta morti ci si appurerà subito quale sia la valida Verità, l'occorrerebbe non è preventivato dal Vangelo ...almeno se non ti chiami Lazzaro!
#638
Citazione di: viator il 10 Dicembre 2022, 17:29:23 PMse qualcuno crede in uno degli Dei sbagliati (sappiamo benissimo che quello giusto è il tuo) e poi muore, quindi...ahimè....si accorge che il suo Dio era sbagliato......non può avere la sicurezza che il Dio giusto sia quello dei cattolici.
E chi te l'ha detto il dottore che quello giusto è il mio?!
Anch'io devo accettare l'incognita che regge l'inevitabilità delle fede.

Il cristianesimo consiglia vivamente di porre la fede personale in Gesù, ma si può anche vivere (nei fatti!) amando gli altri come sé stessi senza essere mai entrati in una parrocchia o aver ricevuto il battesimo (vedi un certo Gino Strada), oppure addirittura avendo "fede" in altre religioni (vedi un certo Nelson Mandela o Mahatma Gandhi).

La costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo (Gaudium et Spes) lo spiega molto bene al n° 22: 
"Il cristiano certamente è assillato dalla necessità e dal dovere di combattere contro il male attraverso molte tribolazioni, e di subire la morte; ma, associato al mistero pasquale, diventando conforme al Cristo nella morte, così anche andrà incontro alla risurrezione fortificato dalla speranza.
E ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia. Cristo, infatti, è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo
dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale".

Stesso fondamentale vale al contrario: tante persone si dichiarano cristiane e praticanti (vedi un certo Conte, Salvini, Meloni, Renzi, Berlusconi ecc. ecc.), ma: «Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: "Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? Ma allora io dichiarerò loro: "Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l'iniquità!"».

In ogni caso il Cristo è venuto per dirci come si vive - adesso - sulla Terra e non come si vivrà nel Regno post-mortem, altrimenti bastava lanciarci dei volantini dal cielo con sopra scritto: "Venghino siori e siore ...venghino!".
Tutto ciò è sempre condito dalla realtà di poter anche decidere di non avere nulla a che fare con sto progetto extraterrestre e di campare (inevitabilmente) secondo la propria decisione di fede, che determinerà chi abbiamo voluto essere una volta deceduti.


#639
Citazione di: InVerno il 10 Dicembre 2022, 17:46:45 PMPenso che Viator volesse un giudizio riguardo al suo pensiero, cerchiamo di attenerci costruttivamente a questo,
Più costruttivo (secondo la mia riflessione) di evidenziare ciò che unisce, spiritualmente, il suffisso -ismo (da @Viator chiamato in causa), non potrei fare.
#640
Ciò che viene dimostrato dagli -ismo (qualsiasi), è l'inevitabilità della fede.
Nessuno (inclusi gli ignavi o gli indifferenti) può scampare dal dover fare quadrato alla sua personale scelta di fede - che condizionerà la sua sfera affettiva e determinerà la propria esistenza - senza nessuna prova/certezza che abbia centrato al 100% l'obiettivo.

L'Io voglio essere questo e non quello o quell'altro, è raggiuto dalla fede e poi dalla ragione.

Se qualcuno potesse evitare/eludere questa inevitabilità, verrebbe meno, automaticamente, il fondamentale su cui si poggia la possibile ipotesi che non andremo tutti nella stessa e uguale dimensione una volta giunti alla morte biologica umana.

Secondo la mia di fede (cattolica) è più importante rammentare ciò, che stare a soppesare quale -ismo ha preferito il mio prossimo, visto che solo la scelta sbagliata può indicarti quella giusta ...morte permettendo!

#641
Citazione di: Ipazia il 05 Dicembre 2022, 06:49:11 AMPoco plausibile anche in salsa teologica, tanto da inorridire ebrei e musulmani l'idea di un dio che si fa uomo e si offre come vittima sacrificale per redimere la sua malvagia creatura prediletta. Operazione peraltro ampiamente fallita. Del fallimento si accorsero subito i cristiani più avveduti che ricorsero all'Apocalisse per tamponare la frana. Niente da fare: l'apocalisse dura da duemila anni e di trombe del giudizio manco l'ombra. Dobbiamo forse aspettare l'atomica russa o cinese ?
Niente da fare: non potendo che rispondere con la sola "fede" (l'operazione non permette/concede la certezza inoppugnabile), ve la suonate e ve la cantate come meglio vi pare.
Auguri!
#642
Citazione di: Ipazia il 03 Dicembre 2022, 14:07:47 PMSi accettano e caldeggiano prove di anime senza corpo.
Se può servire, ci sono le testimonianze di esperienza pre-morte o esistenza fuori dal corpo (ove per esistenza si specifica che è il Sé/anima che continua ad avere coscienza dell' Io/persona-individuo).
#643
Prima regola del gioco ontologico: il Mistero non potrà mai essere svelato, può solo essere vissuto!
Buon divertimento...  ;)
#644
Citazione di: iano il 25 Novembre 2022, 22:23:08 PMLa soluzione ''coscienziale'' , che è la nostra, potrebbe non essere quella giusta, perchè nessuna soluzione è giusta a priori.
Infatti, il bip della coscienza - che normalmente anestetizziamo con le motivazioni ragionevoli - matura con l'esperienza: quindi a posteriori.
Neanche Budda o Cristo erano consapevoli - a priori - del loro potenziale di vita extraterrestre: "...e Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini..." (Lc 2,52)

E' con la morte biologica, per chi ha fede in un'esistenza eterna di quella coscienza, che si separa (per sempre) la scelta sbagliata - e la sua coscienza - da quella giusta.
A priori si può fare quel che si vuole ...e andarci pure bene!
#645
Citazione di: iano il 23 Novembre 2022, 22:25:52 PMNon dovuta perchè la coscienza non è necessaria alla vita.
Oppure invece si?
Invece sì: la coscienza - oltre a essere inevitabile e imprenscindibile - è necessaria alla vita.

La Vita, dal punto di vista cristiano (quindi secondo me), può benissimo essere interpretata come bios e come zoe.
La vita tra la nascita e la morte (bios) e l'essenza della vita (zoe): l'esistere e l'essere/vivere.

La ragione (psychè) ci fa percepire che siamo zoe (anima) oltre a essere bios (corpo), mentre la coscienza di questa consapevolezza influisce sul livello, sull'intensità della zoe nella nostra individuale bios.

Nozione questa avvalorata dal conciso pensiero del filosofo indiano Panikkar: "Scoprire nel bìos la corrente più profonda e più ampia del zoe vuol dire raggiungere la sponda della libertà".

In sostanza: la ragione ci indica che c'è qualcosa al di là del mangiare e respirare - ossia, io esisto (bìos) però desidero anche vivere/essere (zoe) - ma è la coscienza (il discernimento profondo delle proprie percezioni ragionevoli)che ci permette di poter sperimentare come questa esistenza occulta (zoe) necessita manifestarsi nel nostro personale esistere quotidiano (bìos).

Quindi dopo la morte - le esperienze di pre-morte coincidono in questo elemento - si sperimenta e si conserva l'esistenza della coscienza terrestre e non della ragione o del corpo terrestri.