Sicuramente Kant per quanto riguarda la cosiddetta rivoluzione copernicana e la nascita del criticismo, per la prima volta in maniera sistematica la ragione viene posta su un tribunale metaforico e se ne esaminano limiti e pretese: viene inoltre messo al centro del processo conoscitivo il SOGGETTO che conosce e si afferma che la realtà non è altro se non la costruzione delle nostre categorie, cosa che in precedenza non era stata affermata mai in modo chiaro e sistematico, al limite soltanto accennata e intuita da Cartesio.
Tuttavia, per quanto riguarda l'impatto della filosofia sulle dinamiche politiche e sociali, credo forse che il più importante filosofo sia stato Marx, poiché la sua filosofia mette in evidenza in maniera sistematica quali sono i veri principi su cui si fonda il sistema capitalistico, smascherandolo come un sistema di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, in cui la persona viene oggettivata in quanto diventerebbe un mero mezzo di produzione subordinato alla logica del profitto. Ora, indipendentemente dal fatto che si può essere d'accordo o meno, è innegabile che un'analisi del genere porti poi a enormi mutamenti sociali, come in effetti storicamente è successo.
Tuttavia, per quanto riguarda l'impatto della filosofia sulle dinamiche politiche e sociali, credo forse che il più importante filosofo sia stato Marx, poiché la sua filosofia mette in evidenza in maniera sistematica quali sono i veri principi su cui si fonda il sistema capitalistico, smascherandolo come un sistema di sfruttamento dell'uomo sull'uomo, in cui la persona viene oggettivata in quanto diventerebbe un mero mezzo di produzione subordinato alla logica del profitto. Ora, indipendentemente dal fatto che si può essere d'accordo o meno, è innegabile che un'analisi del genere porti poi a enormi mutamenti sociali, come in effetti storicamente è successo.