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Messaggi - Lou

#631
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
25 Aprile 2017, 12:12:49 PM
Citazione di: donquixote il 24 Aprile 2017, 23:43:19 PM
Citazione di: Lou il 24 Aprile 2017, 22:31:22 PM@doxi Il vincolo della compatibilità tra i pezzi resta, la composizione non priva di regole è assurda, non ci si può comporre nell'impossibile: anche un puzzle per farsi ha dei limiti costitutivi per essere tale.

Ogni pezzo può essere compatibile con un numero indefinito di altri pezzi, e la compatibilità non è affatto sinonimo di verità.
(Scusami che non mi ero riletta e c'è un "non" di troppo, doveva essere: "la composizione priva di regole è assurda.")
Venendo al tuo commento, sottoscrivo che la compatibilità non sia affatto sinonimo di verità, ma il punto che volevo chiarire è che pur non essendoci la scatola con tanto di figura prestampata sopra a riferimento non implica che il gioco del puzzle, stando alla metafora, non abbia regole e vincoli e condizioni per esser giocato. Questo perchè avevo a mio modo capito che la tua replica volesse dire che il problema del'impossibilità di mettere insieme i pezzi si risolvesse nel fatto di non avere una figura di riferimento predata, tutto qui. In ogni caso il discorso successivo mi ha chiarito e su molti punti è per me condivisibile, soprattutto nella parte finale, ma n'attimo che ci arrivo spezzettando i punti.
CitazioneTu puoi costruire una parte del puzzle perfettamente compatibile e apparentemente sensata ma nello stesso momento anche perfettamente falsa, come dimostrano ad esempio la maggior parte dei sistemi filosofici che sono stati elaborati negli ultimi secoli, che sono "composizioni" parziali che pur dimostrando una perfetta coerenza interna mostrano contestualmente una errata rappresentazione della realtà.
Che la teoria della verità "coerentista" abbia i suoi limiti ok, tuttavia anche teoria della rappresentazione andrebbe soppesata, che la verità si risolva in una rappresentazione fedele e aderente alla realtà è una visione tradizionale, ma non escludo la possibilità che una dinamica arappresentativa possa competere all'accadere della verità. Penso, ovviamente alla verità intesa aletheia che nel suo accadere gratuito è immune dai metodi che mettiamo in atto per rappresentarla, figurarla e dirla, sebbene non si parli d'altro, come si dica credo proprio non lo sappiamo.

CitazioneLeibniz diceva che ogni sistema filosofico è vero in ciò che afferma e falso in ciò che nega, perché per loro natura i sistemi trascurano la gran parte della realtà e ne racchiudono solo una piccola parte. Se  metti insieme diecimila pezzi compatibili fra loro del miliardo iniziale e trascuri tutti gli altri perchè non sai dove metterli  non puoi dire di aver affermato una verità più grande di quella costituita da ogni singolo pezzo, perché è molto probabile che tanti altri pezzi si potrebbero inserire nella figura che hai formato in modo da cambiarne completamente i contorni, oppure che molti dei diecimila già posizionati, pur compatibili fra loro, siano nel posto sbagliato.
Ok, che ci compete una visione parziale ma, ammesso che ogni ogni pezzo abbia molteplici possibilità di compatibilità con più e più pezzi e che può pure essere posizionato in molteplici posizioni, ecco io questo processo di prove, errori, riposizionamenti e via dicendo, che mi fai giustamente notare, lo vedo come un cammino di inveramento se penso che la veritá sia non una cosa da cui ci si allontana o a cui ci si avvicina ma lo svolgersi del costituirsi via via di figure differenti, parziali,  erronee quel che vuoi, ma la ricerca non è proprio questo? Se so in anticipo il posto e il pezzo giusto che ricerca sarebbe?

CitazioneLo stesso ragionamento vale, a maggior ragione, per la scienza che mette insieme delle "verità" che oltre ad essere per costituzione potenzialmente false (come insegna Popper) vanno a formare delle teorie che quanto più saranno costituite da un ampio numero di frammenti tanto più avranno una maggiore probabilità di essere false. Inoltre essendo la scienza applicata per definizione alla materia ovvero al divenire è del tutto possibile che una volta giunti ad una visione cosiddetta "ampia" ci si renda conto che nel frattempo le condizioni iniziali sono variate e bisogna ricominciare tutto daccapo.
Appunto, che senso avrebbe avere una scatola con già stampicciata sopra la figura di "cos'è l'uomo" se quel cos'è è in divenire? per diventare, ogni volta, ciò che sei l'unica strada è aderire alla permanenza del cambiamento.

CitazionePer fare un esempio attinente all'argomento possiamo giungere fra un secolo a definire perfettamente cos'è l'uomo ma se nel frattempo questo è cambiato (come è del tutto probabile che accada) allora il lavoro di un secolo sarà stato inutile e bisognerà ricominciare daccapo con grande frustrazione.
Quoto, tranne sulla frustrazione, l'avventura del rinnovamento e della trasformazione è una grande occasione.

Va beh sono considerazioni ancora parecchio sparse, le mie.
#632
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
24 Aprile 2017, 22:31:22 PM
@doxi
Il vincolo della compatibilità tra i pezzi resta, la composizione non priva di regole è assurda, non ci si può comporre nell'impossibile: anche un puzzle per farsi ha dei limiti costitutivi per essere tale.
#633
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
24 Aprile 2017, 21:40:06 PM
Attraverso prove ed errori e con un tempo infinito a disposizione forse sarebbe fattibile, a meno che la figura non si contorni strada facendo senza una figura aprioristicamente definita a riferimento è da inventarsi, come in realtà mi piace pensare "che cos'è l'uomo". Un puzzle senza scatola prestampata.
#634
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
24 Aprile 2017, 20:47:09 PM
Citazione di: myfriend il 24 Aprile 2017, 20:08:32 PM
@Lou

Efficacia? Cosa c'entra l'efficacia?
L'efficacia non c'entra nulla.

La scienza ha appurato che le infezioni nascono a causa dei batteri. E per distruggere i batteri esistono gli antibiotici. E, una volta distrutti i batteri, l'infezione passa.
Questa non è efficacia. Questa è descrizione della Realtà. E quindi è verità.

E' come se tu dicessi che la legge di gravità di Newton è efficace. O che l'equazione E=MC^2 è efficace.
Non sono efficaci. Ma descrivono la Realtà per ciò che essa oggettivamente è. Quindi sono verità.

Se non ti è chiaro questo semplice concetto dubito che riuscirai a comprendere concetti appena un pochino più complessi.  ;)
Ma se non accetti in più di una occasione alcun processo distruttivo/creativo come puoi adesso propormi descrizioni e successive distruzioni come LA verità gurico_scientific_oriented,? suvvia. Di mio comincio a dubitare della tua autoconsapevolezza date le contraddizioni che proponi (condite del jolly formula Einstein:P), della mia ci dubito già da un tot. ;)
#635
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
24 Aprile 2017, 19:02:43 PM
Citazione di: myfriend il 24 Aprile 2017, 17:54:00 PM
Citazione di: maral il 24 Aprile 2017, 17:30:58 PM
Citazione di: myfriend il 24 Aprile 2017, 15:24:56 PM
Vai dal medico perchè il medico ti dice che la febbre è dovuta a una infezione batterica e ti dà un antibiotico.
Perchè questa è LA verità, cioè LA realtà....che con il concetto di "affidamento sensato nel contesto in cui vivi" non c'azzecca niente.  ;)

LA verità è UNA perchè la Realtà è UNA.
La realtà è una, ma appare in molti modi e questi modi sono le sue verità. :)
E infatti la mia verità non è la tua (ed è bene che sia così), mentre la realtà è la stessa per entrambi e sottende entrambe le nostre diverse verità.
Errore.
Se tu ed io, in caso di febbre, andiamo da un medico è perchè riconosciamo che il medico è aderente alla Realtà. E che quell'aderenza alla Realtà è LA verità.
Certo...c'è anche chi, avendo la febbre, va dallo stregone per farsi curare con gli amuleti. Quella è la "sua" verità. Ma non ha nulla a che vedere con LA Realtà oggettiva e, quindi, con LA verità.

Chi cerca LA verità, tende sempre più verso LA Realtà. Poichè LA Realtà è LA verità. E LA verità è LA Realtà.
Ed è per questo che la scienza è il metodo insostituibile per chi cerca LA verità.
Chi cerca seriamente LA verità non può prescindere dal metodo scientifico. E dalle scoperte della scienza.
però non si capisce che vuoi dire, 
LA verità è aderenza alla Realtà o LA Realtà è LA verità o LA verità è LA Realtà dell'aderenza? O tutte quante?
A me pare che dato che le prescrizioni del medico funzionano meglio e sono più efficaci e utili  nella cura della febbre delle pratiche sciamaniche tu ne riconosca una maggior verità. (Funzionano meglio, sono più efficaci rispetto allo sciamano, allora son più LA verità.) Ora, è con il metro della efficacia che si misura LA verità? Sempre che non sia questa tua famigerata LA verità a misurarci.
#636
Mi son decisa a fare un giro tra gli acropolisti :) accettando che proprio il Maral (mi) sia moderatore.:P

A mio parere la novità sta nei modi del ripresentarsi, non nell'evento del ripresentarsi che quello è "svolgimento" ciclico.
#637
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
22 Aprile 2017, 23:21:38 PM
"a volte si trova ciò che si vuole trovare (come in tutte le ricerche troppo pre-condizionate)"
A volte si trova quel che si è precedente messo dietro il cespuglio e, forse, più che altro è il viaggio di ricerca la reale opportunità di esperire la scoperta, non la meta.
#638
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
22 Aprile 2017, 21:00:00 PM
L'immagine di Sariputra che tenta di arrestare il processo evolutivo è f a v o l o s a.  :P
#639
Certo, tra reale e virtuale uno scarto lo ritengo esistente.
#640
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
19 Aprile 2017, 19:19:14 PM
Citazione di: Phil il 18 Aprile 2017, 21:56:52 PM
O forse proprio lo spavento di specchiarsi, riconoscersi e non accettarsi, ha spinto a cercare di rendere impossibile il limpido rispecchiamento (tramite la maschera e il mascara)?
Sono i pavoni che fanno scuola, gli ombretti usati dagli animali non umani hanno colori e disegni da ergere a modello. O forse, più pragmaticamente, tramite una accurata scienza degli specchi se ne sono costruiti per offuscare la limpidezza, dell'immagine.. Giusto per un attimo di frivolezza.
Frivolezze a parte, nella tua nota sui graffiti, direi che l'avvento della scrittura -alfabetica- (sempre radicata nei graffiti) in merito all'astrazione/storia dell'astrazione giochi un ruolo decisivo.
#641
Per quanto riguarda gli "oggetti" presentificati dalla fantasia, non avendo corrispettivi nel mondo reale (assumendo per mondo reale il mondo esterno al soggetto) e non essendo presenti in esso, se non in forma concreta artistica, potrei considerarli ir-reali o, con più accortezza forse dotati direi dotati di un grado di realtà minore rispetto all'immagine di un albero, ma con irrealtà (/grado minore di realtà) non intendo dire che non sono. Sono in quanto immagini fantastiche, un unicorno è, sebbene non esista nel mondo reale. (Non so se sono stata chiara, in merito alla nota sulla punteggiatura, beh era più che altro un errore logico, il mio punteggiare impreciso: se avessi pensato bene avrei scritto bene.)
#642
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
18 Aprile 2017, 19:02:04 PM
Citazione di: Sariputra il 18 Aprile 2017, 15:48:07 PM
Citazione di: Lou il 18 Aprile 2017, 15:33:49 PM@maral "L'uomo è un pezzo di universo, ma vi appare anche come una singolarità unica nella sua specificità cosciente e questo pianeta, per quanto finora ne sappiamo, è l'unico punto di tutto l'immenso universo in cui l'universo va conoscendo se stesso e questo non è affatto indifferente." Non capisco perchè l'universo non può conosce sè stesso anche attraverso gli occhi di un gatto, di una scimmia, di un serpente? A me piacerebbe ad esempio, sapere come appare l'animale uomo agli altri animali, chissà se magari agli occhi dei gatti sono i gatti a sentirsi misura di tutte le cose.

Il gatto sicuramente fa il gatto, ma l'uomo...fa l'uomo? ( O recita la parte dell'uomo?... :-\ )
E se fosse il recitare parti il far dell'uomo, uomo? Mica vuoi dire ciò? @.@
#643
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
18 Aprile 2017, 18:52:32 PM
Citazione di: maral il 18 Aprile 2017, 17:18:29 PM
Citazione di: Lou il 18 Aprile 2017, 15:33:49 PM
Non capisco perchè l'universo non può conosce sè stesso anche attraverso gli occhi di un gatto, di una scimmia, di un serpente? A me piacerebbe ad esempio, sapere come appare l'animale uomo agli altri  animali, chissà se magari agli occhi dei gatti sono i gatti a sentirsi misura di tutte le cose.[/size][/font][/color]
Domanda difficile.
Come dicevo l'uomo appare a se stesso come l'unico essere in cui l'aspetto del conoscere nel significato è soverchiante alla sua stessa esistenza, tanto da comprenderla fino a metterla in dubbio. Non posso sapere come a un gatto, a un serpente o a una scimmia appaia se stesso e il mondo, non posso sapere nemmeno se in qualche modo appare un qualsiasi significato. Essi come noi respirano e hanno occhi per vedere, ma i significati non si vedono con gli occhi, ma con quella forma di linguaggio che è capace di articolarli, di farne segno significante, di intendere anche il proprio corpo come mezzo per fare segno. Nessun animale imbelletta il proprio corpo per renderlo un simbolo per gli altri, perché è il proprio corpo, non ce l'ha.
In parecchie definizioni dell'uomo che l'uomo da di sè stesso l'aspetto vivente e animale è presente: animale simbolico, animale razionale, animale autobiografico, animale politico ecc., ho introdotto all'animale vivente perchè a me pare un aspetto imprescindibile dell'umano e, in ogni caso, un termine molto difficile da non non tener presente.
#644
Tematiche Filosofiche / Re:Che è l'uomo?
18 Aprile 2017, 15:33:49 PM
@maral
"L'uomo è un pezzo di universo, ma vi appare anche come una singolarità unica nella sua specificità cosciente e questo pianeta, per quanto finora ne sappiamo, è l'unico punto di tutto l'immenso universo in cui l'universo va conoscendo se stesso e questo non è affatto indifferente."
Non capisco perchè l'universo non può conosce sè stesso anche attraverso gli occhi di un gatto, di una scimmia, di un serpente? A me piacerebbe ad esempio, sapere come appare l'animale uomo agli altri  animali, chissà se magari agli occhi dei gatti sono i gatti a sentirsi misura di tutte le cose.
#645
Una possibilità se non si attua, necessariamente, è detta impossibile.

(Forse, leggendo la tua replica, credo che a monte occorrerebbe vedere se sussiste o meno una distinzione tra essere ed esistere, temo che in qualche modo tutto si giochi lì.)