Citazione di: Koba II il 01 Maggio 2024, 14:37:39 PMIl cristianesimo contiene una grande verità – che è anche la sua unica verità – che è l'esperienza spirituale vissuta da Gesù; la quale poi si ripete, immanente, realmente, materialmente, nella comunità dei suoi discepoli.Si ma l''esperienza spirituale di Cristo è il suo insegnamento morale: perchè fissarsi sull'immanentismo?
Ho scritto l'esperienza spirituale e non un'esperienza spirituale perché essa è universale, riguarda l'essenza umana, anche se ciò, me ne rendo conto, stride con la filosofia di oggi che prova orrore di fronte a termini come "essenza umana" – ma questi convincimenti antimetafisici potrebbero anche rivelarsi nei prossimi anni solo un errore di percorso, chissà.
E questa esperienza spirituale è presente anche in altre tradizioni religiose. È universale.
Tutto qua.
Il resto, i temi mitologici come la resurrezione del corpo, il peccato originale, etc., sono solo simboli in cui perdersi, in cui sciogliere le proprie difficoltà e ritrovare quel soffio.
Tutto serve a questo scioglimento: la preghiera, la devozione, il sacrificio, il rito.
La fede è tenacia nel provare ogni giorno a ricostruire le condizioni che rendono possibile quell'esperienza spirituale.
Chi ha fede ineluttabilmente assisterà al miracolo – unico miracolo dimostrato vero –: l'immanenza dello spirito. Nella sua vita, o in quella di una comunità.
Ogni volta che il cristianesimo sembra essere a un passo dall'estinzione ecco sorgere una nuova comunità monastica. Che poi si perderà, poi morirà. Per lasciare spazio ad altre forme.
Il Cristo da che studivao teologia, afferma che non di questo mondo è il regno dei cieli.
Non conosco il dogma cristiano, ma se la meta, è una vita vissuta come ha vissutto cristo, allora dovrebbero incarnare quell'insegnamento.
E non rinchiudersi nelle cripte.
Ma io non scomoderei la filosofia che queste cose sono robe per bambini, i cristiani catacombati hanno il cervello mangiato dai vermi.
Invece Gesù discetta filosofia con la pu**ana.
Gesù cià il cervello funzionante pure sulla croce riesce a trovare la forza intellettuale per accettare che non di questo mondo il regno dei cieli.
Se non lo è quello degli ulivi gerosolomitani, lo dovrebbe essere quello della catacombe verminose?
Non capisco.


