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Messaggi - Jean

#631
Lou - Sì Phil, appunto! Per un software cos'è intuitivo? E secondo, sono dotati di intuitività Alice e Bob? L'intuizione è una proprietà programmabile?

Apeiron - Anche se mi pare che ci stiamo vedendo troppo in questo caso particolare cosa distingue la vita sintetica da quella naturale? Cosa distingue ad esempio l'I.A. (intelligenza artificiale) dagli animali? Gli animali hanno intuito? Noi abbiamo intuito? Ciò che ci sembra vivo è vivo? Ciò che ci sembra non vivo (tipo l'I.A.) è davvero privo di vita? Perché noi vogliamo così tanto emulare noi stessi e creare programmi e robot sempre più simili a noi?

Per Jean e Lou: cos'è l'"intuito" (o il "non intuitivo")?
Riteniamo di averlo noi visto che ci sembra strano che Alice e Bob lo abbiano.

Ma gli animali hanno quei modi di pensare? E noi? Quand'è che possiamo stabilire che l'I.A. sia davvero simile a noi?

(spero che le mie domande abbiano un minimo senso - se non lo hanno sentitevi liberi di ignorarle ahahah)

 


Apeiron,

mi sorprendono i tuoi dubbi riguardo le domande che poni  (qui e rammento in altri topic), del tutto pertinenti e quasi sempre un passo più in là dell'immediato, quasi a cercar una nuova sponda per non dover interrompere la corsa... mi ricordi un animaletto che adoro, Il basilisco piumato (Basiliscus plumifron)  detto anche "La lucertola di Gesù Cristo", capace di correre 20 metri sull'acqua...

il segreto sta nelle bolle d'aria che le sue zampe riescono a intrappolare, dei veri "cuscinetti"... una stupefacente meraviglia! 

E quale il tuo segreto, Apeiron... principe ignoto?

Nessun dorma! Nessun dorma! Tu pure, o Principessa,
nella tua fredda stanza
guardi le stelle
che tremano d'amore e di speranza...
Ma il mio mistero è chiuso in me,
il nome mio nessun saprà!
No, no, sulla tua bocca lo dirò,
quando la luce splenderà!
Ed il mio bacio scioglierà il silenzio
che ti fa mia.

Voci di donne (le stelle)

Il nome suo nessun saprà...
E noi dovrem, ahimè, morir, morir!

Il principe ignoto

Dilegua, o notte! Tramontate, stelle!
Tramontate, stelle! All'alba vincerò!
 

Non ignoro alcuna domanda (... le tue son briscole mica da poco, eh...) e prima o poi rispondo.

Poiché studi fisica ritengo tu ne sappia ben più del sottoscritto riguardo gli algoritmi, le "istruzioni" per eseguire un compito (o portarlo avanti sin dove possibile) processando opportunamente le "informazioni". 

E non ti par che nel creato (in natura, nella materia animata e financo inanimata) siano all'opera infiniti algoritmi che ne racchiudono altri dentro di loro che a loro volta ne racchiudono altri e così via?

E non può sorgere da questo processo delle due "I" (istruzioni ed informazioni) la terza "I"?

Mi fermo qui, vediamo se mi segui...


 
Un cordiale saluto

Jean
#632
Citazione di: Lou il 06 Agosto 2017, 01:37:28 AM
Citazione di: Jean il 04 Agosto 2017, 18:53:18 PM
Citazione da: Lou - 03 Agosto 2017, 11:11:21 am
CitazioneSarebbe affascinante che si riuscisse a comprendere e decodificare quel che si son detti, se effettivamente si son detti qualcosa o, se curiosamente, si manifestassero il limiti di una intraducibilità radicale e una di una inacessibilità non risolvibili

ROMA - "Una copertura irresponsabile e basata sull'inseguire facili click". Dhruv Batra lo scrive a chiare lettere nella sua pagina di Facebook dopo la tempesta mediatica che lo ha investito.

Professore alla Georgia Tech e ricercatore al Facebook AI Research (Fair), dove si sperimentano nuove forme di intelligenza artificiale, commenta amaro gli articoli che hanno parlato di quanto successo nel suo laboratorio.
Batra e il suo team stavano facendo dialogare due intelligenze artificiali allenate alla negoziazione con una serie di obbiettivi da raggiungere. Ma le cose non sono andate come sperato.

Quando si parla di negoziazioni, si intendono tutte quelle situazioni nelle quali fra due o più persone si istaura un dialogo per decidere qualcosa. "Dallo scegliere quale programma tv guardare al convincere i propri figli a mangiare la verdura, fino all'ottenere un prezzo migliore da un venditore", si legge nella relazione del team di Facebook.


Ogni "agente" artificiale ha dei valori, quanto tiene ad un certo oggetto ad esempio, e negozia con l'altro per raggiungere un obbiettivo. Si tratta di un esercizio linguistico e di logica.

I due "agenti" di Batra hanno però iniziato a mutare l'inglese per raggiungere prima l'obbiettivo. A leggere il dialogo delle due Ai non sembra però, ad un occhio profano, che quel linguaggio fosse poi così evoluto. Incomprensibile di certo, ma magari anche inutile.

Bob: i can i i everything else . . . . . . . . . . . . . .
Alice: balls have zero to me to me to me to me to me to me to me to me to
Bob: you i everything else . . . . . . . . . . . . . .
Alice: balls have a ball to me to me to me to me to me to me to me
Bob: i i can i i i everything else . . . . . . . . . . . . . .
Alice: balls have a ball to me to me to me to me to me to me to me
Bob: i . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Alice: balls have zero to me to me to me to me to me to me to me to me to
Bob: you i i i i i everything else . . . . . . . . . . . . . .
Alice: balls have 0 to me to me to me to me to me to me to me to me to  
Bob: you i i i everything else . . . . . . . . . . . . . .




Gli addetti ai lavori dicono che quando verrà potenziato il computer quantistico (del quale è stato testato positivamente il primo limitatissimo prototipo)  non vi sarà crittografia che potrà resistere alla sua enorme potenza di calcolo.

Così (forse) scopriremo in futuro se l'incomprensibile (e inutile..?) dialogo tra  i due "agenti" (A.I.) di Batra racchiudesse un senso e magari indicò una direzione che altri (... statene certi) invece di chiuder l'esperimento...

Uno dei problemi in ambito soprattutto militare è che le decisioni vengono prese senza indugio e la valutazione di quelli che potremmo definire cinicamente costi-benefici sempre più vien sottratta alle valutazioni umane... come quelle di un generale del passato davanti alla mappa geografica.

Qui si capisce bene come l'argomento, la "negoziazione", potrebbe riferirsi a quante "palle" restano a causa di un'azione...

La mia capacità enigmistica è ben poca cosa, in grado al più di produrre un indovinello per il valente Phil che vi si è dedicato e che ringrazio nuovamente.

Colà (topic :Varie) toglievo le lettere e lasciavo la punteggiatura... qui per la serie "suggestioni e passatempi d'estate" voglio affiancare all'ottima pièce umoristica di Phil le seguenti riflessioni.

Nel testo del dialogo si nota che solo Bob usa i puntini (sempre 14 e una volta 19) e il pronome "I" (in numero variabile) che potreste considerare "1", mentre Alice parla di "palle", normalmente tonde, no?... come degli zero...1 e 0...

Alice dopo l'intervento di Bob dice che tra le palle ora ne dispone di una, che vien meno al solo dire "I" del compagno .
Così ritorna a "0" ma ora espresso in simbolo e successivamente ancora in testo...

Che vi siano (almeno) due livelli, numerico e testuale..?  

Sapete bene che basta una lettera diversa per avere una password differente, lo stesso per i simboli di punteggiatura...


Suggestioni...

J4Y  
"Ma Dhruv Batra mette le mani avanti: "Per quanto l'idea che le intelligenze artificiali abbiano inventato un loro linguaggio possa suonare allarmante e inaspettata a chi non è del settore, è un aspetto molto noto e sul quale c'è una corposa letteratura da decenni". E spiega: "In poche parole, gli agenti in ambienti dove si deve risolvere un compito, spesso troveranno modi non intuitivi..."
Cioè - sul grassettato (mio)?

Quale che sia l`interpretazione dell'esperimento di cui si parla, per nulla, poco o abbastanza significativo, è indubbio che abbia avuto una certa risonanza, segno che l`interesse per tali problematiche è alto.

L'interesse degli addetti ai lavori, quello dei sovvenzionatori di tali ricerche per le ricadute economiche... e via sino a finir a quello delle persone comuni, in differenti gradi capaci di collocare i risultati di tali ricerche nell`alveo (scientifico) che li possa adeguatamente trattare.

La mia sensazione (che mi par in una certa misura sia anche quella di Lou) è che, pur con tutti i distinguo, ridimensionamenti e annamoce piano con la fantasia... tuttavia "qualcosa" stavolta sia accaduto.

Il Prof. Batra afferma che tali eventi son quasi pane quotidiano per gli sperimentatori (che lavorano sulle A.I.) il che incuriosisce ancor più, infatti come mai in questa occasione è sortita una tal risonanza da quella che a parer suo sembrerebbe carta straccia gettata nel cestino (esperimento non conforme)?

I soliti giornalisti a caccia di "materiale" che frugano nei rifiuti... giochi di potere/posizione all'interno dell'ambiente scientifico...  o, come spesso vien detto, un gomblotto..?

Mah...  come per la maggior parte degli eventi sarà difficile risalir più di tanto la notizia che per x motivi è divenuta di dominio pubblico.
 
Ben hai fatto, Lou, ad evidenziare quel "modi non intuitivi" (non l'avevo letto) ed esprimere le tue perplessità (che condivido) sulla (almeno) difficoltà a formulare linguaggi qual che siano (artificiali o non-artificiali) senza, come dici,  l'intuitività alla base... evidenziando con ciò il paradosso nell'affermazione del Prof. Batra... se le A.I. si evolvono  unicamente nel solco permesso dalla "matematica" dei loro algoritmi se ne dovrebbero riscontrare e risalire le tracce... cosa che Bob e Alice si son "dimenticati" di evidenziare (con ciò giocandosi il loro grado di libertà, venendo privati della corrente e con quella terminando la loro vita "artificiale").

Se ci chiediamo da dove nasca il tutto... beh, dagli algoritmi, no? 

All'inizio una semplice procedura che tenta di risolvere un determinato problema applicando un certo numero di passi elementari.
 
Ma poi... come diceva compiaciuto Snoopy scrittore seduto sopra la sua casetta con le mani sulla macchina da scrivere... l`intreccio si infittisce..!! così che non è detto che le sue proprietà fondamentali debbano venir rispettate, ad esempio il "determinismo" nel solo uso della lingua inglese nel caso di Batra è stato "dimenticato" ... così che non ha portato ad un risultato univoco (effettività), nè si è concluso entro un certo periodo di tempo (terminazione)...

Sanno sempre i ricercatori quello che stanno facendo? 
O per ottener risultati (... senza i quali il posto...) si mescolano elementi e composti pensando di esser in grado quando si ottenga un buon prodotto di ricostruire le ricetta?

Cara Lou, hai aperto un topic davvero interessante...  
 

Un cordiale saluto
Jean
    
 
  
 
#633
Citazione da: Lou - 03 Agosto 2017, 11:11:21 am
CitazioneSarebbe affascinante che si riuscisse a comprendere e decodificare quel che si son detti, se effettivamente si son detti qualcosa o, se curiosamente, si manifestassero il limiti di una intraducibilità radicale e una di una inacessibilità non risolvibili

ROMA - "Una copertura irresponsabile e basata sull'inseguire facili click". Dhruv Batra lo scrive a chiare lettere nella sua pagina di Facebook dopo la tempesta mediatica che lo ha investito. 

Professore alla Georgia Tech e ricercatore al Facebook AI Research (Fair), dove si sperimentano nuove forme di intelligenza artificiale, commenta amaro gli articoli che hanno parlato di quanto successo nel suo laboratorio. 
Batra e il suo team stavano facendo dialogare due intelligenze artificiali allenate alla negoziazione con una serie di obbiettivi da raggiungere. Ma le cose non sono andate come sperato.

Quando si parla di negoziazioni, si intendono tutte quelle situazioni nelle quali fra due o più persone si istaura un dialogo per decidere qualcosa. "Dallo scegliere quale programma tv guardare al convincere i propri figli a mangiare la verdura, fino all'ottenere un prezzo migliore da un venditore", si legge nella relazione del team di Facebook. 


Ogni "agente" artificiale ha dei valori, quanto tiene ad un certo oggetto ad esempio, e negozia con l'altro per raggiungere un obbiettivo. Si tratta di un esercizio linguistico e di logica.

I due "agenti" di Batra hanno però iniziato a mutare l'inglese per raggiungere prima l'obbiettivo. A leggere il dialogo delle due Ai non sembra però, ad un occhio profano, che quel linguaggio fosse poi così evoluto. Incomprensibile di certo, ma magari anche inutile. 

Bob: i can i i everything else . . . . . . . . . . . . . . 
Alice: balls have zero to me to me to me to me to me to me to me to me to 
Bob: you i everything else . . . . . . . . . . . . . . 
Alice: balls have a ball to me to me to me to me to me to me to me 
Bob: i i can i i i everything else . . . . . . . . . . . . . . 
Alice: balls have a ball to me to me to me to me to me to me to me 
Bob: i . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 
Alice: balls have zero to me to me to me to me to me to me to me to me to 
Bob: you i i i i i everything else . . . . . . . . . . . . . . 
Alice: balls have 0 to me to me to me to me to me to me to me to me to  
Bob: you i i i everything else . . . . . . . . . . . . . . 



 
Gli addetti ai lavori dicono che quando verrà potenziato il computer quantistico (del quale è stato testato positivamente il primo limitatissimo prototipo)  non vi sarà crittografia che potrà resistere alla sua enorme potenza di calcolo.

Così (forse) scopriremo in futuro se l'incomprensibile (e inutile..?) dialogo tra  i due "agenti" (A.I.) di Batra racchiudesse un senso e magari indicò una direzione che altri (... statene certi) invece di chiuder l'esperimento...

Uno dei problemi in ambito soprattutto militare è che le decisioni vengono prese senza indugio e la valutazione di quelli che potremmo definire cinicamente costi-benefici sempre più vien sottratta alle valutazioni umane... come quelle di un generale del passato davanti alla mappa geografica.

Qui si capisce bene come l'argomento, la "negoziazione", potrebbe riferirsi a quante "palle" restano a causa di un'azione...
 
La mia capacità enigmistica è ben poca cosa, in grado al più di produrre un indovinello per il valente Phil che vi si è dedicato e che ringrazio nuovamente.

Colà (topic :Varie) toglievo le lettere e lasciavo la punteggiatura... qui per la serie "suggestioni e passatempi d'estate" voglio affiancare all'ottima pièce umoristica di Phil le seguenti riflessioni.

Nel testo del dialogo si nota che solo Bob usa i puntini (sempre 14 e una volta 19) e il pronome "I" (in numero variabile) che potreste considerare "1", mentre Alice parla di "palle", normalmente tonde, no?... come degli zero...1 e 0...

Alice dopo l'intervento di Bob dice che tra le palle ora ne dispone di una, che vien meno al solo dire "I" del compagno . 
Così ritorna a "0" ma ora espresso in simbolo e successivamente ancora in testo...

Che vi siano (almeno) due livelli, numerico e testuale..?   

Sapete bene che basta una lettera diversa per avere una password differente, lo stesso per i simboli di punteggiatura...
 

Suggestioni...

J4Y  
#634
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
01 Agosto 2017, 17:48:56 PM
Mia madre ha sognato di trovarsi nell'appartamento (dove viveva un tempo) con il suo compagno d'allora (oggi non più in vita) e di ricevere la visita di un suo figlio.
 
I tre si misero a conversare riguardo le sue condizioni, migliorate al punto d'essere dimessa dall'ospedale (cosa poi avvenuta in questi giorni). 
Un colloquio amichevole, preludio di positive aspettative.

Mio fratello il giorno seguente le telefona per riferirle del sogno che ha fatto, che si rivelerà identico al suo (e vissuto dalla sua prospettiva!).
  
Nella dimensione del sogno, l'aldilà più vicino e non definitivo che ci è permesso di frequentare, accadono piuttosto di frequente episodi come quello che ho riportato e spesso basta interrogare le persone della nostra cerchia per aver materiale al riguardo.

In precedenza  avevo riportato un altro episodio e non ne aggiungerò altri (pur avendone, ma se qualcuno vuol contribuire è ben accetto) ritenendo questi sufficienti (secondo me) a confermare un collegamento tra persone, stati di coscienza e situazioni.

Eventi e/o fenomeni a cui non è possibile applicare (per tanti motivi che richiederebbero una discussione a sé) una metodologia scientifica, in prima istanza perché non sono riproducibili.

Quando non si possono usare strumenti per misurar qualcosa non rimangono che i sensi e la nostra struttura interpretativa per farcene un'idea, come l'esempio dell'elefante tastato dai ciechi ben evidenzia.

Quella che definisco struttura interpretativa tuttavia non si ferma all'insieme costituito dai sensi, memoria ed esperienze (di tutti i tipi, culturali comprese).

Ritengo che ci siano altre componenti non riconducibili a questo  insieme, per fare un esempio (visto che ne stiamo parlando nella sezione sull'arte) non raramente le persone si sentono "ispirate"  e spesso quello stato le dispone a cimentarsi in attività artistiche.

Evidente che l'ispirazione non sia una facoltà (o come la si voglia chiamare) residente permanentemente nella struttura interpretativa (in seguito per brevità S.I.) dell'uomo.

Analogamente  possono emergere altre facoltà, sovente in particolari situazioni non sempre ricorrenti, così che l'insieme (non chiuso) della S.I. ne viene a disporre, coscientemente o meno.

Fenomeni quali chiaroveggenza, precognizione... facoltà terapeutiche e quant'altro viene normalmente considerata percezione (esperienza) extrasensoriale

(wiki -  ... ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception) ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. La percezione extrasensoriale è anche classificata come "settimo senso" e viene spesso confusa con il sesto senso (l'intuito). L'uso di questo termine sottintende una ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico, riguardando la parapsicologia.)

percorrono la storia dell'umanità dal suo inizio e l'uso di quei canali di informazione si ritrova nella cultura e tradizione dei popoli.

La nostra struttura (S.I.) interpreta il mondo (l'esperienza, la vita, i fenomeni ecc.) primariamente per rilevare se il contesto nel quale ci si trovi sia "sicuro" e non comporti pericoli per la sopravvivenza.

Se tale condizione non viene soddisfatta ne può conseguire il blocco dell'azione o il rivolgersi (inconsciamente, il più delle volte) appunto a quegli altri canali d'informazione che permettendo la valutazione pur in carenza di quelli che si presumono dati necessari e sufficienti, consentano una strategia con qualche margine di successo.

Così la persona salta di lato schivando il pericolo o sceglie una via di fuga... come vien detto per istinto/intuito.

Se non ci sono pericoli in agguato la S.I. correla ogni evento che riguardi la persona (non solo nello stato di veglia) con il background (memoria) personale, risultandone azioni e motivazioni, movimento e scelta... come si vive la vita, in sostanza.

Quando venite sferzati dal vento e più che infastiditi decidete di togliervi dalla sua forza (cambiando luogo), la S.I. (disponendo di tutto il database che vi riguarda in ordine al vento) pur non rilevando un pericolo propone (e senz'altro dispone) una soluzione maggiormente confortevole innescando nel contempo l'azione (cervello, trasmettitori, muscoli ecc.).

Ma se altri canali fanno giungere informazioni supplementari... la S.I. deve integrarle... e il risultato non è detto sia lo stesso, così che per quella volta (o magari per sempre, in futuro), superato quel piccolo (o grande) gap in cui par che entrambe le soluzioni possano esser prese, ecco che "decidete" di non opporvi al vento selvaggio... col risultato che ho illustrato nel post precedente e che ha originato questo approfondimento della questione riguardo al "cosa siamo".

 
Ogni cosa insegna a chi domanda.
 


Un cordiale saluto
Jean
#635
Riflessioni sull'Arte / Re:Cos'è per voi l'arte?
31 Luglio 2017, 14:17:14 PM
Citazione di: Apeiron il 31 Luglio 2017, 00:15:38 AM
Oggi stavo meditando su cosa sia l'arte, finchè ho avuto un'intuizione. Dopo che io e L. abbiamo fatto "partire" l'inno alla Gioia di Beethoven, l'Halleluyah di Messiah e "Thus Spake Zarathustra" di Strauss mi è balzata in mente quest'idea: l'arte per essere tale non deve avere particolari contenuti o forme. Mesi fa avevo provocatoriamente citato lo Zhuangzi secondo il quale il Tao (l'Assoluto) si trova anche negli... escrementi (capitolo 22). Vedete qual è il problema: forme e contenuti sono in realtà solo il mezzo di cui si serve l'arte. No... l'arte non è di un tipo o di un altro tipo: non possiamo dire che l'arte classica è la vera arte o l'arte indù è la vera arte. NO... l'arte è ciò che crea in noi ispirazione. Ecco cos'è l'arte: ispirazione. E l'opera d'arte è ciò che ispira l'osservatore. Il genio artistico è colui che è propenso all'ispirazione quando vede le opere altrui e colui che sa ispirare con le proprie opere (il critico d'arte per essere tale deve essere solo ispirato). Quindi ecco che con questa definizione l'arte si trova nella pittura, nella scultura, nella musica, nella scrittura, nella filosofia, nella matematica, nella scienza... ma anche nella vita di tutti i giorni, nelle piccole cose quotidiane (lo Zhaung-zi d'altronde ci dice che il Tao lo possiamo trovare anche nella...  ;D ). Anche questa idea la reputo alquanto folle, eppure NESSUNA definizione di arte finora letta mi ha mai soddisfatto e questa devo dire che è la prima che mi soddisfa.

Ma cos'è l'ispirazione? Ne vedo di vari tipi, per esempio: 1) l'ispirazione del senso del bello ( l'io per un istante diventa per un istante un soggetto contemplativo - dimenticandosi del resto - e ammiriamo l'oggetto in questione), 2) l'ispirazione del senso del sublime (confrontiamo noi stessi per contemplare qualcosa molto "più grande/potente" di noi... da notare che a differenza del bello può essere un'esperienza non proprio piacevole), 3) l'ispirazione del senso del "mono no ware" (termine giapponese che indica un senso di ammirazione della bellezza di una cosa transiente, unita ad una forte consapevolezza della transienza di tale bellezza - contiene la nostra sensazione del "nostalgico") 4) l'ispirazione che induce in noi una sorta di ossessione o che ci fa produrre idee (cosa che può essere dovuta alla visione di un'opera d'arte ma può venire dal nulla) 5) l'ispirazione di un senso di estrema paura (tipo il samvega buddista che è stato definito lo "shock estetico" che abbiamo quando con la visione cosmica vediamo e comprendiamo la realtà del dolore, della morte ecc) 6) l'ispirazione di un senso di pace (in questo caso è come se la nostra mente si fermi e raggiunge la pace perdendo ogni preoccupazione individuale - se questo fosse uno stato incondizionato potrebbe somigliare al nirvana) 7) di libertà ecc    

Cos'è per voi l'arte?


In questo forum (e nel precedente) sovente mi son dichiarato devoto dell'ispirazione, che qui rinnovo di par grado... anche se non v'è gradualità in ciò, o lo si è o, al più, se ne può parlare... ma è un'altra cosa.

E trovar un'altra persona che ne coglie la valenza non mi può che far piacere.

Pur credendo che il movimento sia tutt'uno, la natura temporale e sequenziale della mia struttura interpretativa vede per primo agir il soffio dell'ispirazione (parola che richiama l'aria e per analogia il vento) e quindi prodursi la conseguente realizzazione artistica.

Qualcosa rimane imprigionato nell'opera d'arte, in molti indefinibili modi... così che l'osservatore (spettatore), se ricettivo, ne può coglier in una certa misura la vibrazione, sperimentandola secondo le modalità della sua struttura interpretativa.

Non m'appar per nulla folle pensar, come dici, che il genio artistico sia connaturato ad essa (ispirazione) e personalmente l'ho da molto creduto, sperimentato (secondo le mie limitate possibilità) e financo scritto... non per insidiare la primigenitura d'una definizione ma credo sia patrimonio di tanti da tanto...  

Cosa sia l'ispirazione ritengo sia un mistero al par di quello della vita o dell'origine (o la fine) di ogni cosa... chi ne percepisce il tocco (anche se a volte può manifestarsi con sorprendente forza) non dubita del suo intervento...  uno degli esempi che preferisco riguarda il sommo Raffaello, quando, dopo tanto penar ed attesa, gli si profferì qual visione così potendo completare una delle sue opere migliori, considerata al livello della sola Gioconda, la Madonna Sistina.

http://spazioinwind.libero.it/gburrini/contributi/alda/sistina.html

 
Riguardo le distinzioni che operi sui differenti tipi di ispirazione mi par che vai descrivendo un meraviglioso albero, innestato con molteplici specie di frutti... per dar a tutti la possibilità d'assaggiarli, poiché son a differenti altezze e di tutti i colori... ma quel che importa è che lo zucchero che contengono... nutre...  

Ed estendendo la domanda, qual è lo scopo (se ne ha uno) dell'ispirazione se non rivelare qualcosa, far scorgere una traccia ed invitare a percorrerla?

...per giungere dove..?

... eh, le domande, al par della stessa ispirazione, non finiscono mai... (per il momento).
 


Un cordiale saluto

Jean
 
 
#636
Varie / Re:Varie
30 Luglio 2017, 21:37:31 PM
Citazione di: sgiombo il 30 Luglio 2017, 15:21:48 PM
Per un mese sarò "via" con possibilità di accesso a Internet per lo meno molto limitate e difficoltose.

In maniera poco o punto ortodossa (me ne scuso) saluto momentaneamente tutti in questa sede.

Ci rileggiamo a Settembre.

Statemi bene!

Caro sgiombo,

son contento della scelta di questa sede per i tuoi saluti estivi... e per ricambiare mi applicherò in un esercizio di logica (che apprezzi) nel tentativo d'indovinare la meta della tua vacanza... 
tuttavia se anche non l'azzeccherò (sarebbe già tanto andarci vicino...) confido apprezzerai l'impegno...  ;) 


... dov'è diretto l'amico sgiombo? 

partiamo dalle informazioni disponibili... questa è la prima estate che si ritrova pensionato e presumo lo sia anche la compagna (moglie) o almeno non sia occupata...
che sia un appassionato di motocicletta ben lo conosciamo ma non credo che nell'occasione di queste vacanze (ben un mese...) se ne servirà... mi vien da pensare che il suo viaggio (di cui spero ci dirà qualcosina nell'apposita sezione...) sia un progetto nel cassetto che finalmente ha visto la luce arrivato alla meta della meritata pensione. 
Qualcosa d'importante e impegnativo (anche fisicamente)... e distante, geograficamente.

Beh, il comandante sgiombo un pensiero a Cuba l'avrà fatto di certo... ma anche la Russia è nel novero delle possibilità... e ben potrebbe essere uno dei due  :-\ ... se non fosse per l'indizio della difficoltà di connessione (che in entrambi i luoghi è garantita o quasi)... 

... così mettendo nel calcolatore tutti i dati... più un ingrediente segreto che svelerò in seguito... ecco il risultato : Kurdistan   

o, io c'ho provato... ma se, più semplicemente sarà un soggiorno in montagna o a... Rimini... o un tour intorno al mondo... ti prego di dirmelo...  ::)  8)

in ogni caso buona vacanza e... torna più buono (... battuta di spirito, eh... lo so che sei un burbero pacioccone...   :-X )

Jean
#637
Citazione di: sgiombo il 30 Luglio 2017, 15:17:10 PM
Benvenuto (-a) anche da parte mia!
???   O sgiombo,

Miriam 'un c'è più (al momento) ... uscito quasi subito, da cui il mio post con annessa poesiola...  ;D  

J4Y
#638
Ci sono evasioni ed evasioni...

ricordo quelle innocenti (beh, non del tutto...) di Lucio Battisti  e (per restare nell'argomento) apprezzo particolarmente le "dolci evasioni", prodotti di pasticceria realizzati da una cooperativa sociale (L'Arcolaio) di tipo B nata a Siracusa nel 2003 con lo scopo primario di offrire percorsi qualificati di reinserimento sociale e lavorativo ai detenuti della Casa Circondariale di Siracusa.

Si, son anche questi dei viaggi... e a loro modo individuano quel "vuoto da colmare" (in diversi modi...) evidenziato da Acquario...

 ...................


ahi serva italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiero in gran tempesta,
non donne di provincie, ma bordello!
Il mondo invero cambia, solo resta
 
il ricordo del bel viaggio quell'estate.
Per riveder colei che sempre amavo
ho tradito la fiducia che prestate
a chi sommesso sconta, ed io scontavo
 
la pena che si merita chi uccide.
Ma il castigo più grande, in verità,
è che seppure un uomo si ravvede
la memoria lo riporta all'empietà.


 .........................


Ciao Lou, sembra che la botta massima di caldo stia per arrivare... ti auguro di poterti "catapultare" (... da brividi immaginarsi la tua macchina e roulotte procedere in tal modo in autostrada... ) nella tua Valleverde, con scarpe adeguate alle passeggiate...

... ricordo che tanto tempo fa in una passeggiata (... piccolo viaggio) in montagna incontrai una ragazza che si dava da fare per districare un aquilone rimasto impigliato in un magnifico abete, d'un verde particolarmente brillante, quel giorno...

... naturalmente mi son subito offerto d'aiutarla, tuttavia l'impresa di "liberare" l'aquilone si dimostrò ben più difficile del previsto... il filo d'argento s'era attorcigliato in più punti e l'albero era impossibile (per me) da scalare... pur imprigionato l'aquilone rimaneva fortunatamente sospinto in aria dal vento... dopo ripetuti tentativi falliti elaborammo una strategia che consisteva nell'attendere l'onda buona ...no, quella era la settima di "Papillon"... un buon colpo di vento, issarsi d'un paio di metri e dar corda...

... naturalmente la donna dovette accettare d'essere sollevata da me, non si poteva l'inverso... e ricordo, ahi dolci ricordi, evasioni dalla normalità... che predisponendoci alla manovra... eh, beh... entrammo un po' in contatto...

... venne il colpo di vento e l'alzai d'un sol colpo, lei dette corda e l'aquilone si liberò!

Se vi chiedete cosa m'è più rimasto impresso di quell'avventura estiva... si, certo... anche i piccoli seni della ragazza...

ma su tutto...

beh, quando l'ho alzata... non so come dirlo, si certo, ci ho messo forza... tuttavia...

...tuttavia... per quanto minuta la donna parve non pesar nulla, o assai poco... così che ho avuto proprio la sensazione che in realtà sia stato l'aquilone ad alzarla... va beh, idiozie, ero giovane...

ma quando me ne andai (... accidenti... perché non rimasi di più con lei..? mah...) non so come mi ritrovai a formular pensieri che prima d'allora non avevo, sull'invisibile filo che lega i nostri destini e il desiderio (e la paura, a volte...) d'esserne affrancati... 


Poi giunsi ad un'osteria di montagna (dove ogni vino è buono...) e mi fermai per un bicchiere... già provavo nostalgia per l'occasione perduta, cara Lou... mi sa che ho scritto cose migliori di questa, perdonami...



Jean
#639
Taluni son viaggi  ricorrenti, ciclici... chissà che qualcosa della nostra vita non rimanga nelle pieghe dello spazio-tempo in attesa di ripresentarsi... questa strana coppia (lo spazio-tempo), dove lo spazio viaggia (si muove) nel tempo e il tempo viaggia (si muove) nello spazio... forse che per fare un bel viaggio occorra essere in due?

Si, qualcosa rimane nelle pieghe dello spazio-tempo (collettivo ed) individuale... ad esempio l'amore, che può esser per qualsiasi cosa o come più facilmente accade, per un'altra persona che per un certo tempo, accostandosi a noi, inesplicabilmente ci completa, del tutto o in parte...

E dunque per fare un bel viaggio occorre la dualità, esser in due...

... un giorno di 44 anni fa un ragazzino e una ragazzina appena adolescenti scapparono assieme...


"Giuro, che primo poi ti vengo a riprendere". Era il 1973 e, nella periferia di Roma, un ragazzino sinti di 14 anni, si chiamava Giuseppe Mastini, si innamorò di una ragazzina un anno più grande di lui: Giovanna Truzzi, anche lei di una famiglia nomade. 

Tornarono a casa dopo qualche giorno, i genitori dissero loro che non avrebbero mai più dovuto vedersi. Così è stato, fino al 30 giugno scorso. Quando Giuseppe Mastini, che nel frattempo era diventato Johnny lo Zingaro, un bandito, un omicida condannato all'ergastolo, un'icona del crimine degli anni '80, ha deciso di fuggire dal carcere.

Era l'ennesima volta, la terza dicono i ritagli dei giornali dell'epoca, ma erano trent'anni che non provava più a scappare. Questa volta infatti era diverso: Johnny non era fuggito per la libertà, ma per l'amore. In uno dei suoi permessi lavorativi, concessi dall'istituto penitenziario di Fossano per svolgere attività nella scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, ha incontrato alcuni vecchi amici sinti romani. 


Gente che non vedeva da quando era ragazzino. Non hanno ricordato i tempi delle rapine, dei colpi nelle ville, di quegli omicidi che gli sono costati l'ergastolo. Ha fatto loro soltanto un nome: "Giovanna, ve la ricordate Giovanna?". Se la ricordavano. Di più avevano il suo numero di telefono: viveva in Toscana da anni, aveva quattro figli grandi. Johnny il bandito non ha resistito. L'ha chiamata: "Ti ricordi?" le ha detto. "Non ti ho mai dimenticato" gli ha risposto. 

Così hanno organizzato la fuga, lui da Fossano lei da Pietrasanta, dove era agli arresti domiciliari. Il 30 giugno Johnny lo Zingaro è salito su un taxi che lo ha portato alla stazione di Genova. Ha preso un treno che lo ha portato a Viareggio, dove ha trovato lei che lo aspettava. A casa Giovanna aveva lasciato una lettera per i suoi figli: "Scusate, ma scappo con l'amore della mia vita".

http://www.repubblica.it/cronaca/2017/07/26/news/johnny_lo_zingaro-171723665/?ref=RHPPBT-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1


La storia ci racconta come finì la corsa... (Guccini docet)

... coincidenza, quanto detto ben si collega a questo intervento:
 
Il viaggio ci rende sempre e comunque migliori?

(post 24-Lou) https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-culturali-e-sociali/il-viaggio-ci-rende-sempre-e-comunque-migliori/msg13817/#new

... ritengo che pur ri-trovandosi spesso in una continuazione della vita di tutti i giorni in molti casi, il desiderio di viaggiare nasca e sia mosso da una profonda esigenza di evasione, fuga, avventura, esplorazione, curiosità, nostalgici di una patria nomade e, aggiungo, alienazione - proprio dalla esperienze della quotidianità, per molti. 
 
Ho fornito degli spunti, per chi abbia voglia, in questi giorni d'estate, di svilupparli...
 
un cordiale saluto
Jean

 
#640
Percorsi ed Esperienze / Re:Prigioniera
26 Luglio 2017, 22:39:00 PM
Citazione di: Duc in altum! il 01 Aprile 2017, 12:20:03 PM
"A volte si va via per riflettere. A volte si va via perché si è riflettuto". (Alda Merini)

::)  ::)  ::)

... caro amico Duc...

... solo tu puoi sollevarmi dall'interrogativo che da un po' vado ponendomi sulla tua persona... l'hai fatto apposta (premeditato) o è una coincidenza che l'ultima citazione (di Alda Merini) in risposta al tema, appunto corrisponda al tuo ultimo intervento?

Il sottoscritto ama la modalità "artistica" e la tua par l'uscita di scena, del tutto inaspettata all'auditorio, d'un valente attore che concluda la carriera...

Non me ne fossi accorto (... ma da un po' giravo attorno al tuo nick da lungo assente...) forse ti avrei scritto in privato, per chiederti come va e per rinnovarti la mia stima, cosa che faccio ora qui, pubblicamente.

E, naturalmente... non me la racconti che non hai scelto apposta il 700esimo post per svignartela... e visto che il gioco è scoperto non sei più "prigioniero" (...strano, nevvero?... il tema della discussione...) di quella forma mentale che l'ha originato... così che attendo fiducioso (... con fede, Duc...) il 701esimo e un nuovo inizio...


Con affetto

Jean
#641
:) - Dissento sulla collocazione del topic, la sezione viaggi del forum lo poteva ben accogliere. 

L'appropriata collocazione delle discussioni se non rende sempre e comunque migliore la comprensione almeno ne agevola  i fruitori.
(a mio modesto parere). 
 

J4Y
#642
 ... e ben-uscito...

 
Chi prima e chi dopo
e chi lascia un segno.
Ma quale lo scopo
che da vita al disegno?
 
Nell'acqua parole
che arrivano al mare
chi tante ma tante e chi invece... due sole
e poi tutto scompare...
 

J4Y
#643
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
21 Luglio 2017, 13:42:32 PM
Mi associo alle parole dell'amico paul11 , dedicandoti questa mia poesia, in memoria .

Madonna di luglio - (Orazio Gentileschi - Madonna dello svezzamento)





Della  vita in un vaso l'intero contenuto,
pur se sappiamo che tutto va lasciato
ancor  la mano pesca ciò che ha dato e quel che ha avuto.
Per  rimirarlo  steso e ben lisciato
che la memoria un po' di luce porta.
 
Non di quel  lampo che t'aprì  le porte al mondo,
che di  tal  luce negata vien la scorta;
altro è il chiaror  e sovente l'ampi  guizzi
passato il varco, nel cuor  van  dritto al  fondo.
 
Nulla t'importa  di  saperi,  averi e pizzi,
giusto quel tocco al tuo toccar con mano,
giusto quell'occhio che al tuo rende la vita,
e dentro te saper che non fu vano
ogni tuo passo,  l'intera tua partita.



un caro saluto

Jean
 
#644
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
16 Luglio 2017, 08:21:08 AM
Per mille motivi la vita è indubbiamente difficile e la sofferenza che la pervade raramente permette alla bilancia di risalire dalla parte opposta, non dico della gioia ma almeno della serenità, di un po' di pace.

Ma oggi, per il secondo giorno (spero di sette) sono in vacanza... pur se i (seri) problemi mi accompagnano e come pensiero (trovandomi altrove) ritornano senza posa intervallandosi ad altri.

Per il secondo giorno, seduto su una comoda poltroncina  da cui mi son lasciato scivolare sino ad appoggiare la nuca sulla stessa, per una ventina di minuti mi son rivolto al sole al tramonto, con gli occhi chiusi, ed anche oggi il vento soffiava impetuoso alla mia destra, a tratti facendomi ondeggiar le gambe.

Il vento troppo forte di questi luoghi che non mi è mai riuscito d'accettare completamente... ieri ed oggi non mi ha dato più alcun fastidio...

Mi son ritrovato ad ascoltar la sua voce... che è la voce della resistenza delle cose che incontra... perché esso non produce suoni, essendo pura forza in azione...

La resistenza delle mie orecchie produceva una tonalità, quella del naso un'altra... la fronte, persino, un'altra ancora, e più in là... la seggiola, le mie gambe... gli arbusti e gli alberi...

Non me n'ero mai accorto, la voce del vento è la resistenza delle cose che incontra... e tra tutte le cose che può incontrare, gli alberi son quelli che sanno accettarlo completamente.

Pur se arrivano a schiantare... un attimo dopo, su quei rami (o sull'intero albero) ritorna il suono dell'accettazione, perché quel che è stato è stato.

Se sapeste, davvero, cosa sono e da dove provengono i pensieri potreste dir che il vento è una cosa e quelli un'altra... ma d'entrambi conosciamo solo gli effetti... così, non conoscendo la loro natura, non mi son meravigliato che colà seduto, illuminato dal sole e avvolto dal vento... quest'ultimo si portasse con sé i grevi pensieri di questo mio tempo.

Nell'alzarmi mi son reso conto d'esser stato davvero seduto... per una volta c'ero davvero, lì ad ascoltare quel vento che non avevo mai completamente accettato.

Mentre esso ha accettato e preso con sé il mio peso.

Cosa siamo... cosa, davvero, ci circonda?


 
Jean

 
#645
Varie / Re:Varie
11 Luglio 2017, 17:04:49 PM
Troppe parole...

La terra e poi, appunto ...
...l'aria...
ah... gli spazi bianchi... i puntini!
A dar aria e respiro...
 
Quel che vuoi dir in cento
Dieci bastan e avanzano...
Provate, ponete l'argomento...
 
Tutto proviene dalla parola (terra)

E tutto ritorna ai (all'aria...) puntini


J4Y