Citazione di: doxa il 08 Gennaio 2023, 18:33:59 PMNel 1690 il filosofo Bacone scrisse nel "Nuovo Organo": "...è errore caratteristico ed eterno dell'intelletto umano di essere motivato dalle affermazioni più che dalle negazioni, mentre per correttezza e per metodo dovrebbe mostrarsi imparziale verso entrambe".Questa citazione mi ha fatto tornare in mente, a proposito del ragionare, magari non erroneo ma manipolabile, un "vecchio" studio (di una decina d'anni, qui uno dell'anno scorso) che osservava come un popolo che dà alla donazione degli organi un valore maggiore, ma deve scegliere di registrarsi per farlo («opt-in»), finisce con il donare (<15%) molto meno del popolo che non gli dà un valore particolare, ma per non donare deve dichiararsi "fuori lista" («opt-out» e finisce con tasso di donazione >90%; fonte).
Tutta questione di pigrizia nel mettere una spunta su un modulo? Traduco, o meglio, faccio tradurre da Google, la sintesi di un articolo al riguardo:
«I tassi di partecipazione ai programmi di donazione degli organi sono noti per essere fortemente influenzati dalla relativa politica di default in vigore ("opt-in" vs. "opt-out"). Tre studi forniscono la prova che questa differenza nella partecipazione può verificarsi in parte perché il requisito di opt-in o opt-out comporta grandi differenze nel significato che gli individui attribuiscono alla partecipazione. Dai partecipanti americani nello Studio 1 la partecipazione è stata valutata come azione più significativa quando l'accordo [per la donazione, n.d.t.] è stato presumibilmente ottenuto in base all'opt-in, piuttosto che condizioni di opt-out e il mancato accordo come maggiore abrogazione di responsabilità quando tale decisione è stata presa in opt-out piuttosto che in condizioni di opt-in. Lo Studio 2 ha replicato questi risultati con gli intervistati che vivono in Germania, che impiega una politica di donazione opt-in, e in Austria, che ha un politica di opt-out. Lo studio 3 ha richiesto ai partecipanti americani di valutare varie azioni che differiscono nello sforzo e nel sacrificio di sé che richiedono. Come previsto, il posizionamento della donazione di organi, su una scala graduata di paragone, differiva in modo significativo a seconda che fosse presumibilmente realizzato in un paese opt-in (dove era considerato più o meno come regalare metà di una ricchezza in beneficenza alla propria morte) o un paese di opt-out (dove ricadeva tra il lasciare che gli altri passino avanti di un posto in fila e fare volontariato per un po' di tempo per aiutare i poveri). Discutiamo il rapporto tra questo cambiamento di significato ed altri due meccanismi - l'inerzia comportamentale e le norme implicite - che crediamo siano alla base del effetto di default nel processo decisionale e in altri effetti delle politiche progettate per influenzare i decisori». (fonte)