Visto che Phil non si dà proprio conto di rispondermi nonostante che per due volte gli abbia rivolto i miei post dirò che il patriarcato implica tanto le code ai caselli, o il viadotto di Genova, quanto il passante di Mestre, o la Ca' d'Oro a Venezia. Va meglio così? Come dire ... un terremoto implica il crollo di molte case, ma non tutte crollano. Come mai? Comunque ha ben ragione niko a dire che le cose sono così perché sono così. L'esigenza del perchè è tutta umana quindi e presupporrebbe un minimo di metafisica; dunque, cosa osterebbe mai a opinare che la violenza sulla donna esista in virtù di un patriarcato che può generarla?, dato pure che più di un indizio porta a pensarlo?
Osterebbe, dal mio punto di vista, la presa d'atto che nell'evoluzione del linguaggio e del pensiero il motore sia il comportamento; intendendo che il comportamento nell'homo abilis, più che ora, determinasse linguaggio in virtù di accidenti occasionali e non attraverso la premeditazione innescata dalla cultura alla sapienza. Dato quindi il dimorfismo sessuale tra maschio e femmina nell'essere umano e dato che il più forte non tende ad occuparsi più di tanto del più debole sarei incline ad inquadrare l'aggressività del maschio in questi termini piuttosto che all'interno di una presunta aggressivitá di natura genetica. Sarebbe pertanto naturale che quando transitammo dall'incoscienza scimmiesca alla coscienza umana si siano trasferiti nel linguaggio (in questo caso specifico i testi sacri) gli stessi rapporti di forza preesistenti a quelli umani
Osterebbe, dal mio punto di vista, la presa d'atto che nell'evoluzione del linguaggio e del pensiero il motore sia il comportamento; intendendo che il comportamento nell'homo abilis, più che ora, determinasse linguaggio in virtù di accidenti occasionali e non attraverso la premeditazione innescata dalla cultura alla sapienza. Dato quindi il dimorfismo sessuale tra maschio e femmina nell'essere umano e dato che il più forte non tende ad occuparsi più di tanto del più debole sarei incline ad inquadrare l'aggressività del maschio in questi termini piuttosto che all'interno di una presunta aggressivitá di natura genetica. Sarebbe pertanto naturale che quando transitammo dall'incoscienza scimmiesca alla coscienza umana si siano trasferiti nel linguaggio (in questo caso specifico i testi sacri) gli stessi rapporti di forza preesistenti a quelli umani