eh va bhè, ora (bobmax permettendo) mi appresto a ritornare sul tema principale della discussione.
Dove vuole andare a parare davvero Severino nell affermazione "la forma che lo costituisce e per la quale esso era, ad esempio, legna, e non un animale, questa forma, anche per la scienza, con l'incenerirsi del corpo diventa niente. Così, dunque, parlano i mortali, descrivendo il fenomeno della morte, quale si presenta nell'incenerirsi di un corpo. Ma, nonostante sembri quella del buon senso, è la voce della follia". ? Lui stesso parla delle leggi della termodinamica ma questi leggi sono valide in un contesto spazio/temporale . Tutta la fisica classica ci parla di leggi spazio/temporali. Ma la scienza , a partire dagli inizi del novecento e grazie a personaggi quali Heisemberg , Srhodinger, paul Dirac, Neils Bhor è arrivata a cogliere un altra dimensione dell essere che sembra essere diversa, e tuttavia reale, costitutiva , tantè che la tecnologia che si rifà alla meccanica quantistica funziona e ci rivela di una dimensione esistente e tuttavia eccedente rispetto alle dimensioni spazio/temporali.
Pensate solo al principio secondo cui si manifesta la sovrapposizione quantica dove la particella si viene a trovare in piu punti nello spazio contemporaneamente e determinatamente in nessun luogo o alle particelle cosi dette virtuali che appaiono per una frazione di secondo e poi scompaiono nel nulla e permeano lo spazio vuoto . L'entanglement, questa cosa che due paritcelle lontane da uno spazio indefinito sono in relazione e si influenzano a vicenda . E che cos'è questa cosa? è una dimensione che eccede quello che sono i comportamenti dell essere a livello di superfice , dove siamo noi , nello spazio e nel tempo ed è una dimensione che sembra essere davvero al di là della dimensione spazio/temporale. Quindi, secondo come lo capita io, Severino andava a parare ad una ulterirità oltre lo spazio e il tempo un ulteriorità che non è un illusione, è se mai una profonda investigazione, una penetrazione nei fondamenti stessi dell essere. E non a caso, uno dei logici più brillanti dell inizio del novecento , parlo di Ludwig Wittgestein, scrive nel tractatus logicus filosoficus 6.4 / 3-1-2 la seguente frase " la soluzione dell enigma della vita nello spazio e nel tempo è al di là dello spazio e del tempo" .
Dove vuole andare a parare davvero Severino nell affermazione "la forma che lo costituisce e per la quale esso era, ad esempio, legna, e non un animale, questa forma, anche per la scienza, con l'incenerirsi del corpo diventa niente. Così, dunque, parlano i mortali, descrivendo il fenomeno della morte, quale si presenta nell'incenerirsi di un corpo. Ma, nonostante sembri quella del buon senso, è la voce della follia". ? Lui stesso parla delle leggi della termodinamica ma questi leggi sono valide in un contesto spazio/temporale . Tutta la fisica classica ci parla di leggi spazio/temporali. Ma la scienza , a partire dagli inizi del novecento e grazie a personaggi quali Heisemberg , Srhodinger, paul Dirac, Neils Bhor è arrivata a cogliere un altra dimensione dell essere che sembra essere diversa, e tuttavia reale, costitutiva , tantè che la tecnologia che si rifà alla meccanica quantistica funziona e ci rivela di una dimensione esistente e tuttavia eccedente rispetto alle dimensioni spazio/temporali.
Pensate solo al principio secondo cui si manifesta la sovrapposizione quantica dove la particella si viene a trovare in piu punti nello spazio contemporaneamente e determinatamente in nessun luogo o alle particelle cosi dette virtuali che appaiono per una frazione di secondo e poi scompaiono nel nulla e permeano lo spazio vuoto . L'entanglement, questa cosa che due paritcelle lontane da uno spazio indefinito sono in relazione e si influenzano a vicenda . E che cos'è questa cosa? è una dimensione che eccede quello che sono i comportamenti dell essere a livello di superfice , dove siamo noi , nello spazio e nel tempo ed è una dimensione che sembra essere davvero al di là della dimensione spazio/temporale. Quindi, secondo come lo capita io, Severino andava a parare ad una ulterirità oltre lo spazio e il tempo un ulteriorità che non è un illusione, è se mai una profonda investigazione, una penetrazione nei fondamenti stessi dell essere. E non a caso, uno dei logici più brillanti dell inizio del novecento , parlo di Ludwig Wittgestein, scrive nel tractatus logicus filosoficus 6.4 / 3-1-2 la seguente frase " la soluzione dell enigma della vita nello spazio e nel tempo è al di là dello spazio e del tempo" .