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Messaggi - anthonyi

#646
Citazione di: Jacopus il 16 Febbraio 2025, 09:05:58 AMSulla Crimea bisognerebbe però precisare che:
1) è una regione di cultura russa da secoli. Fu regalata alla Ucraina da Krushiov negli anni '50 dello scorso secolo.
2) Non conosco i particolari ma l'Ucraina non ha mai concesso i vasti poteri di autonomia che avrebbe dovuto concedere come fece l'Italia con il sud Tirolo. E l'Ucraina non ha come stato confinante una quieta e piccola Austria.
3) A parti inverse sarei curioso di vedere come reagirebbero gli USA se in Messico si insediasse un governo ostile.
In realtà la Crimea già godeva di uno statuto speciale, se poi vogliamo tornare indietro nella storia diciamo che anche la Turchia potrebbe rivendicare qualcosa, e addirittura noi italiani, visto che l'impero romano era arrivato anche lì.
Quanto alle parti inverse basta vedere il caso concreto, a Cuba, oltretutto grazie a una rivoluzione, si impone un governo dichiaratamente ostile agli USA, a pochi kilometri dalle coste USA. certo gli USA fatto l'embargo, hanno provato anche
 a favorire un'insurrezione, ma non hanno mai provato ad invadere militarmente Cuba, e dire che avevano anche una base militare nell'isola dalla quale far partire l'attacco, e avevano anche un pretesto importante per farlo, perché il governo di castro aveva confiscate tutte le proprietà nelle quali erano stati in vestiti molti soldi di investitori USA. 
Comunque, jacopus, io ti avevo chiesto tutt'altro, tu hai parlato di "provocazioni" e volevo solo sapere se quelle a cui ti riferisci sono le "provocazioni" farlocche di cui parla Pio, o se hai conoscenza di provocazioni serie fatte da paesi della NATO. 
Da parte mia io ho solo conoscenza di tante provocazioni fatte dalla Russia nei confronti di paesi NATO, rispetto alle quali i paesi NATO hanno sempre evitato di rispondere, con l'unica eccezione della Turchia che rispose a uno sconfinamento abbattendo l'aereo russo che  aveva sconfinato. 

#647
Citazione di: Pio il 16 Febbraio 2025, 08:23:19 AMCi sono state tre imponenti esercitazioni militari congunte tra NATO, USA ed esercito ucraino tra il 2017 e il settembre 21. Ufficialmente l'Ucraina non fa parte della Nato e non aveva nessun patto di alleanza con gli Usa. Notizie del tutto trascurate dai media mainstream in quegli anni, che  facevano capire quello che si stava preparando. Poi, ad un certo punto tutti si sono svegliati: l'invasione! Quando parlo con amici mi stupisco ancora che praticamente tutti manco sapevano che la guerra di "secessione" ucraina era scoppiata già nel 2014.  ???
Se é per questo in ucraina ERANO ANCHE continuamente presenti consulenti militari USA. Questo vuol dire solo che la NATO collaborava con l'Ucraina nello sviluppare strategie difensive anti invasione russa. Non dimentichiamo che la russia aveva già invaso parte dell'ucraina, cioè la Crimea è parte del Donbass.
Oltretutto a questo aiuto difensivo gli USA erano impegnati per i patti sottoscritti negli anni 90 nei quali USA, Inghilterra e Russia si impegnavano a garantire l'integrità territoriale Ucraina.
Solitamente come "Provocazione" in senso bellico si intende un atto nel quale non é stato rispettata l'integrità del territorio e l'incolumità delle forze militari presso il confine, comunque qualcosa di illegittimo.
Le esercitazioni militari NATO, erano invece assolutamente legittime, e a posteriori anche necessarie, vista la successiva invasione operata dalla Russia.
E comunque le esercitazioni non erano per nulla "imponenti", esse impegnavano alcune centinaia, al massimo migliaia, di militari.
A confronto le esercitazioni russe impegnano ordinariamente decine di migliaia di militari.
Quanto ai "media mainstream" non mi risulta che si occupino ordinariamente di esercitazioni militari NATO che sono probabilmente centinaia, naturalmente le pubblicazioni specializzate ne parlano perché non vi é nessuna ragione per tenere segreti riguardo ad esse.
Oltretutto le esercitazioni presso il confine sono un'opportunità per l'avversario per osservare le strategie di chi si esercita, i russi, oltre ad essere permalosi e paranoici, sono anche stupidi se non hanno sfruttato quell'opportunità, cosa che invece hanno fatto gli USA con grande interesse quando Cina è Russia hanno deciso di fare le loro esercitazioni navali intorno a Taiwan.
#648
Citazione di: Jacopus il 16 Febbraio 2025, 02:55:10 AMLa mia posizione sulla Russia è sempre stata la stessa. La Russia è una grande nazione. E' stata negli ultimi decenni provocata dagli USA, che ha usato l'Europa e l'Ucraina come pedine del suo gioco. 
Per cui la tua posizione, jacopus, é perfettamente in linea con la posizione della propaganda filoputiniana.
Sapresti farmi un esempio, jacopus, di un fatto storico che dimostri queste "provocazioni". 
#649
Citazione di: Adalberto il 15 Febbraio 2025, 20:47:05 PMTranslator
 
 
Non so se Trump e Putin siano o meno gangster in doppiopetto, ma certo sono ur-fascisti.
 Mi riferisco a Umberto Eco che segnalava  il riaffiorare costante nella storia di questo ur-fascismo che si manifesta sempre sotto spoglie diverse, ma con sostanza uguale. Quella di una autorità che dialoga direttamente con il popolo scavalcando la  pretesa di impersonare un Popolo e la sua idealizzata volontà.
Lo scopo invece è quello di soggiogare le masse smarrite nei momenti di crisi affascinandole con una  oratoria semplificatoria, una gestualità teatrale  e soprattutto proclami roboanti.
Sono tecniche di psicologia delle folle enunciate e denunciate dal lucido Le Bon più di un secolo fa.


Questo però é solo una parte del fascismo, ed é l'essenza della retorica populista.
Per avere il fascismo in senso pieno devi avere anche la violenza, e quella, per fortuna, nella storia politica di Trump c'é molto poco. 
Certo c'é l'assalto a Capitol Hill, Ma é Comunque troppo poco rispetto ai livelli di violenza che i regimi fascisti presentano. 
#650
Citazione di: niko il 15 Febbraio 2025, 12:11:50 PMChi siano i Troll intendevo chiederlo a Eutidemo, che per altro ha pure risposto...

Ma stai a vedere che alla fine si scopre che qui gli unici "Troll", ma proprio gli unicissimi, sono i centrosinistrati e i draghiani, che a parole amano con tutto il loro dolce cuoricino la democrazia; a fatti, pero', vorrebbero veder continuare a tutti i costi, e per un altro po' di annetti, questa assurda guerra e mattanza contro la volonta' della maggioranza degli italiani, (e per inciso: pure contro quella della maggioranza dei cittadini americani) e schiumano di rabbia, e di invidia, se, eventualmente, cosi' non succede...

"E la conferenza di Monaco come quella passata che fu con Hitler, e l'Ucraina tradita e abbandonata, e la pace a queste condizioni sarebbe piu' preoccupante della guerra, eccetera eccetera": di perla mediatica in perla mediatica...

That's democrazia, guys... quella che, a chiacchiere, amano tutti.





C'è ne fossero di Draghi ani e più in generale persone di buon senso che si mettono a fare i troll. Il problema é che da questa parte non li paga nessuno, è quindi non ci sono. 
Putin invece, almeno fino ad ora paga, ed é sempre Putin a decidere quando finisce la guerra, mica gli italiani. Noi italiani al massimo possiamo evitare di mandare agli ucraini quelle quattro cianfrusaglie di armi che abbiamo, a conti fatti per loro potrebbe essere addirittura un vantaggio. 
Comunque sbagli niko se affermi che gli americani sono contro la guerra, più che altro alla gran parte di loro importa poco, ma se chiamati in causa prendono posizione, e non a favore di Putin. 
Non a caso quando lo speaker della camera USA blocco gli aiuti all'ucraina, Trump lo dissuade dal continuare perché un sondaggio aveva rivelato che la maggioranza degli elettori repubblicani volevano che l'Ucraina venisse aiutata a far la guerra. 
#651
Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2025, 14:21:21 PM
La questione è controversa, perchè, sia pure in misura minore, la carestia fu anche la conseguenza della rapida industrializzazione sovietica e della collettivizzazione dell'agricoltura; tuttavia, visto che l'armata rossa saccheggiava le fattorie ucraine, facendo morire milioni di persone, da allora gli Ucrani partorirono un "ODIO MORTALE" per i Russi (che dura tutt'ora).
***
***
Su questo non sono d'accordo, eutidemo. La lotta ucraina per la libertà ha origini più lontane, e comunque gli Ucraini non odiano i Russi, vogliono solo essere liberi di gestire la propria vita. 
#652
Tranquillo niko, il troll non sei tu, si vede che le cose che scrivi ti vengono dal cuore, anche se sono sbagliate dal mio punto di vista.

Eutidemo, hai ragione a dire che Trump e Putin sono gangster, ma almeno per il primo bisogna dire che si tratta di un gangster presidente di uno stato ben strutturato dal punto di vista costituzionale, per cui nonostante la sua mancanza di scrupoli si trova vincolato al suo ruolo di presidente.
Io vedo nel Trump di questi primi giorni un altissimo livello di egotismo, lui vuole essere la soubrette, il centro dell'attenzione, per questo la spara grossa, e allora, dando eccessivo valore alle sue parole, si corre il rischio di non interpretare come stanno le cose.
Piu che le parole contano gli atti materiali, da qualche giorno sono ripresi i viaggi di ispezione Radar da parte degli USA nel mar nero, si tratta di una scelta autonoma del pentagono, ma dubito che non sia stata concertata con Trump. E non si tratta esattamente di un atto di pace, é un atto fondamentale per permettere all'ucraina di avere quelle informazioni fondamentali che poi le permettono di fare i suoi attacchi a lungo raggio.
La tua tesi sull'Europa vaso di coccio tra i vasi di ferro non la condivido molto. Certo Putin di ferro ne ha molto, ma si tratta di ferro vecchio, non può far male più di tanto. 
Anche sulla forza nucleare ci sono molte incognite, se nel settore convenzionale la Russia sta dimostrando di non essere neanche l'ombra di quello che era L'URSS, c'é da pensare sia lo stesso per le armi nucleari. D'altronde se Putin ha deciso di gettare più di metà dei militari del settore aerospaziale, che si occupa di gestire le bombe atomiche, nel carnaio ucraino, é evidente che anche lui non ha molta stima dell'utilità di questi addetti alla manutenzione delle bombe atomiche.
Personalmente credo che il pericolo per l'Europa sia soprattutto interno, tra l'incompetenza dell'attuale classe dirigente politica, e la ancor maggiore incompetenza dei sovranisti di ogni genere. In questo marasma mi sento comunque di esprimere la mia stima per il nostro PDC che, da buon opportunista come sempre noi italiani siamo, ha capito l'antifona, cioé che per ottenere qualcosa di buono per l'Italia bisogna soddisfare il narcisismo di Trump. Credo che questa sia comunque la migliore strategia, tanto più Trump verrà emotivamente soddisfatto nel suo narcisismo, tanto meno sentirà  il bisogno di fare qualcosa, tanto meno disastri farà. 
#653
Effettivamente in quel periodo, per effetto degli esperimenti nucleari, i livelli di radioattività si erano innalzati in tutto il mondo.
Per me é ragionevole pensare ci sia una relazione, ma non credo sia realistico pensare a qualsiasi tipo di compensazione.
Si tratta di chiamare in causa apparati militari, e gli apparati militari sono notoriamente al di sopra di questioni civili come queste.
Basta guardare quello che é successo per i proiettili l'uranio Impoverito, é difficile farsi indennizzare anche da parte dei militari che ne hanno subito l'effetto.
Oltretutto mi sembra che la tua patologia non sia considerata dalla medicina come effetto dell'aumento di radioattività che é considerato causa di alcuni tumori e leucemia, ma non della tua patologia.
#654
In effetti tu hai ragione, niko, nei rapporti internazionali la forza é un elemento di affermazione delle proprie ragioni. 
Se la Russia di Putin fosse riuscita realmente a schiacciare l'Ucraina in 3 giorni la storia sarebbe completamente differente e per Putin sarebbe stato facile far valere le sue tesi di egemonia.
Tra Stalin ed Hitler non c'era poi tutta questa differenza in termini di azioni criminali, però il primo la guerra l'ha vinta, il secondo l'ha persa. 
#655
Citazione di: daniele22 il 10 Febbraio 2025, 10:23:22 AMDovrebbero quindi abbandonare l'obsoleta prospettiva d'azione nel nome della patria, della ragione di stato, e dedicarsi alle ragioni dell'individuo, della sua ricchezza e della sua libertà. Il gioco resta intatto ed è fondamentalmente lo stesso; si è sempre più o meno conservatori nei confronti di abitudini e tradizioni, Patria compresa

Questo attiene alle idee di quelli che il partito lo fanno. Alla fin fine il discorso sui partiti si rivela strumentale perché alla base ci sono sempre i cittadini che i partiti devono farli funzionare. 
#656
Per capire a cosa servono i partiti bisogna domandarsi Qual'é l'alternativa ad essi.
La presenza dei partiti favorisce la presa di decisioni politiche da parte di gruppi di individui che hanno idee in comune. 
In assenza di partiti le decisioni le prendono tendenzialmente singoli individui che generalmente vengono definiti dittatori. 
#657
Citazione di: InVerno il 09 Febbraio 2025, 11:55:59 AMLe "persecuzioni" di cui parla Phyrosphera, e che anche i cristiani americani lamentano, sono quelle di non poter insegnare Genesi in parallelo all'evoluzione; di non poter proibire l'aborto o gli anticoncenzionali, è loro diritto, perchè criticare la fede è "offensivo", è un fatto intimo, quindi per non "perseguirli" bisogna dargli ragione.
Ma chi se ne frega di insegnare il genesi.
Quanto al proibire mi sembra sia un compito dello stato, i privati, cristiani o meno, non possono mica proibire qualcosa, ciò che é lecito alla fin fine lo decide la maggioranza. Nei confronti dell'aborto, in Italia, ha funzionato cosí e la legge sull'aborto é stata confermata da una popolazione italiana che in gran parte si dichiarava cattolica.
Quanto all'offensività nei confronti della fede é un punto dolente, perché nei nostri paesi liberali questa é l'essenza della persecuzione che subiscono i soggetti di ispirazione cristiana. Tra il non condividere e l'offendere c'é una bella differenza. E' usuale ad esempio da parte di voi atei dichiarati sollecitare l'idea che chi ha fede sia poco razionale, tendente a credere alle favole, è questo é un pregiudizio che voi esprimete, una discriminazione.
#658
Citazione di: Jacopus il 09 Febbraio 2025, 09:12:22 AMMa infatti sia Israele che Hamas seguono la prima modalità di pensiero. Jessica Benjamin lo sintetizza con il motto un po' hollywoodiano "ne resterà solo Uno". Io penso che Hamas e Israele abbiano entrambi ragione ed entrambi torto. Penso anche che non tutti gli israeliani siano favorevoli a quanto commesso dal governo israeliano e neppure tutti i palestinesi siano pro-Hamas. La violenza è una ruota che gira e che affonda le sue radici nel passato, nel passato remoto. Nel caso del conflitto arabo/israeliano, la diaspora di Tito è stato il primo step e ancor prima il sentimento di superiorità degli ebrei "sale della terra", "popolo eletto", una delle cause principali della decisione della diaspora da parte dell'Impero Romano. E quindi che facciamo, riesumiamo le spoglie di Tito e lo ammazziamo nuovamente oppure facciamo un processo ad Abramo e a tutti i suoi presuntuosi parenti di 3000 anni fa?
3000 anni fa certe cose erano perfettamente normali, da tutte le parti. 
Non é da quello che ci si basa. 
E neanche dalla presunzione di superiorità che é un tratto comune della gran parte dei popoli. 
Io comunque la simmetria non la vedo, perché nelle guerre c'é chi inizia, e chi reagisce.
E c'é poi il fatto che se quelli che sono contrari in Israele (contrari oltretutto in senso relativo, riguardante la dimensione della reazione che comunque non é messa in dubbio) possono manifestarlo pacificamente, a Gaza qualsiasi messa in discussione della linea della guerra continua é stata zittita ferocemente. 
#659
Citazione di: Jacopus il 09 Febbraio 2025, 08:33:12 AMPenso che nella cultura umana convivano da sempre due modalità di pensiero. La prima è quella della supremazia, del dichiararsi dalla parte della ragione, che crea violenza e sopraffazione e deumanizza l'avversario, lo rende vulnerabile. Dall'altra c'è quella del riconoscimento dell'altro, perfino dell'avversario e delle sue ragioni, che crea la possibilità di superare la violenza. Nel primo caso il mondo è paranoizzato nello scontro amico/nemico. Nel secondo il mondo diventa un luogo di un possibile incontro.
Nel secondo caso é certo possibile l'incontro, ma dipende dalla disponibilità di entrambi, e dal livello di disponibilità. Se si confligge é perché si pensa che l'altro abbia fatto o stia facendo qualcosa di ingiusto, e l'accettazione di questo é difficile. Oggi chiedere ad Israele di desistere dai suoi obiettivi é difficilissimo perché loro sentono di aver subito una grande ingiustizia, e anche perché il comportamento delle organizzazioni sovranazionali si é rivelato fortemente di parte, della parte loro avversa, per cui non possono mediare. 
Dall'altra parte abbiamo Hamas, o quello che ne rimane, che ha sfruttato la consegna dei prigionieri per fare ulteriori dichiarazioni di 
 propaganda guerrafondaia, al di là del temporaneo armistizio loro sono intenzionati a continuare la battaglia, fino all'ultimo uomo. 
#660
Citazione di: niko il 08 Febbraio 2025, 21:14:31 PMAssassini a freddo di vecchi e bambini palestinesi, in vili agguati, in contesti non di guerra  come il terrorista Baruch Goldestein, la cui organizzazione e' stata per altro messa fuori legge dallo stesso Israele subito dopo l'attentato, e di cui il ministro, della "difesa" (difesa per modo di dire) Ben Gviir ha il poster in casa.

La verita' esiste, e la verita' non e' sionista.

Linciato dalla folla una volta esauriti i colpi, del suo fucile mitragliatore, per alcuni e' un martire.

Forse pure per te, non so.

Io, per quanto mi riguarda, dopo il vile silenzio/consenso del paese di Melonia alle sanzioni economiche trumpiane contro la cpi, ho smesso di considerarmi cittadino, del paese di Melonia.




Approvo, non ti resta che partire per il Nord Corea o per la Russia per iniziare a costruire la tua Eurasia(basta che non la fai in Italia).
Quanto a Goldstein, "linciato dalla folla" dicevi? 
Ma non era un vile assassino di persone inermi? Se lo hanno linciato tanto inermi non erano. Naturalmente non é un martire, martire é colui che si consegna volontariamente al supplizio.