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Messaggi - Freedom

#646
Citazione di: sgiombo il 16 Gennaio 2019, 10:40:25 AM
Ovviamente dissento sulla considerazione di quella cristiana come la rivoluzione più radicale che esista.
Ti rispondo solo su questo perché è in realtà il passaggio decisivo. Posto che tu condivida (mi pare di sì ma smentiscimi se lo ritieni opportuno :) ) che lo snodo fondamentale sul quale lavorare per "cambiare il mondo" è combattere l'avidità.

Ebbene, il Vangelo è un continuo affrontare, sconfiggendola, l'avidità. Il giovane ricco perde il treno di poter seguire Cristo perché non riesce a staccarsi dai suoi averi. Addirittura il cristianesimo cosiddetto primitivo, abolisce la proprietà privata! Non cito ma, se non conosci il passaggio e se ti va, puoi dare un'occhiata agli "Atti degli Apostoli" dove tutti i discepoli si disfano dei loro averi e li mettono a disposizione della comunità cristiana. A dimostrazione dell'importanza, della vitale importanza di questa azione, uno dei discepoli che fa il furbo e si vuole tenere una parte degli averi per sé, muore all'istante fulminato dalla "giustizia divina". Se non è comunismo poco ci manca.

Ma la rivoluzione cristiana va avanti e si radicalizza andando oltre l'umana immaginazione: "se uno ti dà uno schiaffo tu porgi l'altra guancia". Capisco che sembri, allo stato, sostanzialmente impraticabile, ma stiamo comunque parlando di ideali. Anche il comunismo, almeno per ora, sembra impraticabile.
#647
Citazione di: baylham il 16 Gennaio 2019, 11:54:59 AM
Vorrei porre una domanda agli spiritualisti: che relazione c'è tra l'investimento di un'automobile e lo spirito del gatto?
L'investimento con un'automobile è solo la causa che ha suscitato, del tutto casualmente, le riflessioni che ho esternato.
Citazione di: baylham il 16 Gennaio 2019, 11:54:59 AM
Sono d'accordo con Ipazia che sugli interrogativi posti da Freedom la biologia dà le risposte più valide.

Rispetto agli interrogativi che ho posto la biologia dà ipotesi. Se vuoi dare un'occhiata al link che ho predentemente postato lo rileverai agevolmente. Poi possono essere considerate più valide di qualsiasi altra prospettiva di ricerca, per carità.
#648
Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 09:05:09 AM
Citazione di: Freedom il 16 Gennaio 2019, 08:42:54 AM
... cosa fa diventare degli atomi vivi? E cosa li fa ridiventare morti?
A me piace pensare che sia lo Spirito ma quello che a me piace pensare, oltre che essere irrilevante è anche poco interessante: lo so già! ;D
Quello che a me interessa è sapere cosa ne pensano gli altri.

Su questo ha ragione viator. E' più argomento da sezione scientifica che spirituale. Compresi i derivati filosofici, grandi come montagne e prolifici come conigli, conseguenti.
Dubiti che possa essere perseguita la prospettiva spirituale in un Forum spirituale? Sono sorpreso. Non vale dunque la pena di indagare "Cos'è la vita e da dove viene?" specialmente dopo che ho contraddetto, con successo, la tua affermazione che alla mia domanda risponde la biologia?
#649
Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
Devo esser sincero (d' altra parte tu non hai certo trattato coi guanti la dittatura del proletarito;
Bè, con un nickname come il mio non potevi aspettarti opinione diversa.  ;D
Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
e anche la rivoluzione culturale maoista che mi guarderei bene dal condannare sommariamente)
La Cina sfrutta la mano d'opera e l'ambiente (con conseguenze ambientali devastanti) al pari degli Stati Uniti d'America se non peggio. Ha le maggiori responsabilità relativamente al fenomeno cosiddetto della globalizzazione nella sua accezione negativa essendo entrata nel WTO in maniera corsara e producendo una concorrenza sleale di spessore mondiale. Tralascio la faccenda che riguarda le figlie femmine perché orribile solo a pensarsi. A me piace la cultura, la mentalità, lo spirito dell'Oriente e a tutt'oggi non riesco a non provare simpatia per la Cina ma sono veramente tremendi. Tra l'altro sono diventati praticamente soci quasi alla pari con gli Usa: detengono quasi la metà dei Tresury americani (il debito pubblico!) e sono dunque indissolubilmente legati a quell'economia.
Citazione di: sgiombo il 15 Gennaio 2019, 21:35:48 PM
Il tuo mi sembra il tipico atteggiamento anarchico che auspica tutto il meglio possibile senza durezze, sangue, sofferenze, eroismi, anche errori e in qualche misura relative iniquità e crimini, senza alcuna disponibilità a sporcarsi le mani (o la propria piissima coscienza immacolata).
E così (non) facendo non cambia proprio nulla nell' iniquissimo e umanicida stato di cose presente (e anzi in qualche misura oggettivamente lo rafforza).

I parti della storia non conoscono tagli cesarei e anestesie!
La mia posizione, non lo nego, presta il fianco alla critica che fai. L'anarchico ritiene che ogni uomo debba avere una legge interiore, ben più severa di quella esteriore, alla quale obbedire disciplinatamente. E così facendo, sempre secondo il pensiero anarchico, si dovrebbero creare le condizioni per costruire una gran bella civiltà.

Siamo tuttavia nel campo delle utopie.

Ma per rispondere alla tua obiezione, ricorrerò alla mia parte cristiana. La cui ricetta, quella vera però cioè quella di Gesù Cristo, non è quella bigotta, non quella fanatica e nemmeno, forse, quella del magistero papale. Lo so sono un mezzo eretico ma tant'è.
La medicina è dunque applicare il rapporto di forza, perché non sono un ingenuo e dunque so che certe cose non possono accadere tramite persuasione, ma cum grano salis. Da un certo punto di vista possiamo chiamarla "correzione fraterna." "Da come vi amerete gli uni gli altri capiranno che siete miei discepoli." Ma l'amore è anche dare uno schiaffone a chi si comporta male.
Caspita, rileggendo comprendo che non riesco a spiegarmi e, addirittura, potrei anche fare la figura dell'ipocrita.

Te la dico così: io frequento e difendo gli ultimi per vocazione naturale. E faccio il sindacalista. E so bene cosa significa lavorare sui rapporti di forza. E' una strada stretta e forse deraglierò ma resto convinto che si possa coniugare insegnamento cristiano e rivoluzione. Anzi, quella cristiana è la rivoluzione più radicale che esista.
#650
Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 07:58:41 AM
Non farci più cretini (interessante l'etimologia)
Non lo sapevo:
http://www.treccani.it/vocabolario/cretino/
Di cose ce ne scambiamo  :) e a me, nonostante la vecchiaia incombente, piace ancora imparare. ;D
Citazione di: Ipazia il 16 Gennaio 2019, 07:58:41 AM
Cos'è la vita lo dice la biologia. Da dove viene, la scienza lo spiega meglio della religione, pur avendo il pudore di non fingere ipotesi oltre quello che sa.
Bè, insomma, la discussione è aperta e ben lungi dall'aver trovato una sintesi finale esaustiva e soddisfacente.
https://it.wikipedia.org/wiki/Vita

Quello che avevo in animo quando ho aperto il thread era proprio "spingere" la riflessione esattamente nel territorio di cui parla Paul11: cosa fa diventare degli atomi vivi? E cosa li fa ridiventare morti?
A me piace pensare che sia lo Spirito ma quello che a me piace pensare, oltre che essere irrilevante è anche poco interessante: lo so già! ;D
Quello che a me interessa è sapere cosa ne pensano gli altri.
#651
E siamo alle conclusioni: è l'avidità l'aspetto naturale umano che produce lo scempio politico, economico, sociale, culturale di cui tutti i partecipanti al topic hanno contezza.

E' magistralmente interpretata (la lezione sull'avidità) da Michael Douglas nel film Wall Street quando Gordon Gekko ammaestra Bud Fox (Charlie Sheen). Chi non ha visto o non ricorda quella scena farebbe bene a cercarla (immagino ci sia perchè è storia del cinema).

Comunque, insomma, quale che sia la causa, la medicina, per me che sono cristiano, è lo Spirito Santo. Non c'è altro modo, se non l'intervento divino, per vincere le costanti di natura. Persino il mio credo politico profondo (Anarchia) e la ferrea legge interiore che produce, è insufficiente quando si tratta di affrontare le leggi naturali iscritte nel patrimonio genetico umano.

Ma la mia, va da sé, è una ipotesi, un desiderata, una fede, se vuoi una pia illusione. Che non mi pare si discosti tantissimo dal tuo modo di vedere le cose.

Se tuttavia avessero ragione gli amici, e forse anche te, in un altro spazio del tuo cuore adiacente a quello che mi è parso di individuare; ben venga una rivoluzione culturale che sovverta questo stato di cose. Meravigliosa sarebbe la possibilità di chiudere la partita con le bassezza umane, almeno qualcuna! con un lavoro culturale.

A patto, naturalmente, che il prezzo da pagare non sia la dittatura del proletariato (che poi si tradurrebbe nella dittatura di una ennesima élite) o la rivoluzione culturale maoista che, come abbiamo visto negli ultimi anni, ha prodotto una sorta di turbo capitalismo pazzesco per di più dittatoriale.
#652
Tematiche Spirituali / Cos'è la vita e da dove viene?
15 Gennaio 2019, 09:21:19 AM
Ho messo sotto un gatto, con la macchina. Era buio, non me ne sono accorto. Non ricordo nemmeno di aver sentito un rumore. So solo che dallo specchietto retrovisore l'ho visto fermo, immobile, in mezzo alla carreggiata. Siccome l'evento è accaduto diversi anni fa non rammento nemmeno se mi aveva attraversato la strada o era fermo, instupidito dai fari. Ho avuto persino il dubbio di essere stato io o l'automobile che mi precedeva. E oggi, a distanza di anni, il dubbio ha assunto dimensioni maggiori.

Ho fatto il giro dell'isolato per vedere se potevo dargli aiuto, non c'è stato niente da fare: era morto.

L'evento mi ha ovviamente intristito e ho cominciato a riflettere: "un secondo, un attimo fa era vivo e ora non lo è più." Cosa è successo? Sì, certo, il suo cuore si è fermato ma le cellule organiche che costituivano la sua vita quale cambiamento di stato hanno subito?

In ultima analisi, la vita che lo animava, dov'è andata? E quando ha cominciato ad avere sensazioni, istinti, prima ancora di nascere, da dove veniva quella vita medesima? E ancora: c'è un momento preciso di "accensione" della vita così come ce n'è (almeno credo) uno di spegnimento?
#653
Citazione di: Ipazia il 14 Gennaio 2019, 22:58:19 PM
Se la natura è colonizzata dal Capitale, che ha messo ovunque i suoi paletti, è lui a distribuire le carte e chi vuol mangiare quel gioco deve giocare. Non è vigliaccheria, opportunismo, natura umana o altro ma egemonia di una frazione di umani sul resto dell'umanità.

Prima del capitale c'erano gli Stati nazionali, prima ancora c'era il feudalesimo sino a risalire all'impero. (sempre con una classe dominante ristretta e una massa di dominati chiamati schiavi, servi della gleba, etc.). In Europa.

Ma se guardo all'Egitto, alla Persia, alla Cina, al Giappone, rilevo sempre la stessa storia di dominanti e dominati. Vorrà pur dire qualcosa se mai, nella storia dell'umanità, abbiamo assistito ad una forma di convivenza sociale...come dire....non so definirla.....diciamo che facesse appello alle migliori qualità umane di giustizia e solidarietà?


Citazione di: Ipazia il 14 Gennaio 2019, 22:58:19 PM
Egemonia non priva di contraddizioni e infelicità, in cui l'unico sovrumano carico da undici è la storia collettiva, la machiavellica fortuna; è essa a far da leva su quelle contraddizioni per ridistribuire i paletti in maniera diversa. Ma tocca all'Uomo manovrare la leva e se non riesce a farlo con le buone saranno le crisi sociali a costringerlo a fare con le cattive. Questo insegna la concezione materialistica della storia che non è una morale, non è prescrittiva, ma ermeneutica e descrittiva.
Su questo punto sono d'accordo. Le contraddizioni, prima o poi, esploderanno. L'unica incognita è: con quale dirompente effetto? Mi sembra significativo che già oggi, l'umanità, potrebbe autodistruggersi in un batter d'occhio con l'energia atomica. Sia per motivi bellici (bomba atomica) che, e qui scivoliamo nel drammatico/grottesco, per motivi economici (centrali nucleari).
#654
Citazione di: sgiombo il 14 Gennaio 2019, 18:11:32 PM
Non comprendo bene.
Evidentemente non sono riuscito a spiegarmi come volevo e ci siamo allontanati, almeno a mio avviso, dal focus della tua contestazione.
Ripartiamo da qui:
Citazione di: sgiombo il 14 Gennaio 2019, 18:11:32 PM
Fu un atto culturale.

Per decine di migliaia di anni in precedenza gli uomini non avevano conosciuto la proprietà privata.
Secondo me anche un atto culturale è un atto naturale. In altre parole nella gerarchia delle azioni umane si parte sempre da un fatto naturale.
#655
Citazione di: sgiombo il 14 Gennaio 2019, 15:51:50 PM
Citazione di: Freedom il 14 Gennaio 2019, 14:30:50 PM

E che Rousseau ci fa intuitivamente comprendere con il luminoso esempio del primo uomo che, nella storia umana, delimita un pezzo di terra e dice: "questo è mio!" Fu un atto, ahimè, naturale.


Fu un atto culturale.

Per decine di migliaia di anni in precedenza gli uomini non avevano conosciuto la proprietà privata.
Mah, oddio, non c'eravamo né tu né io quindi stiamo lavorando su ipotesi.
Però l'argomento con il quale stai difendendo la tua e cioè che in precedenza, per migliaia di anni, non avevano conosciuto la proprietà privata; mi sembra debole. C'è un'evoluzione anche nella genetica dunque nella natura. Posto che non sappiamo quando si verificò quell'avvenimento possiamo tuttavia immaginare che, in quel tempo, l'uomo aveva quantomeno le competenze necessarie a delimitare un territorio. Quindi costruire una recinzione. Probabilmente il bruto di 40.000 anni fa non ne era capace.

Detto questo, non so, a me viene in mente la scena iniziale di 2001 Odissea nello spazio quando una scimmia intuì, capì che brandendo un osso contro un'altra scimmia, avrebbe avuto la supremazia. Kubrick ci mostra magistralmente e anche un pò cinicamente ma, ahimè, realisticamente, cosa c'è dietro l'evoluzione umana ed i suoi scatti in avanti. Fu cultura o natura?

O forse, la cultura non si può sussumere nella natura?
#656
Citazione di: Ipazia il 14 Gennaio 2019, 13:56:58 PMMa la rivoluzione antropologica comunista consiste appunto nel superamento, nella trascendenza, di questo stato di cose, verso forme umane di convivenza sociale e civile intese come valore altro dal valore mercificato e dall'inesorabilità sociodarwinista dell'homo omini lupus. Tale superamento comporta un valore (etica) del lavoro antitetico nelle due visioni del mondo. E' un passaggio tanto semplice che un nativo americano ormai estinto lo capirebbe all'istante, mentre da noi si fa ancora confusione, non so quanto intellettualmente limpida, tra critica e progetto marxista; tra tesi, antitesi e sintesi.
Nel frattempo che attendiamo la replica di Paul11 vorrei , spero saprai perdonarmi, intromettermi.

Hai parlato di trascendenza e sono completamente d'accordo. Nel senso che solo un'azione trascendente può superare quello che ben descrivi come "dal valore mercificato e dall'inesorabilità sociodarwinista dell'homo omini lupus. ". E che Rousseau ci fa intuitivamente comprendere con il luminoso esempio del primo uomo che, nella storia umana, delimita un pezzo di terra e dice: "questo è mio!" Fu un atto, ahimè, naturale.

Anche il cristianesimo ha ben presente il problema, ed il suo superamento, che, giocoforza, può avvenire solo tramite trascendenza. Ma il cristianesimo ci mette il carico da undici e fa intervenire lo Spirito Santo. 

Il comunismo a chi si appella?
#657
Citazione di: Freedom il 11 Gennaio 2019, 23:21:23 PMAll'ultimo piano c'è quello che qualche economista definisce l'1%. Cioè quelli che comandano ed i loro esecutori. Lo scopo principale del comando è mantenere i privilegi accumulati nei secoli.
Citazione di: Federico Mey2 il 12 Gennaio 2019, 20:22:07 PMNo, non è ciò che intendo io. Per capirlo, elimina il "palazzo" della società, e pensa soltanto a quello individuale. L'economia e il materialismo non ti permettono di "guardare in alto". Quando hai riflettuto così, magari, pensa anche alla società e dove essa guarda: ma non c'entra il potere, non mi riferisco a quello. Bisogna ragionare in modo non materialistico per capire certe cose: ci sono finalità materiali e finalità spirituali: le seconde sono superiori, ma oggi non sono considerate, non ci si riflette.
Cosa sono per te le finalità spirituali?
#658
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Facoltà e diritti
12 Gennaio 2019, 14:31:31 PM
Citazione di: viator il 12 Gennaio 2019, 12:25:49 PM
Salve Freedom. Citandoti : "Immaginiamo una civiltà nella quale ognuno si occupasse degli altri. Solo degli altri. Ciò significherebbe che TUTTI gli altri si occuperebbero di te.".

A che pro? Ribaltamento speculare di una situazione. Mutando l'ordine dei fattori, il risultato non cambia.

Infatti non credo proprio che la somma degli interessamenti altrui verso di me risulti (per me ! Per me ! Per me! - a meno che non si voglia eliminate il soggetto) risulti più vantaggiosa di un mio egoistico esclusivo interesse per me stesso. Saluti.
Oddio, delle due l'una: o mi stai mostrando una prospettiva che non avevo assolutamente considerato o non ci stiamo intendendo (e la causa è indubbiamente mia) su cosa intendo quando dico che ognuno deve occuparsi degli altri.

Per me occuparsi degli altri significa provvedere ai loro bisogni primari e/o soddisfare quelle necessità derivanti da fragilità/debolezze varie.

Ottemperato a questi "doveri" che potrebbero risultare molto più piacevoli di quanto uno si attenda allora l'individuo può spendere il suo tempo per curare gli interessi derivanti dalle sue personali inclinazioni e talenti: arte, scienza, cultura, sport, avventura, etc.
#659
Citazione di: Federico Mey2 il 11 Gennaio 2019, 21:35:22 PMSto cercando quello, l'ultimo piano del palazzo, quello dove si decide

Citazione di: Freedom il 12 Gennaio 2019, 12:45:18 PMNon ho capito.
Citazione di: Federico Mey2 il 12 Gennaio 2019, 12:00:53 PMSì, effettivamente ho dato per scontato cose che ho in testa. Si tratta di una specie di mito platonico mio.
La mente di ognuno, il suo pensiero, è un palazzo a 10 piani. Anche il "pensiero" della società lo è, funziona parallelamente a quello dei singoli. Su ogni piano dei palazzi si svolge un "gioco di società", ci sono regolamentazioni, un linguaggio... Ma principi e finalità del gioco sono definiti al piano superiore. Si tende a "giocare" su un unico piano, eventualmente si sale di qualche livello, ma senza mai cercare di raggiungere l'ultimo piano, che è speciale. Quello è il piano che io chiamo "dell'Anima", dove si definiscono finalità e principi sulla base dei quali si deve "giocare" ai piani sottostanti.
Vedo la società di oggi fatta da palazzi in cui si "gioca" ai piani inferiori e in cui nessuno ambisce a stabilirsi all'ultimo. Anche il palazzo della società non è interessata a esso: si guarda in basso e, posto che tutto sembra funzionare, non è necessario farlo.

All'ultimo piano c'è quello che qualche economista definisce l'1%. Cioè quelli che comandano ed i loro esecutori. Lo scopo principale del comando è mantenere i privilegi accumulati nei secoli.
#660
Citazione di: Freedom il 11 Gennaio 2019, 23:06:09 PMCosa è per te l'anima?
Citazione di: Federico Mey2 il 12 Gennaio 2019, 11:20:28 AMLa definizione che sto usando in questo momento è assolutamente personale, serve a far capire ciò che intendo, non è molto utile discutere sulla definizione come fosse un obiettivo in sè. Potrei sostituirla con la parola Fede o Maturità: è l'insieme di finalità, valori e principi dell'individuo.?
Va bene. Puoi dirmi, anche in estrema sintesi se ti è possibile, quali sono le tue finalità, i tuoi valori ed i tuoi principi?
Citazione di: Federico Mey2 il 12 Gennaio 2019, 11:20:28 AM
la Psicofilosofia non si occupa di ciò che è, ma di fare, decidere. E' il software del pensiero. Bisogna interessarsi del funzionamento della propria mente, nel senso di come agisce, io mi dico spesso: chiedersi quali sono gli schemi mentali dell'individuo.
Quindi cosa intendi decidere? Come ritieni funzioni la tua mente?