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Messaggi - iano

#661
Attualità / Re: Distruzione di valore.
09 Aprile 2025, 10:41:01 AM
Se riesci a prevedere come va il mercato, comprando e vendendo azioni, diventi straricco, e c'è uno che riesce a prevederlo oggi, in quanto lo determina, Trump.
Questa è l'accusa lanciata da Renzi.
Vedremo alla fine del mandato di quanto sarà aumentato il suo patrimonio personale.
#662
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
08 Aprile 2025, 07:33:47 AM
Citazione di: Il_Dubbio il 08 Aprile 2025, 05:24:45 AM"forza" nella mia espressione non voleva essere un termine scientifico ma di uso comune.
Credo che i fisici utilizzino piu il termine interazione. La stessa questione della gravità è problematica. Nel caso della gravità, o del campo gravitazionale, stiamo ancora lontani dal stabilire un legame tra la "forza gravitazionale" e le altre interazioni. Ad esempio ad oggi, che io sappia, manca ancora il bosone della forza gravitazionale. Quella particella che fa da collegamento per stabilire un rapporto di legame. Ad esempio quello che rappresenta il fotone nell'interazione elettromagnetica.
Credo sia normale che cambiando la descrizione della realtà cambino i termini usati.
Io credo che liberando la descrizione della realtà dal peso di essere realtà ciò potrebbe giovare allo sviluppo della fisica, anche se un dubbio mi rimane, e che traggo dai tuoi post, se possiamo svincolare la fisica anche dalle nostre sensazioni.
Se una forza, o interazione che sia, è tale perchè io la sento, o se semplicemente il concetto di forza, che ha preso avvio dalle nostre sensazioni, non si sia da esse svincolato.
Questa è filosofia, perchè qualunque risposta  diamo a queste domande non cambia la sostanza della disciplina scientifica in questione, se non in modo indiretto, mutando l'approccio degli scienziati ad essa, il che comunque non è poco, ed è perciò che la filosofia continua a svolgere un ruolo non secondario.
Una descrizione della realtà, che venga ad essa applicata, vale secondo me come un modo fra tanti possibili in cui approcciarsi ad essa.
Comprensibile che quando di questa applicazione che facciamo sulla realtà non abbiamo coscienza, i suoi risultati diventino per noi la realtà nella sua evidenza.
Questa applicazione inconsapevole può poi tradursi in principi di realtà che ci sembrano irrinunciabili nella misura in cui la loro negazione collida con l'evidenza.
Possiamo rinunciare quindi a questi principi, come ad esempio il principio di località, o meglio prenderli in prestito alla bisogna come assunzioni di comodo, senza vergognarci come ladri di realtà?
Possiamo più in generale rinunciare all'evidenza, per cui la realtà non può non essere come ci appare?
Se possiamo farlo allora la realtà non è continua ne discreta, non è determinata ne casuale, perchè in nulla può coincidere con una sua descrizione.
Se svincoliamo la comprensione della fisica dalla comprensione della realtà, accontentandoci in subordine della relativa interazione con la realtà che  la comprensione della fisica ci consente, sparisce potenzialmente ogni incomprensione della fisica.
Noi vogliamo conoscere la realtà per poter interagire con essa, ma non c'è bisogno di sparare ad un moscerino con il cannone, perchè  conoscerla nella sua verità è condizione sufficiente a ciò, ma non necessaria.
Insomma, io non credo che l'uso di strumenti di misura in sostituzione hai sensi ci abbia fatti uscire dall'empirismo, per quanto lo si sia coniugato in eleganti e coerenti teorie scientifiche, sperando di aver usato il termine empirismo in modo non improprio, stante ia ignoranza in filosofia.
Sopratutto credo che, a fronte del fascino che la disciplina in tal modo perde, col pericolo di divenire meno attrattiva per chi volesse intraprenderla, essa diverrebbe patrimonio comune dei più, cioè anche di chi tale mestiere non intenda intraprendere, tornado ad essere  un impresa umana partecipata, perchè dall'essere tale io credo che abbia tratto finora la sua forza, cioè dal delineare scenari di realtà in cui tutti possano vivere, per quanto pur oggi abbiamo preso coscienza della loro virtualità, come ciò che interponendosi fra noi e la realtà, ci consenta ancora di viverla, pur senza l'illusione di un rapporto diretto con essa come l'evidenza delle cose ci ha suggerito finora.
 
#663
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
08 Aprile 2025, 01:44:20 AM
Citazione di: Il_Dubbio il 07 Aprile 2025, 21:29:04 PMMa la relatività è una teoria completa, non si ferma solo a ciò che un soggetto avverte. Altrimenti non si sarebbe chiamata "relativa" ma "ad personam"
Il riferimento alla forza, come ciò che viene avvertito l'hai fatto tu, non io.
Io ho detto solo che tale tuo riferimento sarebbe buon argomento di discussione.
Purtroppo devo inoltre informarti , che la novità della teoria di Einstein non si evince dal suo nome , cioè nell'essere relativa.
Relativa era infatti anche la teoria fisica di Galilei, ed è a lui che bisogna far risalire quindi l'introduzione del concetto di relatività in fisica.

#664
Attualità / Re: Distruzione di valore.
08 Aprile 2025, 01:00:00 AM
Citazione di: anthonyi il 07 Aprile 2025, 13:57:06 PMPer distruggere valore non é necessaria una ratio specifica, basta generare movimenti caotici e questo genererà perdita di valore.
Più esattamente, per quel che sento dire, perdita di fiducia in chi emette la moneta, con conseguente perdita del suo valore, anche se dico ciò che sento dire senza averlo davvero mai capito.
Più in generale non riuscirò mai a capire cosa sia la moneta, senza poter fare paradossalmente a meno di usarla.
Ma a monte di tutto questo io mi chiedo, quanta fiducia riponiamo nei nostri pregiudizi? Tanta fino ad avere il coraggio di mandarli al governo? Sembra che questo sia proprio l'esperimento di portata globale che si sta portando avanti.
Perchè una cosa è fare leva sui pregiudizi altrui per andare al governo, e altro è andare al governo mantenendo le promesse fatte, cosa più unica che rara, come rara è l'onesta dei politici, e questa onestà dobbiamo riconoscere paradossalmente a Trump, magari solo perchè un politico non è, e non ritiene nemmeno di doversene attorniare.
Il vero problema è che questi pregiudizi sono stati già messi alla prova con la grande depressione del 29.
Trump prima che scarso in economia è scarso in storia, oppure è convinto di essere un Noè che possa salvarsi dal diluvio che lui stesso sta provocando, e che la sua politica non si riduca che a un ''First Trump''.
Io mi chiedo quanto il nazionalismo possa essere fonte ancora di sincero sentimento in un riassetto globale che ha tolto valore alle nazioni, e il sovranismo non sia che un paravento per per il potere personale, che infatti mi pare si esprima ad personam, o in alternativa ad familia o altre coniugazioni come cerchi magici et similia.
La crisi cui andiamo incontro non è forse conseguenza dell' istinto di sopravvivenza delle nazioni in agonia, che reagiscono comprensibilmente pur sapendo di dover morire?
Sembra che sulla carogna di queste nazioni qualcuno ritiene di poter sciacallare. Qualcuno che magari il nazionalismo ha vissuto come una fede, ma a cui adesso non crede più, e di cui non resta che trarre profitto dalla sua agonia,
#665
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
08 Aprile 2025, 00:03:54 AM
Citazione di: Il_Dubbio il 07 Aprile 2025, 21:29:04 PMQuando gli argomenti sono stati gia trattati da diversi esperti, come in questo caso anche da centinaia di anni, bisogna stare attenti ad esporre quel tipo di argomento pensando di farlo passare comunque in quanto filosofico.






Cosa ti fa pensare che io manchi di questa accortezza?
L'attribuzione di autorevolezza non è sindacabile, e mi pare evidente che tu non me ne attribuisca, però se la tua critica a questo si riduce, mi pare poco costruttiva.
Prova a intervenire sul merito della discussione, oppure, se ti sei definitivamente convinto della mia demenza, evita che essa diventi l'unico motivo del tuo argomentare, e se per far ciò l'unico modo che ritieni possibile è smettere di intervenire, valuta il realizzarsi di questa evenienza.


#666
Racconti Inediti / Re: Attesa
07 Aprile 2025, 19:51:59 PM
Citazione di: Ninag il 05 Aprile 2025, 22:03:44 PM;D Strane armonie.
Hai ragione, avrei dovuto chiudere il riassunto sonoro con
ratti-rattah-ratti-rattah. ;D
Il fatto è che il tuo bel racconto mi ha richiamato lo stile di Paolo Conte.
#667
Percorsi ed Esperienze / Re: Avere o essere?
07 Aprile 2025, 19:14:37 PM
Citazione di: Adalberto il 07 Aprile 2025, 12:10:21 PMNemmeno io ricordo il contenuto ma solo il periodo in cui è uscito, circa mezzo secolo fa.
Grazie per avermelo ricordato.  :D
Allora, senza troppo dover scavare, torniamo a mezzo secolo fa.
Ero in libera uscita dalla caserma di Arezzo dove facevo la leva, e ho visto a ciò un alternativa nella vetrina di un edicola ( vicino alla stazione ferroviaria, se la memoria non mi inganna), e mi vedo ancora seduto nella panchina li vicino, a leggere il libro, felice di averlo potuto acquistare con i miei soli pochi averi.
Come ho già scritto si è trattato di una svolta che era già scritta nel mio DNA, che però in quel momento mi è divenuta chiara.
C'è un alternativa al solito tran tran, ma bisogna aver chiaro che ciò significa rinunciare al quieto vivere e ad una socialità di facciata.
Nel mio caso però appunto più che di una scelta si è trattato di seguire il mio destino, ma io non critico la gente che vive per avere, è che proprio non la capisco, conscio al contempo che non si tratti perciò  di seguire un ideale destino glorioso, agendo sempre e solo a nome mio e rispondendone di persona.
E' se si vuole una specie di processo conoscitivo ottenuto a mie spese, non certo tutto  rose e fiori, ma del quale, e in ciò sta la mia fortuna, non mi sono mai pentito.
All'essere nel tempo ho sostituito il divenire, perchè l'essere stesso è possedere una posizione, e alla fine di questo percorso, venendo ai giorni nostri, ho rinunciato al possesso della stessa verità, individuata come instabile fondamento sul quale si edificano solide caserme.
Questo però non significa che io non possa scegliere liberamente di rinchiudermi dentro mura di verità, solo voglio evitare di ritrovarmici senza sapere come ho fatto ad entrarvi, come pecora in un recinto.
Sono conscio che noi siamo il prodotto di verità che ci delimitano e definiscono. ma nella misura in cui mi è concesso desidero determinarmi consciamente, cercando di guardare sempre oltre quel recinto dentro il quale non so come ho fatto ad entrare.
Possedere è appropriarsi in pianta stabile di quel recinto, come se non ci fosse un domani.
#668
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
07 Aprile 2025, 18:33:15 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 07 Aprile 2025, 13:41:03 PMNon capisco bene a cosa ti riferisca. Un corpo lasciato libero di muoversi in caduta libera, accelera per causa del campo gravitazionale. Per cui il movimento (che si avverte) è causato dal campo gravitazionale.
Mi pare che Einstein dica anche che accelerazione e campo gravitazionale siano equivalenti, almeno per corpi lasciati liberi. La sensazione soggettiva potrebbe essere di accelerazione (questo perchè localmente è avvertita la caduta), ma in generale l'accelerazione, a causa del campo gravitazionale, non è distinguibile da un moto inerziale rettilineo e uniforme.

comunque sia questi argomenti sono scientifici...e se non c'è uno che per davvero se ne intende si rischia di scrivere solo fesserie.

 
Non è grave scrivere fesserie in buona fede  se poi si accettano le critiche, che però non vedo nella tua risposta, se non la solita blanda critica di aver sbagliato sezione, mentre al contrario nel tuo post rilevo uno spunto interessante, laddove suggerisci (fra parentesi) che la forza è quella cosa che si può avvertire.
Ora, approfittando della tua capacità di saper distinguere con certezza ciò che è fisica da ciò che è filosofia, come dobbiamo catalogare questa tua interessante affermazione?
Il mio sospetto è che, e la critica non è rivolta a te in particolare, si vuole così intendere che ciò che è fisica è certamente tale , se non in modo esclusivo, in quanto ricada nella sfera della nostra percezione sensibile, quindi ad esempio la forza è qualcosa che esiste certamente se noi la sentiamo, al pari di ciò che esiste in quanto ad esempio lo vediamo.
Insomma una fisica incapace di spiccare il volo dalla nostra soggettività sensibile per candidarsi come alternativa nella nostra interazione con la realtà.
Tutto il mio discorso filosofico però, sempre che tu lo giudichi tale, è che la nostra percezione equivalga ad una descrizione della realtà che si traduce in una interazione  con essa che non ha però il monopolio applicativo, e che la scienza possa quindi affiancarsi ad essa come alternativa.
Chiarito meglio il concetto, ora, se vuoi, puoi fare la tua critica uscendo fuori di parentesi.
In alternativa ti porgo una scappatoia:  apri una discussione a parte dove ci fai partecipi della tua capacità di saper discernere ciò che è fisica da ciò che è filosofia.
 
#669
Racconti Inediti / Re: Attesa
05 Aprile 2025, 20:22:53 PM
C'è musica nel tuo testo:
Un limbo lento
e ogni tanto un guizzo
rattatatah rattatatah :)

#670
Presentazione nuovi iscritti / Re: iscrizione
05 Aprile 2025, 20:09:43 PM
Ciao Nina, benvenuta. :)
#671
Percorsi ed Esperienze / Re: Avere o essere?
05 Aprile 2025, 20:05:28 PM
Citazione di: Adalberto il 05 Aprile 2025, 19:30:37 PMCiao Iano,
a volte penso che certi libri si acquistavano da giovani perché la scelta era già stata fatta e si aveva solo bisogno di conferme, di articolazioni razionali per un sentimento già chiaro in noi. O forse era solo così per me.
Si è vero, a volte un libro è una pietra miliare di un percorso che stavi già facendo, e di cui col libro a volte prendi coscienza , prima ancora che riceverne conferma.
Era comunque una sorte già scritta per me, perchè sono sempre stato allergico alla proprietà, e non per scelta ideologica, ma semplicemente perchè il possesso di qualcosa mi ha sempre infastidito, e di cui spesso mi sono quindi liberato, ma non per generosità.
Un allergia alla proprietà con i suoi pro e i suoi contro.
#672
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
04 Aprile 2025, 14:41:27 PM
Possiamo vedere quindi il testo sacro come l'equivalente della nostra percezione naturale adattata alla ''nuova tecnologia'' della scrittura nella misura in cui l'abbiamo fatta nostra, perchè quella sacralizzazione equivale all'ammissione della scrittura dentro alla sacralità della nostra esistenza.
Questo è il destino che avrà ogni tecnologia al pari della scrittura, e se ciò ci sembra inaccettabile, l'unico modo per scongiurarlo è smettere di considerarci sacri, affrontando il percorso della vita con maggior leggerezza, senza gravami di troppo.
Per lo stesso motivo che non conviene idolatrare una tecnologia non dovremmo neanche demonizzarla, perchè la demonizzazione è il rovescio della medaglia dell'idolatria, sempre che siamo abbastanza maturi per farlo, e diversamente non ci resterà che attendere di esserlo, stante il nostro inamovibile divenire.
#673
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
04 Aprile 2025, 14:02:29 PM
Scambiando un ellissi con una retta non cambia la realtà, ma la sua descrizione, che noi scambiamo con la realtà.
Quindi io credo che se arriviamo a capire che la nostra percezione della realtà equivale a sua volta a una sua descrizione, allora non solo avremo capito tutto, ma, ciò che è più importante avremo aumentato il nostro potere sulla realtà, cioè la nostra capacità di agire non tanto su essa, ma in essa, perchè noi siamo coloro che agiscono dentro alla realtà, senza che vi sia un modo univoco per farlo, ciò che, diversamente creduto, fa coincidere la realtà con ciò che ci appare.
Quindi la realtà che ci appare quando apriamo gli occhi dovrebbe essere considerata solo come una sua descrizione per default.
Potremo parlare certamente di realtà aumentata se assumiamo la naturale percezione come lo zero percettivo, ma più che aumentare la percezione si tratta invece di rimuovere ciò che la limita, che è la presunzione che per sapere basti aprire gli occhi senza dover aprire anche la mente.
Non è che la nostra percezione deformi la realtà, che non è perciò come ci appare, ma è che la realtà può essere solo interpretata, e  la nostra percezione è solo una delle possibili interpretazioni.
Non è che la nostra percezione ci illude, ma è che ogni possibile percezione, scienza compresa, è fatta di illusioni di realtà.
Noi siamo, con la nostra percezione naturale, una interpretazione vivente della realtà, ma è reinterpretandola che diveniamo.
Ciò è talmente vero che quando pensiamo di poter fissare la realtà in testo, che perciò diremo sacro, non smetteremo perciò di reinterpretare la realtà, ma lo faremo solo in modo indiretto, reinterpretando il testo stesso.
#674
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
04 Aprile 2025, 13:01:40 PM
Citazione di: Phil il 04 Aprile 2025, 11:00:17 AMNon sono esperto di fisica, ma credo che ogni moto abbia una sua causa, anche quello inerziale (proprio in quanto moto); l'inerzia stessa non è una forza a cui un corpo è soggetto?

In altri termini, stando all'etimologia del termine, se c'è un moto ci sarà un motivo, cioè una causa, e per contro laddove manchi il moto, la causa smette di agire.
Volendo affrontare il problema in termini generali, anche se ciò che dico non sembra avere una correlazione con l'argomento. c'è un punto cruciale nella storia del pensiero non ancora del tutto digerito, che lo zero sia un numero, per il motivo che trasferendo ciò dal campo matematico dove agisce la nostra ragione, a quello fisico nel quale agisce la nostra percezione, ci troviamo di fronte ad una contraddizione, che un corpo fermo possieda una velocità e che quindi sia in movimento.
Cioè se un corpo è in movimento, potendolo dimostrare perchè possiamo rilevarne la velocità, e  se ammettiamo lo zero come possibile valore di velocità, allora un corpo fermo dovremo ammettere che sia in movimento.
La forza di inerzia, se esistesse, è quella forza che può assumere un solo valore, lo zero.
La forza di inerzia quindi non è propriamente una forza, ma un suo caso particolare, come la quiete è un particolare caso del moto.

Però anche qui mi piace notare, come ho fatto nei post precedenti, che cercando di spiegare a te la cosa, alla fine anch'io l'ho capita, come spero adesso anche per te. :)

In calce all'analogia fra quiete e forza di inerzia, vale la pena notare una sottile differenza, che se lo zero del movimento è la quiete, la forza di inerzia non è lo zero della forza, ma delle forze, perchè se unico è i movimento, diverse sono le forze.

Se è relativamente facile capire come, cambiando riferimento, ciò che era in moto acquista quiete, bastando scegliere ciò che era in moto come riferimento , per analogia possiamo provare a capire come smette di agire una forza, cambiando lo spazio in cui si esercita.
Se cambiamo lo spazio euclideo con il campo della forza gravitazionale, la forza di gravità smette di agire, cioè si annulla, e al posto del moto rettilineo uniforme col quale si muovono per inerzia i corpi in assenza di forze che agiscano, ci ritroviamo con l'ellissi che descrivono i pianeti attorno al sole come moto inerziale.

#675
Tematiche Filosofiche / Re: Spazi e punti di vista.
04 Aprile 2025, 06:16:01 AM
La sostanza del discorso è che non solo non esistono punti di vista privilegiati in uno spazio, ma non esistono neanche spazi privilegiati nei quali poter considerare i diversi punti di vista.
Esiste semmai uno spazio che noi consideriamo per default, che è lo spazio della nostra percezione naturale, coincidente per caso con quello di Euclide, il quale però non ha alcun privilegio, se è vero che noi non possediamo alcun privilegio come osservatori, nella misura in cui possiamo assimilare al caso ciò che siamo.
Può apparire una eccessiva semplificazione, fatta più per ignoranza che per scienza, tentare di spacciare la narrazione che fa Einstein dell'universo come una trascrizione diversa ma equivalente a quella di Newton, ma io credo che non si possa negare che il solo  cambiare punto di vista sulle cose ce le faccia apparire come cose mai viste prima.
L'universo però non perciò cambia, e ciò che si rinnova è solo la nostra meraviglia per il creato, o qualunque altra cosa sia.