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Messaggi - bobmax

#661
Citazione di: green demetr il 21 Ottobre 2023, 03:51:28 AML'infinito è qualcosa di matematico, perciò non è nulla.
L'essere è l'infinito dell'essente, perciò non è nulla.
Mi pare che dimentichi queste cose banalissime, che smontano l'intero tuo edificio argomentativo almeno a livello ontologico.
A livello morale invece mi è più facile seguirti, anche se permane la mia impressione che vi sia un nichilismo latente nelle conclusioni.
Ma l'infinito non c'è.

Il convincimento che l'infinito ci sia, è emblematico di quanto si sia ormai imposto il pensiero nichilista.
Abbiamo ridotto l'infinito a cosa, in modo da poterlo maneggiare e così spiegare ogni cosa. Lo abbiamo trascinato nel razionale, appiattendo la realtà eliminandone  il limite insuperabile.
Perché in realtà abbiamo sempre a che fare con l'illimitato.

L'infinito è, ed è soltanto, la negazione del finito.

Con Cantor e compagnia ci siamo illusi di possedere l'infinito!
Ma l'infinito non è possibile possederlo perché è inattualizzabile: non c'è.
Reificando l'infinito ci siamo inoltrati lungo il sentiero della notte, dove regna il nichilismo.

Infinito e infinitesimo, concetti utili per una sistemazione della realtà. Ma dovremmo sempre tenere presente che non esistono.
Il molteplice ha i piedi d'argilla. Cosificando l'infinito ci siamo illusi di rendere questi piedi di roccia. Ma è una solidità inventata, frutto del nichilismo.
#662
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
20 Ottobre 2023, 18:26:18 PM
Citazione di: daniele22 il 20 Ottobre 2023, 09:50:40 AM
Volevo fare un intervento in merito alla zuffa occorsa tra te e Jacopus soprattutto dopo tutte le offese che in questi tre anni ho mosso di volta in volta al forum in generale e che elenco in ordine cronologico: mancanti di curiosità, pavidi, tolemaici, ammalati di analfabetismo funzionale e infine dogmatici negativi. Nessuno ha mai avuto nulla da dire, ma questo forse ha a che fare con una scarsa considerazione di cui gode la mia persona. Hai comunque senz'altro la mia solidarietà anche se non ho apprezzato il tono a me sembrato troppo paternalistico con cui ti sei rivolto a Stefano. Fine.
Sono d'accordo, la scienza è un optional, sono d'accordo su quanto dici circa la scoperta o invenzione, che io di solito chiamo svelamento. Sì, si può dire proprio che l'universo l'abbiamo fatto a nostra immagine e somiglianza; potevamo pure non produrre una scienza, forse, ma se per esempio fossimo stati sensibili solo alla temperatura e che so, all'olfatto, e avessimo sviluppato una scienza fisica, presumo che avremmo sempre prodotto leggi che riguardano il moto: la drammatica realtà del divenire appunto. Non so se col termine Verità tu intenda l'assenza di moto, ma se così fosse, a mio vedere saresti fuori del tempo mondano. Nei nostri trascorsi mi ricordo che una volta, forse grattandoti in testa, ti chiedevi cosa c'entrasse il portafoglio, oggetto al quale ero ricorso nella mia strabiliante argomentazione ... eh eh eh ... Tanto andarono le cose che ti accusai infine di vivere a un metro dal suolo. E ancor oggi infatti la parte finale del discorso di questo tuo post trasmette proprio quest'idea che io, coi piedi saldi in terra, non posso accettare solo perché non è utile al mio intento mondano, dove esistono il dolore, la gioia, la consapevolezza della morte; intento già dichiarato più volte in passato e le cui pretese sarebbero quelle di mettere in crisi la filosofia e la scienza partendo proprio dal linguaggio. Capisco infatti benissimo quando sostieni che affermare è una negazione, è vero, ma solo se estrapoli il linguaggio dal contesto della situazione fattuale in cui si sviluppa. E lo capisco perché, e questo l'ho già detto in passato non a te, quella che tu chiami negazione essendo ben ferrato in logica, io la chiamo invece provocazione, quasi a voler screditare il valore di queste favolose scoperte, pur apprezzandole in parte. Non preoccuparti quindi del fatto che pure io nego affermando, che pure io provoco, perché lo faccio nella speranza che dopo questa inaudita e gigantesca provocazione possa realizzarsi finalmente un momento di stasi e riflessione critica.
Non sono invece d'accordo su quanto sostieni sul linguaggio e vorrei proporti intanto di riflettere sul fatto che, almeno in parte, nel senso che il linguaggio non sarebbe un optional, esso riflette la stessa mancanza di verità che tu imputi alla scienza, ma per ora mi fermo. Un saluto


Grazie per la solidarietà. Non penso c'entri la considerazione, piuttosto mi sa che dipenda dalle corde che si vanno a toccare a causa del nostro modo di porci. Normalmente riscontro che il mio comportamento suscita facilmente amori o odii, difficile la via di mezzo...
Mi spiace che sia sembrato paternalismo verso Damiano (ritengo che a lui ti riferivi con "Stefano"). Non era certo mia intenzione essere paternalista, semplicemente era un atteggiamento affettuoso verso chi ha poco più  di un terzo dei miei anni.

Beh, il divenire non può essere considerato Verità assoluta.
Ma neppure la sua assenza.
Cioè se con essere intendiamo il non mutamento, allora questo essere si fonda proprio sulla negazione del divenire. E viceversa, il divenire sulla negazione dell'essere.
Ma è un gioco senza fine.
Perché il divenire ha senso soltanto se qualcosa permane, se no cos'è che diviene?
E allo stesso tempo l'essere ha senso solo ammettendo il divenire, in quanto se nulla divenisse che essere sarebbe?

Diverso è l'Essere, che prescinde sia dal divenire sia dal permanere.
È l'Essere che permette la esistenza, ossia permette essere diveniente.
Questo Essere è assoluto. E evidentemente non esiste.
Per la esistenza:
Essere = Nulla

Sono senz'altro d'accordo che il linguaggio rifletta la nostra mancanza di Verità.
Così come la scienza, d'altronde.
Ma il linguaggio ha necessariamente una verità (minuscolo). Una verità necessaria seppur relativa, così come la scienza.
Siamo infatti sempre nell'ambito del pensiero logico razionale.
La Verità, per questo pensiero, è Nulla.
Non può che essere Nulla, fondando il pensiero stesso.

Il fatto che tu voglia tenere i piedi saldi per terra dimostra, a mio parere, la tua volontà di non ingannarti.
Questo è richiesto dalla fede nella Verità.
Epperò, secondo me, dovresti pure verificare la consistenza di questa terra su cui ti credi saldo.
È davvero sicuro il suo sostegno?

La morte, in quanto "verità" della esistenza, non ti chiede forse di verificare?
E questa verifica non la puoi forse fare solo tu, in perfetta solitudine, chiedendoti chi sei veramente?
Di fronte alla certezza della morte, di fronte all'amato perduto per sempre, non ti è forse richiesto l'impossibile?
Fare in modo che l'impossibile sia.
#663
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
19 Ottobre 2023, 17:57:25 PM
Citazione di: daniele22 il 19 Ottobre 2023, 10:46:55 AM
È vero che la verità non deriva dal linguaggio, ma non penso che ravanare troppo nel merito dei contenuti che esso esprime sia utile a svelare il nesso tra realtà e verità. Occorrerebbe cioè prendere la faccenda un po' più alla larga.
C'è da dire intanto che qualsiasi esternazione linguistica è di fatto un "fenomeno" essendo che il nucleo del fenomeno si costituisce nell'azione, e il "parlare" corrisponde senz'altro ad un'azione. Esaminando quindi il fenomeno linguaggio non mi sembra così scontato che questo cerchi di esprimere la verità, date pure le evidenze in cui esso si manifesta. Mi sembra cioè che ciascuno affermi se stesso anche attraverso modalità linguistiche di cui il cercare di esprimere la verità risulta essere una tra molte altre. Nel senso che non tutti siamo interessati alla verità e alla conoscenza, o almeno non in modo esplicito.
Per quanto riguarda la scienza, quella cosa che dovrebbe cercare di dire appunto la verità, è vero che noi abbiamo scoperto una grande legge che regola il moto dei fenomeni macroscopici; è vero pure che abbiamo scoperto una legge che regola il moto dei fenomeni microscopici. Ma non abbiamo una legge che sintetizzi coerentemente i due fenomeni. Non è forse un fenomeno l'estrapolazione di una legge? Oppure lo studiare? E intanto iano sostiene che la metafisica possa servire a far sì che un'opinione, una teoria verbale, abbia in nuce la possibilità di divenire a far parte della fisica: giusto, mi sembra. Chiaro è che se ci si affida a Dio il tutto si risolve senza stare lì a questionare troppo. E senza Dio? Con o senza Dio assistiamo intanto e per certo ad un certo grado di bagarre in cui versano le scienze umane, comprendendo in queste pure le scienze della vita in generale; per quello invece a cui assistiamo vedendo il nodo non ancora risolto all'interno della fisica mi rivolgo ad una sana sospensione di giudizio. Quel che sembra certo è che la ricerca non è libera, ma discriminata non si sa bene come, o almeno a me non è noto; tale fatto comprometterebbe in certa misura non tanto l'autorità quanto l'autorevolezza del metodo scientifico.
Sarebbe quindi mia opinione, in merito all'indagine sulla realtà e la sua connessione con la verità, che bisognerebbe dar conto in primo luogo dei comportamenti umani, dato che sarebbero questi a produrre le esternazioni linguistiche. Bisognerebbe cioè trovare una formula verbalmente espressa che, sulle tracce della fisica, dia conto del moto dell'individuo in coerenza con le leggi scientifiche. In tal senso riterrei che il primo passo da compiersi sia quello che ci porta ad indagare dei perchè sottostanti alla formazione del senso/significato per i fenomeni, ovverosia per quale motivo noi "ascoltiamo" i fenomeni; questa indagine ci dovrebbe condurre a dar conto della strutturazione del linguaggio umano comparandolo col linguaggio di certe scimmie antropomorfe (ma non solo di queste) in relazione ai fenomeni degni della loro attenzione. In questa disamina dovremmo tener conto pure dell'unica differenza che arbitrariamente reputerei sostanziale e altamente significativa che possa sussistere tra noi e loro, cioè: per certo noi sappiamo fin da giovani che un giorno dovremo morire; si tratterebbe senz'altro di una forza debole, ma nondimeno densa di gravità. Un saluto


Tuttavia il linguaggio è tale, cioè ha un significato, soltanto perché esprime verità.
Questa verità è non solo l'accordo tra la parola e la cosa (che è una convenzione) ma pure l'accordo tra le cose stesse.
Questo accordo è la verità nel nostro esserci mondano.
Senza di esso non potrebbe esistere alcun linguaggio.
È in questo senso che il linguaggio esprime la verità delle cose, esprime il loro accordo.
Se non lo esprimesse non sarebbe linguaggio.

Non penso che noi abbiamo "scoperto" leggi fisiche. Piuttosto, noi abbiamo inventato leggi fisiche.
Cioè abbiamo ricavato dalla osservazione, tramite la induzione, delle regolarità che abbiamo cercato di descrivere.
E lo abbiamo messe nero su bianco sotto forma di leggi.
Ma queste leggi non se ne stanno assolute in qualche iperuranio, in attesa di essere scoperte. Sono soltanto il frutto della nostra interpretazione della realtà.

Difatti la scienza è rinuncia alla Verità, in nome... della stessa Verità!

Riguardo al sapere di dover morire... penso che un ulteriore step avverrà quando incominceremo a sospettare che in realtà non moriamo mai. 
Perché non c'è nessuno che muore, in quanto... non c'è nessuno che vive.

Un saluto a te, che mai morirai.
#664
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2023, 13:32:56 PMBobmax. Tu non critichi lo stato del forum ma le persone che lo frequentano, senza nominare nessuno, beninteso, ma facendo capire che il livello è piuttosto basso, fra persone che non sono sufficientemente logiche o profonde o comunicative. Siccome non è la prima volta che lo fai e siccome mi hai bloccato, non potevo far altro che scriverlo sul forum.
P.s.: il "quanto prima" è fuori luogo.

Lo stato del forum è evidentemente determinato dalle persone che lo frequentano.
Che altro potrebbe essere?

Basterebbe questa considerazione per descrivere il disagio per una impossibile comunicazione, che necessita di una condivisione di significati di base.

Resta il fatto della critica personale a me rivolta circa la mia compassione.
Che indubbiamente non ho a sufficienza, sebbene la consideri fondamentale.
Non ho perciò alcuna remora ad ammettere la mia mancanza, per cui non posso che che accettarne la critica.

Ma anche qui, vi è una evidente contraddizione tra l'invito a evitare giudizi sullo stato del forum (quindi dei partecipanti in generale) seguito da una critica alla mia persona. Una critica tra l'altro morale.

Va beh, dovrò sforzarmi vieppiù di non leggere buona parte degli interventi.
Se ciò che scrivo non è però accettabile nel forum, che venga pure cancellato, me ne farò una ragione.
#665
Citazione di: Jacopus il 19 Ottobre 2023, 11:37:05 AMInvito Bobmax ad evitare giudizi generici sui partecipanti al forum, esortandolo ad usare per loro, la virtù, molte volte professata ma forse non troppo esercitata, della "compassione". Grazie.

La critica allo stato del forum è a mio avviso legittima.
Se non lo è che lo si dica chiaramente, come moderatore!
In modo da poterne trarne le dovute conclusioni.

Quella sulla compassione è invece un giudizio morale rivolto specificatamente.
E in quanto tale andrebbe moderato.

Aspetto quanto prima una chiarificazione.
#666
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 17 Ottobre 2023, 18:34:28 PMNo infatti. Esistere ed essere sono profondamente diversi. Essere è un termine assoluto di uno stato indefinibile e inimmaginabile mentre esistere è uno degli infiniti stati che si pongono tra il Tutto e il Nulla. Quindi esistere è parte del Qualcosa.
Essere rappresenta lo stato ultimo e definitivo. Il superlativo assoluto. Ma non si può dire neanche che non esiste. È troppo oltre ogni concettualizzazione. Così tanto da diventare autocontraddittorio. Da essere oltre la logica. Oltre persino se stesso. Il Tutto è oltre il Tutto.

Concordo.
Occorre a mio avviso pure considerare che nulla significa soltanto non esistenza.
Nulla è la negazione dei qualcosa, nient'altro che questo.
E pure l'Essere non è mai qualcosa.
Perciò, seppur paradossalmente, ma non troppo... per noi che siamo esistenza: Essere = Nulla.

La constatazione che il Tutto non possa essere qualcosa, ci fa intuire come il Tutto sia un'idea aperta. Ossia l'idea del Tutto è percezione del limite tra Esistere e Essere.
E questo limite è il Nulla.

PS
Vedo la tua buona volontà nella ricerca. Mi spiacerebbe perciò che ti ritrovassi invischiato in discussioni sterili, che inizialmente sembra che dicano chissà che cosa, ma poi finiscono per mostrare la loro inconsistenza.
Questo forum è una delle ormai rare oasi per riflettere, messa a disposizione dalla generosità del fondatore. Ma purtroppo pure qui è diffuso un chiacchiericcio inconcludente. Mancando sovente un autentico desiderio di riflettere.
#667
Attualità / Re: Ma Israele...
16 Ottobre 2023, 14:00:28 PM
Citazione di: taurus il 16 Ottobre 2023, 11:09:24 AM"bobmax"...  sei  troppo ottimista e (malauguratamente) Speranzoso che l' umanoide possa cambiare la sua indole. Ma non è cosi' !

Tu credi che DOPO  l' imminente punizione "risolutiva"  si porra' la parola Fine ?  Illusione !

Preparati perche' assisteremo - putroppo - ad altre tragedie..

Qui NON si tratta dell' etichetta (!) che specifica l' appartenenza.. quanto alla  nostra Vera indole.. "bestiale" !!
--------------------------------------------
Mettiti il cuore in pace... questa è la Realta' !

Non sono ottimista, sono invece pessimista. Al punto di dover accettare che indiscutibilmente il male c'è.
Il male è certissimo.
Il male è nel mondo, è in me, io stesso sono il male!

Ma a questo punto, Taurus, hai solo due possibilità:
O ti arrendi all'evidenza.
Oppure la affronti perché comunque non la accetti!

E se la affronti... allora potrai scoprire che tutti sono innocenti.
Cioè che la situazione è persino peggiore di ciò che pensavi!
Perché non vi è nessun colpevole.
Il male è totalmente gratuito, senza nessuno che ne sia responsabile.

Constaterai infatti, con sgomento, che il libero arbitrio è una illusione.

Se però anche qui non ti arrenderai... finirai con l'attraversare la notte oscura.
E chissà che allora, in quel nulla, non nasca in te una nuova consapevolezza.

È la mistica la strada che può, forse, placare la tua rabbia e la tua disperazione.

Ti auguro ogni bene.
#668
Attualità / Re: Ma Israele...
16 Ottobre 2023, 07:00:08 AM
Citazione di: taurus il 15 Ottobre 2023, 22:39:41 PMAppunto NON Dovrebbe...

Ma rassegnati _ purtroppo il Male C' E' !

Consolati.. Nessuno_ neanche un dio (sempre per Siddarta Gautama) potrebbe eliminarlo !!!

Da qui un' altra sua sublime massima:

- noi, di generazione in generazione, piangiamo le Stesse lacrime !!

Solo tu lo puoi eliminare Taurus, solo tu.
È lo scopo della tua vita.

Sei stato gettato nel mondo proprio per questo.
Sei tu, proprio tu, il figlio unigenito.
Ci sei infatti solo tu...

Vi sei tu e il Nulla.

Che il Nulla sia Dio dipende solo da te. È l'unica libertà che davvero hai: fare in modo che Dio sia.

E il male, l'orrore, sono il tuo filo d'Arianna, affinché tu, rifiutandoli, ti decida a tirar fuori da te stesso chi davvero sei.

E che avvenga la metamorfosi.
Dal non essere all'Essere.
#669
Attualità / Re: Ma Israele...
16 Ottobre 2023, 06:47:48 AM
Citazione di: Socrate78 il 15 Ottobre 2023, 19:32:42 PM@bobmax: Sono tutti innocenti? Ebbene, io potrei benissimo rivoltare tutto il tuo discorso e dirti che siamo tutti colpevoli a questo punto e il discorso ci porterebbe molto lontano. Infatti tutti noi nella vita abbiamo mentito e mentiamo (mentire è male a prescindere dalle ragioni per cui lo si fa), abbiamo nutrito disprezzo e odio verso chi non corrispondeva ai nostri criteri,  usiamo gli altri per mille motivi (per l'ammirazione sociale, per vantaggi obiettivi, per prestigio, per benessere personale  ,ecc.), siamo disposti a distruggere le amicizie se le riteniamo non più funzionali alle nostre esigenze, critichiamo il prossimo alle spalle, crediamo di agire per il bene altrui mentre invece in fondo vogliamo soltanto plasmare gli altri secondo i nostri valori per volontà di potenza,  siamo tutti egoisti e vogliamo servirci del prossimo e nelle relazioni la persona è sempre un mezzo, mai un fine, almeno io la vedo in questo modo. L'uomo strumentalizza i suoi simili sin da bambino, sempre.  Quindi potrei benissimo ritenere che la sofferenza sia un male meritato per tutti compreso per me stesso, e poi se c'è una cosa che non può essere imposta sono proprio i sentimenti (oltre ai pensieri), non si può dire "Devi soffrire o gioire", perché significa calpestare la libertà interiore dell'individuo. L'emozione è mia, e io ho il sacrosanto diritto di provare quello che voglio, verso chi voglio, ed anche di non provare un bel niente se lo ritengo giusto, perché è proprio usando le emozioni che le persone vengono manipolate ogni giorno come pupazzi. Anzi, se io soffro per qualcuno e lo consolo, in realtà paradossalmente sono egoista, perché l'altra persona diventa soltanto un mezzo per dare benessere al mio Io ed ottenere gli atteggiamenti esteriori che a me danno benessere, quindi in fondo sto soltanto asservendo il prossimo al mio Ego.

Grazie, Socrate78, per questo tuo intervento critico. Dove confuti con chiarezza e profondità ciò che avevo scritto.
È così che dovremmo sempre procedere, e invece, è sempre più raro che si sviluppi un autentico contraddittorio.

Ciò che denunci, con evidente sincerità, è sotto gli occhi di chiunque voglia vedere la nostra realtà. È la vita, così come risulta al pensiero razionale che non vuole illudersi e onestamente guarda il mondo per come davvero è.

Lo descrivi così bene, che non posso che concordare con te.
È inutile che ci illudiamo, magari immaginando un bene che non c'è. Dietro ogni azione, anche quella che può apparire la più nobile, immancabile si nasconde un interesse, un egoismo.
Quindi grazie ancora per questa tua esplicita chiara onestà.

Solo che, arrivati a questo punto, la nostra indagine non può concludersi qui.
Non può infatti concludersi, se dici NO.

Di fronte alla "verità" razionale del mondo, tu puoi ancora fissarne l'orrore e dire NO!
Affronti lo sguardo della Medusa, che ti mostra l'orrore del mondo per come davvero è, senza indietreggiare. Senza arrenderti, perché così è il mondo e non puoi farci proprio nulla...
NO, tu dici NO!

Resisti e con tutto il tuo cuore dici NO.

Allora, forse, potrà nascere in te la Compassione.
Una compassione sconfinata, che abbraccia tutto il mondo, si impadronirà di te. E tu non ci sarai più, perché sarai diventato quella stessa Compassione.

Ti ritroverai così alla origine di tutte le cose. E le amerai come mai hai amato.

Tu sarai infatti quell'amore stesso.
#670
Attualità / Re: Ma Israele...
15 Ottobre 2023, 15:47:42 PM
Citazione di: taurus il 15 Ottobre 2023, 15:13:43 PMCosa intendi  ??

La mia, tua.. nostra (miseranda) esistenza ?

E allora vogliamo argomentare CHI (nei sacri libri dei credenti) "tenta"  di dare qualche  risposta a questa  fatidica, Insoluta Domanda che, da tempi immemorabili, è come una dolorosa spina nel fianco del peloso bipede... 

E che il giudaismo GIA' trattava nei famosi Libri Sapienziali (in particolare.. Giobbe e/o Qoelet _ Ecclesiaste) ?

Devi soffrire per il male nel mondo.

Se dici NO all'orrore, e lì stai, di fronte all'orrore che rifiuti con tutto te stesso, ecco la sofferenza!

Perché NO, non dovrebbe esserci questo male, non dovrebbe esserci nessun male, e invece... hai di fronte l'orrore!

Il tuo amore non è stato sufficiente affinché questo male non fosse.

Ti ritrovi così all'origine di tutte le cose.
Riuscirai a caricarti di ogni peccato del mondo?
Riuscirà il tuo amore a fare sì che l'impossibile sia?

#671
Attualità / Re: Ma Israele...
15 Ottobre 2023, 12:38:19 PM
Citazione di: taurus il 15 Ottobre 2023, 12:06:34 PMInfatti...
Seppur le CAUSE  che hanno determinato lo scempio.. ?? 

Non basta scandalizzarsi dell' EFFETTO  !!

Non si tratta di scandalizzarsi, bensì di soffrire.

Pure le cause che riesci a individuare hanno a loro volta altre cause...

Perché in realtà, son tutti innocenti.
Ed è proprio per questa ragione che devi soffrire.

Perché sei tu, proprio tu, all'origine di tutto questo.
#672
Attualità / Re: Ma Israele...
15 Ottobre 2023, 11:48:07 AM
Di fronte all'orrore non vi è nulla da comprendere, bisogna dire NO!

Chi non si pronuncia, perché prima deve comprendere, ha già in cuor suo detto SÌ, accetta quell'orrore.

Il rifiuto dell'orrore precede qualsiasi ragionamento.
Ed è il discrimine che stabilisce il tuo essere o il tuo non essere.
#673
Attualità / Re: Ma Israele...
15 Ottobre 2023, 09:22:53 AM
Il "ma" lo puoi certo usare, dopo.

Dopo che quel NO è saldo e inequivocabile!
Perché se invece questo "ma" lo offusca, lo rimette in discussione facendo intendere che insomma, quel NO è invece un SI... allora stai solo mimetizzando il tuo non essere.

Anche ricamare sulla bellezza del "ma" può avere solo due motivazioni: o davvero non si capisce oppure non si vuol capire.

Ma (!) in entrambi i casi non val la pena comunicare.
#674
Attualità / Re: Ma Israele...
15 Ottobre 2023, 06:43:10 AM
Se di fronte all'orrore non dici chiaramente NO, ti sei già auto escluso dalla civiltà.
Perché la civiltà è tale proprio in quanto rifiuto dell'orrore.

Se non dici NO, con te ogni autentica comunicazione è impossibile. Perché hai scelto di non essere.
 Non ha alcun senso cercare di comunicare con chi non è.
#675
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
14 Ottobre 2023, 20:56:16 PM
Citazione di: Alberto Knox il 14 Ottobre 2023, 15:03:43 PMIl mio contributo sarà pochino, questo è uno dei post più profondi e filosofici presenti nel forum e ho letto molti interventi  che fanno emergere la nostra specificità umana come la capacità di capire , la capacità di smontare, la capacità di analizzare (analizzare viene dal Greco che significa sciogliere, smontare) è come il bisturi, eccola qua una delle nostre specificità umane qui rappresentate. E noi come vogliamo essere capiti? vogliamo essere capiti così? sì magari anche così ma poi ecco che oltre la conoscenza analitica (che smonta e tira fuori esattezze) c'è un altra specificità umana che è la conoscenza sintetica che rimonta , che coglie l'insieme , la visione del mondo, la capacità di capire la logica del sistema e quindi dare significato. Questa è la distinzione fra intelletto che produce conoscenza e una ragione che produce significato.
Sapete qual' è uno dei problemi del nostro tempo? uno dei problemi del nostro tempo è che noi abbiamo un sacco di conoscienza e pochissimi significati . Sappiamo tante cose perchè le abbiamo smontate ma non sappiamo il senso delle cose. Siamo fortissimi nelle discipiline scientifiche e siamo molto scarsi nelle discipline umanistiche, cioè quelle discipline che dovrebbero produrre significati. Io vedo tanti bisturi eccellenti che tirano fuori esattezze e distinzioni fra realtà e verità e pochi significati.

Eh, sì, vi sono tanti bisturi eccellenti, nel mondo.
Sebbene qui non se ne vedano granché...
Più che altro, si prendono per buoni i tagli col bisturi fatti da altri.

Ma anche chi con il bisturi eccelle, è ormai condizionato dal pensiero unico scientista.
Un pensiero che ha perduto l'apertura di indagine dell'autentico scienziato, che non pone limiti alla messa in discussione del conosciuto.

E così il mondo si chiude. Sull'ovvio, lo scontato, nella illusoria convinzione di ormai sapere, se non ancora tutto, comunque buona parte della Verità.