Accidenti bob, che spirito conciliante portato al perdono. Invidiabile. Ti chiedo di leggere il mio precedente post dove c'è la
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Mostra messaggi MenuCitazioneNon è il male a non esistere, è il colpevole.Senza colpevole non esiste neppure il male, a meno che non si voglia interpretare il male in modo metafisico, il che non è possibile, quando si viene assassinati.
Non mi sembra poi così difficile distinguere le due cose...
Ed è il male assoluto, la sua possibile realtà, a sfidarci.
E anche questo non mi sembra sia così difficile...
CitazioneL'essere umano non é naturalmente proteso verso il bene, ed é compito dell'educazione indirizzare verso di esso.questa dichiarazione è infondata. Si basa solo su una ideologia pseudoreligiosa, per cui l'uomo ha bisogno di essere limitato e indirizzato verso il bene, dato che è stato macchiato per sempre dal peccato originale. In realtà l'uomo avendo un SNC estremamente complesso, non ha una propensione istintuale verso il male, il che tra l'altro sarebbe anche un modo veloce per estinguersi, ma riesce ad adattarsi a sistemi altamente altruistici come a sistemi altamente egoistici, a sistemi sociali cooperativi o a sistemi sociali violenti. La prova è data dalle società storiche che si sono succedute nel tempo, estremamente diverse fra di loro. Sicuramente le società complesse devono implementare le pratiche di restrizione della violenza al fine di poter far convivere milioni o migliaia di persone, ma questo non ha niente a che fare con una supposta malvagità originaria dell'uomo.
CitazioneResta comunque che l'autorità di fatto stia nelle leggi dello Stato a prescindere dalle corporation sovranazionali. Sembra però, per come vanno le cose, che quest'ultime detengano invece l'autorevolezza. Il nostro sistema comunque è ancora democratico, e in teoria le corporazioni sovranazionali non avrebbero effetto su di esso. Concludendo, l'intelligenza artificiale, per quell'idea che me ne sono fatto, potrebbe mettere in seria crisi il sistema Stato/Società.Ciao Daniele. L'autorità dello stato è sempre più compressa da fenomeni centrifughi dalla base (autonomie, rispetto delle singolarità e delle minoranze) e dall'esterno (entità sovranazionali politiche come Eu, Nato, OCSE e soprattutto FMI o economiche come le multinazionali). Immagina una legge dello stato che nazionalizzasse una impresa in attivo (per quelle in passivo è un dovere, smentendo così la buffa regola della mano invisibile, che è effettivamente invisibile) o immagina una legge che stabilisca lo smantellamento delle basi americane in Italia. Costruire una architettura decente dello stato è una impresa al giorno d'oggi. In primo luogo perché non sono riconosciuti i valori collettivi della giustizia, dell'equità, della condivisione e della redistribuzione. Lo stato viene percepito nella migliore delle ipotesi come un gendarme che vigila sui confini contro gli straccioni del mare e nella peggiore come nemico. I valori collettivi erano appannaggio di idee che hanno costruito la nostra costituzione ma la costituzione reale non si riconosce più in quei valori collettivi, che derivavano con declinazioni diverse da socialismo, cristianesimo e liberalismo einaudiano. Oggi vige l'individualismo ad ogni livello.