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Messaggi - green demetr

#661
Attualità / Re: Attacco al teatro russo
23 Marzo 2024, 19:21:41 PM
Nooo stavo sentendo i giornalai televisivi di stato.
Hanno capito ISIS  :D :D
Che gazzettai ridicioli, manco copiare sanno!!!!!
Scusate non ho resistio, ma ci voleva: andate avanti voi che mi vien da ridere!
DIO QUANTA INCOMPETENZA! ??? :D :D :D :D
CHE TEMPI! ???

PS l'esperto americano parla di afhganistan dove suppongo si sono radunati i pochi rimasti dell'isis (se non ho capito male).
Ma appunto non sono loro! La siria è nei guaiii.
#662
Citazione di: taurus il 23 Marzo 2024, 18:47:32 PMCome no......

Vai a dirlo ai malati Terminali, ai quali la morfina NON fa piu' effetto e soffrono un dolore indescrivibile.. ed è tutto rivolto al Bene !?!

Ma questa cavolata.. è quanto hai appreso dai rabbini "inglesi" ?


---------------------------------

Tu scrivi: Mi sorprende che tu non abbia letto Siddharta di Hesse libro epocale, che tutti devono leggere per capire il vero pensiero orientale (ossia quello della circolarità del tempo).



Hai sparato un' altra "cannonnata"..  -  Ma tu hai letto Qoelet ??

---------------------------

No per ora solo la genesi sono al fiat lux.
I rabbini inglesi mi hanno spiegato la storia di giuseppe.
E stavo studiando la questione del serpente secondo il Ramban, ma siccome sono un lunatico, tutti progetti si sono fermati.
Ho urgenza prima di colmare "alcuni" gap di storia contemporanea e seguire le nuove vie della filosofia che ho scoperto.

Il resto della bibbia non so assolutamente niente. ;)
Abbi pazienza.
Sulle origini dell'ebraismo e cristianesimo, avremo tempo, se Dio vuole, più tardi di polemizzare amabilmente, questo giusto per chiudere il cerchio sui nostri comuni interessi. Ciauz.


Per quanto riguarda il male, sto parlando di male morale, oh testone!

Per quanto riguarda i paliativi ai malati terminali ho studiati ai tempi dell'OSS la mindfullness che riprende alcuni principi buddisti per la tua felicità.
Poi come dici tu ci sono le droghe, e quando saremo un paese civile il diritto alla morte.

Cosa c'entra con la morale e la religione? fammi pensare....ah ecco: NIENTE.
#663
Attualità / Re: Attacco al teatro russo
23 Marzo 2024, 18:29:09 PM


L'attacco fatto dall'ISIL (non lsis, e il califfato di cui parlano gli ebrei non è quello! che invece è un gruppo terrorista, però almeno ho capito cosa intendeva Orsi. Grazie Ipazia della precisazione.) uno dei tanti gruppi terroristi finanziati dal Qatar.

Interessante la disanima fatta da Al Jazeer, che è l'unico canale credibile, e "informato" sui fatti.

Già due settimane fa gli Usa hanno permesso alla Russia di prevenire un attacco alla sinagoga (di Mosca?).

Interessante la domanda del giornalista che chiede all'esperto di sicurezza americano se crede che Putin sia l'unico in grado di proteggere la Russia.

Scusate ma io ci leggo quello che proponevo. Un avvertimento a Putin.

Vedo grossi grossi grossi guai per la Siria, che frattanto si sta organizzando per mandare truppe in Libano contro Israele.

Che l'orso si schieri con Israele indirettamente almeno una volta?
Chissà.
Sarebbe anche un contromessaggio a quatar e altri infedeli parlando.(ma si torniamo alle guerre di religione medievali....che tempi!!!!!)
Vedremo.
Sono scioccato.
#664
Citazione di: bobmax il 23 Marzo 2024, 14:21:41 PMNon ti stai sbagliando.

Difatti "fin da subito" non si fa mai esperienza dell'universale, ma sempre del particolare.
Citazione di: bobmax il 23 Marzo 2024, 14:21:41 PMNon ti stai sbagliando.

Difatti "fin da subito" non si fa mai esperienza dell'universale, ma sempre del particolare.
Soltanto dopo si applica, eventualmente, la categoria universale che meglio descrive il particolare.

Universale indispensabile per poter ragionare, operare e comunicare. Ma che fa irrimediabilmente perdere la profondità del reale.
Quando siamo all'universale, abbiamo già perduto il reale.

Che il reale sia soltanto ciò che è razionale, è infatti il grave fraintendimento della modernità.

Universale indispensabile per poter ragionare, operare e comunicare. Ma che fa irrimediabilmente perdere la profondità del reale.
Quando siamo all'universale, abbiamo già perduto il reale.

Che il reale sia soltanto ciò che è razionale, è infatti il grave fraintendimento della modernità.
D'accordo però come negare che noi il reale lo cogliamo solo nella sua forma universale?
Non è semplicemente che non possiamo stare lì a distiguere da foglia a foglia, ma per esempio in ottica contemporanea tra milioni cellule e chissà quanti triliardi di particelle.
Il mio maestro fa notare d'altronde che le equazioni matematiche anticipano il mondo. E quindi per assurdo ne sono i mattoni costituenti.
Che la realtà sia una matrice era cosa nota nei tempi antichi, poi è arrivato Aristotele...
Il problema è il voler entizzare il mondo.
Ma come dice a Dio a Giobbe: dove eri tu quando io creai il firmamento e tutte le stelle...etc...etc....
L'arroganza di Aristotele e allievi è gravissima e un insulto alla morale.
Sto ragionando a spanne, Aristotele non mi interessa punto.
#665
Come fattomi notare recentemente dal mio maestro, Aristotele è nemico di Platone.
E' evidente fin dall'inizio laddove Platone parla di morale, laddove quello di enti e sostrati.

Ora non so se Hegel sia l'ennesimo allievo di Aristotele.
Nè cosa intenda per idea Platone.
L'unica cosa che so è che non è quello che dice Aristotele e dunque dell'intera industria culturale.
Platone è il nemico invicibile dell'oggi.

Per quanto riguarda Feurbach, non conosce la sua critica, se è quella che ci hai detto, ossia che Hegel fraintende l'esperienza singola con quella universale, potremmo ragionarci sopra.

Infatti l'universale o linguaggio che dir si voglia, non è questione dell'esperienza ma della conoscenza che ho di quell'esperienza.

Io non potrei esperire che quell'albero sia vero, meglio reale, se non esistesse qualcun altro che mi dice che anche lui lo percepisce e che dunque sia vero.

La reminescenza di Hume (anche se quello che conosco è quella impartitami dall'industia culturale, e quindi sempre da prendere con i vari distinguo futuri) è evidente.
Il linguaggio è lo strumento tramite cui l'universale si fa conoscere come tale.
Ossia l'idea di albero, non è l'albero.
Ma noi non trattiamo mai dell'albero, bensì sempre dell'idea di albero.
E' proprio l'esperienza che viene a mancare, infatti il tempo del qui e ora destituisce il tempo del suo valore generale anzitutto.
Ossia convenzionale.
Che il soggetto sia una convenzione è quello che ne segue.
Noi non conosciamo mai il singolare ma sempre l'universale.
Ciò che appare, non è ciò che è.
Ci sembra, mi sembra sia una pecora, ma andando vicino è una roccia vicino ad un gregge, e di seguito tutte i patemi linguistici del novecento.

Ma l'inizio della filosofia non ha nulla a che fare con queste cose appunto.
Direi che invece il Platone aristotelico è già la fine della filosofia.

Platone non ha alcuna esigenza che non sia morale.
#666
Attualità / Re: Attacco al teatro russo
23 Marzo 2024, 16:07:01 PM
Citazione di: niko il 23 Marzo 2024, 15:45:53 PMMa vergogati tu...




no vergognati tu gnè gnè  :D
ma che siamo all'asilo?  :D

Sto forum è un circo mi fate troppo ridere.
Ciauz!
#667
Citazione di: Koba II il 22 Marzo 2024, 16:13:28 PM"Il vero è il tutto. Il tutto però non è altro che l'essenza che si compie attraverso il suo sviluppo" (Prefazione de La fenomenologia dello Spirito, p. 15 dell'edizione Einaudi).
I discorsi con il punto senza spiegazione non vogliono dire niente.
Ho già criticato molte cose della prefazione e per pietà sua e nostra, ho proposto di andare a leggere direttamente il testo.
Sono in molti coloro che hanno fatto intendere che la prefazione è più una postfazione.
E anzi è lo stesso Hegel a dircelo nel mezzo del suo farneticare.

Mettiamo a paragone il vero della metanoia e il "fantomatico vero" dell'essenza.
Nella religione il vero è il cristo stesso.
Nella filosofia fantastica di Hegel è l'essenza.
Ma cosa vorrebbe dire "vero"?
In entambi i casi è una fantasia un delirio di affermazione.
Infatti nè il cristo nè l'essenza hanno un senso reale.
La realtà ci dice che non esiste alcun cristo e alcuna essenza.

Dunque o le due tradizioni sono fuori strada e fuori di testa, oppure il vero va discusso punto per punto su un altro livello.

Senza andare punto per punto (non è questa la sede) però possiamo già fare una generalizzazione: ossia che questo vero non è nella realtà.

Ora parlo per me: se il vero non è nella realtà a me cosa me ne frega di impostare una verità nel mondo fantastico?
La mia preoccupazione è quella di vedere come il mondo fantastico si intrecci non tanto con la realtà (perchè quello io lo chiamo delirio) quanto con la nostra anima.
Ora il punto è dunque unire il fantastico con l'anima.
Quello che non mi sono mai sognato di fare è di pensare questo fantastico.
Mi sono cioè illuso che questo fantastico fosse un reale.

Dimenticavo una cosa su tutte, e che stava sempre di fronte a me: il dolore.
Il dolore è ciò che emerge dal cercare nel reale ciò che si unisce all'anima.
Qualsiasi pensiero slegato dalla realtà mi ha sempre disgustato.
Ho sempre considerato il cristianesimo per quello che è, e non per quello che potrebbe essere.
Dunque per me ciè che conta non è l'essenza (come ti ho già detto e detto ampiamente nel forum, la mia infanzia l'ho passato col maestro Yogananda e le sue meditazioni metafisiche: che Dio esista è un mero dato di fatto), quanto ciò che appare. La faneroscopia antica, è la fenomenologia come io me la immaginavo.
Territorio di conquista e terreno di fertili amori spirituali.
Ciò che invece rimbalza dalla reltà è che il terreno dà solo amori materiali.
E quindi effemiri in un testa-coda che mi riporta sempre alle intuizioni dell'infanzia.
Nel mezzo però il fiume sempre più impetuso del dolore ha formato canyon di desolazione assoluta.
Il mio paesaggio non è più quello materno fantastico, luogo dell'accoglienza, ma come nelle più profonde intuzioni di Freud o della letteratura, luogo di continue angosce, sempre più demoni abitano il mio cuore, e figuriamoci non fatico a pensare quello degli altri.

La grandezza di Hegel è quella di dare un punto di vista, una griglia di interpretazione per non cadere nelle reti del nostro tempo, sempre riduzioniste, sempre più decostruttiva fino all'osso derridiano in cui la parola viene crocifissa, viene sbranata dal di dentro e sputata come mero fantasma capriccio delirio, per ricostruire però poi paesaggi riduzionisti.
Siamo in un epoca di profondo malessere intellettuale, prima ancora che sentimentale.
Perchè, come dice il mio maestro attuale, il sentimento senza intelletto diventa mero sentimentalismo.
E il sentimentalismo è la veranda della depressione contemporanea.

Il vero in Hegel, non voglio nemmeno saperlo, per me finisce al capitolo 1, laddove a parole di fuoco enuncia l'impossibilità non solo della felicità ma proprio della vita.
Del vivere.
Parole che dovrebbero essere marchiate a fuoco nell'anima sentimentale.
Solo allora ipotizzo arriva la via metanoica, o la via orfica.
O nuove vie come meglio intendono Nietzche e Leopardi.
Perchè quelle vecchie sono bisunte, distrutte e corrotte dai loro interpreti.
Il mondo fantastico secondo Nietzche e Leopardi non esiste.
Serve una ultra-filosofia.
Sta qui la mia via elettiva.

Il vero? solo uno stupido fardello, un abile rete per gli infami che abitano questo mondo.
Saluti cari.
E okkeyy ciaooo! ;)
#668
Attualità / Attacco al teatro russo
23 Marzo 2024, 15:09:02 PM
Buonasera, come sapete mi sto interessando del califfato, che viene additato dai think tank ebraici come una delle tre minacce all'occidente (le altre due sono la Russia e la Cina).
Quello che non mi tornava era come mai la russia cristiana potesse allearsi ad una forza musulmana che sta per invadere l'occidente.
Il primo dei teatri (il califfatto atteccherà quelli) è stato sorprendentemente Mosca.
Provo a ragionare velocemente: il califfatto e i suoi alleati trasversali, nemici politici ma eguali di fronte al muslim.
Dopo aver corrotto praticamente tutti gli stati europei e americani, ha mandato un messaggio chiaro: anche tu russo cristiano come i tuoi deboli fratelli ti devi inchinarti a noi.
Non ti illudere che la nostra allenza non sia esente da cose sottobanco.
O forse come dice Eutidemo altrove, è un messaggio delle mafie interne, fenomeno che ignoro totalmente.
Lunga è la strada dell'apprendiemento.

Dubito fortemente che sia un commando nazista. Sarebbe grave se fosse così.
(per le questione di sicurezza interna).
Comunque io non mi sento più tanto bene, felice di vedere che il popolo italiano continui a taralli e vino.
Alla fine cianno ragione loro. :D
Come diceva la frase di accoglienza all'università: o la SPAGNA o la FRANCIA basta che se magna. :D

PS
L'Orsi il mio ex-fidanzato  :P ha detto che il califfato ormai non c'è più  :D
La sua disonestà è sempre più evidente.
Che tristezza. Sono costernato.
E triste: un caro pensiero, per quel che vale, al popolo russo e alle famiglie e amici coinvolti.


E bravi comunisti continuate a negare il califfato. Bravi andate a protestare pro Palestina. VERGOGNA.
#669
Attualità / Re: Il nuovo kippur
23 Marzo 2024, 14:45:04 PM
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2024, 16:50:47 PMSulla terra (coloni e muri), mare (motovedette armate) e cielo (top gun): un lager israeliano. Dove, come a Varsavia nel ghetto, ci si arrabatta come si può per combattere l'oppressione militare.
Per ora mi sto informando tramite i think tank ebraici, vedrò poi se questa presunta oppressione militare sia reale o meno leggendo la parte opposta, che però fin ora è costituita più da romanzieri che da storici.
Speriamo ne esista qualcuno di questi storici.
Altrimenti è pura propaganda del califfato.
#670
Citazione di: bluemax il 20 Marzo 2024, 16:22:12 PMQuesta un'altra inesattezza.
Qualità comprese (diverso da capite) diventano parte di te. Non puoi tornare indietro.
Vedi il mondo in modo diverso da prima (anche perchè ogni istante, per ogni fenomeno, fisico o mentale, la mente per sua natura associa istantaneamente a tale fenomeno caratteristiche che esso non ha, ma che possiede la mente in quel momento)

Vedi un altro mondo. Non fai fatica a capire che gli oggetti possono solo darti la comodità (non sempre visto che spesso ne diventi schiavo e devi servirli) ma non la felicità. Capisci che la natura della felicità è immateriale, l'oggetto invece materiale. Ed una cosa MATERIALE non puo' dare qualcosa di IMMATERIALE come la felicità.

Capisci che se scomponi l'oggetto (Ad esempio una ferrari) puoi trovarci lamiera, ferro, gomma, sostanze chimiche ecc... ecc... ma NON la felicità. Quella che provi è semplicemente l' IDEA della felicità che un oggetto puo' darti (non a caso passi di oggetto in oggetto cercando qualcosa che non troverai mai).

Una volta raggiunto questo primo (misero) livello, credimi... non riesci nemmeno a volerlo a tornare indietro. Vedi la realtà in modo differente.

saluti.
Vedere la realtà in maniera distorta non aiuta a convivere con la realtà reale.
Il buddista occidentale è una persona fuori dal mondo, completamente persa dietro una fantasia.
La felicità non è di questo mondo.
Lo scopo della vita è di convivere col male, riconoscerlo e resistergli: questo è ciò che viene chiamato bene.
Vedi la questione del mondo che è mera illusione è una panzana grossa come una casa.
Mi sorpende che tu non abbia letto Siddharta di Hesse libro epocale, che tutti devono leggere per capire il vero pensiero orientale (ossia quello della circolarità del tempo).
La circolarità del tempo non impedisce il male.
La circolarità del tempo ci aiuta a seguire il corso del fiume, con serenità.
E poi i buddisti che conosco io sono tutti amanti del bel vivere, della buona cucina, e dell'occidente.
E si fanno tanti bei soldini raccontando panzane a go go.(okkey provocazione  ;) )
#671
Citazione di: bluemax il 20 Marzo 2024, 15:17:46 PMCi sono alcune inesattezze nella tua affermazione.
1) Si ma lo fa da un punto di vista anestetico, come una qualsiasi droga può fare.

Assolutamente no. Stai paragonando lo studio del buddismo riguardo a dukkha (sofferenza che meglio sarebbe tradotta come insoddisfazione) come una sorta di accettazione di tale sofferenza.
Le 4 nobili verità indicano un "percorso" logico, pragmatico, efficace sul come estirpare la sofferenza.
La 1° nobile verità (la verità della sofferenza) si concentra sul "capire" cosa si intende per sofferenza, l'analizza in ogni sua forma, ne osserva la sua struttura, la sua composizione, i suoi effetti (sofferenza fisica, sofferenza del cambiamento, sofferenza omnipervasiva ecc... ecc... ) fino a comprendere (diverso da capire) di cosa stiamo parlando.

La 2° Nobile verità (origine della sofferenza) ne indica le cause che la generano (ignoranza, attaccamento, creazione di un se' ecc... ecc... )

La 3° Nobile verità (cessazione della sofferenza) indica che è possibile raggiungere uno stato di liberazione dalla sofferenza, attraverso la pratica del Nobile Ottuplice Sentiero

La 4° Nobile verità indica il sentiero che conduce alla fine della sofferenza.

Come vedi non si tratta di un pagliativo, una droga, una illulsione, ma un percorso concreto sul come arrivare alla liberazione della sofferenza.



2. il Buddismo è la religione perfetta per questi tempi

Assolutamente no. Anzi. In questi tempi dove si fa fatica a "leggere", "riflettere", "studiare", esiste IL PROBLEMA. Il problema è che il 90% degli approcci iniziali che si hanno col buddhismo, in Europa, riguardano deformazioni nichilistiche e materialistiche del buddhismo, che mettono in un pastone unico buddhismo, filosofie di Schopenhauer e Nietzsche, new age e sinistra progressista americanoide. Non a caso coloro che si avvicinano a questa dottrina spesso sono animalisti complessati, figli dei fiori mancati, o bussati forte nel cervello da ideologie spesso di sinistra. Quindi, una volta bombardati da questo cocktail di cazzate (cocktail in vari sensi, dunque) mi pare normale che la gente abbia un'idea del buddhismo come una dottrina pensata da Marx e Nietzche secondo cui non esiste niente, non bisogna fare niente e la meditazione porta a scomporsi nel niente.
Prima o poi comunque, passata l'assuefazione alla novità o soddisfatto il proprio ego nel  poter dire ad altri "sono buddista" o "sto avvicinandomi a questa filosofia"  si inizia a rendersi conto che si tratta di cazzate, in genere, e a quel punto o si passa a fonti più serie, o si lascia.

Generalmente si lascia perchè il peso da sopportare è  notevole. Meglio tornare a fare l'animalista che ama tutti i cani e gatti (solo se suoi ovviamente e solo se animali simpatici. Gli insetti no) o tornare a sbandierare bandierine color arcobaleno  perchè... "sono il bene in quanto difendo i diritti dei gay e bla bla bla".
Per chi invece non lascia, ed affronta il cammino le cazzate di cui sopra svaniscono, ed inizia una dura riflessione su tutto il mondo che lo circonda.  Non credo che noi occidentali siamo portati per questa seconda ipotesi.


Sul fatto che il buddismo occidentale sia un cocktail di new age non ho dubbi.
Che vuoi abbiamo bisogno di CHILL e RELAX.
Non seguo il buddismo e mi pare bluemax che tu e altri che erano nel forum, abbiate smesso di insegnarcelo sul forum
Io il buddismo lo derivo dall'induismo che ho studiato per almeno un decennio.
So benissimo che le forme di distacco dalla realtà sono tecniche difficilmente interiorizzabili.
Ma è proprio quello il senso che volevo comunicare: che sono tecniche temporanee.
Poi torni col culo per terra.
Inoltre l'occidentale è pieno di oggetti, mentre per il buddismo come ce lo avevate iniziato a raccontare, è un mondo con pochi pochissimi oggetti.
Il famoso spazzare il pavimento del tempio, come attività elettiva del giovane apprendista.
Non ci stiamo necessariamente contraddicendo, stiamo dicendo la stessa cosa, io con gli occhi di un apprendista ASSAI deluso e ad oggi completamanete IMMERSO nel mondo degli oggetti (la mia sola e unica casa, mi dispiace per la tristezza che avrò spero immesso in qualche anima pia).
Inoltre la storia del bonzo che torna indietro per il giovinetto...eh è una storia che conosco da tanto tanto tanto tempo.
E mi fa vomitare. Scusa la caduta di stile: ma pure tu e soci che continuate a tirare in ballo Nice...ma mi volete proprio far arrabiare nevvero  :D ?
Eppoi ci sono fior di studi che dicono che nietzche era buddista!   :D (ovviamente  non capendoci niente).



#672
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 15:48:48 PM
Citazione di: Ipazia il 20 Marzo 2024, 14:58:00 PMPost da groggy straparlante. Green: un minimo di informazione sulla sovranità esercitabile dall'autorità nazionale palestinese.
Intendi dire quella sui mari giusto? E' l'unica che conosco.
E certo è una forma di protezione che avevano, prima che l'Europa abbia fatto si che, proprio da poco, fosse Cipro da ponte per il rifornimento di armi poi ad uso terroristico.
L'UNRWA o chi per essa poi tramite i permessi ONG (che non dubito, visto quello successo in america a livello legale) porteranno le armi senza che i seccatori sionisti controllino, di modo da riprendere il massacro degli ebrei.
Perdonami ma suona così ai miei orecchi.
Inoltre sto ancora aspettando che gli arabi si sottraggano in qualche maniera alla mancanza di una costruzione ALMENO di una risorsa idrica non contaminata.
Altro che Israele gli ferma l'economia...MA DAVVERO? ???
#673

Eutidemo penso che sia per induzione, perchè la maggior parte della gente, e non solo in Russia, è portata a vivere una vita semplice e normale.
Voler far rientrare tutta la gente nella mafia russa, mi pare bizzarro (deve essere sempre la tua deformazione professionale  ;) )
In linea generale condivido quello detto da Anthony e cioè che noi dobbiamo imparare a valorizzare i nostri principi costituzionali.
Per quanto riguarda l'essere filo-putiniani e le liste di proscrizione fatte dal corriere della sera, mi dicono solo una cosa: che noi quei principi costituzionali non sappiamo nemmeno cosa vogliano dire.
La nostra è ancora una democrazia elettorale? Non vi è dubbio.(al contrario loro? probabile).
La nostra è ancora una repubblica? E' qui che mi piacerebbe il giornalismo, la giurisprudenza, si facesse avveduta, e non proclamasse a ogni piè sospinto una auto-determinazione di ciò che è giusto o meno.Come se ciò che era giusto ieri, lo fosse ancora oggi, questo immobilismo è deleterio.(non vi sarebbe progresso infatti).
Perchè vi sia la domanda bene o male, però ci deve essere anche la critica.
Oramai viviamo in un tempo di profondo malessere.
Il continuare ad additare forme di consenso, e non di critica, mi pare porti allo stesso processo di induzione che tu riporti Eutidemo.
Infatti sono le nostre a essere democrature, e non le loro, che sono chiaramente dittature. Intendo dire proprio come fine della propaganda continua.
E' questo che dovrebbe spaventare a morte.(ma io ci ho giò messo una pietra tombale sopra  :D )
E d'altronde:
Quello che manca sia là che qua, è la riflessione sulla corruzione.
A sentire Zizek in Russia non c'è nemmeno la riflessione.
Direi che questo è il delta e ciò che ci separa da loro: che noi abbiamo sempre riflettuto.
Anche oggi, anche qui.
Saluti.

Potrei sottotitolarlo così: la sceneggiata sulla sceneggiata della dittatura russa detta anche elezione.
Eh già, THE MOVIE! :D

#674
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:55:31 PM
Citazione di: niko il 11 Marzo 2024, 22:33:14 PMOh ipocriti, finanche gli eccessi di violenza dei popoli colonizzati nella loro leggittima lotta di liberazione contro i colonizzatori, moralmente ricadono sui colonizzatori stessi, non sui popoli oppressi e colonizzati.

Per me e' come ad Algeri durante la lotta di liberazione: che cavolo ci stanno a fare, i francesi, ad Algeri? E' casa loro, Algeri, o no? Avete un buona risposta a questa domanda? Il fardello dell'uomo bianco? Il fardello dell'uomo sionista? Perche' Algeri e' come la palestina, sempre di colonialismo, parliamo.

Se a un certo punto la misura e' colma e scoppiano bombe in locali e ristoranti ad Algeri pieni di francesi, con modalita' terroristiche, con il preciso intento di ammazzarne il piu' possibile, spiace per le vittime, ma la responsabilita' morale e' sempre e solo dei francesi stessi: se stavano a Parigi, a cenare al ristorante, invece che ad Algeri, sarebbero ancora vivi. Il messaggio, di quelle bombe e' chiaro: via il colonizzatore straniero, Algeri e' degli algerini. La decolonizzazione non e' un pranzo di gala.

Sono i signori israeliani, che avrebbero dovuto starsene a casa loro. Quella che loro chiamano Israele, altro non e' che casa d'altri, casa dei palestinesi!!!

Sono loro gli ospiti, sono loro gli stranieri... e gli ospiti a casa mia sono sono graditi solo ed esclusivamente  finche' non provano a sostituirsi al padrone di casa.

La verita' esiste.

La verita' stabilisce chi sia l'oppressore nazionalista e colonialista occidentale e' chi sia il popolo oppresso a cui e' negato il diritto fondamentale ad autoderminarsi in casa propria.

E uno dice, poverini gli ebrei, il trauma dell'olocausto...
e poi ooops, vai a vedere bene, e spuntano fior fiori di documenti e dichiarazioni sioniste che spiegano come il proggetto sionista possa realizzarsi solo scacciando i nativi palestinesi, e sostituendosi etnicamente ed essi, dovumenti e dichiarazioni in merito precedenti all'olocausto.

Il sionismo e' il frutto avvelenato dei nazionalismi di inizio novecento e, semmai, del trauma antropologico e psicologico di massa della prima guerra mondiale. Il piu' avvelenato di tutti. Il sionismo e' dunque un movimento politico che ha a che fare con gli antecedenti, della seconda guerra mondiale e dell'olocausto, molto di piu' che con le sue conseguenze. Il sionista archetipico e' il reduce spiantato, deluso e turbolento della prima, guerra mondiale, non l'ebreo vittima di diaspora della seconda. E di realizzare i propri proggetti di colonizzazione della palestina con la violenza e con la pretesa della superiorita' occidentale, ce lo aveva in mente gia' da ben prima, di subire l'olocausto per mano nazista.

Il "chiagni e fotti" israeliano attuale e' patetico.



Patetico ma armato fino ai denti, forse si sono rotti le balle di farsi traumatizzare dall'occidente e da quelli BRAVI come te.
#675
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:52:54 PM
Citazione di: niko il 11 Marzo 2024, 22:33:14 PMOh ipocriti, finanche gli eccessi di violenza dei popoli colonizzati nella loro leggittima lotta di liberazione contro i colonizzatori, moralmente ricadono sui colonizzatori stessi, non sui popoli oppressi e colonizzati.

Per me e' come ad Algeri durante la lotta di liberazione: che cavolo ci stanno a fare, i francesi, ad Algeri? E' casa loro, Algeri, o no? Avete un buona risposta a questa domanda? Il fardello dell'uomo bianco? Il fardello dell'uomo sionista? Perche' Algeri e' come la palestina, sempre di colonialismo, parliamo.

Se a un certo punto la misura e' colma e scoppiano bombe in locali e ristoranti ad Algeri pieni di francesi, con modalita' terroristiche, con il preciso intento di ammazzarne il piu' possibile, spiace per le vittime, ma la responsabilita' morale e' sempre e solo dei francesi stessi: se stavano a Parigi, a cenare al ristorante, invece che ad Algeri, sarebbero ancora vivi. Il messaggio, di quelle bombe e' chiaro: via il colonizzatore straniero, Algeri e' degli algerini. La decolonizzazione non e' un pranzo di gala.

Sono i signori israeliani, che avrebbero dovuto starsene a casa loro. Quella che loro chiamano Israele, altro non e' che casa d'altri, casa dei palestinesi!!!

Sono loro gli ospiti, sono loro gli stranieri... e gli ospiti a casa mia sono sono graditi solo ed esclusivamente  finche' non provano a sostituirsi al padrone di casa.

La verita' esiste.

La verita' stabilisce chi sia l'oppressore nazionalista e colonialista occidentale e' chi sia il popolo oppresso a cui e' negato il diritto fondamentale ad autoderminarsi in casa propria.

E uno dice, poverini gli ebrei, il trauma dell'olocausto...
e poi ooops, vai a vedere bene, e spuntano fior fiori di documenti e dichiarazioni sioniste che spiegano come il proggetto sionista possa realizzarsi solo scacciando i nativi palestinesi, e sostituendosi etnicamente ed essi, dovumenti e dichiarazioni in merito precedenti all'olocausto.

Il sionismo e' il frutto avvelenato dei nazionalismi di inizio novecento e, semmai, del trauma antropologico e psicologico di massa della prima guerra mondiale. Il piu' avvelenato di tutti. Il sionismo e' dunque un movimento politico che ha a che fare con gli antecedenti, della seconda guerra mondiale e dell'olocausto, molto di piu' che con le sue conseguenze. Il sionista archetipico e' il reduce spiantato, deluso e turbolento della prima, guerra mondiale, non l'ebreo vittima di diaspora della seconda. E di realizzare i propri proggetti di colonizzazione della palestina con la violenza e con la pretesa della superiorita' occidentale, ce lo aveva in mente gia' da ben prima, di subire l'olocausto per mano nazista.

Il "chiagni e fotti" israeliano attuale e' patetico.



Ma liberati da che oh capra! è dal 2002 che il territorio è libero.
Perchè invece non vai a studiarti oh capra cosa pensano i fratelli mussulmani degli ebrei, e non vorrei spaventarti, anche degli occidentali.
Ma lo vogliamo capire che ci stanno facendo guerra come gli ebri stanno tentando di far capire a quel testone di biden o no?
I cavolo di DEM sono così occupati a far finta di far la guerra con la russia, che non si accorgono di stare perdendo quella finanziaria-ideologica.
La Cina che sta usando l'arabia come specchio per le allodole, e la russia che si sta immolando in termini di vita umane a fare da specchio per allodole UMANO.
Devo dire che i cinesi sono dei geni strategici.
Per arrivare a fare tutto questo devono veramente aver vissuto la colonizzazione molto male.
Avete mai letto Ghosh?
Vedi antony nel progetto eurasia, l'europa non c'è proprio.
Forse ti conviene passare e di corsa al modello eurabiasia.  :D
L'unica cosa che godo, è che l'inglese sè messo nel forno da solo.
Ah che goduria.
Mi dispiace per l'americano, ha ragione il DERSH nel momento in cui ha deciso che le attività no profit hanno il diritto di veto e di voto nelle cose statuali.
LA REPUBBLICA é CROLLATA.

ADDIO OH AMERICA. TI ricordi di JEFFERSON che con tanta cura di affretti a togliere dalle tue palazzine dell'inciucio?

E DEI SOMMI PRIMI PRESIDENTI che hanno coronato il sogno europeo?

RIP AMERICA. RIP EUROPA.

YELLOW-GREEN TIME IS ON START


Il presidente della Cop28 Sultan al-Jaber parla durante una sessione del vertice sul clima delle Nazioni Unite COP28, sabato 2 dicembre 2023, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
(fonte https://www.rainews.it/)