Una discussione con una serie di interventi, pur con sfumature diverse, condivisibili.
Quello che a me sembra manchi e che desidero introdurre è il concetto di dovere. Che equilibra, compensando, qualsiasi anelito, a volte eccessivo, ai diritti.
In altre parole, visto che è stato criticato il coacervo di rivendicazioni della storia umana, con particolar riferimento al '68, io penso, viceversa, che è lecito, auspicabile "esagerare" nella richiesta di diritti. Quello che tuttavia è decisivo è bilanciarli con altrettanti doveri.
Penso ad alcune delle più celebri, e per certi aspetti paradossali, richieste di quegli anni: "abbiamo il diritto alla felicità!" Oppure: "vogliamo tutto e subito!"
Bene, benissimo rispondo io. "E sia!" Se fossi una divinità. Purché...... quella felicità medesima che pretendete siate disposti a darla a tutti gli altri. Oppure purché siate disposti a concedere tutto e subito!
Immaginiamo una civiltà nella quale ognuno si occupasse degli altri. Solo degli altri. Ciò significherebbe che TUTTI gli altri si occuperebbero di te.
Le solite cazzutissime utopie? Certo, non lo nego, ma se fossimo in grado funzionerebbe. Ed il ragionamento logico anzi, di puro buon senso rimanda al solito, inevitabile problema: la natura umana!
Siamo sempre lì.
P.S. Azz non avevo letto il post di acquario69. L'avevi già espresso tu il concetto di dovere. Bene: un idem sentire non fa che rafforzare un pensiero.
Quello che a me sembra manchi e che desidero introdurre è il concetto di dovere. Che equilibra, compensando, qualsiasi anelito, a volte eccessivo, ai diritti.
In altre parole, visto che è stato criticato il coacervo di rivendicazioni della storia umana, con particolar riferimento al '68, io penso, viceversa, che è lecito, auspicabile "esagerare" nella richiesta di diritti. Quello che tuttavia è decisivo è bilanciarli con altrettanti doveri.
Penso ad alcune delle più celebri, e per certi aspetti paradossali, richieste di quegli anni: "abbiamo il diritto alla felicità!" Oppure: "vogliamo tutto e subito!"
Bene, benissimo rispondo io. "E sia!" Se fossi una divinità. Purché...... quella felicità medesima che pretendete siate disposti a darla a tutti gli altri. Oppure purché siate disposti a concedere tutto e subito!
Immaginiamo una civiltà nella quale ognuno si occupasse degli altri. Solo degli altri. Ciò significherebbe che TUTTI gli altri si occuperebbero di te.
Le solite cazzutissime utopie? Certo, non lo nego, ma se fossimo in grado funzionerebbe. Ed il ragionamento logico anzi, di puro buon senso rimanda al solito, inevitabile problema: la natura umana!
Siamo sempre lì.
P.S. Azz non avevo letto il post di acquario69. L'avevi già espresso tu il concetto di dovere. Bene: un idem sentire non fa che rafforzare un pensiero.