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Messaggi - Ipazia

#6616
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
08 Ottobre 2019, 10:38:15 AM
Non esiste "il" suicidio. Ogni suicidio è diverso dall'altro come diversa è la persona che lo compie. Possiamo stabilire analogie fenomenologiche su cui costituire categorie omogenee sulle quali esercitare il discorso etico, ma la differenza "noumenica" rimane ed è relazionata soltanto al soggetto suicida. Su questo soggetto e la sua scelta vale l'invito al silenzio. Mentre sulla fenomenologia si può discutere e cercare cause e rimedi a vantaggio di tutti. Preso atto che la morte, per chi ha una concezione immanente della realtà, è una costante universale, il discorso etico dovrebbe svilupparsi sulle motivazioni del suicidio e sulla razionalizzazione di tali motivazioni.
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#6617
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
07 Ottobre 2019, 09:29:00 AM
Citazione di: anthonyi il 07 Ottobre 2019, 07:02:04 AM
Citazione di: Jacopus il 06 Ottobre 2019, 20:00:54 PM

Ma i crocefissi nelle scuole, seppure richiamano alla nostra tradizione, sono un simbolo di potere, un "forte" simbolo di potere, da Costantino ai Templari, fino a Cristoforo Colombo che legittimò il potere spagnolo delle Americhe come opera di conversione.

A parte che Costantino non lo sappiamo neanche se ha mai utilizzato la croce come simbolo. Comunque dire che la croce è simbolo di potere perché l'hanno utilizzata molti potenti è come dire che siccome quelli dell'ISIS usano l'islamismo per perpetrare crimini, allora l'islam è criminale.
Se però come simbolo di potere tu intendi simbolo di legittimità istituzionale allora posso concordare con te, non a caso il crocifisso, che rappresenta semplicemente un uomo condannato a una morte atroce, è presente in tante bandiere nazionali.
Un saluto

La croce viene usata per marcare il territorio in maniera istituzionalmente non legittima in uno stato che si pretende laico. Così funziona sopra la testa di un insegnante, giudice, pubblico funzionario, e per tale motivo, proprio per ripristinare la legittimità istituzionale, non va posta.

Altra cosa sono le vestigia del passato che figurano nelle bandiere, monumenti storici, ecc. eretti sul suolo pubblico in epoche in cui lo stato non aveva una costituzione laica. Significativo che l'Italia repubblicana abbia tolto la croce Savoia dalle bandiere. I monumenti, soprattutto se di pregio artistico, meglio lasciarli dove sono e lasciarli accudire da chi in essi ripone il suo spirito. Accettando il suggerimento di altri, lo stesso dicasi per opere di devozione popolare che costituiscono anche ottimi riferimenti topografici. Ma nei locali in cui lo stato esercita i suoi poteri e funzioni sarebbe quantomeno buon gusto non marcare territori con simboli di parte. E' sacrosanto opporsi a tale prevaricante pratica.

Non si tratta di superiorità razionale tappezzare le pareti scolastiche di strumenti didattici piuttosto che di simboli ideologici, ma di equilibrio etico che riporta il luogo scolastico alla sua funzione universale. Lo stesso dicasi per ogni altro ufficio pubblico.
#6618
Storia / Re:Migranti e Zyklon B
06 Ottobre 2019, 12:40:25 PM
Non è che ad Ellis Island le cose andassero tanto diversamente. Ed erano migranti legali. La Libia ha tutto il diritto di recludere chi vi entra illegalmente. Dovremmo farlo anche noi invece di lasciarli vagare come mine per le nostre città. Mine che ogni tanto, come a Trieste, deflagrano in maniera devastante. E in maniera meno devastante sono presenti in uno stillicidio di atti di violenza, illegalità e degrado che riempiono le cronache locali dell'informazione non totalmente asservita alla vulgata dominante e alle sue censure.

Concordo con Anthonyi: connettere questi fenomeni legati a forme irregolari di immigrazione con progetti espliciti di genocidio non rende un buon servizio alle vittime dei genocidi e alla verità storica.
#6619
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
06 Ottobre 2019, 00:33:00 AM
Citazione di: davintro il 05 Ottobre 2019, 17:21:56 PM
Quindi una laicità inclusiva, di stampo anglosassone e non giacobina-francese, che non mira alla cancellazione di alcuna identità, ma apre a tutte, senza alcuna discriminazione, ma in libero confronto. Intesa in questo  senso, la laicità non sarebbe infranta dalla semplice presenza del crocifisso alla parete, ma da un ipotetico divieto (che fortunatamente nessuno pretende) di poter accanto al crocifisso appendere simboli di diverse religioni, o, perché no, anche foto di grandi personalità laiche come l'imperatore Adriano a Gandhi, filosofi, scienziati, poeti. Una laicità che arricchisce e aggiunge, invece di impoverire e togliere

A me più che una laicità inclusiva parrebbe un luna park dove ognuno appende i suoi feticci. Quale sarebbe il limite ? Vogliamo escludere lo scolapaste, la teiera e i satanisti ? Sai che belle pareti scolastiche ! Io ci metterei solo carte geografiche, la tabella di Mendeleev, le ere geologiche, la classificazione di animali e vegetali, e cose simili. Almeno a forza di guardarle i ragazzi imparano qualcosa di reale ed utile.
#6620
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
05 Ottobre 2019, 16:33:01 PM
Appunto. Per cui meglio andare alle fonti originali. Immagino la sorpresa dei cristiani medioevali quando scoprirono che mezzo millennio prima di Cristo gran parte delle loro riflessioni metafisiche erano state sviluppate con grande acume da filosofi pagani. Sarebbero stati meno sorpresi se non avessero soppresso la filologia storica, ad esempio di Tucidide, sostituendola con la mitologia ebraica. Basta infatti un minimo di approccio filologico per scoprire che il modello teorico della religione di Paolo di Tarso è integralmente neoplatonico. L'unica novità è l'aspetto tattico, totalmente ebraico, di lotta di liberazione dal giogo romano chiamando in causa anche gli schiavi. Che ovviamente risposero. Mica ci voleva molto. Qualche decennio primo l'aveva fatto Spartaco, con qualche successo. Ma Paolo ci mise pure la grazia divina e la carta, alla lunga, fu vincente contro gli dei pagani e i loro imperatori. Vinta la guerra gli schiavi sono tornati a servire sotto altri nomi e pure gli imperatori a regnare.

Unica differenza: nella polis greca i liberi lo erano davvero. Nella Città di Dio non lo è nessuno. Comandano con potere assoluto Dio e i suoi rappresentanti in terra. Ed è così che in occidente nacquero le teocrazie. Che ci pappiamo anche oggi nella costola orientale islamica del monoteismo. Qui rimane comunque la pretesa totalizzante (e totalitaria) delle "radici cristiane" di cui il crocefisso è simbolo incombente sopra le teste di tutti. Ma anche dentro, attraverso la formula "perchè non possiamo non dirci cristiani".
#6621
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
05 Ottobre 2019, 16:09:24 PM
Citazione di: viator il 05 Ottobre 2019, 15:49:55 PM
Salve, bobmax ed Ipazia : Ecco cosa succede quando ci si "dimentica" di definire preliminarmente ciò di cui ci si accinge a trattare :
Citazione di: bobmax il 05 Ottobre 2019, 14:19:28 PM
Citazione di: Ipazia il 04 Ottobre 2019, 23:39:33 PMNon dò per scontata l'esistenza dell'io, ma di individui autocoscienti. Nei quali la centrale operativa può essere chiamata io.
Cioè, non dai per scontata l'esistenza dell'io, però la dai per scontata...
Saluti.

L'io in salsa monistica o dualistica cambia di molto. L'autocoscienza meno. Per questo preferisco parlare di autocoscienza e non di io. E' un concetto meno ambiguo, totalmente antropologico, a prova di contaminazioni idealistiche.
#6622
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
05 Ottobre 2019, 15:56:04 PM
La rivoluzione illuminista viene dalla polis greca, unica forma di democrazia sviluppatasi nell'antichità. I teismi, ed in particolare quelli di derivazione biblica, hanno una precisa struttura gerarchica che pone il nume supremo all'apice della piramide come dominatore assoluto. In tutta la sua storia il cristianesimo è stato affiancato da sovrani assoluti perchè eletti in nome di Dio. Solo dopo la rivoluzione illuminista lo sono diventati in nome del popolo. L'assolutismo regio e l'obbedienza allo stesso è stato fin dai tempi di Paolo di Tarso una costante del pensiero cristiano. E' bastato mettere la croce sulle insegne imperiali perchè il sovrano assoluto venisse legittimato. La storia non fa sconti quando si tratta di sbufalare le ideologie: la religione della pace e dell'amore si è affermata grazie alla vittoria militare di un imperatore romano. Grazie alla guerra. Come la sua consorella apparsa seicento anni dopo. Anche lì sempre la guerra il motore di una divinità sedicente grande e misericordiosa.
#6623
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
05 Ottobre 2019, 09:33:12 AM
Giochiamo a carte scoperte.

Tra una concezione della realtà monistica basata sull'unità psiche-soma evolutivamente conformatasi ed una concezione  dualista basata sull'antitesi anima e corpo - soma, ma anche sema (prigione) - non può esservi alcuna sintesi epistemica causale.

Però, almeno nella discussione in corso, può esservi una sintesi finale nel riconoscere la scelta liberatoria del suicidio. Liberazione che dovrebbe essere ancora più chiara per lo spiritualista nel momento in cui può ricongiungersi al suo Pleroma, Paradiso, Nirvana superando l'illusione del corpo e del suo io corporeo.

Rigetto sul nascere la distinzione tra suicidio fisico e metafisico. Il suicidio è sempre un atto metafisico; trascendentale rispetto alla legge naturale nella concezione materialistica monistica. Lo è ancor più intensamente rispetto alla visione dualistica che lo riduce ad acqua di rose nel ritorno all'agognata archè ultraterrena, mentre per il materialista monista la psiche è consapevole di decretare, con la fine del corpo, anche la sua stessa fine, annichilendosi in un nulla metafisico assoluto.
#6624
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
05 Ottobre 2019, 08:57:24 AM
Tutto molto bello, ma anche Socrate, Buddha e tanti altri filosofi. La religione che si ispira a Gesù Cristo è un'invenzione di Paolo di Tarso che quanto a tolleranza verso chi la pensava diversamente (ebrei, pagani) non è certo uno stinco di santo. Tant'è che appena preso il potere i cristiani hanno fatto piazza pulita di ogni pensiero avverso con atti violenti che si sono prolungati per un millennio e mezzo finchè una rivoluzione illuminista non ne ha ridimensionato le pretese e il potere. Processo, come da IT, ancora non completato.
#6625
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
04 Ottobre 2019, 23:39:33 PM
Citazione di: bobmax il 04 Ottobre 2019, 23:02:38 PM
Ipazia, tutte le tue considerazioni derivano da una "verità' che dai per scontata: l'esistenza dell'io.
Mentre è proprio questa esistenza a dover essere messa in discussione!

Non dò per scontata l'esistenza dell'io, ma di individui autocoscienti. Nei quali la centrale operativa può essere chiamata io.

Citazione
Se provi a metterla in dubbio, sembra di cadere nell'assurdo, ma se tieni i nervi saldi potrai constatare che in effetti non vi è alcun bisogno dell'io per spiegare la realtà.

È il corpo che vuole, ma questa volontà non è dissimile dalla volontà della Luna che "vuole" girare attorno alla Terra.
O dalla volontà della pianta che "vuole" dirigersi verso la luce.
Dal cuore che "vuole" battere.
Dal cervello che "vuole" pensare...

Sono tutte volontà fittizie.

Certamente, visto che nessuno di questi comportamenti é voluto bensì dato.

Citazione
Tutto ciò che diviene, non ha dietro nessuno a farlo divenire in un modo piuttosto che un altro.
Non vi è nessun io dietro a ogni qualsiasi volontà.

Non basta dirlo, bisogna anche dimostrare che la definizione giuridica "capace di intendere e volere" é farlocca.

Citazione
Per inciso, l'esempio del dito sulla fiamma non consisteva nel volere mettere il dito, che è un assurdo.
Considerava invece che una volta avvenuto la scottatura per errore, il ritenere di aver avuto la possibilità di non scottarsi, stando più attento, era sbagliato. Perché questa possibilità di non scottarsi non vi era mai stata.

Si dice "errare é umano perseverare é diabolico". Tra le facoltà dell'io autocosciente c'è anche imparare a non scottarsi.
#6626
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
04 Ottobre 2019, 23:01:03 PM
Libero di pensarla come vuoi. Io ho altrettanti buoni motivi, sia personali che teorici, per rigettare quell'ereditá e sentirmi offesa se mi associano ad essa. Ovviamente bisognerebbe aprire una nuova discussione in cui poter lavare i panni sporchi senza censure.
#6627
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
04 Ottobre 2019, 21:53:36 PM
Citazione di: Jacopus il 04 Ottobre 2019, 18:16:17 PM
Per Ipazia e Baylham. Spiacente ma 1900 anni di "hard cattolicesimo" non passano invano. Potete anche fingere che vi siete emancipati e forse voi ( e forse anch'io) vi siete realmente emancipati ma vivete in Italia. E come al solito non bisogna buttare il bambino insieme all'acqua sporca. Basterebbe citare Agostino d'Ippona per rammentare l'importanza del pensiero cristiano (e quindi cattolico).

Proprio perchè siamo sotto il loro giogo da mille e passa anni abbiamo il dovere morale di non dirci cattolici. Ci parassitano per oltre 6,6 miliardi ogni anno. Vediamo di non unire al danno le beffe.
#6628
Non è coerente fare l'elogio del DUBBIO e poi rimpiangere il DOGMATISMO che l'Illuminismo ci ha insegnato a criticare e decostruire. Le coscienze collettive che negano il dubbio socratico, duemila anni fa e anche oggi, sono quelle che fondano sul VERBO rivelato le loro certezze e che hanno perseguitato, finchè ne avevano/hanno il potere, chiunque cercasse di far valere le ragioni del dubbio contro i loro dogmi.
#6629
I pensatori della Scuola di Francoforte si trovano nel punto focale della crisi dell'umanesimo comunista e di quello borghese. Il loro percorso teorico si dipana dal concetto di alienazione di tradizione marxista che dall'economia estendono all'intero spazio antropologico, producendo analisi di tipo fenomenologico e teoretico di grande ampiezza e importanza per lo sviluppo della critica sociale e delle scienze umane nel secondo dopoguerra. Basta scorrere i nomi per rendersi conto dell'importanza di questo "carro pensante" sul quale affondano le radici anche le generazioni successive di filosofi e ricercatori sociali protagonisti della rivoluzione culturale sessantottesca e oltre.
#6630
Tematiche Filosofiche / Re:Del suicidio
04 Ottobre 2019, 17:10:52 PM
Citazione di: bobmax il 03 Ottobre 2019, 23:06:01 PM
Intendo con "io" ciò che genera la volontà.
Quando voglio qualcosa, oppure non voglio qualcos'altro, do per scontato che sono "io" che voglio.

Essendo io la causa prima di questa volontà, potrei non volere ciò che invece voglio.

È perciò questo "potere" di volere una cosa oppure no, questo essere causa incondizionata, questa libertà di scelta, a farmi credere di essere un'entità distinta da tutto il resto.
Capace di influire sul divenire, di essere cioè un'origine incondizionata di eventi che avvengono o meno a seconda della mia volontà.

Ecco, questo io non esiste.

E vero: non esiste un soggetto incondizionato che vuole, ma un soggetto condizionato che, all'interno del grado di libertà di cui dispone, vuole e agisce sulla base di ciò che vuole. Quindi il discorso si sposterebbe sul grado di libertà del suo volere.

CitazioneCompare perciò una volontà, a seconda di come si evolve la mia storia di vita. Ma non vi è un io che vuole, non vi è un io che determina cosa volere.

La volontà compare, ma è come una nuvola che appare all'orizzonte, o la luna che fa capolino dietro la montagna. Accade, senza che vi sia alcun io che avrebbe potuto far accadere diversamente.

Che le vicende della vita finiscano col condizionale pesantemente le scelte (atti di volontà) di ciascuno sono l'ultima a negarlo, ma non vedo cos'altro se non il proprio io autocosciente, preso atto della situazione e delle opzioni possibili, sia soggetto dei suoi atti di volontà.

CitazionePer cui, quando avvicino il dito alla fiamma, sento dolore. E vorrei non sentirlo, e vorrei non averlo messo.
Ma se il mio io è morto, capisco che questa volontà è pretesa assurda.

Non capisco il passaggio tra il desiderio, peraltro originale, di avere un dito di amianto e la morte dell'io. Il mio io vivente si astiene dal mettere il dito nel fuoco riconoscendo i limiti che la natura pone al grado di libertà della sua volontà che si adegua di buon volere a tali limiti. Infatti:

CitazionePerché comprendo che il dolore che provo non avrei potuto in alcun modo evitarlo.

Inclusi danni peggiori e permanenti, che solo motivi di ordine superiore, tipo Muzio Scevola, potevano giustificare. Altri tempi, altre patrie.

Citazione
Questa mia assoluta non libertà mi rende "nessuno".
Di modo che vi è la sofferenza, ma nessuno che soffre.

Anche questo passaggio mi è oscuro. Io, con la mia libertà limitata e possibile, rimango qualcuno all'interno di essa. E se c'è sofferenza, c'è pure qualche "io" che soffre.