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Messaggi - iano

#676
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
18 Gennaio 2025, 12:30:21 PM
E' l'insieme degli esseri viventi che non è mai uguale a se stesso, non l'essere vivente, che finché è vivo, mantiene la sua individualità.
Nessun elemento dell'insieme, o anche suo sottoinsieme, dunque supera se stesso, uomo compreso.
Se Dio è morto l'uomo non avrebbe dovuto  sopravvivere ad esso, perchè essi si giustificano a vicenda.
L'uomo può superarsi solo annullandosi, disperdendosi nell'insieme dei viventi, riguardandosi come un essere vivente fra tanti, ciò che non può mancare di fare  se non c'è più nessuno ad  eleggerlo al di sopra dell'insieme, se Dio è morto.
Va da se poi, che questo Dio che lo leggeva era lui stesso.
Non riesco dunque ad individuare questo superuomo di F:N: se non nel superamento di questo sdoppiamento, a cui dovrebbe seguire finalmente che si realizzi l'appuntamento mancato fra fisica e metafisica.
Se è il logos ad aver generato questo sdoppiamento, non occorre perciò superarlo, bastando usarlo per quel che è, senza trascenderlo.
#677
Tematiche Filosofiche / Re: Nietzsche e Zarathustra
18 Gennaio 2025, 11:52:13 AM
Dio con Cristo è sceso in terra, l'uomo con Newton è salito in cielo.
Fisica e metafisica avrebbero perciò dovuto incontrarsi a metà strada, ma l'appuntamento è stato mancato.
Non capisco inoltre di quale superuomo parli F. N.
Non bastava parlare di evoluzione ?
Sospetto quindi che si parla ancora tanto di F.N. solo perchè non si siano tratte tutte le conseguenze dalla teoria  Darwin, e in particolare non lo ha fatto F.N.
Infatti il superuomo può venire solo se c'è un uomo da superare, e se ciò si crede vuol dire appunto secondo me che dalla teoria di Darwin non si siano tratte tutte le conseguenze.
Ogni essere vivente infatti si supera in continuazione, e forse anche dicendolo in tal modo non si rende ancora bene l'idea.
E' la vita, declinabile come insieme di esseri viventi, che si evolve, e non ciò in cui possiamo declinarla.



#678
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 14:14:57 PM
Citazione di: anthonyi il 16 Gennaio 2025, 14:06:52 PME' singolare che tu concepisca la fede come un senso di superiorità rispetto ad altro. La fede in realtà é l'esatto contrario, un atto di subalternità, di sottomissione rispetto ad un'entità che si concepisce come superiore, il resto poi sono derivazioni eventuali e discutibili. Pensa che io sono convinto che anche molti animali abbiano una dimensione spirituale. Ho avuto molti gatti in giro per casa e fuori, e mi sono sempre divertito ad osservarne la personalità, la capacità di esprimere ed assimilare emozioni, sono certo che nell'aldilà c'é un posto anche per tutti loro.
Si, comprendo perfettamente il tuo discorso, ma ti invito a considerare che l'atto di sottomissione possa essere fatto rispetto alla parte di noi che non conosciamo, e che perciò non possiamo dominare, ma solo esserne dominati.
Che le cose stiano così ovviamente è discutibile, ma io trovo per ciò diversi indizi nella misura in cui la nostra coscienza sembra progredire, essendo a quanto pare che su essa abbia scommesso per noi l'evoluzione.
Quindi non dipende tutto da noi?
No, certamente tutto non dipende da noi, ma ciò non significa doversi considerare necessariamente subalterni , ma della realtà alla pari parte.
La realtà non mi appare quando apro gli occhi perchè così io ho deciso, ma la parte che di me decide non mi esaurisce, quindi non necessariamente dovrò fare appello perciò ad altro da me, per quanto non sia proibito farlo, e sicuramente fino a un certo punto non avevamo alternative nel fare ciò, un tempo in cui la fede in Dio non era cosa che fosse messa in discussione, potendosi solo discutere in quale Dio credere.

Da poco possiedo, o meglio sono posseduto da un gatto :)) anch'io, e confermo le tue impressioni.
Siamo io e il gatto semplici parti della realtà, qualunque cosa sia, alla pari, in perfetta interdipendenza.
#679
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 13:50:24 PM
Il male io lo vedo in questo discriminare, nel verbo stesso, quando va oltre la sua funzione, fino a farsi Dio, e le specie, si come hanno un nume, farsi entità viventi.
La realtà va ben oltre il potere delle parole con le quali utilmente la dominiamo quanto basta per sopravvivere, potere che paradossalmente trova un limite nel farsi il verbo Dio, come se la nostra storia fosse già scritta mancando solo il finale che dovremo decidere noi. Una prospettiva limitante quanto deludente secondo il mio modo di vedere.
#680
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 13:12:36 PM
Citazione di: anthonyi il 16 Gennaio 2025, 08:47:17 AMCon tutto il rispetto, iano, questa affermazione mi sembra qualunquista.
Anche le bandiere sono lenzuola, ma gli uomini si uccidono per esse, o meglio per quello che simboleggiano.
Nel caso poi della sindone, poi, noi abbiamo certamente il simbolo, per coloro che credono che quello sia il lenzuolo che ha avvolto Gesú morto, e che ne reca impressa l'immagine nonché i segni della passione, e anche il fatto che quello che si trova su quel lenzuolo é inspiegabile per la nostra scienza e irriproducibile per la nostra tecnologia.
Ma appunto, le lenzuola come le bandiere ci dividono, e io non svilerei comunque la fede sottoponendola a prova scientifica, perchè se domani la scienza scoprisse il mistero della sindone non credo che perciò verrebbe meno la tua fede.
La fede, compreso il credere in ciò che vedo, è stata infatti fino a un certo punto alla base della scienza stessa, e il riuscire a farne a meno è la sua evoluzinoe.
Però in questa storia dell'uomo bisogna sforzarsi di vedere più la continuità che l salti, riguardando i salti più come una necessità narrativa, che non come l'essenza di ciò che si vuol descrivere.
Il fatto che io sia un non credente non significa che rinnego la religione come parte integrante della storia dell'uomo in continuità con quella che ad essa segue, trovandomi semplicemente più a mio agio nella seconda parte della storia, ma senza cadere nel facile errore di attribuire centralità ai tempi che vivo, che è un modo come un altro, seppur residuale, di volersi porre al centro di ogni cosa.
Ciò che esclude con ''certezza'' il fatto che io possa divenire un credente, è che ritengo sia un errore volersi porre al centro dell'universo, fosse anche solo per concessione divina.
Prima di essere un uomo io sono un essere vivente fra tanti, senza nessun particolare privilegio.
Ma attenzione, questa non è a sua volta la mia particolare fede, ma un assunzione posta la quale tutto meglio si spiega consentendomi di vivere in armonia con l'universo realizzando il mio essere, ciò che equivale per me a sentirmi felice.
il vero problema è che tutto ciò non può ridursi a leggi morali, perchè esse sono fatte di parole, e limitato è il loro potere, per quanto usarle sia ciò che ci caratterizza, e ci rende esseri viventi descrivibili come un gruppo, specie umana che in se non esiste però, ma con cui utilmente possiamo descrivere l'insieme degli esseri viventi, che rimane uno solo, per quanto attraverso le parole possiamo discriminarlo.
#681
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 12:55:21 PM
Citazione di: Koba II il 16 Gennaio 2025, 10:15:29 AMNon è la fede a dividere ma il convincimento che essa sia la base della propria identità.
Alla base della nostra identità di uomo c'è la capacità di credere, e questa è ciò che ci unisce, senza la quale non sarebbe possibile alcuna fede, e questo è ciò che ci divide.
Se la capacità di credere è per noi vitale, nella misura in cui i suoi prodotti ci dividono, se ciò consideriamo non desiderabile, dobbiamo aspirare a qualcosa che svolga la stessa funzione senza creare divisioni.
Questo qualcosa c'è già, ed è quella scienza i cui prodotti seppur nascono in modo conflittuale, alla fine conducono gli uomini ad agire, almeno potenzialmente, in accordo, come un sol uomo.
Questo non significa che concorreremo tutti insieme alle stese imprese, ma che le condurremmo tutte secondo un comune modo di fare. Questo significa cioè continuare a condividere il mondo in cui viviamo, come diversamente lo abbiamo condiviso finora, apparendoci lo stesso mondo a tutti noi.
La differenza sta  nel fatto che il nuovo mondo non avrà alcuna apparenza, ma che altro si sostituirà ad essa come oggetto di condivisione.
#682
Tematiche Spirituali / Re: La legge della parola
16 Gennaio 2025, 12:37:14 PM
Citazione di: Duc in altum! il 16 Gennaio 2025, 12:05:17 PMDavar significa la parola che diviene un fatto, una dimensione reale, la materia tangibile... fantascienza!
Infatti solo Dio può dire la parola: "Universo" e l'universo diviene realtà; oppure può dire: "Incarnazione" e Gesù nasce; oppure: "Uomo" e io posso toccare e sentire il mio Essere.

Quindi, mai separare Dio dal suo essere uno scienzato fedele alla sua scoperta...
Se è questo che dicono i testi sacri, è per me la conferma di ciò su cui non ho mai dubitato, che in essi sia condensata la saggezza dell'uomo fino a un certo punto della sua storia, che è ancora la nostra, e con la quale possiamo quindi ancora identificarci. Una saggezza cioè ancora attuale.
Per me la cosa però funziona anche se al posto di Dio ci mettiamo la nostra parte inconscia, cioè quella parte di noi che non si può negare in quanto ignota, finché tale resta.
Sono convinto inoltre che al pari di te sarei un fervente credente se la prospettiva di una saggezza che possa essere condensata in un libro una volta per tutte, ciò che equivale a un uomo creato, e non in evoluzione, fosse per me desiderabile.
Certamente siamo accomunati dal fatto che, considerando la nostra condizione, aspiriamo a qualcosa di più, che però diversamente da te io cerco in terra e non in cielo.
#683
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 08:24:46 AM
Un uomo che riesca ad acquisire la capacità di rinunciare a ciò che ci divide, compresa la capacità di credere, è ciò in cui spero.
Un uomo che riesca ancora a sopravvivere riuscendo a fare a meno della necessità di dover porre fede in qualcosa, seppur  è ciò che fin  qui lo ha caratterizzato.
Se questo è l'uomo...io spero che si possa far meglio di quanto fin qui abbiamo fatto.
#684
Tematiche Spirituali / Re: La fede in Dio
16 Gennaio 2025, 07:41:24 AM
Io credo che siamo uniti nella capacità di credere, ma è ciò in cui poniamo fede a dividerci.
La scienza non è immune alle divisioni, ma rispetto alla fede alla fine le risolve, divenendo, diversamente dalle questioni di fede, patrimonio, non dico universale, ma comune degli uomini.
in quanto uomo mi riconosco dunque nella capacità di credere, ma non è su essa che la mia speranza riposa, ma semmai nel suo contrario, nella capacità di sapervi rinunciare.
Tutto ciò che è riducibile a logos in particolare è divisivo, e questa discriminazione è vitale da un lato per rapportarsi con la realtà, ma è mortale quando diviene discriminazione fra gli uomini, che si dividono fra chi pone fede in qualcosa e chi pone fede in altro.
La fede può essere condivisa e quando ciò avviene ci unisce, ma il suo limite risiede nel fatto che non è uno strumento di condivisione, ciò che si propone di essere la scienza.
Con tutto il rispetto mi sembra ridicolo che ci si possa dividere fra chi crede in un lenzuolo e chi non ci crede, però finché ci si limita a mettere in campo la propria capacità di credere , o, il che è lo stesso, la capacità di non credere, questo è quello che  succede.
Ditemi voi se ....questo è un uomo....
Si lo è, e anch'io lo sono, ma mi auguro possa divenire qualcosa di meglio


#685
Tematiche Spirituali / Re: La legge della parola
15 Gennaio 2025, 23:30:43 PM
Citazione di: Duc in altum! il 15 Gennaio 2025, 18:14:59 PMLa scienza può dare certezza, non verità.
Innanzi a un: "ti amo", non può nulla.
Ecco allora la potenza della Parola: si può non essere certi di essa, pur se Verità...
La vera fede è più potente delle parole, se la verità inizia alla fine del tuo discorso, dopo i puntini che sospendono le parole.
Riducendo la verità a parole, non è possibile porre in esse certa fede.
La verità non può essere negata, diversamente da ciò che è esprimibile a parole.
Non essendo un credente non mi dolgo del fatto che si diminuisca Dio a verbo, ma del fatto che in tal modo si elevi il verbo a Dio, facendone uso improprio,  diminuendone le potenzialità.
Le parole possono solo discriminare, è ciò è utile, ma la loro utilità finisce quando in esse vi si pone fede, divenendo un discriminazione fra chi sarà ammesso a un club e chi ne starà fuori.
Il potere della scienza è aumentato a dismisura quando ha delimitato in modo chiaro il suo campo di azione, separandolo da quello della fede.
Una religione che si basa su un testo che, per quanto si dica sacro, è fatto di parole, sta a metà strada fra la fede e la scienza.





#686
Tematiche Spirituali / Re: La legge della parola
15 Gennaio 2025, 00:21:03 AM
Citazione di: Phil il 14 Gennaio 2025, 18:56:32 PMNon è un caso se ho scritto cultura fra virgolette; infatti la capacità simbolica, astratta, etc. del linguaggio è sia ciò che aliena dalla nuda vita, sia ciò che rende possibile sovrastrutture come la medicina, l'economia, l'arte, etc. che sono ben oltre la nuda vita, pur occupandosene.
Una "cultura della nuda vita" (riuso le virgolette) sarebbe una socialità poco tecnologica e molto animale(sca), ai limiti della naturalità/naturalezza che oggi definiamo assenza di cultura, antropologicamente intesa.
Queste distinzioni fra noi e gli animali, che in un modo o nell'altro saltano sempre fuori mi sembrano inutili complicazioni.
Mi sembra più semplice sforzarsi di vedere una continuità fra tutti gli esseri viventi, come tutti dotati di cultura, o di coscienza, o di qualunque altra cosa che chiamiamo in causa per distinguerci, in diverso grado.
L'evoluzione equivale ad una continua alienazione.
Che questa evoluzione possa esprimersi in termini di tecnologia è solo un dettaglio.
La pelle è fatta di tanti strati dei quali il più esterno è detto vestito.
Similmente la cultura ha diversi strati dei quali il più esterno è detto parola.
#687
Io mi trovavo a Genova.
Sentendo al giornale radio quante persone scivolando sul ghiaccio si infortunavano, mi chiedevo come la gente poteva essere così citrulla.
Quindi uscendo di casa presi un bello scivolone, ma senza conseguenza per fortuna, se non per il mio amor proprio. :))
#688
Tematiche Spirituali / Re: La legge della parola
13 Gennaio 2025, 20:26:26 PM
Citazione di: Duc in altum! il 13 Gennaio 2025, 15:18:02 PMla parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio
Anch'io ho imparato ad usare le parole al posto della spada, con pari efficacia; però se all'assurdità di porre fede nella spada ci ero già arrivato, grazie alla saggezza che porta l'età, inizio oggi a considerare anche quanto ugualmente sia assurdo porla nelle parole, forse in attesa di una umanità che si faccia più adulta.
Le parole infatti, non meno che la spada , delle quali le prime sono comunque da preferire alla seconda, sono tecnologie che possono essere usate, e in cui è bene non porre alcuna fede, se non si vuole che il loro uso vada oltre il ragionevole.
Che ciò sia possibile per la fede come per la spada, a volte usate anche insieme, è la storia che ce lo dice, perchè anche se ciò non si verificherà necessariamente,  e certamente la religione cattolica oggi di ciò non è partecipe, le religioni mantengono comunque intatte queste potenzialità, che per altre religioni sono ancora attuali.
Mi sembra allora più saggio l'attuale atteggiamento della scienza, che si è rifondata sul non porre fede alle parole, in simboli e numeri, pretendendo per le sue teorie una falsificabilità a propri.
#689
Scienza e Tecnologia / Re: La mappa e il mondo
12 Gennaio 2025, 23:30:03 PM
Citazione di: Jacopus il 12 Gennaio 2025, 22:53:36 PMQuindi la mappa è parzialmente il mondo, ma è comunque una tecnica, un artificio mirabile della connessione cultura+sistema nervoso centrale. Venire monopolizzati dalla mappa è in realtà venir monopolizzati dal dominio della tecnica.
La mappa non può confondersi più con la realtà, per quanto permanga l'illusione, nel momento in cui altre utilmente con essa concorrono, negando la sua unicità, più che la sua validità. Ogni mappa a suo modo è utile se abbiamo coscienza della loro natura, e non andiamo a cercare quella vera, riducendo ciò la nostra ricerca.
Se dobbiamo parlare di monopolio dobbiamo riferirlo alla mappa della realtà produttrice di evidenze, finché unica è rimasta, potendosi perciò confondere con l'unica realtà.
La percezione del pericolo che la tecnica ci monopolizzi paradossalmente deriva dal fatto che noi oggi possiamo ripudiarla, ormai consci delle nostre tecniche di sopravvivenza, mentre ieri non potevamo.
La tecnica secondo cui ''la realtà'' ci appare noi non possiamo ripudiarla, perchè la coscienza dell'illusione non la elimina, ma si limita a relativizzarla.
O se volgiamo la falsifica, accogliendola nel consesso delle teorie scientifiche, il che è lo stesso.



#690
Tematiche Spirituali / Re: La legge della parola
12 Gennaio 2025, 22:35:41 PM
I nuovi mondi prospettati dalla scienza, e che stanno per la realtà, affiancandosi a quello che ci appare nella sua evidenza presente, trascendono il presente e si proiettano sul futuro, consentendoci di fare scelte sempre più mirate e responsabili, a fronte però di una perdita di evidenza, che ci inchiodi al presente.
Continuare a confondere questa evidenza con la realtà per malintesa fede, facendo finta di non vedere il futuro, negandolo, potrebbe significare la nostra fine.
All'inferno o in paradiso ci andremo tutti insieme. Nessuno si salva da solo.
In teoria non ci sarebbe bisogno di un papa che ci spieghi, dicendo il vero, che salvare nostro fratello è l'unico modo che abbiamo di salvarci.