Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - iano

#676
Tematiche Filosofiche / Spazi e punti di vista.
04 Aprile 2025, 05:29:15 AM
Se non vi è un punto di osservazione privilegiato nell'universo, allora le leggi generali della natura debbono potersi esprimere mediante equazioni che valgono per tutti  i sistemi di riferimento nello spazio.
Da ciò non segue necesariamente l'univocità di tali equazioni.
Il moto di un pianeta attorno al sole può essere interpretato come la deviazione dal suo modo inerziale causata dalla forza di attrazione gravitazionale, o come un moto inerziale nel campo gravitazionale.
Il moto inerziale di un corpo lo definirei come il moto che esso segue in mancanza di cause che lo determinino.
Moti diversi da quello vanno quindi spiegati cercandone la causa.
Se definisco inerziale il moto di un corpo dentro un campo gravitazionale, non essendovi una causa che lo genera, allora esso non è soggetto ad alcuna forza.
In sostanza la definizione di moto inerziale equivale alla scelta dello spazio di riferimento.
Se scelgo lo spazio di Euclide il moto inerziale sarà quello rettilineo uniforme, moto in cui il corpo permane finché una forza, ad esempio gravitazionale, non lo devi.
Paradossalmente il corpo sembra obbligato al moto rettilineo uniforme senza che vi sia una causa.
Se ci si pensa bene però anche il moto di un pianeta attorno al sole sembra come essere obbligato, anche se in questo caso l'obbligo deriva dalla forza gravitazionale esercitata dal sole.
Se però noi definiamo inerziale questo moto, allora non vi sarà più alcuna forza a determinarlo.
Non è una magia, ma la conseguenza di essere passati da una descrizione possibile dai una ad essa alternativa, ma equivalente.
Se faccio prendere al campo di gravità il posto dello spazio euclideo, la forza di gravità sparisce, e l'orbita che un pianeta descrive attorno al sole diviene il moto che naturalmente segue, pur in mancanza di una causa che lo obblighi.

Riflessioni a margine della lettura, non ancora completata, di ''Einstein, dalla relatività alle onde gravitazionali'' di un autore che non conoscevo, e che direi di buona capacità divulgativa, Leonardo Gariboldi, edizioni Grandangolo, di cui non ci ho capito nulla, finché con non poca presunzione, ho cercato di riportarlo qui, e solo metre lo facevo , mi è parso di capire,
Non so se succede così anche a voi che, ciò che vi sembra veramente impossibile da capire, vi appare come chiaro nel momento che con sfacciata presunzione cercate di spiegarlo ad altri, come quando dalle nuvole spunta il sole.
#677
Percorsi ed Esperienze / Avere o essere?
04 Aprile 2025, 04:30:17 AM
E' il titolo di un libro di Erich Fromm, che mi ha formato, laddove io, in accordo con l'autore, ho scelto di essere.
Oggi però, col senno di poi, fra l'essere e l'avere, scelgo il divenire, se nel percorso per ottenere ciò che desidero divengo ciò che sono.
La felicità sta nel possedere la capacità di ottenere qualcosa, e non nel possederla, perchè il possederla grava, mente la capacità di ottenerla rende leggero il nostro cammino.

#678
Citazione di: doxa il 13 Gennaio 2025, 08:39:12 AM
L'invidia è un sentimento bipolare


positivo, se  suscita  ammirazione ed emulazione, se dà ambizione e sprona a darsi da fare onestamente per arrivare allo stesso livello di chi è ricco, ha successo, ha un elevato status sociale, ha un oggetto che ci piace molto, ecc.;

negativo se invece provoca afflizione, astio per la fortuna, i beni o le qualità fisiche che ha un altro e li vorrebbe avere. L'invidia può condurre all'omicidio. Infatti, secondo il racconto biblico, fu  per invidia che avvenne l'uccisione di Abele da parte del fratello Caino.
Il paradosso è che desiderando ciò che altri hanno e che a noi manca, desideriamo ciò che non sappiamo bene cosa sia, e da cui quindi, una volta ottenutolo, potremmo restare delusi, e che a quel punto non ci resti che la vuota soddisfazione di provocare l'altrui invidia a nostra volta.
Più in generale il rischio è  di ottenere ciò che desideriamo nel modo sbagliato.
Provo a spiegarmi meglio.
Penso sia normale restare delusi da qualunque cosa desideriamo una volta ottenutolo, e che ciò che di positivo rimane alla fine è l'aver acquisito l'abilità necessaria per ottenerla.
Per cui non sarà ciò che avremo ottenuto a renderci felici, ma ciò che saremo divenuti  per poterlo ottenere.

Fra l'essere e l'avere, scelgo il divenire.

#679
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
03 Aprile 2025, 22:29:43 PM
Citazione di: niko il 03 Aprile 2025, 09:25:17 AMMa sei serio?

L'Europa sara' vincente quando ottocento miliardi li spendera' per pavimentare le strade, e non in armamenti...


Serissimo, senza scendere nei dettagli di cosa si farà, se lo si farà in nome dell'Europa.
#680
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
02 Aprile 2025, 22:50:11 PM
Citazione di: anthonyi il 02 Aprile 2025, 20:07:00 PMTrump potrà aver piegato lo spirito di quei quattro democratici rimbambiti che sono al congresso, ma non certo lo spirito del popolo americano, ed é questa la cosa più importante
Mi sembra altamente saggio non rispondere a provocazioni mirate per far saltare i nervi ai democratici.
Scendere sul terreno di gioco di Trump infatti sarebbe un tragico errore.
Se lo si lascia giocare da solo è perduto, perchè a differenza di Berlusconi non ha avuto la saggezza di circondarsi di politici, politici che Berlusconi assumeva a scadenza programmata, per non fargli acquisire troppa visibilità e potere, quando addirittura non cambiava nome al partito per scaricarli tutti insieme, e ripartire di nuovo, con solo lui sempre al comando.
Alla fine avremo un Europa vincente, e un America che toltatasi lo sfizio a lungo bramato dell'isolazionismo, ritornerà sui suoi passi, ma senza poter tornare più al livello di prima.
Intanto è decaduto lo scrupolo di allacciare rapporti commerciali a 360 gradi per gli aderenti alla Nato, che è come buttare acqua sui focherelli della terza guerra mondiale.
#681
Citazione di: Jean Jacques il 28 Marzo 2025, 23:06:08 PM" non basta sapere di non sapere, ma occorre smentire tutto ciò che credevamo di sapere"
questa frase è bella.
Grazie, ma perchè questa frase non diventi il manifesto del nichilismo possiamo diversamente scriverla:
''Non serve smontare il giocattolo per capire come è fatto se poi non diventi un giocattolaio.''
O quantomeno se non acquisti la coscienza di poterlo diventare.
Non è peccato di presunzione divenire costruttori di mondi, se questi non sono oggetivi, ma si limitano a mediare fra noi e la realtà.
Il mondo in cui viviamo è fatto delle relative interazioni che teniamo con la realtà, che per loro natura si evolvono, cosicché arriverà il momento che il mondo di apparirà al contrario nella misura in cui abbiamo scambiato la relazione con ciò che viene correlato.
 
#682
Citazione di: Jean Jacques il 28 Marzo 2025, 23:29:43 PMMa... non potrebbero esserci norme generali valide per tutti?
Nell'esempio della violenza fisica: perché creare sottoleggi (sul femminicidio) alla legge principale e generale (sull'omicidio) quando quest'ultima ha sempre la sua valenza? Una violenza, in sè, ha il suo peso, ma perché dovrebbe avere più o meno peso in base all'individuo?

Se due persone vogliono sposarsi, perché non avere una legge, unica, generale, che regola le nozze tra due individui maggiorenni consenzienti?

Il problema si pone quando si crea una categoria e questa scopre di non avere i diritti dell'altra o delle altre dalle quali si è "staccata". Come nel caso delle nozze: la categoria degli omosessuali, creata staccandosi da quella degli eterosessuali, scopre che la legge generale escludeva (a priori) una categoria della quale non ipotizzava la presenza al momento della scrittura della legge stessa.
Se una legge generale includesse tutti, al nascere di un nuovo genere esso verrebbe sempre e comunque, naturalmente incluso.

Concordo su tutto, anche se l'ultima parte del tuo post la aggiusterei, nel senso che le categorie o le si crea sempre o esistono già di per se.
Volendo esprimere un pensiero più radicale, solo l'essere vivente è oggettivo, mentre ogni sua categorizzazione, specie , razze , sesso, è da considerare arbitraria, anche quando rispondesse a un criterio che sembra venire da se. Questo secondo me è , anche quando non  fossimo convinti che le cose stiano davvero così, un modo per disinnescare molti conflitti sociali, o quantomeno provare a farlo, posto che potrebbe per contro creare difficoltà di altro tipo.
Un poco di sperimentazione anche in campo sociale mi sembra inevitabile.
Se poniamo fede nelle descrizioni della realtà, fatte al fine di dominarla, ne saremo dominati. e qualunque categoria diventerà una prigione.
Arriva sempre il momento di dover rivedere la descrizione, perchè essa riguarda tanto la realtà quanto il descrivente, il quale mutando , perciò muterà la descrizione, per cui chi in quella descrizione avrà posto fede, ciò che secondo me è sempre improprio fare, avrà difficoltà nel farlo  perchè nel farlo vedrà il mondo disporsi al contrario, presentando ai suoi occhi il mondo il senso che con la sua fede egli gli ha dato.
Su queste fedi d'altra parte, quando condivise, è più facile costruire una società, che farla nascere da un accordo fra coloro che dovrebbero essere considerati ''pari solo nella loro diversità''.
Credo che non siamo abbastanza maturi per accettare come ''naturale'' la quota di arbitrarietà contenuta in ogni ordine sociale.
#683
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 20:14:06 PMpiù che platonico mi sembri ....sofista :P
Dove ho scritto di essere platonico?
Potrei essere sofista, ma non posso confermartelo, non essendo cosi' ferrato in filosofia.
Capisco solo appena un pò di fisica.
Ma tu perchè parli tanto di scienza sei poi non sembri interessata, interessandoti più di chi sia io, che di cosa dica la scienza, e non dico la scienza indi venire di oggi, e quindi discussa, ma quella ormai sedimentata di ieri.
#684
Tematiche Filosofiche / Re: Capisco di non capire.
27 Marzo 2025, 19:30:10 PM
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:24:24 PMOgni frase nasce da una esperienza personale e bisognerebbe capire da quale evento accaduto a Feynman è scaturita questa.
E' un esperienza che condivido con Feynmann, quindi immodestamente posso esportela io, ma in sostanza si tratta di avere l'impressione di capire solo quando crei autonomamente una versione diversa ma equivalente di ciò che vuoi capire, e mi riferisco in particolare alle teorie scientifiche, che non nascono in genere da una esperienza personale, bensì collettiva, ma che possono essere personalizzate riscrivendole con parole proprie.
Se riscrivi una teoria con parole tue, non solo la capisci, ma dimostri anche di averla capita.
L'utilità dell'operazione però non finisce qui, per il motivo che ciò equivale a cambiare punto di vista sulla realtà, la quale siccome ci appare secondo il punto di vista usato, diversamente ci apparirà, sicché diversamente, e con maggior ricchezza di risultati,  potremo interagirvi, pur non avendo scoperto nulla di nuovo.
Feynmann è considerato uno fra i più grandi scienziati in assoluto, pur non avendo fatto alcuna nuova scoperta scientifica.
#685
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 18:31:27 PMChe frase di cattivo gusto per giunta detta da un uomo a una donna:"per cui se la tua presenza sulla terra non ti sembra abbastanza sballottata, fatti salvi altri motivi contingenti, continua pure a stare tranquilla. :)


Scusa, che male c'è , senza distinzione di genere, a sentirsi sballottati quando sottoposti ad accelerazioni? Tu cosa hai capito?
Ma sopratutto hai presente qual'è l'insegnamento di Galilei, esperibile oltretutto con l'uso dei soli sensi, quindi alla portata di ognuno di noi?
#686
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 17:13:54 PMTu dammi ogni velocità in base a un punto di riferimento : dovresti andare fuori dall'universo cosa che ogni tanto fai :))
Scegliene tu uno a piacere, ma per quanto alta possa risultare poi la velocità, essa non ha un significato assoluto, stante la relatività della scelta, per cui come facciamo a sapere se dobbiamo allacciare le cinture di sicurezza?
Finché si parla di velocità, qualunque essa risulti dai nostri calcoli relativi, e non solo perchè relativi, come ci ha insegnato Galileo Galilei, non c'è da preoccuparsi, almeno finché non c'è accelerazione, e per quanto riguarda l'accelerazione puoi fare affidamento anche su tuoi amati sensi, per cui se la tua presenza sulla terra non ti sembra abbastanza sballottata, fatti salvi altri motivi contingenti, continua pure a stare tranquilla. :)

Il mio punto di osservazione in effetti sta fuori dall'universo, in quel mondo parallelo in cui viviamo e che scambiamo per la realtà.
Insomma, a differenza di Platone io credo che, se proprio dobbiamo dividere la realtà in parti separate, che sia nell'iperuranio che noi direttamente viviamo, essendo questo un modo di vivere indirettamente  la restante realtà.
#687
Tematiche Spirituali / Re: Religione scientifica?
27 Marzo 2025, 16:01:06 PM
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 06:09:41 AML'unica realtà "oggettiva" è quella condivisa e condivisibile da tutti gli esseri umani TRAMITE LA PERCEZIONE E GLI ORGANI DI SENSO.
Quindi per te ciò che rileviamo strumentalmente non possiede alcuna oggettività?
Il fatto è che, sia che usiamo i sensi, sia che usiamo gli strumenti, fra la rilevazione della realtà e ciò che tentiamo di oggettivare, c'è una arbitraria elaborazione dei dati, nota per quanto riguarda i dati strumentali perchè gestita coscientemente, e in genere ignota per quanto riguarda i dati sensoriali perchè gestita perlopiù fuori dalla nostra coscienza.
In ogni caso mi pare che la vecchia idea di oggettività, stante la presa di coscienza della soggettività che media, ne esca indebolita, e non cambia la situazione se consideriamo ciò che tutti condividiamo, spostandoci dalla soggettività dell'uomo alla ''soggettività dell'umanità''.
Anche a me aprendo gli occhi la realtà  sembra apparire nella sua oggettività, ma col senno di poi accettare ciò mi sembra un pesante limite alla conoscenza.
Dovremmo quindi secondo te azzerare, rinunciandovi,  tutta quella accumulata attraverso l'uso di strumenti scientifici?
Conoscenza criticabile certamente, a differenza della evidente oggettività, ma solo perchè della prima conosciamo l'origine, mentre della seconda no.
Il mio comunque non è un invito a chiudere gli occhi sulla realtà, ma ad aprire su di essa la mente, perchè una cosa non esclude l'altra, e se i responsi ottenuti possono a volte collidere, il problema non lo risolviamo affossando l'una a favore dell'altra.
Ad essere problematica non è la realtà, ma il rapporto che con essa abbiamo, ma non dovremmo dolercene perchè tale problematicità è indice di ricchezza delle nostre capacità conoscitive.
#688
Allenta pure la cintura Aurea.
Non solo non esiste una velocità assoluta, non esistendo un sistema di riferimento assoluto, ma tu ne hai usati diversi come fossero tutti assoluti.
Ha senso sommare le velocità  solo all'interno di un definito relativo sistema di riferimento.
#689
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:50:40 PMPersonalmente non mi importa il genere di una persona, ma che idee ha e cosa fa come azioni, però vorrei capire meglio le differenze e vorrei conoscere il vostro punto di vista.
Non voglio giudicare, ma capire meglio.
Non parlo dei gusti sessuali (perché si pensa sempre a quell'ambito) perché si tratta di una sfera privata e che non mi interessa (ognuno deve esser libero di amare chi desidera) ma la differenza nella vita sociale e nel modo di essere.
Supponiamo che ogni individuo faccia genere a se.
Le norme che regolano le società non potrebbero mancare quindi di fare riferimento ad ognuno di essi, ed andrebbero perciò riscritte ad ogni nascita.
Come potremmo risolvere questo problema?
Riducendo fittiziamente  i generi ad un numero normativamente trattabile , ad esempio a dieci, oppure a cinque, o anche solo a due nel peggiore dei casi.
#690
Tematiche Spirituali / Re: Religione scientifica?
27 Marzo 2025, 00:49:36 AM
Citazione di: aurea il 26 Marzo 2025, 20:03:05 PMIn pratica, ciò che sulla terra è naturale ,definito ,reale ,limitato....viene  estrapolato e trasformato in una mitologia matematizzata.
Se la realtà sembra farsi sempre più astratta, noi possiamo solo sperare che lo sia davvero, perchè sarebbe l'unica possibilità che abbiamo di conoscerla, anche se io temo che in tal modo non conosceremo propriamente la realtà, ma ciò che abbiamo creduto fosse, cioè quella cosa che appare quando apriamo gli occhi, qualcosa di più potente di qualunque religione, perchè non debbiamo porvi fede perchè diventi  verità.
E' a questa religione primaria che la scienza si vuol sostituire, della quale cristianesimo, induismo o altro sono solo fideistiche imitazioni, portatrici di una verità di seconda mano, se essa non viene da se, ma ha bisogno di essere rivelata.
La scienza è il passaggio successivo alle religioni, perchè alla verità, diversamente dalle religioni, riesce a mettersi alla pari rinunciando alla fede.
Se per una quindi non occorre fede, l'altra semplicemente vi rinuncia,