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Messaggi - Freedom

#676
Citazione di: 0xdeadbeef il 19 Dicembre 2018, 18:44:30 PMPer quanto mi riguarda, attendo ancora qualche considerazione sulla crescita e sui consumi, ribadendo
che, stando così le cose (cioè continuando con le attuali politiche europee in materia monetaria), se non
si inverte questo "trend" della moderazione salariale (per dire un eufemismo, naturalmente)
non sarà possibile nessuna crescita o aumento del PIl, quindi nessun miglioramento del deficit e
nessun calo del debito pubblico.
Spero solo sia chiaro che non sto parlando di spesa pubblica (come solo ed unico modo di incidere sui
redditi), visto che è stato esplicitato che ad essere in discussione è lo stesso concetto di "accumulo"
(se permetto a pochi di accumulare grandi ricchezze poi nulla o quasi rimane per gli altri).
saluti
Condivisibile quanto affermi. Condivisibile ma, tuttavia, inserito in un contesto complessivo che non mi convince.

Al di là degli aspetti nascosti, a volte inconfessabili dell'economia, come, per esempio, il primo ministro Monti che agisce per distruggere la domanda interna e se ne vanta! O la distruzione di merci deperibili (alimentari!) per alzarne il prezzo o far rientrare nel Pil alcuni business illegali; al di là di queste cose deprecabili, dicevo, nell'economia moderna siamo di fronte a paradigmi del tutto sbagliati.

Il più grande di tutti è la crescita infinita. E' intuitivo comprendere come su un pianeta finito non si possa inseguire uno sviluppo infinito. Questo per onorare la semplice logica. Ma anche il buon senso ci dice che una civiltà nella quale poche persone detengono più della metà delle risorse planetarie è una civiltà profondissimamente ingiusta. Insomma è tutto il modello di sviluppo che fa acqua da tutte le parti e, prima o poi, mostrerà tutta la sua insostenibilità.

Ma per non sfuggire alle tue osservazioni concordo nel rilevare che se non si modificano le attuali politiche di moderazione salariale è difficile immaginare una crescita sostenuta. Il paradosso dei paradossi è che perfino Draghi afferma ciò! A lui farebbe comodo anche una inflazione intorno al 2% per altri motivi ma in questo fatto risiede, a mio avviso, un aspetto assolutamente grottesco della società attuale.

Non sono più i lavoratori o i loro rappresentanti a chiedere l'aumento dei salari/stipendi ma è il banchiere centrale europeo!

Mi pare che questo la dica lunga sulla perversione nella quale si sta avvitando l'economia moderna.
#677
Buongiorno, ho notato che molti utenti, quando devono replicare usando il comando "citazione" hanno delle difficoltà. Specialmente quando si vuole replicare a più frasi dello stesso post.

Non so dire se il metodo che sto per suggerire sia risolutivo per tutti ma, nel mio caso, lo è stato.

Usando il browser internet explorer riesco a lavorare bene. Invece con il browser chrome non riesco a governare il comando "citazione" in modo soddisfacente.

Cordiali saluti
#678
Essendo un grandissimo amante della musica, un appassionato della scrittura, un estimatore della pittura  e un moderato cultore della scultura mi sono chiesto come sia possibile che, oramai da diverso tempo, non riesca a trovare più nulla di interessante. Sono costretto, per godere delle opere d'arte, a rivolgermi al passato.

Comprendo che alcuni espressioni artistiche, come per esempio la scultura e, oramai, anche la pittura, siano passate, per motivi che non voglio mettermi a esaminare nel dettaglio, nel dimenticatoio. Ma forme d'arte ancora attuali come la musica e la scrittura hanno una produzione, almeno a mio avviso, del tutto insoddisfacente. Il più delle volte non riesco a terminare l'ascolto di un brano musicale o di un libro. Spesso nemmeno di un articolo di giornale. ;D

Se vogliamo allargare il campo alle forme d'arte moderna come cinema e tv allora è anche peggio. La tv non si può guardare ed il cinema, tranne qualche lavoro pregevole, è di un noioso formidabile. Nove volte su dieci so già cosa succede dopo i primi minuti e come andrà a finire.

Mi sono convinto che la decadenza valoriale, culturale, sociale insomma della civiltà a tutto tondo, si rifletta anche nella produzione artistica mondiale.

Penso alla vivacità degli anni '60/70 e anche '80 e rilevo che in quel periodo le cose erano ben diverse. Penso anche al Rinascimento e mi pare inevitabile riscontrare che quando c'è un ribollire culturale, economico, politico e sociale, anche l'arte, inevitabilmente mostra una vitalità affascinante.
#679
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
04 Gennaio 2019, 15:36:51 PM
Citazione di: sgiombo il 04 Gennaio 2019, 14:20:15 PM
Che in questo modo sembri fortemente concordare con i negatori dell' altruismo che lo confondono con la felicità.
Non capisco perché introduci la felicità che non era tema di discussione. Tra l'altro dovremmo spendere fiumi di parole per definirla e poi, visto che siamo nella sezione filosofia, dovremmo anche considerare il punto di vista di chi ne nega l'esistenza. Sull'altruismo non è mai stata mia intenzione farne una diminutio anche se, ribadendo che stiamo filosofeggiando, potrebbe essere interessante aprire un Topic dedicato e considerare che, guarda caso, la parola altruismo nasce nel 1830. Non possiamo dunque dire che, almeno dal punto di vista etimologico, l'altruismo accompagni l'umanità dall'alba dei tempi.
Citazione di: sgiombo il 04 Gennaio 2019, 14:20:15 PM
Ma se la domanda retorica finale di questa (auto-) citazione dell' intervento del 19 Dicembre intendeva solo affermare la banalissima considerazione che tanto egoisti quanto altruisti se soddisfatti nelle loro contrarissime aspirazioni sono felici, allora sono ovviamente ben contento di concordare.
Ribadisco che, almeno dal mio punto di vista, la felicità è una parola grossa da usare in generale ed in particolar modo in questo Thread.
Ma se parliamo di soddisfazione allora sì, siamo pienamente d'accordo.
Citazione di: sgiombo il 04 Gennaio 2019, 14:20:15 PM
Non mi era sembrato, dal momento che concludevi quello stesso intervento affermndo che:
Citazione"L'altruismo trova sempre la sua soddisfazione personale tant'è che potremmo agevolmente dimostrare che l'altruismo è semplicemente una forma raffinata ed elevatissima di egoismo" [evidenziazione in grassetto mia].

Che con tutta evidenza é ben altro che la banalissima osservazione che tanto egoisti quanto altruisti se soddisfatti nelle loro contrarissime aspirazioni sono contenti: mi sembra invece un classico caso di hegeliana "notte in cui tutte le vacche sembrano nere".
Allora, qua c'è il vero punto da chiarire. Mi assumo la responsabilità di non essermi spiegato con sufficiente chiarezza ma non è detto che ci riesca adesso. Perché l'argomento è indubbiamente scivoloso.
Non saprei dire se è esattamente quello che voleva esprimere Viator ma è certamente quello che desidera esprimere il sottoscritto quando affermo che ogni azione dell'uomo nasce dall'impulso di soddisfare un bisogno personale. Se la soddisfazione del bisogno "non guarda in faccia a nessuno" si tende a definirlo egoistico mentre se considera le altrui esigenze si definisce altruistico. Ma sempre di soddisfazione di bisogno personale si tratta! Può darsi che non ci sia intesi sulla questione etimologica. Ma quando dico altruismo come forma raffinata ed elevatissima di egoismo intendo esattamente questo. D'altra parte, come ho detto, mi sembra quantomeno curioso scoprire che la parola altruismo sia stata inventata meno di duecento anni fa. Dunque secondo la lingua italiana (di cui sono grande estimatore anzi innamorato perenne e convinto assertore che essa sia viva e rifletta l'animo umano molto di più della filosofia) prima del 1829 l'altruismo non esisteva.

Però Sgiombo, siamo adulti e vaccinati e fare questioni di puntiglio o di lana caprina non ci aiuta ad andare in profondità. L'importante è intendersi. E spero che, dopo questi post, ci si sia riusciti.

Tieni infine presente, e questo lo dico anche a beneficio di tutti gli utenti che hanno la bontà di leggermi, che c'è, nelle mie parole, un maramaldesco intento provocatorio che si evince con chiarezza, per esempio, nel post su cos'è l'amore e anche altrove. Dove ho sfidato qualsiasi partecipante al Forum a contraddire la tesi che l'amore è una reazione chimica. L'ho fatto con special riguardo agli amici atei o agnostici per vedere se riuscivo a "forzare" il ragionamento logico e "spingerli" a considerare che, forse, c'è qualcosa di invisibile che sottende la vita umana e dunque la sua più alta espressone che è, appunto, l'amore.

Nel mio caso la risposta, ancorché non certa, me la sono data: per me c'è lo spirito che sottende alla manifestazione della reazione chimica. Ma per chi non crede allo spirito cosa c'è?

Ho voluto precisare tutta 'sta manfrina e ti chiedo scusa per aver usato 'sto Topic qua perché ho come l'impressione che qualcuno che mi conosce da poco abbia ad interpretarmi come un cinico e bigotto ultracattolico. Alla Adinolfi insomma.  ;D Spero di aver chiarito che così non è e sono sempre stato e rimango un anarchico libertario e fervente cristiano. Qualcuno potrà ritenerlo un ossimoro ma tant'è.

Laddove l'anarchia non è fare il cavolo che ci pare ma osservare, con grandissima disciplina, la legge interiore scritta nel mio cuore. Che, per intenderci, mi consente meno libertà d'azione materiale della più ferrea dittatura che possiamo immaginare. Ma in compenso mi dona una libertà interiore quasi infinita.

E laddove il mio essere cristiano non significa obbedire ciecamente al magistero del Papa (probabilmente sono un eretico non scomunicabile solo perché non sono famoso) ma cercare, giorno dopo giorno, la mia via al Vangelo.

Ho davvero finito e ringrazio per la pazienza Sgiombo e chi si è sorbito queste parole.

#680
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
04 Gennaio 2019, 12:27:56 PM
Citazione di: sgiombo il 04 Gennaio 2019, 07:27:16 AM
Il che non autorizza a fare erroneamente, falsamente di tutte le (buone e le male) erbe (di tutti i desideri, le aspirazioni; in particolare di quelle altruistiche, generose e magnanime da una parte e di quelle egoistiche, grette e meschine dall' altra) un fascio!
No non ho voluto fare di tutte le erbe un fascio svilendo l'altruismo. Ci mancherebbe, è la qualità più nobile dell'essere umano! Ho semplicemente risposto alla domanda fatta dall'autore del thread.
Prova a rileggere e te ne convincerai agevolmente:
Citazione di: viator il 19 Dicembre 2018, 17:44:48 PM
Salve. Mi incuriosiva conoscere se secondo voi a questo mondo, dalla comparsa dell'uomo, qualcuno ha mai compiuto un atto od una scelta interiore che non rispondessero alla sua intenzione di procurarsi una utilità, un piacere, una tutela o una soddisfazione.
In altre parole, è mai esistito un altruismo deliberato e scevro da conseguenze positive (non importa se solo sperate) per chi lo ha espresso ?
La mia risposta è stata no e la confermo. Cosa non ti torna?
#681
Citazione di: 0xdeadbeef il 03 Gennaio 2019, 20:38:56 PM
Citazione di: Freedom il 03 Gennaio 2019, 19:19:33 PM

Verosimilmente la ragione risiede nell'individualismo nonché egoismo esasperato che sottende la maggioranza delle azioni umane. Paradossalmente, pensando a Marx, la lotta di classe è stata vinta, stravinta dalla minuscola ma efficientissima classe dominante. Che ha stimolato, spingendolo fino a limiti inverosimili, ogni meschino egoismo e cecità intellettuale dei dominati.



Non parlerei tanto di vittoria della classe dei
dominanti, quanto di un emergere storico, culturale e antropologico di un individuo che non poteva non
avere questi effetti.
Se, come dicevo nel post d'apertura, tutta la storia dell'occidente è la storia di un progressivo
emergere dell'individuo (e specularmente di un progressivo obliarsi della sfera comune o sociale), allora
il "mercatismo" (il capitalismo divenuto "sistema") ne è il logico sbocco; perchè, come dice il Marginalismo,
il "mercato" (per mezzo del "contratto") è la forma più efficace nel regolare i rapporti fra individui.
Quindi credo non vi sia stata nessuna "lotta", a meno di non intenderla molto, ma molto estesamente...

Una di queste contraddizioni è il proliferare inarrestabile della finanza, che continua a produrre
una ricchezza di carta (reale solo per pochissimi) anche solo dopo pochi anni dall'aver provocato una crisi
che ha messo in ginocchio l'intera economia mondiale (alla fin fine dopo quella del 29 le cose andarono
diversamente...).

Bè, al di là del fatto che le classi dominanti esistevano anche quando ancora l'individualismo non era che agli albori (penso agli antichi egizi ma, anche, a qualsiasi forma associativa assunta dall'uomo in quelle epoche lontane) pensa cosa faresti tu se fossi George Soros oppure un petroliere texano. Affideresti il tuo futuro e quello di chi ti sta attorno alle fluttuazioni del mercato? O ai "capricci" di qualche potente interesse politico e/o Stato nazionale? Non credo. Io penso che ti coalizzeresti con le forze dominanti (armi, energia, etc.) e creeresti, di fatto, un'alleanza avente come principale obiettivo il mantenimento della tua posizione di privilegio. Persino una disumana ed apocalittica bestialità come la seconda guerra mondiale vide le nazioni in conflitto, disposte a qualsiasi cosa pur di distruggere il nemico, rispettare un tacito e diabolico accordo: rispettare la neutralità elvetica perché in essa erano depositati importanti "tesoretti" di numerosi leader e sotto leader mondiali. La classe dominante, pur in mortale tenzone tra alcune sue parti, non infrangeva il legame ben più forte di quello del sangue: il patto del soldo!

L'attuale, esasperato individualismo, non fa che rendere più facile il lavoro. Ma quest'ultimo cominciò dalla notte dei tempi e non finirà sino alla fine dei tempi. Come acutamente Rousseau rilevava sulla nascita della proprietà privata: "chi fu il primo uomo che delimitò un pezzo di terra e disse: questo è mio!" così occorre riscontrare che il primo uomo che decise di avocare a sé il comando di una comunità fece anche un secondo e naturale passo e cioè allearsi con un altro capo.

D'altra parte non mi pare pessimismo bensì realismo osservare che la vita, non solo umana, è un semplice e spietato rapporto di forza. Che poi quest'ultima, qualche volta, sia usata a fin di bene è un altro discorso.

Per quanto infine concerne la contraddizione che rilevi sulla finanza non parlerei di vera e propria contraddizione ma di semplice strada obbligata per mantenere alta la ricchezza mondiale e dunque un briciolo di distribuzione alle classi sfruttate affinché esse non si ribellino.

Il giochino cominciò nel dopoguerra con la robustissima ripresa che generò addirittura un vero e proprio boom economico con importante innalzamento delle condizioni di vita degli schiavi moderni che, addirittura, per qualche anno conquistarono un pelino di dignità. Finito il boom si cercò di mantenere in vita la distribuzione con l'esplosione dirompente del debito mondiale. Saturato il debito fu giocoforza necessario inventarsi la finanziarizzazione dell'economia. Nel 2007 con i subprime e nel 2008 con Lehman Brothers si rischiò la disintegrazione del sistema (e nel 2011 ci mancò davvero un pelo) ma, come correttamente osservi, insistono con pervicacia sorprendente. Toglierei tuttavia la parola sorprendente, è che non possono agire diversamente: come ancora giustamente rilevi non è che hanno la bacchetta magica. Fanno anche loro quello che possono per conservarsi i vantaggi accumulati.

Presto, mi par di capire, le contraddizioni diventeranno ingovernabili e allora non ci sarà più lavaggio del cervello: saranno costretti ad usare le maniere forti. Ma, purtroppo, non essendo attualmente presenti contenitori ideologici atti a dirigere le masse e le dinamiche che stanno maturando.....non immagino un bello spettacolo ma un caos molto grande.
#682
Citazione di: 0xdeadbeef il 01 Gennaio 2019, 12:50:49 PM
"Alle origini della disuguaglianza aggiungerei il caso, contro il quale non c'è politica o ideologia
che tenga.
Certo la disuguaglianza è del tutto naturale. Così come è altrettanto vero che se stamattina ci alzassimo tutti con la stessa cifra in tasca ognuno arriverebbe a sera con somme del tutto differenti da quelle iniziali.

Se tuttavia ti riferisci, per esempio, all' Égalité della Repubblica francese e comunque alle idee socialiste/comuniste o a una non meglio specificata uguaglianza che dovrebbe regolare le relazioni umane......bè il discorso cambia.

Sin dall'alba dei tempi un ristrettissimo gruppo di persone si è assunto l'onere, chiamiamolo così, del comando sugli altri. Per incapacità o impossibilità di fare altrimenti ha ritenuto di esercitare il comando medesimo usando ogni mezzo a sua disposizione. Per lo più servendosi della violenza.

Tranne brevissime parentesi storiche fortunate il gruppo di comando non ha esitato ad usare gli altri esseri umani come se non fossero persone umane ma animali. Spesso trattandoli peggio delle bestie.

Sorprende come poche persone (oggi qualcuno le quantifica nel uno per cento della popolazione mondiale ma probabilmente sono molti meno) siano riusciti, nei millenni, a sottomettere la maggioranza degli abitanti del pianeta ma tant'è.

Verosimilmente la ragione risiede nell'individualismo nonché egoismo esasperato che sottende la maggioranza delle azioni umane. Paradossalmente, pensando a Marx, la lotta di classe è stata vinta, stravinta dalla minuscola ma efficientissima classe dominante. Che ha stimolato, spingendolo fino a limiti inverosimili, ogni meschino egoismo e cecità intellettuale dei dominati.

Che oggi, stravolgendo ogni senso della realtà, belano ed inneggiano alle inderogabili necessità del mercato ed avallano, gaudenti, la soddisfazione di ogni desiderata della classe dominante. Non solo ritengono la povertà che avanza dirompente come necessaria ma persino giusta e sacrosanta. Applaudono felici alla disintegrazione della sanità e dell'istruzione pubblica (unico baluardo rimasto contro l'imbarbarimento finale della società) e fanno propri i disvalori inculcati dai dominati. E' oggi ritenuto giusto e naturale inseguire ogni sorta di piacere, ancorchè illusorio e malato, come quelli promessi dal successo ad ogni costo, dal rifacimento del proprio corpo a scopi estetici, dalla droga, dal sesso mercenario (non sto parlando della prostituzione!), dall'alienazione incarnata dai dispositivi tecnologici, etc.

C'è stato un tempo nel quale i dominati potevano vantare valori etici decisamente superiori ai dominanti. Valga per tutti la significativa solidarietà. I comunisti la chiamavano solidarietà di classe. Oggi, gli schiavi moderni, hanno perso quasi tutte le peculiarità che nobilitavano, nonostante la povertà materiale, il loro animo. Oggi scimmiottano, pateticamente, i loro padroni. 

Purtroppo la guerra è stata persa prima sul piano culturale, azzarderei spirituale, che su quello materiale.

Attualmente l'unica speranza di riscatto è affidata alle contraddizioni che, purtroppo o per fortuna, la classe dominante non è in grado di risolvere. In altre parole quando tornerà la fame.

Ma a quel punto, possiamo giurarci, rispolvereranno l'antico e nodoso bastone. E non penso che finirà bene.
#683
Citazione di: viator il 30 Dicembre 2018, 21:59:16 PM
Scusa Freedom. Una piccola "coda" per rendere più pertinente la mia replica di poco fa : il tuo esempio di comportamento animale non è comunque accettabile in quanto la "pulsione all'inclusione" rappresentata dall'amore" è presente solo negli esseri dotati di coscienza, quindi riguarda solo il genere umano. Risaluti.
Va bene, se i pulcini non rientrano nella tua prospettiva allora tieni buono solo i genitori umani che spingono i figli umani fuori di casa escludendoli dalla famiglia.
#684
Citazione di: viator il 30 Dicembre 2018, 19:03:37 PML'inclusione è uno dei tanti aspetti dell'amore ma secondo me è soprattutto un'ottima chiave di lettura, e come tale l'ho usata.

D'altra parte vorrei amichevolmente sfidarti a citarmi un aspetto, una manifestazione d'amore che non possa venir ragionevolmente condotta ad una simile origine, per quanto remota od indiretta possa sembrare.

Amichevoli saluti.
L'ho fatto proprio nel post che citi:
Mi pare inoltre riduttivo definire l'amore come "inclusione" poiché anche se certamente vero, è solo uno dei tanti aspetti di esso.  Penso a una delle più grandi esclusioni della vita cioè quando i figli vengono "spinti" fuori di casa. Mi viene in mente, nel suo spietato atto d'amore, l'uccellino che butta fuori dal nido il pulcino (si chiamano così per estensione dalle galline 8) ) per costringerlo al suo primo volo. E' bene ricordare che qualcuno non ce la fa e......muore! 
#685
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 18:55:53 PM
Citazione di: viator il 30 Dicembre 2018, 18:50:23 PM
Salve. Poco divertenti le battaglie tra materialisti e spiritualisti. E da materialista - guarda la parzialità - ne attribuisco la colpa soprattutto agli spiritualisti.
Ma perchè essi reagiscono così fieramente alle ipotesi materialistiche ? Il fatto - mi sembra - è che lo spiritualista viva un pò troppo di tabù. Sono i tabù che fanno inorridire chi li vede messi in causa, contraddetti.
Quando mancano i tabù (io credo proprio di esserne privo) si può tranquillamente anche sorridere sia delle proprie tesi che di quelle altrui. Si può persino ironizzarne.
Ma lo spiritualista, quando parla delle proprie credenze, è sempre troppo serio. Con le sue cose non si può scherzare.
Ma perchè hanno così orrore delle formule chimiche e di quelle fisiche e matematiche poste - magari erroneamente - alla base di nostri comportamenti ?
Non ho capito niente. Ti sarei grato se tu potessi essere così gentile da parlare in maniera più chiara.
#686
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 18:52:41 PM
Citazione di: Ipazia il 30 Dicembre 2018, 18:34:46 PM
Citazione di: Freedom il 30 Dicembre 2018, 18:24:47 PM
Mi dispiace che usi la locuzione "misero tornaconto psicologico o esistenziale" perché lo fai con l'intento di svilire atti straordinari che nobilitano l'essere umano.

Tutto il contrario: svilisce chi ha una sensibilità antropologica da ridurre l'agire umano a reazioni chimiche e etiche utilitaristiche. Poi ci si stupisce se tornano i tagliagole in nome di dio  :(
In primo luogo ti prego di non andare fuori tema citando a vanvera "i tagliagole in nome di Dio".
In secondo luogo Dio va scritto in maiuscolo.
In terzo luogo aspetto una tua contraddizione di quello che testè espresso oppure un educato silenzio.
#687
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 18:44:39 PM
Citazione di: viator il 30 Dicembre 2018, 16:42:57 PM
Salve Freedom. Appunto. La gente non capisce che, spingendo un'analisi ad adeguata profondità, ogni genere di contraddizione e di opposizione finisce con lo sciogliersi e giustificarsi davanti alla pura logica consequenziale.
i sembra un ottimismo esagerato il tuo. Io mi riferivo al fatto che è una realtà talmente evidente che l'altruismo si pratica per soddisfazione personale che il non riconoscerlo mi sorprende. Ma davvero tanto.

Ma in realtà il mio stupore scema di fronte alla terribile realtà che nella maggioranza dei casi, il dialogo tra esseri umani, non si ferma alla prima contraddizione come affermi bensì alla prima associazione. Nel senso che tu parli ma io in realtà non ti sento ed ascolto, viceversa, le associazioni mentali che le tue parole suscitano in me. Di solito questo avviene dopo qualche secondo. Basta rileggere qualche poast di questo Forum per rendersene conto. Ascoltare il proprio interlocutore sino a sviscerarne il messaggio che egli vuole trasmettere è esercizio di rara concentrazione e difficoltà.

Per quanto concerne la tua devozione alla dea della logica la considero pura idolatria e nego nella maniera più assoluta che essa possa dirimere tutte le questioni poste. Può solo concludere con un si/no/forse. Questo risultato sì, va cercato.
#688
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 18:41:47 PM
Citazione di: Ipazia il 30 Dicembre 2018, 18:34:46 PM
Citazione di: Freedom il 30 Dicembre 2018, 18:24:47 PM
Mi dispiace che usi la locuzione "misero tornaconto psicologico o esistenziale" perché lo fai con l'intento di svilire atti straordinari che nobilitano l'essere umano.

Tutto il contrario: svilisce chi ha una sensibilità antropologica da ridurre l'agire umano a reazioni chimiche e etiche utilitaristiche. Poi ci si stupisce se tornano i tagliagole in nome di dio  :(
Se dunque sei grado di contraddire efficacemente la mia tesi che tutto è riconducibile a reazioni chimiche aspetto fiducioso una tua contestazione nel post che sai.
#689
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 18:24:47 PM
Citazione di: Ipazia il 30 Dicembre 2018, 16:44:25 PM
Dubito che una persona che istintivamente o razionalmente mette a repentaglio la sua vita per salvarne un'altra, soprattutto se non crede nel premio eterno, lo faccia per avere poi un suo misero tornaconto psicologico o esistenziale. Pensarlo è ingenuo come pensare che chi non lo fa poi si tormenti la coscienza per il resto dei suoi giorni.
Mi dispiace che usi la locuzione "misero tornaconto psicologico o esistenziale" perché lo fai con l'intento di svilire atti straordinari che nobilitano l'essere umano.

Ma il punto è che qualsiasi cosa tu faccia la fai per raggiungere il tuo benessere. Come te anche io e chiunque. Siamo programmati geneticamente per questo. Il non riconoscerlo significa semplicemente rifiutare la realtà. E se dunque una persona arriva addirittura a vincere l'istinto più potente che abbiamo e che normalmente ci è impossibile sconfiggere (quello di sopravvivenza) è del tutto evidente che lo fa chi ritiene che il proprio benessere sia maggiore agendo in quella direzione. Non nego che a volte possa subentrare una forma di fanatismo (kamikaze) o di patologia (suicidio) ma rimane il fatto che la persona decide che scambiare la propria vita con qualcosa d'altro sia l'azione che giudica più meritoria, vantaggiosa, appropriata, giusta. E' quello cioè che il quel preciso istante offre maggior soddisfazione. Capisco tuttavia come si possa comprendere solo quello che rientra nello spettro della propria sensibilità.

Ma del resto si tratta, in definitiva, di reazioni chimiche. Come dimostrato da quello che ho affermato in altro post e che nessuno, lo dico con grande dispiacere, è in grado di contraddire.
#690
Tematiche Filosofiche / Re:L'altruismo
30 Dicembre 2018, 14:48:38 PM
Citazione di: viator il 19 Dicembre 2018, 17:44:48 PM
Salve. Mi incuriosiva conoscere se secondo voi a questo mondo, dalla comparsa dell'uomo, qualcuno ha mai compiuto un atto od una scelta interiore che non rispondessero alla sua intenzione di procurarsi una utilità, un piacere, una tutela o una soddisfazione.
In altre parole, è mai esistito un altruismo deliberato e scevro da conseguenze positive (non importa se solo sperate) per chi lo ha espresso ?
Per chi vorrà intervenire, occorrerà ricordarsi che quello che pongo dovrebbe essere un quesito logico, non un dilemma etico. Saluti.
A volte sembra che il discutere sia un esercizio del tutto inutile quando non fuorviante.

Forse è il tallone d'Achille della filosofia. Non si può ragionare per il solo piacere di ragionare. Bisogna arrivare a delle conclusioni. E quest'ultime ci sono sempre anche quando non c'è una vera e propria conclusione. Perché anche il non arrivare ad una ragionevole conclusione è tuttavia una conclusione. Scusate il bisticcio di parole.

Mi permetto dunque di concludere la domanda incipit del thread. Anche perché è di una semplicità disarmante. Ci vuole solo un briciolo di buon senso e di capacità di penetrazione dei propri stati d'animo.

La risposta è incontrovertibilmente no. Sia dal punto di vista logico richiesto dall'amico Viator ma, anche, da qualsiasi prospettiva lo si voglia guardare.

Mi verrebbe da chiuderla qua perché mi sembra così intuitivo, così semplice da rendere inutile l'argomentare. Ma poi sembra che intenda fare il superbo e siccome la superbia mi è del tutto insopportabile ed inaccettabile spenderò qualche parola.

Parto dall'atto di altruismo più grande che esista: donare la propria vita per la salvezza di un'altra. Mettiamo che un padre scambi la propria vita per quella di suo figlio. Egli lo farà ricavandone un beneficio molto maggiore rispetto a quello che ricaverebbe non facendolo. Perché la vita di un padre che perde un figlio diventa una vita di dolore incommensurabile. Perché un figlio ha più anni da vivere. Perché è giusto così, perché sono i figli a dover seppellire i padri.
Penso anche all'eroe che sacrifica sé stesso per una qualunque, giusta causa. Ma penso anche a quel giorno nel quale bambino piccolo (6 anni?), mi commossi vedendo quel povero e malridotto zampognaro e chiesi insistentemente a miei genitori qualche soldino per fare l'elemosina. Ricordo come se fosse ora la gioia che mi pervase tutto dando quel soldino a quello zampognaro. Ma cazzo le ho fatte solo io quelle esperienze? Perché vi smarrite nei meandri delle parole quando la verità è così evidente, lapalissiana?

L'altruismo trova sempre la sua soddisfazione personale tant'è che potremmo agevolmente dimostrare che l'altruismo è semplicemente una forma raffinata ed elevatissima di egoismo.