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Messaggi - Ipazia

#6781
Tematiche Filosofiche / Re:Was ist Aufklärung
12 Agosto 2019, 13:32:01 PM
Non si può ridurre l'illuminismo storico alla contrapposizione di un paio di categorie: ragione-ignoranza o ragione-emozione. Vedere solo antinomie ovunque è un tipico vezzo filosofico datato.

Il successo dell'illuminismo dipese da innumerevoli fattori che risalgono per il sapere alla rivoluzione copernicana, per l'economia all'organizzazione economica dell'impresa capitalistica che spinse su posizioni rivoluzionarie la classe borghese che ne era protagonista, ma che non deteneva il potere politico. Tutto questo ha investito anche l'etica e il diritto mettendo in crisi le pretese di dominio di clero e aristocrazia. Ai principi (nel duplice significato diversamente apostrofato) della fede e del sangue subentrano i principi del denaro e dell'economia. Un'autentica rivoluzione antropologica che ha coinvolto tutte le classi subalterne, non solo la borghesia, in un processo di presa di coscienza dei propri diritti che ridurlo a questioni di pancia fa davvero venire il mal di pancia.
#6782
Attualità / Re:Salvini è un fascista?
11 Agosto 2019, 16:48:45 PM
Julian Assange ci ricorda che le democrature, i fascismi, i prigionieri politici e le interferenze più odiose sulla vita interna di altri paesi sono anche patrimonio dell'impero canaglia di cui facciamo parte. Esportatore. oltre alla libertà, di ogni genere di schifezza inumana. Salvini è perfettamente organico all'impero canaglia e al suo stile di dominio politico-economico, per cui non c'è proprio nulla di nuovo di cui preoccuparsi. Di vecchio c'è ancora molto cominciando dalla strage pre NATO di Portella della Ginestra fino a quelle a getto continuo della strategia della tensione: ottimo connubio tra mafia (italo-americana) e servizi segreti occidentali. Che di tutto questo canagliume demo-fascista nessuno si stracci le vesti e si continui a brindare nei summit con gli assassini è segno del degrado della democrazia occidentale e della sua infinita ipocrisia. Non sarà certo Salvini, malgrado la sua massa, ad aumentarne significativamente il peso.
#6783
Citazione di: paul11 il 08 Agosto 2019, 01:02:49 AM
C'è un problema di fondo ideologico almeno nella politica di sinistra.
Dai tempi in cui finì, anche con il terrorismo, l'operaismo,  con la sconfitta nel periodo delle ristrutturazioni e riconversioni industriali e il passaggio dalle "tute blu" all'aristocrazia operaia, venne teorizzato a livello internazionale e tutt'ora, che l'Occidente imperialista aveva usufruito, compreso l'imborghesimento della classe operaia, dei valori aggiunti strappati al terzo e al quarto mondo.
Questo "senso di colpa"se sentimento, o questa formulazione ideologica post-moderna dalla fine dell'operaio come classe rivoluzionaria,vede negli immigrati l'incarnazione del senso di colpa e nello stesso tempo un'opportunità elettoralistica, una tessera sindacale, e chissà...la futura classe rivoluzionaria.
La totale mancanza di un originale, magari riadattato, pensiero sociale applicato ai tempi post-moderni, vede la stragrande maggioranza del popolo come astanti, più che partecipanti. Così la politica di sinistra(che non è il PD), in attesa che il capitalismo, in questo caso con i suoi colonialismi tutt'ora imperanti, finisca di propria mano nelle sue contraddizioni.......

Il terzomondismo ha ragioni ideologiche serie e nasce in un momento in cui la decolonizzazione produceva in tutto il mondo leader carismatici orientati in senso anticapitalista e socialisteggiante che parevano in grado di guidare il processo rivoluzionario mondiale. Perfino Israele nacque secondo questo modello e la sua fondazione venne sostenuta dall'URSS. La dittatura capitalistica sembrava veramente avere gli anni contati. Il Vietnam e Cuba, i punti di caduta più bassi, lasciavano ben sperare in una crisi politica irreversibile. Di qui quel legame ombelicale tra la sinistra occidentale e il terzomondismo. Ma non basta la politica per cambiare la storia: ci vuole anche l'economia, e su questo piano la vecchia idra ha dimostrato di avere ancora tante teste al loro posto, sufficienti a compensare quelle tagliate dagli anni ruggenti postbellici.

Oggi va preso atto che terzomondo è diventato tutto il pianeta sulla spinta di una potente strategia politico-economica capitalistica in grado di garantire, grazie all'automazione e alla medicina di base, condizioni di sopravvivenza a miliardi di plebei che contano sempre meno sul piano della sovranità politica, teleguidata da meccanismi di consenso e propaganda talmente liquidi da penetrare ovunque. Anche le "contraddizioni del capitale" hanno subito mutazioni e replicanze ignote alla teoria classica e le teste dell'idra non solo sono ricresciute ma si sono moltiplicate rendendo sempre più difficile e confuso il cammino, anche solo teorico, della liberazione.

Ci offre qualche chiave di lettura affidabile il fatto che malgrado le sue raffinate strategie di dominio, la natura umana tradisce sempre la genetica di primate che per quanto evoluto deve fare i conti coi limiti naturali dello sviluppo e dell'accaparramento secondo modalità conflittuali che non si discostano di molto dalla pirateria dei tempi di Hobbes. Qui c'è molto da fare, anche se l'ipocrisia dei trattati e accordi internazionali tra i detentori del potere stende cortine di fumo dense come muri di piombo, che però ad ogni guerra si dileguano lasciando vedere la cruda realtà. Tra cui le migrazioni, proseguimento, come la guerra, della politica con altri mezzi, in cui le contraddizioni vengono scaricate su poveri e meno poveri; deboli e meno deboli da indebolire al grado ottimale per continuare ad imperare. Restando comunque i ricchi al sicuro, salvo comparsate mediatiche, nelle loro superprotette ville hollywoodiane, sparse ovunque nel pianeta. Comparsate mediatiche che finiscono, come per una sarcastica ma intelligente eterogenesi dei fini, col rafforzare quelle stesse forze politiche che sono - "antagonisticamente" - funzionali allo status quo. E qui la pervasività del Capitale rivela davvero la sua divina Onnipotenza. Forse solo Luci-fero ci salverà.
#6784
Citazione di: Uzino il 10 Agosto 2019, 17:57:10 PM
Ma a fronte di tutto questo discorso, faccio due domande semplici:
Se la volontà ha una causa, come può essere libera ?

Come un cucciolo che appena sta malamente sulle gambe sfugge al controllo della madre che l'ha generato.

Citazione
Se non ce l'ha, come può essere sotto il nostro controllo e quindi libera?

In tutti i casi la nostra volontà siamo noi. Quindi tanto più libera quanto più noi lo siamo.
#6785
Citazione di: Uzino il 10 Agosto 2019, 14:14:19 PM
Ipazia@
E per quale motivo causa formale e causa finale non risponderebbero al meccanicismo? Cucino un piatto di pasta: il piatto di pasta sarà la causa formale, risultato della mia necessità di mangiare per soddisfare la mia fame e sopravvivere, quindi causa finale, messa in atto dal mio istinto di sopravvivenza e ricerca del benessere.

Ma potrebbe anche essere una pizza (libera scelta nella causa formale), messa in atto per soddisfare la mia golosità del momento (il cibo oltre che una necessità è un piacere) altrimenti andrebbe bene anche una pillola da astronauti scientificamente analoga in termini nutrizionistici.

Nel tuo ragionamento demolisci le cause "libere": formale e finale, ricorrendo sempre alle cause "meccanicistiche" efficiente e materiale (sopravvivenza della struttura biologica).

CitazionePoco importa se le motivazioni sono di carattere fisiologico oppure psicologico/umanistico/etico/morale, perché rispondono tutte alla nostra ricerca di benessere, che è istinto comune a tutte le specie. Se costruiamo una statua per venerare una divinità, lo faremo per avere dalla divinità benevolenza, o per cercare conforto dalla sofferenza, o per illuderci di poter concretizzare la nostra speranza che ci sia vita dopo la morte. Le cause formali e le cause finali sono quindi legate, in ultima istanza, ai nostri istinti di fuga dalla sofferenza/ricerca del benessere e paura della morte, e alla stessa stregua di qualsiasi altro animale, rispondono a processi meccanicistici.


Postulare le "tue" cause finali non le rende con ciò più efficienti

CitazioneNel caso dell'essere umano, questi processi meccanicisti passano anche attraverso la psiche e alle sue raffigurazioni concettuali (anch'essi legati alla catena di causa-effetto in quanto lavorano per associazione), che prefigurano scenari che vogliamo evitare o concretizzare.

Passano attraverso la psiche ma la forma e il fine dello scenario lo decidiamo noi tra le miriadi di possibilità che ci vengono offerte.

CitazioneLa volontà si attiva solo ed esclusivamente in favore del "miglior bene", ed è dunque meccanica.

ma anche del "miglior male" ed è dunque etica.

CitazioneMi pare ovvio, quindi, che il meccanicismo può eccome modificare la realtà, anzi è l'unica cosa in grado di farlo seguendo una direzione che non sia casuale.

Magari fosse così. Sai quante sciocchezze ci saremmo (e saremo) risparmiate  :D

Per superare l'impasse, sia fisica che metafisica, consiglierei di cominciare a ragionare con la categoria dei "gradi di libertà"; su ciò che rimane rimosse le costrizioni: un gatto in gabbia e fuori dalla gabbia non sono la stessa cosa, anche se entrambi si devono nutrire, muoiono e hanno lo stesso dna.
#6786
Attualità / Re:Cominciavo a preoccuparmi
10 Agosto 2019, 14:57:35 PM
Citazione di: Jean il 10 Agosto 2019, 14:21:10 PM
Di colpe, strategie e stupidità non ha più senso parlare quando i buoi son ormai scappati.

I buoi son scappati fin dal crollo dell'ultimo ulivo (NATO, guerre e affari) e dal golpe Monti-Napolitano (lacrime e sangue a senso unico con mezza giornata di sciopero della triplice). Mancava solo Renzi e "li prendiamo tutti noi". I buoi non sono scappati, glieli hanno regalati.

(pare il finale, per chi se lo ricorda, dell'uovo del serpente, di I.Bergman. Sembriamo tutti Abel: rimasti per vedere come va a finire.)
#6787
In Aldilà dell'aldilà Jean ha postato:

Invero coscienza ed amore son parole magiche e difficilmente si può trattarle al pari delle altre, perché si trasformano diventando altro nello stesso momento che si cerca d'impadronirsene. 

Così l'ambito poetico riesce un po' meglio di altri a manovrarle... a loro insaputa... 


Penso valga anche per questo argomento dove i poeti probabilmente ne capiscono più di filosofi, psicologi, fisiologi, antropologi, preti e biochimici.

Uno che ci ha macchinato molto è Jacques Prevert. I ragazzi che si amano sfuggono ad ogni declinazione "scientifica" manifestandosi come narrazione pura e irraggiungibile dell'innamoramento. Il quale, anche quando si acquieta in amore duraturo e consapevole, continua la sua inarrestabile marcia di protagonista arcano e salvifico a prova di tutto.

Questo amore, "crudele come la memoria" e "tenero come il ricordo" ispirò certamente gli splendidi versi castigliani di Pablo Neruda: Puedo escribir los versos más tristes esta noche... laddove l'inafferrabile forza primigenia di eros riverbera la sua luce sul nostro vissuto, continuando a nutrirlo, anche quando ha cessato di esistere, come la luce palpitante di stelle ormai estinte.

#6788
Attualità / Re:Cominciavo a preoccuparmi
10 Agosto 2019, 13:24:19 PM
Citazione di: InVerno il 10 Agosto 2019, 13:08:04 PM
Citazione di: anthonyi il 09 Agosto 2019, 14:36:53 PM
Io invece, viator, sto cominciando a preoccuparmi soprattutto adesso. Ieri sera il "furbetto demagogico" ha parlato di "ordine e disciplina", di un popolo al quale chiede "pieni poteri", del fastidio di avere qualcuno che lo intralcia nella realizzazione dei suoi obiettivi politici.
Un saluto
Sai com'è, non è che puoi solo appoggiare le "politiche antimigratorie" e dimenticarti di quali figuri ogni volta le propugnino, quando cerchi un politico che ti "risolva" la questione dell' "invasione", di solito trovi questa gente qua ad aiutarti...gente che intende lo stato come una caserma, in un governo ridotto ad uno stato di polizia..

... e di chi è la colpa ? Hitler, Mussolini e Salvini non nascono sotto un cavolo. E ciascuno di loro ha sufficiente intelligenza politica per sfruttare la stupidità e le falle ideologiche degli avversari.
#6789
l'I.A. (A.I) è subordinata ai desiderata del programmatore. Se il progetto è il profitto dell'azienda capitalistica l'I.A. si adeguerà e calcolerà in base agli imput di cui dispone la migliore strategia per ottenerlo. Tutto il resto è narrazione fantascientifica. L'I.A realmente operante non sa nulla di sovranismo e capitalismo. Non sa nulla di etica e politica. Sa solo quello per cui l'azienda capitalistica l'ha generata e con cui la alimenta.
#6790
L'aporia dei ragionamenti fisicalisti sul l.a. risiede nella riduzione della causalità alla causa efficiente della tetralogia aristotelica. La quale a sua volta è solidamente agganciata alla causa materiale. Nel campo della volontà senziente agiscono anche la causa formale e quella finale, non riducibili fisicalisticamente, che si manifestano in una fenomenologia della libertà umana capace di districarsi tra i paletti della necessità in termini di scelta. Della cui (ir)razionalità si può discutere, ma non dei suoi esiti capaci di modificare la realtà, denominati storia. Collettiva e individuale. Della quale nessuna teoria meccanicistica è mai riuscita venire a capo.
#6791
Attualità / Re:Cominciavo a preoccuparmi
09 Agosto 2019, 20:25:36 PM
Citazione di: anthonyi il 09 Agosto 2019, 16:58:20 PM
Ipazia, se si mantiene la democrazia e le istituzioni, compresa la partecipazione all'Euro e all'Europa, a me andrebbe anche bene. Il problema è che le ultime parole famose del Capitano fanno dubitare di questo.

Premessa la doverosa differenza di spessore storico tra tragedia e farsa, il Capitano assomiglia più a Bonaparte che a Rodersperre. Banchieri, affaristi, tangentari e liberal-liberisti vari possono stare tranquilli. La pistola fumante è la Giustizia, assai più di Tav e autonomie. Quanto all'Europa, val bene una messa poltrona.
#6792
Attualità / Re:Cominciavo a preoccuparmi
09 Agosto 2019, 15:58:39 PM
La storia insegna che le rivoluzioni si fanno con la ghigliottina e con la presa del Palazzo d'Inverno. Il leghista che preoccupa Anthonyi governerà come si suole nella democrazia liberal-liberista ovvero alla marchese del Grillo. Si torna alla beneamata e maggioritaria normalità dell'Italia postfascista reclamata da tutte le opposizioni: NATO, impunità, privilegi, sfruttamento dei lavoratori e tanta corruzione a fare da collante (im)morale della classe dirigente economica e politica. Mi auguro che i sanculotti abbiano imparato la lezione per la prossima volta in cui andranno ad aprire la scatoletta di tonno. Almeno qualche trucco per sgusciare dalla rete prima di finire loro stessi nella scatoletta. Sulla prescrizione temo non si farà nulla e nemmeno su TAV e Benetton. Resta lo spazzacorrotti, ma forse verrà demolito dal prossimo governo che metterà pure il bavaglio agli inquirenti. Insomma, l'Italia respira e torna se stessa. Con una mafia in più: nigeriana.
#6793
Concordo pienamente con Anthonyi. I trattati e le leggi vanno ridiscussi quando diventano cavalli di troia per pratiche fraudolente. Nel caso specifico la pratica fraudolenta é già nella forzatura di concetti giuridici sacrosanti come naufrago e profugo e nella gestione successiva dell'adulterazione. In ogni caso nessun trattato internazionale obbliga a mantenere sine die il naufrago se il suo paese da cui non è profugo di nulla (escluse le eventuali patrie galere) lo respinge.

La Spagna umanitaria e socialista sta facendo scuola normativa contro il  suo traghetto negriero persino al nostro "fascista" Salvini  ;D Come la mettiamo ?

E' evidente che tutti i paesi europei stanno rompendo con filo-Sophia. Tutti fascisti e inumanitari ?
#6794
Gli immigrazionisti sono coloro che per motivi etici, di interesse economico, o entrambi, sostengono l'immigrazione senza se e senza ma. Considerare chiunque i se e i ma li pone un suprematista bianco con la pallottola in canna é fazioso tanto quanto considerare tutti gli immigrati una minaccia.

La collettivitá che conta é data da chi vi contribuisce attivamente. Essa coincide per motivi storici allo stato e ad organismi sovranazionali di cui si é contributori netti. Ci si può fare sopra tutta la filosofia che vogliamo ma l'essenza resta questa.
#6795
Citazione di: baylham il 05 Agosto 2019, 23:57:38 PM
Il mio giudizio non è giuridico, è politico. Per me un migrante di per sé non sarà mai un criminale, non mi importa che cosa stabiliscono le leggi in materia di cittadini o stranieri, regolari o irregolari.

Di per sè nessuno è un criminale. Le prigioni sono piene di "innocenti" ciascuno dei quali ha perseguito interessi che riteneva legittimi fino all'omicidio. Ma non funziona così perchè ...

Citazione
Non ti sfiora mai l'idea che la tua casa ha occupato il suolo di altri, oppure che il suolo non ha proprietari, appartiene a tutti e quindi a nessuno? Che lo Stato e il diritto sono fondati sulle sabbie mobili dell'anarchia?

...su quelle sabbie mobili si è cementificato molto e per cementificare diversamente è necessario un progetto che garantisca condizioni migliori di quelle che si vanno a picconare per rimovere il cemento esistente. Non mi pare sia il caso di chi viene qui perchè non è riuscito nemmeno a creare uno straccio di progetto decente laddove è nato. Laddove neppure la nascita di un umano è un progetto ma un caso fatto di stupri, irresponsabilità e abbandono. Stato di natura ? Forse, ma portato a livello antropologico non garantirebbe la sopravvivenza di un centesimo dell'attuale popolazione umana, con livelli di violenza che non sono proprio da augurarsi, cominciando dalla lotta per il fazzoletto di terra su cui uno ha posto la sua tana. Senza progetto non c'è politica, ma solo anarchia nel senso più deteriore del termine.

CitazioneNon ho alcuna paranoia distruttiva, anzi apprezzo molto la vita. Difendo gli stati nazionali dalle spinte separatiste, frazionistiche, ma vorrei superarli con un superstato mondiale, che desse un minimo di ordine a livello internazionale, il livello cui vanno affrontati i principali problemi contemporanei, tra i quali le migrazioni.
La mia prospettiva politica è internazionalista, non nazionalista.

Perfettamente d'accordo, ma il fallimento dell'ONU e della CE dimostrano che se esiste un superstato mondiale esso è globalista, non internazionalista. Ovvero riproduzione a livello globale della stessa violenza e sperequazione del nazionalismo fascista/neocolonialista in cui le migrazioni non seguono il cammino della libertà ma quella del Mercato, e della Guerra che ne è modalità produttiva, portando in giro per il mondo i poveri per fare concorrenza a quelli che sono meno poveri neutralizzando in tal modo ogni loro possibilità di decementificare lo stato di cose presenti verso un progetto realmente internazionalista. Prendere i fenomeni globalisti per internazionalismo "proletario" è errore fatale.

Detto questo, anche nell'attuale realtà socioeconomica si possono neutralizzare gli aspetti più feroci del globalismo negriero, ma purtroppo l'unico strumento di diritto adeguato allo scopo è la sovranità nazionale. Spiace sia così, è pure poco rivoluzionario, ma è sempre meglio che coprirsi gli occhi con fette di prosciutto ideologico.

In tale ambito c'è pure spazio per processi migratori fisiologicamente sani il cui calcolo è facile da farsi: se contribuisci al benessere della comunità di accoglienza ci rientri, se la parassiti o insozzi, no. La migrazione clandestina generalmente finisce nella seconda categoria, quella legale, proprio perchè correlata ad un bisogno sociale reale, nella prima.