Citazione di: Myškin il 07 Ottobre 2023, 22:29:14 PMQuando una persona razionale dice che crede nelle leggi della natura (logica ecc), molti sono tentati dal chiedere: e chi le ha fatte queste leggi? (tipica domanda da credente infervorato)
Io invece chiederei a una persona come Odifreddi se con la logica può spiegare la logica, o se la può semplicemente seguire e procedere per assiomi da un punto di vista soggettivo ma condiviso.
Che è come chiedere se la logica sia uno strumento per indagare la realtà o se sia la legge della realtà. Io credo la prima, dunque per me seguire la logica è solipsistico come credere per "fede". Nessuna delle due ha più senso dell'altra.
Quindi Odifreddi non crede in Dio? Ci crede in realtà, perché la logica e la sua comprensione sono una struttura interiore "comandata". Risiede, la logica, all'interno di un sistema che presuppone un Dio, per quanto non si riesca a includerlo in un ragionamento logico e per quanto si debba, alla fine, fare comunque il salto delle fede o della non-fede per credere o non credere.
Concordo, la logica è uno strumento per inoltrarci nel mondo. Ma è solo uno strumento, non un assoluto.
E sono pure d'accordo che seguire la logica implica il ritrovarsi a presupporre un Dio.
Un Dio tuttavia impossibile da trovare, proprio perché quel Dio dovrebbe necessariamente essere dimostrato dalla logica stessa.
Ciò avviene soprattutto perché si fa coincidere l'esistere con l'essere.
Esiste sempre e solo il "qualcosa".
Ciò che non è qualcosa non esiste.
E la logica tratta i qualcosa, ossia ciò che esiste.
Mentre l'essere permette l'esistenza, ma, essendone il fondamento, a sua volta non esiste. Non essendo qualcosa.
E poiché ciò che non esiste è nulla... paradossalmente, ma non troppo, l'essere è nulla.
Essere = Nulla
Come avere allora contezza di Dio, ossia l'Essere che per l'esistenza è Nulla?
Attraverso ciò che davvero conta. E che sta oltre qualsiasi logica: l'Amore.

