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Messaggi - bobmax

#691
Tematiche Spirituali / Re: Odifreddi crede in Dio...
08 Ottobre 2023, 19:38:46 PM
Citazione di: Myškin il 07 Ottobre 2023, 22:29:14 PMQuando una persona razionale dice che crede nelle leggi della natura (logica ecc), molti sono tentati dal chiedere: e chi le ha fatte queste leggi? (tipica domanda da credente infervorato)
Io invece chiederei a una persona come Odifreddi se con la logica può spiegare la logica, o se la può semplicemente seguire e procedere per assiomi da un punto di vista soggettivo ma condiviso.
Che è come chiedere se la logica sia uno strumento per indagare la realtà o se sia la legge della realtà. Io credo la prima, dunque per me seguire la logica è solipsistico come credere per "fede". Nessuna delle due ha più senso dell'altra.
Quindi Odifreddi non crede in Dio? Ci crede in realtà, perché la logica e la sua comprensione sono una struttura interiore "comandata". Risiede, la logica, all'interno di un sistema che presuppone un Dio, per quanto non si riesca a includerlo in un ragionamento logico e per quanto si debba, alla fine, fare comunque il salto delle fede o della non-fede per credere o non credere.

Concordo, la logica è uno strumento per inoltrarci nel mondo. Ma è solo uno strumento, non un assoluto.

E sono pure d'accordo che seguire la logica implica il ritrovarsi a presupporre un Dio.

Un Dio tuttavia impossibile da trovare, proprio perché quel Dio dovrebbe necessariamente essere dimostrato dalla logica stessa.

Ciò avviene soprattutto perché si fa coincidere l'esistere con l'essere.

Esiste sempre e solo il "qualcosa".
Ciò che non è qualcosa non esiste.
E la logica tratta i qualcosa, ossia ciò che esiste.

Mentre l'essere permette l'esistenza, ma, essendone il fondamento, a sua volta non esiste. Non essendo qualcosa.
E poiché ciò che non esiste è nulla... paradossalmente, ma non troppo, l'essere è nulla.

Essere = Nulla

Come avere allora contezza di Dio, ossia l'Essere che per l'esistenza è Nulla?

Attraverso ciò che davvero conta. E che sta oltre qualsiasi logica: l'Amore.
#692
Tematiche Filosofiche / Re: Dogmatismo negativo
08 Ottobre 2023, 16:43:44 PM
Ma il rigetto del dogmatismo su cosa si fonda?
Perché rifiuto il dogma, proprio in quanto dogma?

Occorre a mio avviso approfondire le motivazioni del rifiuto del dogmatismo.
E qui vi sono due possibilità, ben distinte.

Infatti un possibile motivo è che non vi è alcun Bene, alcuna Verità, nessuna Giustizia. E che perciò i dogmi altro non sono che dei rimedi per non affrontare l'ultima "verità": Nulla vale.

Mentre l'altro motivo è la fede nella Verità. Che è amore per il Bene e per la Giustizia. Un amore che non accetta nessun rimedio, nessun compromesso, nessuna pretesa di conoscere il Vero.
Questo amore ti fa fare un passo indietro di fronte al Nulla = Dio.

La dogmatica negativa deriva dalla prima motivazione. E altro non è che nichilismo.

La seconda motivazione è il sentiero del giorno, che imbocca chi si mette alla ricerca dell'Uno.
#693
Sì, Eutidemo, la realtà supera ogni nostra sua modellazione.
La geometria genera modelli di interpretazione della realtà.
Può anche inventare modelli che magari non corrispondono a nessuna realtà. Come nel caso di un iperspazio.
Ma comunque vi è sempre uno iato incolmabile tra la geometria e la realtà.
Nessuna figura geometrica esiste davvero.
È sempre e solo una astrazione.
Una astrazione utile, perché permette di maneggiare ciò che altrimenti resterebbe inaccessibile.
Ma si tratta pur sempre di astrazioni, nulla di reale.

Il modello geometrico che decidiamo di utilizzare è valido finché non entra in contraddizione con la realtà.
Quindi la geometria piana è una utile semplificazione per molte necessità. Ma quando non è più sufficiente occorre cambiare modello.

E il modello da utilizzare lo decide sempre l'osservatore. Magari dopo aver picchiato la testa per aver utilizzato un modello insufficiente...

Se incurvi il foglio bidimensionale, lo hai trascinato dalla bidimensionalità nella tridimensionalità.
Cioè è andato a far parte della geometria solida.

La superficie di una sfera, per esempio, è ancora bidimensionale, ma di una bidimensionalità che deve rispettare i requisiti della tridimensionalità in cui si trova.
Difatti, un triangolo su di una superficie sferica non rispetta il vincolo della somma degli angoli = 180°. Che invece vi è nel piano.
#694
La geometria è lo studio delle figure spaziali.
E le figure spaziali sono una astrazione di ciò che fa parte dello spazio.
Perciò la geometria è tutta fondata su un presupposto: lo spazio.

Il concetto di spazio determina ogni successiva considerazione geometrica.
A seconda di come è definito lo spazio, avremo una corrispondente geometria.

Se limitiamo lo spazio a solo due dimensioni, avremo una geometria piana. Se a tre sarà solida. Se più di tre avremo una geometria dell'iperspazio.

Se due rette parallele non si incontrano mai avremo la geometria euclidea, in caso contrario una geometria non euclidea.

Insomma, sempre si tratta di quale è il concetto di spazio utilizzato.

Ma il concetto di spazio, non è forse come è inteso dall'osservatore?
È l'osservatore a determinare, consapevolmente o meno, quale spazio considerare.

Se traccio una riga su un foglio, le mie considerazioni in merito faranno riferimento alla geometria piana, se il foglio rappresenta per me un piano.
Ma se arrotolo il foglio, allora è implicito che la geometria è ora per me spaziale.

Almeno che... una parte di me resti nella bidimensionalità!

Per cui sono allora scisso, tra chi osserva una realtà tridimensionale e chi, viceversa, considera la eventualità di uno spazio bidimensionale dove gli estremi di una retta si toccano.
#695
Eutidemo mi insegni sempre qualcosa di nuovo!
Ho così scoperto che nell'esprimermi prediligo la paratassi...
Magari pure in modo eccessivo, accorciando il più possibile le frasi e inserendo spesso il punto e a capo. Persino abbondando con righe vuote!

D'altronde le parole sono sovente per me già sovraccariche di significato, aggregarne molte fa aumentare la difficoltà di comprensione.

L'ipotassi è senz'altro più elegante. Ma mi sa che pochi riescono ad abbondarne pur rimanendo chiari.
Perlopiù tende a confondere le acque, infatti è usata spesso nel diffuso chiacchiericcio inconcludente.
#696
Varie / Re: Rastislav e l'enigma della linea retta
03 Ottobre 2023, 18:16:51 PM
Vi ha alitato sopra.
#697
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
03 Ottobre 2023, 07:24:01 AM
La formula descrive la relazione tra la lunghezza dell'arco e il raggio dei cerchi aventi la medesima corda di 15 m.

Al variare del raggio, la lunghezza dell' arco va da un massimo di 7,5π m con raggio 7,5m, a un minimo di 15m con raggio all'infinito.

Detto omega l'angolo al centro che incide sulla Corda AB, abbiamo:

Corda AB = 2 • Raggio • seno(omega/2)

Mentre:

Arco AB = 2 π • Raggio • omega / 360

Poiché l'arcoseno è l'inverso del seno e dà l'angolo in radianti del seno corrispondente, abbiamo:

Arco_AB = 2 • Raggio • arcoseno(Corda_AB / (2 • Raggio))
#698
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
02 Ottobre 2023, 14:16:28 PM
Hai ragione Eutidemo, avrei dovuto dimostrarlo. Solo che volevo tirar fuori una formula per la dimostrazione, senza limitarmi a notare visivamente. Come tu giustamente hai comunque fatto.
Ma sono ormai arrugginito.

La formula dovrebbe comunque essere:

Arco = 2 • Raggio • arcoseno(15/(2 • Raggio))


http://
#699
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
01 Ottobre 2023, 22:45:36 PM
Panco
#700
Eutidemo, ammiro l'aplomb con cui tieni la barra dritta nei marosi. Non ne sarei assolutamente in grado.

Ciò che latita in questo forum, così come nella società, è proprio il tenere il punto, dove tutti si sentono autorizzati a dire tutto e il contrario di tutto.

La libertà di espressione è sacrosanta, ma quando diventa arbitrio senza che nessuno lo denunci, può solo portare disastri.
#701
Va beh, che ci si poteva aspettare?

Un tema come il comunismo non poteva che suscitare scomposte reazioni.

Rumore.

Il sonno della ragione non permette neppure di avvertire che lo slancio verso il Giusto, il Buono, il Vero, non può essere una esclusiva per nessuno.

Ma è questo uno specchio fedele della attualità umana?
Mi sa di sì, un po' dappertutto nel mondo si diffonde il sonno della ragione.

Un sonno da cui ci si risveglia solo con il dolore. E i nodi stanno venendo al pettine...

Si straparla.

Watt che da potenza diventano energia... Ma si ha almeno una idea della differenza?
Lati che non sono segmenti...
L'illimitato scambiato per infinito...

E alè!
Chi più ne inventa, più è figo.

Eppure basterebbe pensare.
Pensare quale è l'origine del comunismo, che è la medesima del cristianesimo, così come di ogni altro vero ideale.

Ma bisognerebbe pensare.
#702
Varie / Re: Un enigma del finito.
24 Settembre 2023, 08:31:34 AM
Citazione di: Eutidemo il 24 Settembre 2023, 07:05:50 AMCiao Iano. :)
Al riguardo, secondo me, occorre previamente tenere conto della seguente differenza:
.
a) INSIEME LIMITATO
Un insieme si considera "limitato" se è contenuto tra due estremi che, appunto, lo limitano (da "limes" = "confine").
.
b) INSIEME FINITO
Un insieme si considera invece "finito", se contiene un numero finito di elementi; oppure non ne contiene nessuno.
***
.
***
Per cui, credo che un insieme "finito" ma "non limitato" sia un insieme "vuoto"!
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***

Tuttavia, Eutidemo, qui si aprono due sentieri: il sentiero della notte e quello del giorno.

Cioè se l'infinito esiste (sentiero della notte) oppure se esiste solo l'illimitato (sentiero del giorno).
L'umanità ha imboccato decisamente il sentiero della notte, convinta della esistenza dell'infinito al punto da trattarlo come una cosa (vedi Cantor).

Tuttavia il sentiero del giorno ci dice che l'infinito non esiste.

I numeri naturali sono un insieme illimitato, ma non infinito.

L' insieme infinito non lo possiamo elaborare, perché non esiste, l'illimitato sì. Ma solo in quanto finito, pur senza limiti.
#703
Citazione di: Freedom il 23 Settembre 2023, 18:32:53 PME perché manca l'amore? O, diciamo meglio, non è sufficiente a  produrre il successo del comunismo?
E, visto che allarghi il discorso (e mi trova d'accordo) di qualsiasi altro ideale?

Riflettendo sui miei ideali, e sul mio amore... devo ammettere che sono entrambi imperfetti.
Entrambi soffrono della stessa imperfezione.

L'ideale ha sempre un che di forzato, vi è un fondo ineludibile di arroganza, nel mio pretendere di stabilirne la bontà, la giustizia, la verità.
Ed è proprio questa pretesa di "conoscere" che mostrerà la sua debolezza. Come già accaduto in passato, con i miei allora granitici ideali, rivelatisi poi scorretti, ingenui, ingiusti.

Pure l'amore, non appena voglio andare oltre allo slancio che mi afferra, e voglio metterci mano, ecco che già lo sto inquinando. Pretendendo di guidarlo io e non esserne invece guidato.
Questa devianza appare non appena cerco di focalizzarlo, distinguendo l'amato da tutto il resto.
Lui/lei sì, gli altri no.
Mi sono già perduto.
L'amore non può avere l'oggetto d'amore. Forzandolo... non è più amore.
L'amore vuole TUTTO. Non vi deve essere più alcuna distinzione.
Anch'io devo sparire, affinché l'amore sia.

E così gli ideali non sono mai il Giusto, il Buono, il Vero. Così come non lo è l'amore che li sospinge.
Però, chissà... man mano diventano un po' più veri.
#704
Citazione di: Freedom il 22 Settembre 2023, 22:09:31 PMMi piacerebbe sapere, a parte le originali teorie che avallano e sostengono il colonialismo quale volano di sviluppo anche per i popoli colonizzati, quali sono le cause che non hanno permesso al comunismo di trionfare.

Introduco questo elemento di riflessione non per provocazione ma per cercare di capire quali sono, secondo voi, i motivi che hanno portato al fallimento il socialismo reale.

Mi pare un aspetto decisivo del problema.

I motivi sono senz'altro molteplici, ma sono convinto che tutti possano essere ricondotti ad un'unica causa: la mancanza di amore.

È l'amore negato a far fallire ogni ideale.
Ideale che nasce per l'amore della Giustizia, del Bene, della Verità! Ma che poi naufraga, perché questo stesso amore è insufficiente.

L'amore conduce il non essere a Essere.
Ma la strada che percorre deve necessariamente attraversare l'inferno.
#705
Varie / Re: Lista utenti ignorati
23 Settembre 2023, 14:03:58 PM
Beh, per fuggire il chiacchiericcio inconcludente l'elenco si è allungato al punto, che buona parte degli interventi è ignorata.

È triste, e poi sì, mai dire mai... ma un taglio bisogna pur darlo, quando ormai è appurato che non farlo sarebbe solo tempo perso.

Il silenzio è d'oro.
Sebbene un po' triste, ma questi sono i tempi.