Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#691
Sono i nipotini del bunga bunga del Silvio e di tutti i potenti che usano il corpo delle donne come oggetti, per via dell' asimmetria del potere. Oppure pensi che i trapper siano dei "cattivi" spediti sulla terra da Belzebù?
#692
Effettivamente Inverno visto che ci siamo conosciuti, ammetto che non date l'impressione di una coppia fondata su valori patriarcali, anche se in effetti se ti facessi crescere un po' la barba, non sfigureresti vicino a Mosè.
Ma non è questo il punto. Ci si può e probabilmente ci si deve dividere i compiti ma le donne sono più brave ad accudire, rammendare, preparare i pasti per motivi culturali e storici. Torniamo al forum, ad esempio. Una attività ludica ma che presuppone tempo a disposizione, abitudine ad esporre le proprie idee ( per quanto velate dall'anonimato), e anche una formazione culturale decente (vabbè ci sono anche le eccezioni😬). A parte Ipazia, il gonfalone femminile è sostenuto da uno sparutissimo numero di forumiste. Può anche essere che io mi sia fissato con questa storia del patriarcato, ma si da il fatto che l'ho visto all'opera all'interno della mia famiglia e i suoi effetti, come scrivevo prima, non scompaiono per magia ma si protraggono per generazioni.
Sul fatto che vi sia del sano patriarcato ne dubito, anche se sono consapevole che fra feudatario e i suoi servi vi fosse un rapporto in qualche modo piu protettivo di quello che si crea nel mondo capitalistico. Però, questa constatazione è facilmente confutabile leggendo la tua "firma".
#693
Basta dare un'occhiata alle proporzioni fra maschi e femmine nei posti di potere o la differenza di reddito a parità di condizioni per affermare che il patriarcato e tutt'altro che superato. Il patriarcato è inoltre talmente radicato dentro di noi che negarlo è semplicemente il sintomo della sua forza e della sua potenza. Del resto il patriarcato è il modello primigenio di ogni disparità e pertanto il capitalismo è un ambiente che non ha nessun interesse a combatterlo veramente. Mi piacerebbe ad esempio fare un sondaggio anche fra i forumisti e capire come sono suddivise le incombenze domestiche. Sarebbe un'ottima cartina di tornasole molto pragmatica per comprendere cosa è il patriarcato. Poi, ovviamente non nego che il femminismo ha tante anime, compresa quella di un possibile matriarcato oppure di un patriarcato assorbito così bene da essere una affezione da sindrome di Stoccolma. Il patriarcato è una forma di sindrome, socialmente accettata perché fondata sulla subordinazione e al cui opposto vi è il riconoscimento reciproco.
#694
Ipazia. Nei tempi a cui ti riferisci c'era il delitto d'onore. Quindi devi la tua fortuna ad essere vissuta non in quell'epoca ma in certi ambienti di quell'epoca, che purtroppo sono stati cancellati dalla mente fatalmente reazionaria dell'italiano medio, che spesso era reazionario anche quando era comunista. Sulle responsabilità delle famiglie sono sostanzialmente d'accordo, premettendo appunto che si tratta di una responsabilità collettiva, perché la maggioranza di noi ha accettato questi modelli fra il patriarcale e il narcisistico.

Rispetto al precedente post di Inverno, devo invece ribadire che il patriarcato eccome se c'era ed eccome se c'è. Mica si cancella con un colpo di spugna. Trasmette i suoi effetti come l'onda di uno tsunami di generazione in generazione. Il fatto che vi siano delle satire asimmetriche è del tutto normale quando si parla di satira. Satireggiare il morto di fame o il debole è deprimente e ben poco satirico se non fra alcuni cerebrolesi di destra.
#695
La prima cosa che mi viene da dire è un ringraziamento a Socrate che ogni tanto lancia un dibattito e che ha uno stile tranquillo e mai offensivo o denigratorio. Posso non essere d'accordo con le sue idee, ma concordo con il suo stile. Sul tema direi che non c'è il rischio di una sostituzione delle élite alla "Pareto". Almeno nel breve periodo. Sul lungo è più facile che nei piani alti della società si giunga ad una sostanziale parità di opportunità, lasciando lo scannatoio ai piani bassi. Una parità che non significa certo sostituzione.
I fenomeni sociali però sono complessi e sempre multifattoriali. In questa "notizia del giorno", leggo una migliorata sensibilità sull'argomento, una maggiore consapevolezza da parte delle donne a non essere "oggettificate", ma anche strascichi di patriarcato duri a morire. Ad esempio non so come i credenti possano gestire tutti i passi tremendamente misogini della Bibbia, a partire da Genesi in poi. Accanto a ciò vi sono fenomeni nuovi che convivono con i vecchi creando misture esplosive. Il narcisismo in primo luogo. A me ha colpito la frase del padre dell'ultimo femminicida, Daniele Turetta, che dice del figlio "pensavo che fosse quasi perfetto" e invece. I genitori di oggi riversano sui figli tutte le loro frustazioni ma invece di sfogarsi picchiandoli si sfogano non dandogli mai alcun limite, assecondandoli, diventando parodisticamente e tristemente gli amici dei loro figli. Osannandoli e dichiarando orgogliosi che sono perfetti ( fino a scoprire che non lo sono e magari qualche femminicida avrà pure tirato un inconsapevole sospiro di sollievo). Quei figli, poi, non accettano che qualcuno si opponga a loro in quel proto-specchio della famiglia che è la relazione di coppia. Questo doppio meccanismo di veteropatriarcato e neonarcisismo può spiegare qualcosa di quanto sta accadendo, insieme alla morbosa attenzione dei media per queste notizie, che cavalcano con la grazia di un elefante nel solito negozio di cristalleria.

P.S. Sulla dichiarazione che l'uomo sia universalmente assetato di potere, posso dire che si tratta di una asserzione falsa, ma su questo punto bisognerebbe aprire una nuova discussione.
#696
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
20 Novembre 2023, 19:00:09 PM
CitazioneNon si è imposta in Europa, all'alba della modernità, tuttavia si sta sommessamente insinuando nel mondo. al tramonto ("post-") della modernità; ma proprio essendo "in ritardo" rispetto al consolidamento di una visione moderna, incontra inevitabilmente le resistenze culturali del pensiero moderno che ha permeato nel profondo i parametri di valore social-esistenziali (ed ecco che allora i "cattivi" della storia sono il nichilismo, il relativismo, il "pensiero debole", il postmodernismo, etc. come recitano in coro i pulpiti più popolari, teologici o modernisti che siano, in una simpatetica "solidarietà antitetico-polare", per dirla con Lukács).

anch'io ho pensato questa cosa del progressivo farsi strada di questo pensiero "ambivalente" e delle risposte aggressive che suscita per reazione. Ma non sono del tutto convinto. Il pensiero non contraddittorio ovvero logico-aristotelico sta per essere sostituito dal pensiero dialettico-spinoziano? Oppure al pensiero logico-aristotelico si sta sovrapponendo un pensiero emozionale-visivo-iporiflessivo? Un pensiero la cui verità si riduce ad uno spettacolo dell'azione spontanea? Oppure ancora. Se si trattasse semplicemente di una moltiplicazione dei mercati del pensiero? Il mercato potrebbe aver contaminato così profondamente il nostro pensiero da permettere la conpresenza di differenti modelli, così come ogni mercato che si rispetti, che offre sempre una varietà di mercanzia. Lo stesso accade in politica, ad esempio, dove l'elettore sceglie il prodotto preferito come se fosse un consumatore. Da questa prospettiva il problema della verità assume una nuova dimensione, poiché l'unica metaverità diventa, appunto il mercato, che deve sussumere su di sè anche i valori etici, che solo apparentemente vengono confrontati e scelti sul mercato delle idee. Il mercato, in questo momento storico, che ci piaccia o no, è la verità.
#697
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
19 Novembre 2023, 20:33:31 PM
Per Iano. Sei giunto alle origini della filosofia, ad Anassimandro.
" Da quelle stesse cose da cui viene agli esseri la nascita, si opera anche la loro morte, secondo la necessità: essi infatti si pagano reciprocamente il fio e la soddisfazione dell'ingiustizia secondo la prescrizione del tempo". Il positivo e il negativo si dispiegano nel tempo, creando l'apeiron.
Lo stesso concetto fu sviluppato da Spinoza, quasi duemila anni dopo: "omnis determinatio est negatio". E di nuovo sarà rideclinato da Hegel e infine dalla psicoanalisi.
Di fronte a questa corrente culturale minoritaria, che attraversa i secoli e a cui si oppone una verità priva di ombre, che ha dominato l'Occidente, sia che si chiami cristianesimo o comunismo o scientismo, mi domando sempre cosa sarebbe accaduto se, invece, questa corrente culturale avesse avuto la forza di imporsi in Europa, all'alba della modernità.
#698
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
19 Novembre 2023, 12:46:18 PM
Le due esperienze, Koba, non sono necessariamente in contrasto. Possono coesistere e infatti coesistono. Ci si può chiedere il senso del mondo anche in una prospettiva non teista, immergerci nella bellezza di una poesia ma, in un diverso momento applicare la trigonometria per calcolare un volo satellitare. Il moderno, oltre che il mito per il progresso e per il sempre nuovo, ha spezzato molte catene che rendevano la società immobile e castale. È stata inoltre la palestra fondamentale per esercitare la libertà di pensiero. Come ho già detto molte volte, se le idee che si esprimono in questo forum fossero state espresse appena 100 anni fa, per molti di noi si sarebbero aperte le porte della galera. 500 anni fa invece molti di noi sarebbero stati condannati a morte.
#699
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
18 Novembre 2023, 17:26:35 PM
Il post 134 di Iano mi induce a fare la seguente riflessione. La verità in un universo dinamico non può mai essere univoca. Anche a livello fisico, le leggi che ci sono sulla terra potrebbero cambiare in ambienti diversi per la presenza di forze diverse (esempio classico: il buco nero). Ciò senza andare a scomodare presenze metafisiche, impossibili da dimostrare se non con la fede. Quindi il così detto "automa" che conosce la verità, la può conoscere solo in un universo statico, come può essere una sua rappresentazione matematica. Resta però la curiosità di comprendere perché abbiamo bisogno di possedere la verità. Da dove nasce questo bisogno di verità, intesa in modo assoluto e non relativistico e transeunte.
#700
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
15 Novembre 2023, 17:39:40 PM
CitazioneAncora con la storia del peer review?
Un fatto è un fatto: eppur si muove.
Che Galileo aveva il peer review? ha già si chiamava chiesa...
Neanche Archimede aveva la peer rewiew. Attualmente la scienza moderna ha un modello che presuppone la peer rewiew. Il modello della scienza passata, compresa quella dei tempi galileani, non lo presupponeva. E quindi? Oggi si valutano anche il numero di citazioni in riviste scientifiche per avvalorare quell'articolo. Ovvio che un sistema del genere non è disponibile in un mondo in cui non esistono riviste scientifiche. Che poi nell'Accademia si nascondano tanti sorci nel formaggio, anche questo è risaputo, ma le pentegane sono ovunque se è per questo e, statisticamente, qualche furetto in più dovrebbe bivaccare sulle cattedre.
#701
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
14 Novembre 2023, 03:49:09 AM
In biologia avvengono di continuo fenomeni di autoadattamento di sistema, poiché la vita di ognuno è relazionata a quella degli altri ma questo non significa che vi sia un disegno verso maggiori livelli di complessità o di  maggiore differenziazione delle forme viventi. Le ricorrenti estinzioni di massa ci dicono esattamente il contrario.
#702
Tematiche Filosofiche / Re: L'orrore e la verità
13 Novembre 2023, 22:17:46 PM
CitazioneEppure la morte di ogni giardino, da sempre, è sempre e solo la sua
Scegliendo di non titaneggiare, direi: "sono d'accordo, non concordo". E ho ragione in entrambi i casi.
#703
Tematiche Filosofiche / Re: L'orrore e la verità
13 Novembre 2023, 20:11:11 PM
@ Phil: "nessun giardino è un'isola".
#704
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
13 Novembre 2023, 08:46:19 AM
Che fra linguaggio e realtà "vera" vi sia sempre un disallineamento è inevitabile. Pertanto la verità scientifica è sempre una approssimazione. Ma è una approssimazione tendente ad una migliore visione della realtà attraverso l'osservazione e la sperimentazione, l'accettazione da parte degli esperti (peer-rewiew) e l'applicazione tecnica. Esempio. La terra è al centro dell'universo. Affermazione che traeva la sua autorità dalla tradizione e da una interpretazione ingenua della osservazione. Il linguaggio, insieme a nuovi strumenti ottici e a un nuovo modo di pensare, capace di svincolarsi dalla tradizione, affermò che al centro dell'universo vi era il sole. Successive modifiche di quel modello, espresse sempre attraverso il linguaggio modificarono quella rappresentazione. L'intero sistema solare ruota a sua volta attorno a Saggittarius-A, il
Buco nero al centro della nostra galassia, ed anche la nostra galassia si muove a velocità altissima nell'universo, subendo l'influenza di altri corpi celesti o condizionandoli o entrambi. Al di là della semplicità che ho fornito attraverso un linguaggio semplice, ho peró costruito il passaggio dinamico fra un modello e l'altro. Questo per dire che, pur concordando con l'imperfezione del linguaggio e con la sua relatività, esso non esclude la sua forza comunicativa a diversi livelli, da quello dell'uomo della strada fino a quello dei convegni di astrofisica.
#705
Tematiche Filosofiche / Re: Il perfetto vivente.
12 Novembre 2023, 23:59:57 PM
Quando si parla di scienza, bisognerebbe esserle riconoscenti, poiché la verità che cerca (sempre in modo imperfetto), nasce da un metodo, che è quello della dimostrazione empirica, a differenza di altre verità che si fondano sulla tradizione e sulla ripetizione rituale. Freccia o cerchio?