Secondo voi l'uomo, in generale, è più predisposto ad amare (in senso generico) o ad odiare e disprezzare? A me sembra che l'odio e il disprezzo abbiano più peso e influenza di quanto la gente sia disposta ad ammettere. L'odio che l'uomo prova sembra spesso essere incondizionato, mentre l'amore difficilmente o quasi mai lo è. Ci sono sempre dei "SE" che inquinano l'amore e lo limitano. In effetti, se ci si pensa, è costume diffuso giudicare in modo anche impietoso chi si comporta senza seguire i criteri etici comuni, e di conseguenza ad odiare chi non risponde ai nostri concetti di giusto e sbagliato, difficilmente si giunge a perdonare chi ci ha fatto veramente del male, al limite si giunge a raffreddare il risentimento, ma il vero perdono è raro. Ci sono genitori che non riescono più a provare affetto per i loro figli perché hanno commesso errori più o meno gravi, ma per questo vengono rifiutati senza possibilità di appello; oppure, al contrario, accade che un figlio odi suo padre per colpe che esso ha effettivamente commesso, ma anche qui non gli viene data nessuna possibilità di riscattarsi. L'amore invece, come ho detto sopra, è spesso condizionato da altri fattori e difficilmente è genuino: ad esempio ci sono coppie che si separano solo perché la relazione non era più appagante come prima e il partner diventa ai loro occhi noioso, io dico che l'amore in questi casi NON c'è mai stato, era solo ricerca egoistica del proprio piacere. Vi sono genitori che sono affettuosi anche eccessivamente sino a che il figlio non delude le aspettative, quando accade ecco che iniziano a giudicarlo, a etichettarlo, persino a umiliarlo rilevando come essi amassero solo il loro EGO.
Concludo dicendo che mentre per l'uomo è facile odiare, l'amore invece è solo il frutto di un faticoso cammino ed è difficile da dimostrare o da mantenere.
Concludo dicendo che mentre per l'uomo è facile odiare, l'amore invece è solo il frutto di un faticoso cammino ed è difficile da dimostrare o da mantenere.