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Messaggi - Freedom

#691
Citazione di: Ipazia il 29 Dicembre 2018, 17:48:58 PM
Citazione di: Freedom il 29 Dicembre 2018, 14:47:27 PMViene dalla natura: dalla pulsione sessuale e, soprattutto, dalla procreazione, dal rapporto madre-cucciolo reso "sacro" dal sacri-ficio doloroso del parto. Seguono le cure parentali e la solidarietà cooperativa (amicizia) su cui si regge il successo evolutivo della nostra specie. Senza scomodare i numi, di amore ce n'è che basta e avanza anche per gli atei.
Il tuo post è apparso pochi minuti dopo il mio in risposta a Viator. E quello che ho scritto a lui è perfettamente calzante a quello che scriverei a te; dunque quella risposta, se desideri replicare, considerala anche come indirizzata a te.

Mi permetto solo di riassumere, in estrema sintesi e come atto di rispetto, il concetto che sottende il mio argomentare: l'amore, ma in definitiva ogni emozione/sentimento/pensiero/idea, hanno sempre una origine chimica nel nostro organismo. Quindi ecco che quando avverto una irresistibile attrazione verso una donna non faccio che subire la reazione del catalizzatore che attiva un enzima che fa reagire tra loro alcune molecole. Se è la bellezza fisica a suscitare incanto, il legame chimico intramolecolare da cui trae origine l'incanto stesso, deriva dalla legge genetica per cui la bellezza è elemento di selezione genetica.

Te la faccio breve perché sono abbastanza convinto che, tra il post di risposta a Viator e questo breve completamento, hai già intuito dove voglio andare a parare: questo siamo? Una serie di reazioni chimiche? Dunque la poesia, la pittura, la musica, lo spirito di avventura e persino l'amore, la più alta espressione umana, sono frutto di un reagente chimico?
#692
Citazione di: viator il 29 Dicembre 2018, 15:39:49 PM
Questo perchè secondo me l'amore umano è una pulsione psichica generata dall'istinto di sopravvivenza (quindi di radice genetico-biologica) che si manifesta attraverso l'impulso ad includere qualcuno o qualcosa oppure - contemporaneamente ed indistinguibilmente - a venire inclusi da qualcuno o qualcosa.
Una cosa è certa: ci capiamo! :)


Che l'amore umano abbia un'origine genetica mi trova d'accordo. Per esempio l'amore genitoriale, il tipo di amore forse più pronunciato che esista, per quanto poco poetico sia, trova la sua origine in una reazione chimica interna all'organismo. Come poi, d'altra parte, tutte le emozioni, i sentimenti e, addirittura, i pensieri e le idee. Una verità, a mio avviso incontrovertibile, che già gli antichi alchimisti avevano afferrato. E che questi stati dell'uomo potessero essere modificati per via alchemica e addirittura si potesse giungere all'immortalità è precisamente ciò che essi tentavano di fare. Oggi, per via chimica, le sostanze stupefacenti sono un'ennesima dimostrazione di quanto un catalizzatore o un enzima e dunque una reazione molecolare possa essere responsabile di un sorriso o di qualcosa di molto di più. Gli alchimisti lo sapevano benissimo e, non a caso, citavano le "acque corrosive" che altro non erano che gli antichi stupefacenti. La parola "corrosive" ne sottolineava la pericolosità. Ma chi voleva assumersene il rischio poteva godere di una......come dire........scorciatoia per il raggiungimento del successo finale.


Scusa la digressione ma avevo bisogno di evidenziare come qualsiasi aspetto emotivo e/o psichico e, per chi ci crede, spirituale, abbia sempre un corrispettivo materiale, chimico per essere preciso.


Tornando dunque all'amore il fatto che abbia una sua manifestazione o anche una sua origine nel corpo umano (sempre per rimanere attinenti alla dimensione umana) non risponde in profondità, almeno dal mio punto di vista, alla domanda che ho posto. E' come dire che un dipinto di Kandisky è frutto della sua mano che, guidata dal cervello, attinge i colori dalla tavolozza tralasciando lo stato d'animo e la dimensione dell'artista che dalla sua sensibilità trae l'ispirazione. Esempio che non vuole assolutamente essere una diminutio del pensiero materialista ma un semplice evidenziare il mio modo di pensare.


Quindi la tua risposta, sempre dalla mia prospettiva, non mi appare esaustiva e dunque non soddisfacente.


Mi pare inoltre riduttivo definire l'amore come "inclusione" poiché anche se certamente vero, è solo uno dei tanti aspetti di esso.  Penso a una delle più grandi esclusioni della vita cioè quando i figli vengono "spinti" fuori di casa. Mi viene in mente, nel suo spietato atto d'amore, l'uccellino che butta fuori dal nido il pulcino (si chiamano così per estensione dalle galline 8) ) per costringerlo al suo primo volo. E' bene ricordare che qualcuno non ce la fa e......muore! 


E, per concludere, anche collegarlo all'istinto di sopravvivenza mi sembra parziale, decisamente parziale. Penso ai tantissimi casi nei quali il sacrificio d'amore si incarna nel donare la propria vita. Non penso a Gesù Cristo ma al "solito" genitore che non esiterebbe a scambiare la propria vita con quella di un figlio.


Ti chiedo scusa se mi sono dilungato ma, alla mia età e al giorno d'oggi, trovo sempre più raro trovare stimoli che mi scuotano......quindi grazie in anticipo! ;D


Ti chiedo anche scusa se questo thread si trova nella sezione Spiritualità ma, al di là del diritto d'asilo al quale potrei appellarmi  :-* come vedi, sto argomentando usando il semplice buon senso e la logica.


Ti lascio tuttavia libero :o (qualora ce ne fosse bisogno ma non credo perché qua dentro ognuno fa, giustamente, quello che gli pare, ;)) di non replicare qualora trovassi la discussione oziosa, poco interessante o non rispondente alle tue prospettive e/o inclinazioni. Ho già apprezzato molto la tua partecipazione.


Adesso ho davvero finito!
#693
Citazione di: Freedom il 29 Dicembre 2018, 12:23:12 PMSe dunque un ateo o un agnostico elevano l'amore a principio e valore cardine dell'esistenza cosa è per loro l'amore e, soprattutto, da dove viene?
Avete detto cose interessanti ma, prima che il thread viri verso lidi sconosciuti e non voluti ribadisco il quesito che ho posto e che mi interessa.
#694
Parto da questo link molto interessante e che ci aiuta a non dare per scontato nulla. Perché nel trattare un tema come questo avverto il pericolo di scivolare nella banalità del luogo comune.

https://it.wikipedia.org/wiki/Amore

Mi permetto quindi di suggerire, tra le tante, una prospettiva che mi ha colto di sorpresa: si può assolutizzare l'amore senza credere in Dio?
Dal punto di vista cristiano non è possibile, anzi, addirittura Amore e Dio coincidono.  Come affermato da Giovanni "Dio è amore" e ribadito da Agostino che ci aggiunge anche in dono la libertà: "ama e fa ciò che vuoi". 

Se dunque un ateo o un agnostico elevano l'amore a principio e valore cardine dell'esistenza cosa è per loro l'amore e, soprattutto, da dove viene?
#695
Tematiche Spirituali / Re:Ciò che Dio vuole da noi
29 Dicembre 2018, 11:53:57 AM
Non tanto perché il thread sta prendendo una piega Off Topic ma, proprio perché stanno nascendo spunti di riflessione veramente interessanti, vi pregherei di aprire nuove discussioni aventi come oggetto i temi che stanno emergendo.

Grazie per il vostro aiuto.
#696
Tematiche Spirituali / Re:La solitudine di Dio
26 Dicembre 2018, 23:33:28 PM
Amico Viator apprezzo la confidenza che si crea tra chi discute di quello che discutiamo noi.

Se le cose stanno come pensi cioè senza risposte perchè risposte diciamo spirituali non ci sono ai grandi enigmi della vita (chi siamo, etc.) e se il viaggio esistenziale è circolare comprendo che sia più facile rifiutare che accettare una realtà così dura. Così granitica.

Nel mio caso non ti nascondo che ho sempre preferito una brutta verità ad una bella bugia e che se avessi speso il tempo dedicato alla ricerca a qualcosa di più prosaico avrei avuto soddisfazioni cosiddette materiali di gran lunga superiori. In alcune cose eccellevo e le opportunità non sono mancate. Non nego nemmeno che, a volte, ho qualche scrupolo........

Pur tuttavia la ricerca è il mio vero me stesso, è quello che ho sempre voluto, è, in verità, l'unica cosa che ha entusiasmato la mia vita. I risultati non sono esaltanti ma.......non saprei dirlo diversamente: non potevo fare altrimenti. Non è una roba che, in un certo senso, ho scelto.

Per concludere con un pò di razionalità ti lascio con queste convinzioni che mi accompagnano da tempo: questo Universo è governato da leggi e penso che se c'è una legge ci sia anche un legislatore. Penso anche che la complessità della natura compreso l'uomo con tutti i suoi difetti sia altamente improbabile che sia il frutto del caso. Penso anche che se ho fame c'è il cibo; se ho sete c'è l'acqua; se ho sonno c'è il dormire; se c'è il bisogno di amore c'è l'amore; se c'è il bisogno di Dio c'è Dio. A meno che quest'ultimo bisogno sia, come alcuni e tu stesso pensi, indotto, creato artificialmente. Eventualità che, in tutta franchezza, non posso scartare. Anche se, per quanto mi riguarda, 'sto bisogno qua è apparso che avevo ancora i calzoni corti. Molto corti.......

Credo, sento, ho fede che ci sia un Ente che mena il gesso. E mi piace pensare che sia il Dio cristiano.

Un abbraccio
#697
Tematiche Spirituali / Re:La solitudine di Dio
26 Dicembre 2018, 16:50:25 PM
Va bene Viator, per quello che vale il mio parere mi hai pienamente convinto: hai contezza di cosa è la fede. Se dunque neghi di averla sono costretto a crederti. A me rimane il dubbio che tu sia in ricerca spirituale ed essa presuppone sempre un atto di fede ma sarei sciocco e superbo a voler indagare i tuoi stati d'animo e trarre conclusioni al tuo posto.

Mi permetto solo di esortarti a riflettere sul fatto che non è assolutamente vero che "l'unica certezza è che non esistono certezze". O meglio, da un certo punto di vista filosofico, diciamo "astrattamente filosofico" puoi anche aver ragione ma queste speculazioni, sono certo ne converrai, non ci portano da nessuna parte nella strada percorsa da chi cerca di comprendere la realtà ed i classici quesiti appunto filosofici ad essa connessi (chi siamo, dove andiamo e perchè).

Perchè la morte è una certezza di prima grandezza. Così anche la nascita. E non mi pare che qualcuno sia esente da dolore ed invecchiamento. Poi, vabbè, ci possiamo filosoficamente porre alcuni problemi tipo: esistiamo davvero? Io, anche senza il filosoficamente, mi sono posto a più riprese il problema dell'inganno dei sensi e, ancor oggi (ritengo mai accadrà) non l'ho risolto. Ma comincio a pensare che siano quesiti....come direbbe Totò.....di lana caprina.
#698
Tematiche Spirituali / Re:La solitudine di Dio
25 Dicembre 2018, 19:51:10 PM
Citazione di: viator il 25 Dicembre 2018, 14:27:56 PM
Per un ateo come me la questione "Dio" risulterebbe affrontabile solo in chiave filosofica. Mancando di fede non si capisce come potrei trattarne in chiave spiritualistica, cioè in qual modo si possa o si debba vivere e sentire una "realtà"divina.
Bè....se filosofia è "amore per la verità" e se "Dio è verità" mi pare che possiamo intendere la ricerca filosofica in senso lato e dunque non riduttivo come sembri intenderla tu. E' tuttavia, come giustamente argomenti, una prospettiva leggermente diversa. Ma stretta parente.

Comunque, spiace di contraddirti addirittura nell'incipit, ma l'unico modo che il sottoscritto conosce per trattare la materia spirituale è proprio esattamente ciò che indichi come per te impossibile: "vivere o sentire una realtà divina".

Per carità, il ragionamento è imprescindibile e rimane, a mio avviso, la leva più potente ed efficace di cui disponiamo per cercare la luce. Ma resta il fatto che, secondo la mia esperienza, la luce medesima non si trova con l'intelletto.

Ah! Come fai a dire che manchi di fede? Riesci a definire, soddisfacentemente, la fede? Io non darei per scontata questa cosa qua.

Infine, per non sfuggire al tuo interessante quesito; se Dio ci ha creato un motivo ci sarà. Ma tu pensi che è proprio l'assenza di una soddisfacente e chiara motivazione che presuppone la possibilità che Dio non abbia creato un bel nulla ed anzi, non esista proprio.

Puoi aver ragione. Oppure no. Chi può saperlo? 

L'unico aiuto, guarda un pò, non può che provenire dalla fede!
#699
Tematiche Spirituali / Re:critica all'etica cristiana
20 Dicembre 2018, 18:12:11 PM
Citazione di: sileno il 20 Dicembre 2018, 12:46:30 PM
Critica all'etica cristiana

Questa volta non critico la Chiesa istituzione dei preti corrotti, secolare, interessata a raggiungere un potere politico-economico, blanda verso i crimini pedofili, ecc. ma l'etica cristiana in se stessa o una religiosità evangelica, sia pure sobria, amorevole, caritativa.
L'attuale Papa prende a modello San Francesco: potrebbe tale indirizzo misconoscere i fondamenti del Vangelo, dei Testamenti, della Genesi, dei dogmi assoluti che emanano dalla volontà di Cristo, figlio di Dio e che determinano "Giusto" e "Sbagliato"," Male" e "Bene?" Es. uccidere anche Hitler per salvare milioni di persone è male, dir falsa testimonianza per salvare una o più vite è comunque e sempre sbagliato ( stessa cosa afferma Kant). Non contano, per la religione, le conseguenze terrene sapute, temute, possibili, ma solo l'intenzione: cosa per molti, specialmente oggi, inammissibile.

Peccato (contravviene "non uccidere") sarebbe anche ammettere il sacrificio di una sola persona per salvarne centinaia ( il noto dilemma del treno deviato verso un solo individuo, per salvare centinaia di passeggeri).
Il rifiuto, di facilitare una dolce morte a un parente che in preda a indicibili sofferenze, implora la dolce morte, è un "assassinio" ( tale è l'epiteto verso chi osa contraddire) e non amore né carità. Ugualmente delittuoso l'aborto di un feto sordo muto, cieco, cervello disfunzionale, con limitata sopravvivenza ( recente caso!) peccato uguale a sopprimere un bimbo cresciuto e sano.
La compassione per cui ci si immedesima nel prossimo con cui si condivide una sorte di dolore con ogni organismo vivente, è un sentimento che non appartiene all'"amore" di origine cristiana.

Il dilemma di Eutifrone

Dio ordina o approva un'azione perché essa è moralmente buona? O è il fatto che Dio la ordini o la approvi a renderla moralmente buona? Che direbbe San Francesco, virtuoso modello di amore, carità, ecc.? Per gli etici cristiani vale la seconda possibilità: seguono i comandamenti in quanto comandati da Dio bontà infinita, escludendo un dialogo relativistico e relativizzato al tempo, al contesto, al dialogo degli uomini e al loro sentimento etico, di giusto,buono, male, bene suscettibile di discussione e non di cieca e assoluta accettazione

Quindi il problema si sposta da "Come salvare il Cristianesimo"
a "Perché salvare il Cristianesimo", dove la Chiesa dei preti passa in seconda linea.



Occorre riconoscere che parli assennatamente e, dalla prospettiva etica umana, in maniera condivisibile.

Il problema nasce dal fatto che, a mio avviso, non consideri la prospettiva spirituale del cristianesimo. Tralascio perchè, secondo la tua sensibilità è irrilevante (almeno così mi par di comprendere), la precisazione che, dal punto di vista dottrinale, c'è una certa differenza tra le differenti confessioni cattolica, ortodossa e protestante, solo per citare le più importanti.

Vado dunque a bomba alla sostanza che è la seguente: le varie dottrine cristiane possono dire quello che vogliono (il cosiddetto Magistero) ma quello che dice la Bibbia non è esattamente la stessa cosa. E quello che dice la Bibbia è soggetto a problemi interpretativi non di poco conto. Di traduzione prima di tutto. Poi di vera e propria interpretazione: simbolica, letterale, morale, anagogica. 

Qual è quella giusta? In base a cosa scegliere? 

Questo è il vero problema. E di questo dovrebbe discutere il ricercatore spirituale che, per motivi suoi, vuole esplorare in profondità la prospettiva cristiana.

Tu hai semplicemente messo in evidenza le contraddizioni del magistero cattolico. 

Ma ci sono esponenti della cristianità che lo hanno fatto praticamente da pochi anni dopo la crocifissione sino ad oggi. E, nonostante qualcuno si sia preso dell'eretico e qualcuno addirittura abbia fatto una brutta fine, restano esempi luminosi e virtuosi.

Sei dunque in buona compagnia. :)
#700
Da un punto di vista accademico bene/male non esistono senza un punto di riferimento soggettivo. Come caldo/freddo e qualità/quantità (ma la comprensione di quest'ultima coppia non è intuitiva) e un pò tutto il resto.

Possiamo agevolmente dimostrare che il freddo è semplicemente un minore caldo e viceversa. E così bene/male. Il catechismo cattolico usa questo escamotage per "esorcizzare" il male. Definendolo un minor bene. Così le tenebre sarebbero una minor luce.

Immaginiamo una retta e un punto 0. Mettiamo alla sx del punto 0 i valori <0 e alla dx >0. Senza lo 0 ci sfugge il reale significato di questi valori.

Ma con questi ragionamenti scommetto che l'amico Socrate78 si riterrà del tutto insoddisfatto.

La verità o meglio la rispondenza fattuale del male ha tutta un'altra valenza. Che, purtroppo tutti, chi più chi meno, ben conosce.

Mi permetto dunque di concludere che il quesito dell'amico non ha risposta. O meglio, altri forumisti hanno citato, in maniera condivisibile, la necessità del male naturale come viatico alla sopravvivenza. Altri ancora lo hanno fatto derivare da fattori umani prodotti in autonomia con legami di causa/effetto chiari e comprensibili con una analisi psicologica nemmeno troppo complessa. O a fattori naturali di cui non abbiamo il controllo e dunque la responsabilità.

Ma quello che ha detto nell'incipit del thread e ribadito nel post sopra va oltre e in profondità. Dov'è la sede del male, la sua origine? Nel cuore di ogni uomo (nessun uomo è totalmente cattivo come nessun uomo è totalmente buono) rispondono i sacri libri e, anche, il nostro buon senso. 

Ma cosa intendiamo per cuore? Il ventricolo sinistro? O l'orecchietta destra? Il cervello? La coscienza? Ma cos'è la coscienza? La consapevolezza in senso spirituale? Ma cos'è la consapevolezza spirituale?

Non possiamo coerentemente rispondere. Oppure, dai vabbè, è nell'istinto innato. Nel acido desossiribonucleico, insomma nel corredo cromosomico, nel patrimonio genetico.

Risposta soddisfacente? Non credo che un serio ricercatore si riterrà soddisfatto di una risposta in tal guisa.

E quindi non possiamo che rilanciare il quesito nell'etere..........
#701
Tematiche Spirituali / Re:Ipotizzando, ho un problema
23 Novembre 2018, 10:29:53 AM
Citazione di: InVerno il 23 Novembre 2018, 08:50:08 AMFreedom, come si può conciliare la teodicea, dove il male in questo caso è espresso dalla dannazione eterna? Non lo so, ho tante risposte, a partire dal fatto che una giustizia diametrale (il primo sarà ultimo) necessita il rifiuto del mondo reale e dei suoi valori, a partire da quello del male terreno.
Bè, la vita sulla Terra e le sue leggi sembrano essere, come secondo me giustamente affermi, diametralmente opposte alla logica divina. In effetti anche Gesù dice che quaggiù vince satana.

Quello che tuttavia desidero trasmettere ma che ognuno deve necessariamente verificare di persona è che non ci sono ragionamenti logici che tengano: la verità o, in subordine, qualche nozioncina in più su Dio e la vita non sono raggiungibili tramite l'intelletto. Ci si può predisporre ma non ci si avvicina di un centimetro. Sembriamo tante falene che, tanto pervicacemente quanto inutilmente, cozzano fra loro o vanno a sbattere in ogni dove abbagliati dalla luce della lampada. Leggiamo, leggiamo, leggiamo e non facciamo passi in avanti. Combattiamo il male, combattiamo il male, combattiamo il male e non possiamo che verificare di persona l'impotenza paolina (faccio il male che non........)

Poi nessuno vieta anzi è certamente un arricchimento personale studiare i massimi pensatori di ogni tempo, laurearsi in teologia e filosofia, etc. ma non saranno Agostino e company ad aiutare ad agguantare qualche briciola di verità. Io, da autodidatta, ho studiato e scartebellato tutto quello che ho potuto: non mi sono fermato davanti a nulla! Nell'arco di tutta la mia vita non credo di aver tralasciato nulla: le tre monoteiste, le politeiste, il buddismo, la massoneria in tutte le sue sfaccettature cabalistiche ed ermetiche, le, chiamiamole religioni animiste e primitive, le robe più assurde ed improbabili tipo i mormoni, la scientologia, mi sono spinto fimo all'ultimo lembo della Papuasia.......

Il risultato è che adesso mi sto scordando tutto........ :o

Cerca con il cuore dicono Gesù ed altri eminenti Santi.

Bè.....ci stiamo lavorando..........

P.S.
un grande teologo cristiano di cui non ricordo il nome afferma che l'inferno esiste ma è vuoto. Ecco.....non è questo il mio stile di ricerca.
#702
Tematiche Spirituali / Re:Ipotizzando, ho un problema
22 Novembre 2018, 21:14:36 PM
Citazione di: InVerno il 22 Novembre 2018, 16:08:27 PM
Dico questo a Freedom, che mi sembra dia per scontato che Gesù credesse nell'esistenza di paradiso e inferno, 
No. E' vero che mi sono espresso male (rileggendo avrei voluto e forse dovuto correggere) ma pensavo fosse ugualmente chiaro quello che volevo esprimere. E cioè che Gesù affermasse l'esistenza dell' inferno e del Paradiso esclusivamente a scopo pedagogico. O, forse più verosimilmente, che l'abbiano fatto coloro che hanno scritto o tradotto quei passi.

Nel mio post sono stato molto eretico e ho implicitamente affermato che certe conclusioni devono riguardare la profondità del nostro essere altrimenti si crea un caos tremendo che, inevitabilmente, vedrà affermarsi qualche capo tanto carismatico quanto depistante. Che si trascinerà dietro chissà quanti personaggi in cerca d'autore.

Dentro di noi ci sono il male ed il bene, considerazione ovvia, ma il bene, per come la vedo io, nonostante sia leggero e impalpabile come un soave alito di zefiro, è potentissimo. Sostanzialmente invincibile. Ma su questo pianeta non lo avvertiamo. Non è possibile avvertirlo.

Ma questa è un'altra storia. Se hai voglia di rileggerlo, il mio post, in quelle poche righe, era molto denso.

Aggiungo una piccola cosa a rigor di logica. Anche se un utente, nel passato, mi ha molto sgridato quando affrontavo la prospettiva spirituale dal punto di vista della logica. Egli affermava (e non aveva del tutto torto) che solo la prospettiva spirituale, solo la fede in buona sostanza, era in grado di guidarci negli argomenti, appunto, spirituali.

Io resto convinto, ma forse sbaglio, che la logica, pur nella sua insufficienza, almeno ci consente di comunicare. Altrimenti, se uno ha la fede e il suo interlocutore no, come si fa a dialogare? O anche se uno ha una fede e quello con cui sta cercando di capirsi ne ha un'altra?

Ma non voglio farla lunga. Ti dico solo questo: come si può logicamente conciliare un Dio di infinito amore con l'esistenza della dannazione eterna? Il catechismo fa una forzatura che a me pare evidente. Una delle due affermazione è inevitabilmente falsa. 

E sulla reincarnazione non la ferrea logica ma il più flessibile buon senso mi suggerisce che la brevità di una sola vita, stretta parente del nulla, magari cessata prematuramente! non può fungere da biglietto di sola andata per l'inferno. Se non siamo al sadismo poco ci manca!
#703
Tematiche Spirituali / Re:Ipotizzando, ho un problema
21 Novembre 2018, 22:11:23 PM
La verità non può appartenere a questo mondo. Non so se ho espresso un concetto dimostrabile o meno ma ho fede che sia così. E' tuttavia certo che, in ogni caso, non può essere raggiunta con speculazioni intellettuali. E' intuitivo: se fosse possibile in 6/7 mila anni di storia umana qualcuno avrebbe dovuto farcela.

La filosofia e la teologia sono del tutto insufficienti nell'ardua ricerca di quella che, alcuni, immaginano come una donna di bellezza unica. Tanto bella quanto inarrivabile.

La Chiesa cattolica è molto carente nel catechismo. Ed il suo Magistero inadeguato. 

Allora proviamo di andare alla fonte con la Bibbia. Ma qui arrivano i problemi di traduzione. Poi quelli di interpretazione.

Non ci resta che fare con quello che abbiamo. L'intuito che è il primo passo nella dimensione della fede. Allora devo leggere la Bibbia, con special riguardo al Nuovo Testamento, e decidere, all'interno del mio cuore/coscienza, cosa mi convince e cosa no.

E dico che il primo, decisivo atto interiore è di assumere lo stato di bambino. Solo così ci si può avvicinare al mistero cristiano.

Io dico anche che la famiglia è una cosa che Gesù mette al primo posto. E' alle nozze di Cana che fa il primo miracolo ed inizia la sua missione. 

E penso che la dannazione eterna non esista. Si, Gesù lo afferma espressamente nei Vangeli ed io non mi nascondo dietro la traduzione dall'Aramaico o chissà quale anagogica scappatoia. Semplicemente credo che Gesù, o meglio coloro che ne testimoniarono il messaggio, volessero spaventare. Come non credo nemmeno che sia una sola la vita che viviamo su questo pianeta. Conoscendo l'animo pigro dell'uomo io non direi mai, nemmeno a me stesso, che ci sono a disposizione 1.000 vite. E poi magari altre 10.000 in 10 multiversi differenti. Immaginiamo lo stato inerziale che ne deriverebbe.......

Il cristianesimo secondo Freedom? Sì ho parlato da eretico e, anche, in maniera intellettualmente non accettabile. Figurarsi se ognuno si costruisse la sua religione personale. Se poi avesse carisma allora addio..........
#704
Tematiche Filosofiche / Re:Cos'è la verità
12 Novembre 2018, 22:44:04 PM
Citazione di: Jacopus il 06 Novembre 2018, 00:26:13 AMMa cos'è filosoficamente "verità"?
Il sapere come stanno le cose cioè il funzionamento di questo Universo e di eventuali, ipotetici, altri Universi. Ma soprattutto la risposta alle domande classiche: "chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo."
#705
Citazione di: InVerno il 07 Novembre 2018, 15:57:38 PM
Il sistema presumerebbe che anche i "filosofi" facciano gruppo e perseguano logiche di gruppo, in modo tale da avere la meglio nei rapporti di potere. Il forum dovrebbe trasformarsi in una sorta di sindacato dei filosofi, o un centro antiviolenza contro i danni dell'ignoranza, per avere un impatto sulla società. Una prospettiva divertente :)
Una prospettiva non solo divertente ma assolutamente condivisibile.

Pensa che alla mia veneranda età, da pochi anni, mi sono messo a fare il sindacalista. Ho rilevato una tale degenerazione nel mondo del lavoro che ho ritenuto non più procrastinabile un fattivo impegno. Con il diabolico e geniale cavallo di troia e cioè l'essersi impossessati delle Istituzioni che un tempo difendevano i più deboli (la fu sinistra e il quasi fu sindacato) le classi dominanti sono riuscite a depauperare praticamente tutti i diritti conquistati nell'ultimo secolo. Hanno accompagnato questa abile mossa politica con un lavaggio del cervello perfetto. A volte mi domando per quale combinazione di fattori alcuni (tra i quali penso di mettermi pure io anche se non trascuro la possibilità di essere schiavo a mia insaputa! 8) ) sono sfuggiti a questa prigione senza sbarre ma solidissima.

Comunque la faccio breve: la tua proposta è entusiasmante e, nel tramonto della mia vita, visto che i giovani latitano, mi metto a disposizione. Attendiamo fiduciosi le adesioni e le fattive proposte dei forumisti rivoluzionari.  :-*


Magari si potrebbe fare un thread dedicato.......


P.S.
Ancora una volta lancio il post prima di rileggerlo perchè sono consapevole che, altrimenti, lo cancellerei.  ;D

P.P.S.
un punto di forza è che siamo presenti in tutto il territorio nazionale........