Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#6916
Le navi da guerra non servono a far da taxi ai clandestini, ma a rispedirli da dove son venuti e a tenere le navi negriere fuori dalle acque territoriali italiane. Ovviamente ci vorranno altri supporti tecnici, politici ed economici, ma l'insieme della strategia non può che essere il blocco dell'immigrazione clandestina e il rimpatrio di chi riesce a bucare la barriera. Su questo Salvini si gioca la faccia. Per quanto la faccia di un politico possa valere qualcosa.
#6917
Percorsi ed Esperienze / Re:Nun Me Scuccia'
01 Luglio 2019, 16:56:29 PM
Citazione di: Jacopus il 01 Luglio 2019, 06:30:04 AM
Sulla vicenda della Sea Watch, infine, hai ragione, è scandaloso e antidemocratico che ogni tipo di merce non abbia bisogno di nessun permesso per arrivare al nostro tavolo, mentre persone che sperano in un futuro migliore vengono minacciate, ostacolate in tutti i modi, insultate, comprese le persone che invece cercano di aiutarle.

Forse le merci, a differenza delle persone in questione, sono richieste. E in ogni caso le persone non sono merci. Una merce può marcire su uno scaffale, una persona no. Per questo esistono le norme che disciplinano la migrazione dei popoli. Che non vanno, come quelle delle merci, adulterate.

Pensa solo al danno che fanno ai migranti regolari, compresi quelli che potrebbero esserlo nei loro paesi di provenienza, i migranti irregolari che saturano, con un atto violento, il "mercato".
#6918
Citazione di: Eutidemo il 01 Luglio 2019, 11:52:56 AM
Ciao Ipazia.[/size]
In ordine alle tue considerazioni, rilevo quanto segue:[/size]
Quanto alla CORTE DEI CONTI EUROPEA, si è semplicemente limitata a correggere una delle TANTE disinformate balle di Salvini, e, cioè, che: "Per ogni richiedente asilo, noi paghiamo 35 euro al giorno attraverso varie voci"; in realtà, invece, secondo il report della Corte dei Conti, il costo unitario medio a richiedente asilo per il sistema di accoglienza italiano, al giorno, era pari a 29,5 euro, in quanto i 35 euro erano il massimale d'asta, non il dato reale.[/size]

Il gioco a ribasso non tiene conto di spese legali (anche l'avvocato d'uffico paghiamo), sanitarie, ordine pubblico e minori (anche il tutor ha diritto al suo pizzo). La spesa procapite è sicuramente sottostimata.

CitazioneQuanto al procuratore Zuccaro, a me non risulta affatto che le sue indagini abbiano mai condotto alla condanna di nessuna ONG per complicità con i trafficanti di esseri umani; nè, almeno per ora, hanno mai condotto alla condanna di nessuna ONG le indagini di altre procure.

Lo stato di diritto a delinquere realizzato in italia tutela assai bene i suoi beniamini. Se scarcerano la capitana negriera significa che nemmeno il decreto sicurezza bis è sufficiente ad invertire la rotta. Ai tempi dell BR bastava molto meno per essere accusati di associazione a delinquere.

CitazioneAmmesso e non concesso che ciò dovesse avvenire IN FUTURO, peraltro, la condanna di una o due ONG non significherebbe affatto che sono tutte marce; altrimenti, dalle condanne di Bossi, Belsito ed altri ladri di denaro pubblico leghisti, dovremmo desumerne che tutti i dirigenti della Lega sono dei furfanti...il che, secondo me, sarebbe una ILLAZIONE ILLEGITTIMA.
Ed infatti, se si ragiona con l'inferenza "ab uno disce omnes" in un caso, poi bisognerebbe ragionare allo stesso modo in tutti gli altri.

Basta la razionalità per vedere l'organicità della flotta alla filiera dell'immigrazione clandestina.


CitazioneNon so da quale fonte sei venuta a conoscenza del fatto che, dopo il FLOP di Zuccaro, "metà flotta dei trafficanti si è defilata".
Ed infatti, anche considerando che si tratta di navi che operano nella clandestinità, mi sembra che sia un po' difficile fare accertamenti del genere.
Quanto alla "clamorosa udienza in commissione di Catrambone circa la Moas", essa disse semplicemente: "Non ci sono più le condizioni per operare rispettando i nostri valori. Noi non vogliamo far parte di un meccanismo che non dà alcuna garanzia che le persone salvate arrivino in un porto sicuro. E allora meglio dedicarsi ad altre realtà dove c'è ugualmente bisogno, andiamo in Myanmar".

Appunto: ha funzionato. Tradotto in immigrantese clandestino: "non abbiamo alcuna garanzia che le persone salvate arrivini in un porto per noi economicamente sicuro"

CitazioneQuanto alla STRATEGIA di Salvini, non è molto semplice capire quale essa sia; e, soprattutto, se miri a risolvere davvero il  problema dell'immigrazione, ovvero ad aggravarlo per poter poi sfruttare in ambito elettorale il malcontento che ne deriva. A meno che il nostro miniministro dell'interno (e maxiministro della propaganda) sia un completo "minus habens" TAFAZZISTA (come italiano), io, però, propenderei per la seconda ipotesi.

Un successo l'ha ottenuto: stanare i sepolcri imbiancati europei della cordata "umanitaria con lo welfare degli altri"

CitazioneDopo aver affermato che il modo migliore per frenare l'immigrazione è AIUTARLI A CASA LORO, poi, nel DEF il governo di Salvini ha ridotto proprio tali aiuti; al riguardo "carta canta"...basta leggere il DEF.

Mi pare giusto finchè continuiamo ad aiutarli a casa nostra anche per conto dell'Europa. Ma la strategia di lungo termine è certamente mantenerli a casa loro, dove costano molto meno. Aiutarli a diventare maggiorenni dopo 50 anni di decolonizzazione fallita mi sembrerebbe obiettivo troppo audace anche per superman.

CitazioneSalvini fa comunella proprio con i Paesi che rifiutano la ridistribuzione dei migranti che si trovano qui in Italia; i quali Paesi, ANZI, minacciano addirittura di rimandarci indietro quelli che sono già da loro.

Infatti la soluzione non è ridistribuire i clandestini, ma bloccare alla fonte la migrazione illegale. Se tieni il rubinetto aperto questo continua a gettare ...

CitazioneIn ben sette delle riunioni dei ministri degli interni europei per modificare il Trattato di Dublino (che ci penalizza), si è presentato ad una sola, facendo pressochè scena muta.

Se sei un vaso di coccio, non ti metti a trattare coi vasi di ferro. Cerchi, in separata sede, di diventare di ferro pure tu. Purtroppo i trafficanti di schiavi in conto Italia hanno ancora la maggioranza a Bruxelles e la vedo dura, su quel versante. Dovremo imparare a fare tutto da soli. Difesa dei confini inclusa. Mandando navi da guerra serie che non lascino dubbi sulla loro natura giuridica.

CitazioneCon il primo decreto (in)sicurezza, invece di far uscire i migranti irregolari dai centri di accoglienza, per recapitarli direttamente in aeroporto per imbarcarli verso il Paese di provenienza, li ha fatto uscire da tali centri solo per:

Lo sanno anche le anime belle umanitarie che una volta che ti hanno appioppato l'esubero demografico sprovvisto di documenti, non se lo ripiglia nessuno, perchè spesso mentono anche sulla provenienza (l'Eritrea diventa grande come la Nigeria). E non se li ripigliano neppure se hanno i documenti.

Citazione- scaricarli a tempo indeterminato nelle strade delle città a delinquere;
- scaricarli a tempo indeterminato nelle strade delle campagne ad essere preda dei Caporalati dell'agricoltura.

Che è quello che facevano anche prima in aggiunta ai 35 euro. Almeno adesso hanno un incentivo in più a dar corso al foglio che usano solitamente come carta igienica, oppure sono più motivati a migrare verso le aurore boreali degli umanitari con lo welfare degli altri.

CitazioneContrastando l'opera delle ONG, che, almeno, consegnavano i migranti "irregolari" nelle Capitanerie di Porto (da dove poi venivano instradati in centri controllati), Salvini sta rischiando di provocare l'afflusso incontrollato di migranti "clandestini" lungo le coste, infiltrandosi dalle quali nelle campagne, essi vengono poi cooptati dai Caporali o dalla malavita organizzata.

Le peggiori nefandezze sono state compiute da richiedenti asilo regolari. Non è certo la burocrazia che ne altera la natura e il comportamento di irregolari. Farsesca la quota in carico al Vaticano di uno dei tanti "salvataggi". Dileguati in meno di 24 ore. Almeno quei 35 euro li abbiamo risparmiati.

Non c'è alternativa alla linea della fermezza e un po' alla volta gli irregolari o se ne tornano a casa o trovano la via del nord europa. Qualcuno troverà un lavoro onesto anche in Italia. Mai porre limiti alla provvidenza divina.
#6919
Citazione di: paul11 il 30 Giugno 2019, 18:00:33 PM

https://www.eca.europa.eu/it/Pages/NewsItem.aspx?nid=11432


Buon ultima se n'è accorta anche la corte dei conti europea che c'è molta nebbia in Danimarca. All'epoca in cui gli affari andavano a gonfie vele é bastato che il governo italiano, su spinta del santosubito procuratore Zuccaro, chiedesse trasparenza sui finanziatori, perché metà flotta di trafficanti si defilasse. Clamorosa l'udienza in commissione della Moas di Catrambone che non volle comunicare i nomi dei finanziatori invocando la privacy ! Peró poi ha pensato bene di diversificare i suoi traffici. É rimasto lo zoccolo duro da estirpare, dopo una effimera grandguignolesca comparsata dell'inossidabile Casarini.

I movimenti migratori clandestini sono troppo destabilizzanti della legalità internazionale per lasciarli gestire da imprese private sempre assai sensibili alle leggi del Mercato. La soluzione non è facile, ma almeno Salvini ha avuto il merito di rovesciare un tavolo che ci vedeva vittime predestinate. Non so se l'Europa sarà in grado di gestire la nuova situazione. Temo di no. Ma a questo punto bisogna che ce la gestiamo noi. Smaltendo il devastante arretrato ed evitando di aggravare la situazione con nuovi arrivi. Negando innanzitutto qualsiasi legittimità alle ONG in questa materia.

La linea della fermezza dirotterà il flusso e a quel punto diventerà finalmente una questione europea. Ma bisogna che comincino a scottarsi anche gli altri. Non vedo altre strategie politiche possibili in questa fase di emergenza lasciata marcire in nome del libero mercato degli schiavi.
#6920
Ormai arriva solo acqua sporca e le cronache locali italiane ne sono piene. Non possiamo più permetterci di salvare un ipotetico giusto tenendoci un centinaio tra parassiti e delinquenti.

Le ONG sono OGGETTIVAMENTE organiche alla filiera criminale dell'immigrazione clandestina e se ci fosse un "giudice a Berlino" la cosa sarebbe già patrimonio giuridico acclarato. Invece si fa politica, piuttosto che giustizia, anche in magistratura. Italiana ed europea.

Pertanto non credo che paul11 abbia granché da tenere  ;D
La coda di paglia immigrazionista predilige i media e la propaganda sentimentale piuttosto che le aule di giustizia. Per quanto male essa sia messa.
#6921
Anche a me sembra che tanti discorsi siano viziati da un ragionamento - non so quanto in buona fede - di fondo:

spacciare per "profughi" dei migranti economici o addirittura evasi dalle patrie galere e per "naufraghi" i passeggeri paganti di una filiera criminale di immigrazione clandestina.
#6922
Purtroppo la magistratura italiana, grazie anche ad una normativa inadeguata, non risolta nemmeno dal d.s. bis, ha mandato tutto a tarallucci e vino anche a fronte di comportamenti oggettivamente configuranti situazioni di favoreggiamento all'immigrazione clandestina. Ci vorrebbe una normativa tipo antimafia o antiterrorismo che individui in maniera incontrovertibile i fiancheggiatori e i reati di associazione con inasprimento delle pene detentive e pecuniarie. In assenza di ciò, una volta sbarcati i clandestini, il cerino é tutto nostro. Anche i trattati internazionali vanno rivisti per evitare intromissione di tribunali non italiani.
#6923
In effetti la prima fake è la convenzione di Dublino, da azzerare il prima possibile, con pellegrinaggio obbligatorio a piazzale Loreto per tutti i politicanti italiani che l'hanno sottoscritta. Pena doppia per chi ha sottoscritto anche Sophia. Però pare che la soluzione nave=stato non sia del tutto praticabile, altrimenti non si capirebbe come mai tutti gli sciacalli della i partner CE insistano sul fatto: prima lo sbarco e poi la ripartizione. E si capiscono pure le ragioni del ministro dell'interno di non farli sbarcare.

Penso l'abbiano capito tutti, incluse le quintecolonne nazionali dell'immigrazione clandestina, anche se fanno gli gnorri e menano il cane umanitario per l'aia (non l'Aia purtroppo). Comunque giova ripeterlo: una volta sbarcati, il cerino Dublino resta tutto italico perché nessun clandestino africano merita lo status di "profugo", essendo tutti migranti economici.
#6924
Citazione di: davintro il 23 Giugno 2019, 23:22:48 PM
Nell'innamoramento la persona destinataria di questo sentimento svela il proprio essere olistico, l'unità della personalità è colta immediatamente, con un atto di sentimento specifico, perché primariamente rivolto al suo principio individualizzante, la qualità che colora di uno stile inconfondibile le singole "parti". In realtà non sono ancora sicuro le cose stiano davvero così, che non sia invece sempre le singole caratteristiche a determinare ogni tipo possibile di affetto, e a darci l'illusione che anche quelle solitamente non gradite appaiano piacevoli. Ma se, come penso, esista un principio individualizzate, qualitativo che contraddistingue ogni persona, allora (a prescindere dalle effettive confusioni a cui possiamo incorrere nell'empirico) dovremmo anche, almeno a livello ideale, ammettere la possibilità di un vissuto ad hoc, rivolto a tale principio, altro rispetto a quello rivolto a valutare le caratteristiche comunicabili, e allora l'amore non può essere solo un grado quantitativamente superiore rispetto all'ammirazione, ma un vero e proprio salto qualitativo.

Il carattere olistico dell'innamoramento è certamente un vero e proprio salto qualitativo relazionale. Reciprocamente olistico, colto perfettamente dal poeta: amor c'ha nullo amato amar perdona. Una spirale oltreindividuale paradigmatica della relazione armoniosa con l'altro. Paradigma espandibile alla vita sociale, ben radicato già nella relazione naturale tra genitore e figlio. Già i greci avevano individuato in Eros un motore della socialità umana. Quello gradevole.
#6925
Riprendendo il filo conduttore di davintro, individuerei tra ammirazione ed innamoramento una fase di passaggio essenziale nella simpatia, ovvero nel sentire il mondo nello stesso modo e nell'escalation congiunta di tali gioiose sensazioni. E' lo stato d'animo definito in altri lingue feeling o Stimmung. Descritto sublimemente da Musil nell'unio mystica tra Ulrich e Agathe nell' "uomo senza qualità".  La sympatheia, coltivata e riconfermata, deflagra in innamoramento.

L'innamoramento è uno stadio eccezionale dell'esperienza senziente che poi si stabilizza in un rapporto amoroso e solidale di varia durata a seconda della capacità delle parti in gioco di alimentarne le motivazioni. È una specie di bigbang della dimensione erotica capace di costruire universi esistenziali collettivi, plurali. 

L'amore consapevole arriva dopo, ma in assenza di quel primo moto iperbolico si ridurrebbe a esercizio intellettuale, esanguemente calcolante e teorizzante.
#6926
La "frattura epistemologica" si chiama concezione materialistica della storia.  Essa è frattura epistemologica in quanto ha seppellito lo stoicismo idealistico, innovando il paradigma della ricerca storica e antropologica. Di tale frattura ha tenuto conto non solo Ipazia, ma tutta la ricerca accademica, così come Darwin ha innovato i paradigmi naturalistici e Freud quelli psicologici.

Ridurre la concezione materialistica della storia a meccanicismo è critica faziosa di chi ha interesse a fraintenderla. Date le condizioni strutturali, intese in senso socioeconomico marxista, l'autonomia del politico (coscienza di classe) modifica la struttura in modo antimeccanicistico attraverso un processo rivoluzionario.
#6927
Tematiche Filosofiche / Re:Materia e sostanza
24 Giugno 2019, 09:41:26 AM
E' evidente anche la forzatura logica di voler convertire una grandezza fisica come l'energia (fenomeno dovuto alla differenza di potenziale all'interno di campi fisici) in una entità metafisica.

I fenomeni fisici hanno un carattere immateriale che origina da fatti materialmente percepibili i quali stanno insieme grazie a forze fisiche. E' questa inscindibile connessione tra "materia" percepibilmente intesa ed energia a delimitare l'ambito della materia metafisicamente intesa oggetto di una koiné materialisticamente coerente.

Potremmo anche chiamarlo fisicismo invece che materialismo ma in ogni caso l'energia appartiene a questo contesto epistemico ed ogni altra interpretazione è arbitrio semantico.

La vita, fisicamente intesa, è un fenomeno complesso di interazione tra materia strictu sensu e campi di forze (energia), dotata di gradi di libertà sconosciuti alla materia inanimata, che danno origine a fenomenologie non totalmente racchiudibili entro formule deterministiche. Ma tale indeterminismo non è riferibile ai fenomeni energetici - sempre misurabili - ma al grado di libertà del sistema considerato.

Nel caso umano il sistema può essere descritto con concetti tipo anima, spirito, intelligenza, mente, ... ma nulla di tutto ciò va confuso col concetto di energia la quale è conditio sine qua non di tutto, ma deterministicamente non lo sussume. In particolare, non è utilizzabile nel campo metafisico se non per fare corretta epistemologia.
#6928
Citazione di: viator il 23 Giugno 2019, 18:21:27 PM
Salve Ox. Citandoti : "Ma, per così dire, sempre si è fatto un
passo avanti per poi farne due indietro, visto che l'emergere dell'individuo sembra, come tendenza,
essere costante.".


E per fortuna, dico io. Purtroppo tutte le ideologie collettivistiche sembrano ignorare o schernire un certo dato di fatto di natura statistica : L'affermarsi di principi demo-anarco-ugualitari-collettivistici favorisce ovviamente i soggetti meno dotati (i meno intelligenti, meno intrapredendenti, i comunque svantaggiati). Ciò in nome  di un principio di fraternità ed eguaglianza veramente lodevole ed entusiasmante il quale però, dal punto di vista naturale è solo una pia velleità).

Viene trascurato il fatto che il favorire gli svantaggiati comporti inesorabilmente il comprimere le eccellenze umane.
Cioè chi potrebbe eccellere (individualmente quindi egoisticamente) deve limitarsi o verrà limiitato dalla società.
E tutto ciò che le eccellenze vorrebbero o potrebbero fare al di sopra del livello medio stabilito dall'ugualitarsmo, non verrà fatto da nessuno.

Ecco la bieca ragione del primato dell'utilitarismo individuale capitalistico che tanto fa piangere comunisti, anarchici, pauperisti, cattointegralisti etc. etc. etc.............Saluti.

É proprio vero: in una società egualitaria dovremmo rinunciare a eccellenze come John Elkann.
#6929
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Giugno 2019, 12:37:01 PM
.Mi chiedo, dicevo, se già l'accumulo e il capitale "familiare" (nel senso di "famiglia" come unità sempre più ristretta ed "individuata", che nel corso della storia passa da una concezione "larga", quale quella della tribù o del "clan", alla attuale) già non possano pregigurare una
forma capitalistica (o precapitalistica nel senso indicato dallo stesso Marx).
E in ogni caso ritengo molto problematico l'affermare che l'economia mercantile mediaevale non è capitalistica. In essa, del capitalismo abbiamo forse già la caratteristica principale: l'interesse (che non a caso genera le prime banche e la prima forma finanziaria - oltre ad una prima forma di globalizzazione, con il Fiorino fiorentino assunto come moneta di scambio internazionale).

La caratteristica peculiare del capitalismo è: produzione prevalente per il mercato e non per l'uso. Il mercantilismo copre sole la parte commerciale, la banca solo quello creditizio, ma manca l'elemento più importante, ovvero non lo scambio del surplus eventuale della produzione, ma produzione deliberata di un surplus per lo scambio. Inoltre conta la scala del processo, la ricerca della produttività, l'avvento della forma merce e del mercato come luogo centrale dell'economia che si "emancipa" sempre più dal valore d'uso del prodotto contando - economicamente - ormai solo il suo valore di scambio.

CitazioneQuando la filosofia anglosassone afferma che l'utile individuale è "bene" non lo intende in senso merceologico (sarebbe in ogni modo intelligente chiedersi il perchè un certo prodotto merceologico viene definito "bene"...). No, per essa il "bene" non è quel qualcosa di stabilito a priori della filosofia "continentale" (chiaramente sulla base del "comandamento divino"), ma è l'utile individuale stesso, con il quale coincide. Da questo punto di vista, non parlavo del "bene" come di un prodotto merceologico, ma del "bene" metafisicamente inteso (o naturalisticamente inteso, se preferisci...). L'utile individuale è, per la filosofia anglosassone, SEMPRE bene (tant'è vero che coloro che non sanno perseguire questo utile, i poveri, finiscono dritti all'inferno...).

L'utilitarismo inglese è una "filosofia" appartenente al corpus dell'ideologia capitalistica e del suo modo di intendere l'individualismo come legittimazione dell'appropriazione dell'altrui tempo di vita a fini socialmente utili. Quindi il motore del progresso sarebbe dall'individuo alla società. Che questa posizione "filosofica" sia una bufala lo dimostra il fatto che una sua rappresentante di successo potè affermare che "la società non esiste, esiste solo l'individuo" solo perchè aveva dietro una società capace di impedire al primo minatore di passaggio di sgozzarla.

Si fosse trattato solo di utile individuale sarebbe finita così.

Citazione
Sul successo economico orientale vorrei segnalarti un'opera molto "originale" ("Democrazia e mercato", di J.P.Fitoussi), in quanto mi risulta essere uno dei pochissimi (almeno fino a qualche
anno fa) studi sul rapporto che lega fra loro le forme politiche della democrazia e le forme economiche del mercato.
Bene, Fitoussi afferma che il momento più "efficiente" in termini di mercato è stato quello della democrazia messicana negli anni 70. La qual cosa vuol dire che mercato e democrazia si "sposano" bene fino a un certo punto, che è quel punto in cui i diritti democratici non vanno "troppo" (...) ad intaccare la libertà economica...
Insomma, mi sembra evidente che i pochi diritti di cui godono i avoratori orientali si sposano alla perfezione con l'estremismo capitalistico che vige in quei paesi. Semmai ci sarebbe da fare un certo discorso per quanto riguarda l'individualismo, ma dire che il successo economico
orientale poggia sulla "coscienza sociale" mi sembra un paradosso.

Ma anche no. Il lavoratore giapponese che lavora con la fascia al braccio in cui dice che è in sciopero antepone il valore sociale dell'azienda al valore individuale della sua azione di protesta, che comunque individualmente manifesta e di cui il padrone dovrà tener conto se vuole che l'azienda rimanga un valore sociale condiviso. Io me la spiego così, altrimenti è solo una bizzarria orientale.

Sulla Cina devo approfondire, perchè le contraddizioni tra politica ed economia sono enormi. Secondo me anche lì la cosa sta in piedi per l'unio mystica tutta orientale tra stato (società) e lavoratore (individuo), in cui la società finisce sempre col prevalere anche a livello di coscienza. Forse dovremmo imparare anche noi, dagli orientali, il disvalore dell'individualismo. Se non con la filosofia, col PIL.
#6930
Citazione di: 0xdeadbeef il 23 Giugno 2019, 16:06:24 PM
A Ipazia
Su questo punto credo tu faccia finta di non capirmi, visto che ho più volte ripetuto che NON ritengo il marxismo una dottrina buonista, ghandiana insomma; ma che ritengo il marxismo poggiare sull'idea di un essere umano naturalmente buono (sull'idea rousseiana del "buon selvaggio", insomma).

Ma quale essere umano naturalmente buono ! Tra Rousseau e Marx ci sta Darwin e nel passaggio del socialismo "dall'utopia alla scienza" c'è moltissimo Darwin tanto che Marx gli dedicò il primo libro del Capitale.

CitazioneSai meglio di me come la "dittatura del proletariato", nell'ideologia marxista, serva a rimuovere ogni parvenza ideologica sovrastrutturale borghese. E come, attraverso la completa "rivoluzione" dei rapporti di produzione, serva in ultima istanza (...) a rimuovere ogni forma di potere politico (fino all'anarchia rappresentata dal "comunismo"). Ovviamente questo "fine" non sarebbe ipotizzabile né nel caso si considerasse l'essere umano come "homo homini lupus", né lo si considerasse dotato di "libero arbitrio".

L'uomo è, darwinianamente e non hobbesianamente, homo omini lupus. Solidale e rissoso come può esserlo un branco di lupi, animali sociali quanto noi. Ma  decisamente più egualitari. In un branco di lupi umani non ha senso parlare di bene e male, e di colpa, in senso metafisico...

Citazione
E' evidentissimo, al punto che risulta banale sottolinearlo, come in tutto il "sottosuolo" del pensiero di sinistra la "colpa" giuridica venga attribuita ad agenti esterni (che in ultima istanza sono riconducibili ai rapporti di produzione); mai ad un atto dovuto a "dolo", cioè ad un atto di piena e consapevole volontà di agire al fine di nuocere.

... ma il tutto va riportato al contesto sociale. Fatta la tara del quale, ma solo allora, si può parlare di bene e male, buono e cattivo. Il mito del buon selvaggio è stato demolito dagli studi antropologici e i marxisti non sono così sprovveduti, come certi filosofi socialutopistici, da ignorarlo. L'esperienza del socialismo reale ha confermato al di là di ogni ragionevole dubbio che una società egualitaria va continuamente presidiata perchè rimanga tale e lo si fa sulla base di un libero arbitrio collettivo che ha scelto (coscienza) quel modello sociale contrapponendolo ad uno, storicamente prevalente, ancora dominante e sempre risorgente, di tipo classista. Semmai appare storicamente costante il classismo, lo sfruttamento interspecista e intergender, pertanto nessuna illusione, almeno da parte marxista, che vi siano dei banali errori da rimuovere per vivere felici e contenti.