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Messaggi - Ipazia

#6946
Attualità / Re:I minibot
19 Giugno 2019, 15:25:15 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2019, 14:51:14 PM
Riguardo ancora ai cosiddetti "problemi reali", i governi Renzi-Gentiloni viaggiavano al ritmo della creazione di circa 700 nuovi posti di lavoro al giorno, i tuoi pupilli, invece, qanti ne stanno creando di nuovi posti?

Intendi i voucher orari che hanno ridotto i lavoratori ad escort, soppressi dal decreto "Dignità". Parola grossa visto che i giuslavoristi social-liberisti dagli anno 70 in poi han fatto di tutto per ridurre il lavoratore salariato a merce usa e getta. Almeno su questo le BR ci avevano visto giusto. Passata la botta i padroni dovranno riprendere ad assumere alle nuove condizioni, se non arriva prima un golpe tipo 2011 che ricacci i lavoratori ...

Citazione(Gli altri contratti che sono rimasti aperti ci stanno costando mediamente 15 miliardi di Euro l'anno).

Stipulati da chi. Mica solo da Berlusconi e Tremonti. Ciampi, Dini, Draghi, Prodi,...c'è tutto il gotha dei "competenti" tra coloro che hanno svenduto l'Italia giocando al casinò. Per questo amo tanto (e voto) gli incompetenti.
#6947
Attualità / Re:I minibot
18 Giugno 2019, 18:30:17 PM
Citazione di: baylham il 18 Giugno 2019, 17:08:52 PM
All'avanguardia di che cosa? Ci sono imprese multinazionali che si stanno sostituendo agli stati nel controllo della moneta internazionale e questi ridicoli sovranisti giocano con i minibot o con la lira.
Facebook le contratta le imposte con gli stati, non ha bisogno di evaderle.

Esattamente. Tutta l'ipocrisia liberal-liberista sullo "stato di diritto" sbriciolata. Il Capitale governa in proprio senza complicazioni elettorali e di suffragio. Lo fa con l'atto fondamentale di governo che è battere moneta. Lo fa travalicando ogni frontiera senza che gli venga richiesto il passaporto e viene riconosciuto come stato. L'état, c'est moi, dice il Capitale. Era ora. Non resta che smantellare tutti gli inutili costosi orpelli del decotto stato liberale. Quello comunista, almeno in Cina, resiste ancora. Quello del "popolo" ? Vedremo se saprà resistere. Sempre meglio che le sliding door tra Goldman Sachs e palazzo Chigi.
#6948
Attualità / Re:I minibot
18 Giugno 2019, 16:08:15 PM
Il problema non è che il Liquidatore abbia liquidato la polpetta avvelenata Draghi *, ma che quella polpetta sia stata associata, con tempistica da "toghe rosse", alla liquidazione di sette anni di vita dei lavoratori italiani.

* L'intreccio tra Draghi, Goldman-Sachs e la loro creatura finanziaria avvelenata è scritta nella biografia linkata. La suprema abilità di Draghi e di averla offerta ai "competenti" della politica italiana, cominciando dal venerabile Ciampi, senza che la sua firma comparisse da nessuna parte. Eccetto che nella sua biografia. Ammettiamolo: anche quando sa di zolfo, la classe non è acqua. Ci andranno di mezzo altri del Tesoro. Ma a pagare realmente, miliardi di euro di debito, siamo noi "incompetenti".
#6949
Avevo già risposto a Paul, ma forse il post è rimasto prigioniero dell'anteprima. Starò più attenta questa volta. Spero non ci sia di mezzo qualche secondo di troppo, nel qual caso dovrò trarre le debite conclusioni. Poco male comunque. L'intervento di Paul11 meritava più cura di quel post perduto.

Citazione di: paul11 il 17 Giugno 2019, 01:08:43 AM
Perchè le azioni socio economiche di milioni di individui sono intenzionali, ma l'effetto aggregato è inintenzionale. Come dire ,tutti agiscono ,ma ogni singolo individuo pensando al solo suo gesto e non sapendo cosa e come altri milioni di individui stanno agendo, il risultato finale è un qualcosa di non voluto, inintenzionale. Qualunque ente economico o politico che cerchi   di governare e sapere predittivamente ciò che milioni di azioni socio economiche, di gesti pratici, stanno producendo è solo probabilità, statistica, dati, che nulla hanno analiticamente a che fare con le singole azioni.
Questo è il pensiero attuale dominante, e gli enti economici e politici, ritarano continuamente le loro predizioni, non le azzeccano. Se l'effetto è inintenzionale, significa che produce un qualcosa che non è governabile, questo è lo spontaneismo di Von Hayek, produce il mutamento. Von Hayek non è un conservatore, è inquadrabile nei liberal ,addirittura progressisti. Von Hayek infatti ritiene che i mutamenti forzando le regole conservatrici, producano sollecitazioni all'intera struttura/sovrastruttura, compreso i capitalisti, qualcuno sparisce ,qualcuno emergerà, perchè il mutamento genera novità. Il fine quindi è il movimento stesso dell'azione intenzionale che produce un effetto inintenzionale che di nuovo produce un mutamento strutturale che nessuno è in grado di predire, per quanto gli strumenti economici con le leggi e statistici mirino a cercare di predirlo.

Nessuno in ambito marxista sottovaluta l'intelligenza del Capitale e dei suoi maître à penser, i cui strumenti probabilistici di previsione sono assai accurati e beneficiano pure del pieno controllo economico e politico della realtà sociale per cui, come con lo spread italiano, sono sempre in grado di manovrare le leve che rendono le probabilità assai più deterministiche che casuali. Nello spirito del sociodarwinismo "spontaneo" auspicato.

CitazioneQuesto mutamento strutturale/sovrastrutturale è alla base della contraddizioni marxiste. I mutamenti avrebbero dovuto riempire il proletariato, lasciando nudo il capitalismo. In realtà le strutture sociologiche, l'identifcazione della classe rivoluzionaria con la classe proletaria a sua volta identifcata nell'operaismo ,ha fallito. Il nuovo capitalista che emerge è spesso un vecchio proletario genealogicamente.

E il nuovo proletario è spesso un capitalista fallito. Questi mutamenti sono alla base delle contraddizioni della realtà, non del marxismo. Quelle contraddizioni che hanno taroccato il futuro rendendolo un gioco azzardo. Azzardo in cui chi controlla la plancia di comando della nave globale si trova perfettamente a suo agio, tanto che se una tempesta, chiamiamola Von Hayek, spostasse la nave in mari sconosciuti sarebbero sempre loro a decidere la rotta, il futuro, e in assenza di una concreto ammutinamento, solo un gigantesco iceberg li può fermare. Non del tutto improbabile ma indipendente dal "vecchio proletariato". Non si può negare la loro bravura nel mostrare che la tigre di carta le zanne e gli artigli li ha ancora perfettamente funzionanti. E la coscienza pure.

CitazioneIl problema è che non è la struttura economica a determinare la rivoluzione, ma quella coscienza di classe che la classe cosiddetta sfruttata a volte ha ,e spesso no. Oggi è molto più difficile dei tempi di Marx, costruire una solidarietà di classe, perchè agiscono tali e tante differenze socio economiche, motivazioni, aspettative, cultura, ecc. Oggi emergono molto più le differenze fra uno stessa classe sociale, piuttosto che ciò che potrebbe unirla.

La questione è che la struttura socioeconomica non è, come solo retoricamente (ma il Capitale sa che non è cosi) si vorrebbe far credere, un'entità indeterministica e casuale alla quale ci si può solo genuflettere, ma può essere plasmata a volontà da chi la coscienza di classe ce l'ha ancora integra e leve efficienti per poter adattare la struttura ai suoi fini.

Se non si costruisce una solidarietà di classe dal basso non è per le contraddizioni del marxismo ma perchè l'avversario ha destrutturato la classe antagonista, atomizzando la struttura economica classica che ha partorito il modello rivoluzionario marxista/comunista, abolendo il proletariato e pure la fascia intermedia di borghesia lavoratrice e con essi i loro fini e futuro.

Il capolavoro che ha rianimato la tigre di carta è stato il trasferimento del plusvalore dalla critica materialità della produzione alla iniziatica inviolabilità, ancora più immateriale della carta di un tempo, della finanza, che ha comunque bisogno della produzione  - perchè dal nulla non si può creare profitto e l'economia reale è pur sempre necessaria - ma sottomessa alle sue "leggi economiche" che finiscono sempre col premiare chi detiene la mannaia che chiude ogni discorso: il capitale finanziario. Producendolo anche ope legis dal nulla nei momenti di massima crisi (Federal, BCE), ma sempre condizionato al paradigma dominante, la rianimazione del profitto.

Agenzie di rating, organismi economici nazionali e internazionali, pubblici e privati e, dulcis in fundo, leggi degli stati (dai co.co.co a seguire con la trovata social-liberista nazionale: meglio il lavoro nero che nessun lavoro) assecondano il tutto. Altro che "spontaneismo". Tutto ben pilotato e teleguidato dall'alto perchè nulla trovi una via di fuga nel caso.

Evidentemente tale "fine", che assomiglia più ad una fine dell'umanesimo, non è politicamente presentabile e va obliato. Ma rimane un fine altro perseguibile anche in questo mondo sociodarwinisticamente robottizzato: riprendiamoci la vita. Trasferiamo in essa il nostro futuro fatto di tanti atomi di presente ritrovato, sottratti allo sguardo inumano di Sauron e al suo tempo prestabilito. Troviamo la nostra personale, e collettiva, via di fuga, nello stile e nei contenuti di vita quotidiani. Dopo averci ragionato sopra le mistificazioni del mondo in cui siamo stati gettati.
#6950
Citazione di: Jean il 18 Giugno 2019, 08:02:47 AM
https://it.businessinsider.com/il-movimento-dei-gilet-gialli-e-gia-finito-storia-di-un-fallimento/

Sbaglino o meno un sabato il fenomeno dei  gilet jaunes pare quasi esaurito.
La gran parte di coloro che vi hanno aderito non hanno "ricompensato" gli sforzi dei leaders che si sono presentati alle elezioni (ricordo un vecchio slogan: lo stato borghese si abbatte e non si cambia...).

C'est la vie, pas jaune (et même pas rose, bien sûr).


Cordialement
Jean

I media vedono la cenere, ma non sanno nulla riguardo alla brace che sta sotto. Le contraddizioni socioeconomiche del mondo capitalista continuano ad alimentare la brace che aspetta solo la paglia giusta per il grande incendio.
#6951
Attualità / Re:I minibot
18 Giugno 2019, 14:00:02 PM
Citazione di: anthonyi il 18 Giugno 2019, 06:10:08 AM
Ah che bello che sono arrivati quelli del rinnovamento, infatti da quando sono arrivati loro, a sostituire i tecnici, l'Italia sta facendo faville.
Un saluto, e in bocca al lupo all'Italia.

Almeno si fa quello che in Italia non si faceva più da tempo immemorabile: anteporre i problemi reali del popolo reale all'assalto alla diligenza delle mafie finanziarie e politiche. Poi è chiaro che con le casse svaligiate e i gioielli di famiglia rubati dai precedenti governi di centrodestra e centrosinistra, la risalita non è facile.

Io i minibot, senza pizzo pro mafia bancaria, li prenderei subito al 2%, visto che ora finanzio la ripresa (CDP) con buoni postali allo 0,2%. Spero solo che lo stato utilizzi i miei soldi meglio dei banditi che hanno amministrato la cosa pubblica fino a 2 anni fa.
#6952
Attualità / Re:I minibot
17 Giugno 2019, 18:20:31 PM
Citazione di: anthonyi il 17 Giugno 2019, 17:17:23 PM
Citazione di: Ipazia il 17 Giugno 2019, 15:00:30 PM

Ma come pensate si possa tenere in piedi una baracca di economia finanziaria farlocca pari a 30 volte il PIL mondiale ....
........ Nella sua breve comparsata Monti è riuscito a convertire la prima tranche della Fornero nel riscatto miliardario di un atto di sequestro tossico a vantaggio di una grande banca d'affari

Ciao Ipazia, tu devi metterti d'accordo con te stessa, o i derivati sono il male e quindi chi ne risolve i contratti fa bene, o viceversa. Decidi tu.

Il liquidatore è solo l'anello finale di chi ci ha intossicato ed è stato premiato con una poltrona alla BCE. Ma non è certo estraneo alla vicenda. Tra i due l'unico dubbio è quale sia il gatto e quale la volpe. Decidi tu. In quel caso pare non vi fosse tanta urgenza per la risoluzione, al punto che anche la magistratura si è mossa. Diciamo solo che la banca del figlio ha gradito molto il realizzo della sua incravattata, che dobbiamo ai competenti di allora. Pare pure siano serviti a entrare nella garrota dell'euro, regista l'uomo di punta dell'Ulivo. Ma anche il caimano era della partita. Altro competente creativo. Solo che la porta girevole dei conti taroccati alla greca ha premiato il piddino. Un caso. Come non bastasse Prodi, per non farci mancare nulla dell'horror politico, ci siamo presi Renzi, che voleva importare l'Africa in Italia. Fortuna che sono arrivati gli incompetenti altrimenti a questo punto tra titoli tossici e clandestini non ci sarebbe più spazio per noi.
#6953
Attualità / Re:I minibot
17 Giugno 2019, 15:00:30 PM
Citazione di: paul11 il 17 Giugno 2019, 01:34:48 AM
Sarebbe bastato passare  per la Banca d' italia  e poi direttamente  agli italiani con un tasso d'interesse  del 2,5% , taglaindo fuori tutte le speculazioni internazionali. Tanto i tassi di rendmento sui conti correnti sono azzerati, Gli italiani risparmiatori avrebbero investitto sul proprio debito pubblico.

Già, ma questa soluzione avrebbe dirottato uno dei risparmi più importanti dell'economia capitalistica verso approdi non graditi alla piovra finanziaria che ha mosso bene le sue pedine, italiche per giunte, alla BCE e al governo, breve ma devastante, del senatore a vita, per tenere ferma la rotta della politica europea e dei suoi vassalli nella direzione gradita alla piovra medesima.

Ma come pensate si possa tenere in piedi una baracca di economia finanziaria farlocca pari a 30 volte il PIL mondiale se si permette che le nazioni si tengano i soldi in casa privilegiando la loro economia e arricchendo i loro cittadini ?

Comunque, farlocca che sia, non è certo sprovvista di zanne e artigli. Nella sua breve comparsata Monti è riuscito a convertire la prima tranche della Fornero nel riscatto miliardario di un atto di sequestro tossico a vantaggio di una grande banca d'affari in cui, incidentalmente, lavorava anche il figlio del senatore a vita. Incidentalmente, lo dico sul serio, perchè la piovra ha una coscienza di classe che non si riduce certo alla famigghia. Però le porte scorrevoli dell'hotel Bilderberg creano anche queste buffe situazioni.
#6954
Citazione di: 0xdeadbeef il 16 Giugno 2019, 21:00:32 PM
A Ipazia
La domanda: "cosa me ne faccio del profitto capitalistico?" sottintende la domanda circa il fine del profitto capitalistico; ma tutto lo "sguardo" moderno non si pone quella domanda, perchè non si pone proprio alcun fine (chi vive, come noi viviamo, solo nel presente non si pone fine alcuno).

Allora chiediamoci perchè non si pone alcun fine ? Non puoi rispondere alla domanda da te posta nella discussione con una tautologia che si limita a menare il can per l'aia.

CitazioneIn realtà non sanno/sappiamo nemmeno loro/noi cosa farne di questo fine/mezzo. E' noto che ormai la massa monetaria circolante ammonta a decine di volte il PIL mondiale, per cui la moneta non ha più nessun aggancio con un eguale valore in merce. I soldi servono ormai, assurdamente, a fare altri soldi, come acutamente osservava Weber.

Forse te. Ma il deus ex machina onnipresente Soros sa perfettamente cosa fare di quel fine. E chi non lo annusa nemmeno ha comunque un altro importantissimo fine operante fin dalla notte dei tempi darwiniani: sopravvivere.

CitazioneQuanto al fatto che la mia sarebbe una "caricatura del marxismo ingenuamente buonista" su cui tu non intendi nemmeno discutere, ti faccio notare che parlavo non a caso di "epigoni non all'altezza del maestro", quindi semmai prenditela con loro per aver fatto una caricatura del pensiero originario di Marx - ma poi una caricatura non "buonista", ma che presuppone un essere umano naturalmente buono, e non è affatto la stessa cosa (ed in ogni caso, onde evitare di perdere e far perdere del tempo, se non si intende discutere di un certo argomento è bene dirlo subito e chiaramente).

E ci risiamo con la tautologia di chi non ha capito Marx e neppure gli epigoni a questo punto. Il focus del marxismo e la giustizia, non la bontà. Se per epigoni intendi i buonisti cattocomunisti siamo veramente agli antipodi della visione del mondo marxista e rivoluzionario in genere. Ma di questa questione non parlo qui perchè è OT e qualcuno potrebbe accorgersene, mentre mi interessa discutere di oblio del fine (ho già detto perchè secondo me è obliato) e di eterno presente, su cui c'è ancora molto da dire partendo da Epicuro, visto che siamo tra "filosofi".
#6955
Citazione di: 0xdeadbeef il 16 Giugno 2019, 08:43:36 AM
...E dunque sì, certamente, nella formazione sociale contemporanea il profitto capitalistico è senz'altro "fine universale", ma la domanda: "cosa me ne faccio del profitto capitalistico?", la releghiamo nella metafisica e non ce ne curiamo?
...

Per la quotaparte umana che ci sguazza non è certo metafisica. E sanno ben loro cosa farci di questo "fine" dominante. Per i rimanenti neppure è metafisica, visto che condiziona materialmente le loro vite. Possono decidere che non c'è alcuna alternativa e mettersi a disposizione o decidere che un "fine" diverso è possibile. Ma se lo fanno non è per quella caricatura del marxismo ingenuamente buonista su cui non intendo nemmeno discutere, ma perchè la condizione di sfruttamento inumano collegato al "fine" profitto è superabile verso forme di vita sociale più umane.

Tale superamento non è possibile restando all'interno dello schema capitalistico perchè la legge del profitto/mercato si impone su ogni altra legge che la politica possa decidere di fare per limitare il potere dal Capitale. Cosa peraltro eccezionale perchè il costo stesso della politica (dalla formazione alla propaganda) finisce col selezionare chi governa nelle democrazie liberal-liberiste e non sono certo costoro che porranno vincoli al profitto/mercato. Nel caso fortuito che le urne premiassero qualcuno fuori dal coro ci pensa la potenza di fuoco dell'Economics politico-militare a ripristinare, alla Tacito, la pace.

Quindi resta soltanto la possibilità di un superamento fuori dallo schema capitalistico. Non vi è altra politica non omologata possibile.


#6956
Storia / Re:Marx utopico ed Hitler distopico
16 Giugno 2019, 00:07:45 AM
Non rivolti contro proprio nulla. Le migrazioni epocali ci sono sempre state finchè c'era lavoro. Se non c'è, conviene mantenerli a casa loro dove costano meno, altrimenti portano degrado in aggiunta a quello che c'è già. Prostituzione, traffico di droga, commercio illegale, lavoro nero, micro e macrocriminalità: questo è il risultato dell'immigrazione illegale. Altro che prenderli per mano ! Te la tagliano col machete appena chiedi il biglietto del bus.

Non è che in assenza di proletari si può inventarsi una rivoluzione proletaria con sottoproletari ultraprolificanti che se ne fottono della coscienza di una classe che non sanno nemmeno che cosa sia e che in ogni caso baratterebbero per un cellulare. Sono funzionali ai Soros sia economicamente che ideologicamente. Nulla da spartire con le migrazioni di lavoratori. Anche il comunismo ha le sue fisse, la prima delle quali è il lavoro. Fuori dal lavoro c'è il parassitismo. Che non è solo quello del padrone, dei suoi tirapiedi, cochotte e preti ...
#6957
Storia / Re:Marx utopico ed Hitler distopico
15 Giugno 2019, 22:49:40 PM
D'accordo odradek, ormai i proletari del "primo" mondo sono ridotti così male che non possono più permettersi nemmeno di prolificare. O figli o carriera sopravvivenza. E farne più di uno è gia un lusso che pochi si possono permettere. Chi prolifica abbondantemente sono gli schiavi da due euro all'ora, benvoluti da tutti i Soros del pianeta perchè riducono a 2 euro all'ora anche il figlio unico dell'ex proletario (nel senso di prolificità) dell'ex primo mondo. Ma è tutto grasso che cola per la rivoluzione anticapitalista. Quando saremo tutti a 2 euro all'ora e non ci saranno più risorse neppure per le pensioni che oggi mantengono figli e nipoti, qualcuno si sveglierà dal letargo liberal-liberista o social-liberista.

Quindi anche "dittatura del proletariato" diventa un concetto desueto, inapplicabile in una teoria della rivoluzione. Meglio chiamarla democrazia popolare. Che è anche più corretto politicamente. Ovvero fine di quella situazione aberrante in cui, timbrato il cartellino (sempre più controllato elettronicamente per un lavoro servile sempre più delocalizzato), si cessa di essere cittadini e si torna ad essere sudditi. Come all'epoca dei faraoni.
#6958
Storia / Re:Marx utopico ed Hitler distopico
15 Giugno 2019, 17:39:14 PM
L'unica cosa che non torna in questo parallelismo, diciamo azzardato per non dire di peggio, è come mai  i singoli capitalisti e i loro stati costituiti e aggregati tra loro abbiano finanziato il fascismo urbi et orbi contro il comunismo. Per stabilire le similitudini e affinità sociali "chercher l'argent" rimane un metodo d'indagine più rigoroso di ogni ideologia e retorica politica.
#6959
L'altra questione in discussione è l'oblio del fine. Questo dato è più peculiare della nostra epoca rispetto al passato. Fosse la liberazione della città santa, l'evangelizzazione dei selvaggi che non avevano ancora avuto la fortuna di conoscere la Verità o le magnifiche e progressive sorti del progresso tecnoscientifico, gli umani di questa parte del globo hanno sempre avuto un grande fine collettivo a cui votarsi e da cui attendersi un futuro migliore.

In realtà anche la formazione sociale che si è venuta delineando dopo la autoproclamata "fine della storia" un suo fine universale ce l'ha, solo che, proposto nudo e crudo, è impresentabile. Si chiama profitto capitalistico. E' esso che muove la macchina sociale planetaria e noi tutti lo sappiamo, ma ci balocchiamo con surrogati retorici tipo: sviluppo, crescita, investimenti, competenza, meritocrazia, e balle cantanti.

Per cui alla fine non ci resta che l'hic et nunc, sapendo che la nottata non passerà così rapidamente da vedere quello che c'è dopo.
#6960
Storia / Re:Marx utopico ed Hitler distopico
15 Giugno 2019, 16:52:26 PM
La "dittatura del proletariato" è una fase tatticamente necessaria per espropriare gli espropriatori, che certo non si lasciano espropriare a tarallucci e vino. Quindi un mezzo, non un fine. Tanto più necessaria quanto più le condizioni di scontro di classe sono cruente a la borghesia risponde militarmente. Lo scontro di classe è una guerra in cui non si fanno prigionieri: vincere o sottomettersi. Tertium non datur.

L'economia capitalistica non si decide a suffragio universale. Il padrone è padrone e lo schiavo è schiavo. Uno timbra il cartellino e l'altro dispone del suo tempo di vita. Ogni variante è puramente illusoria come la rivoluzione di Masaniello. I padroni possono abbozzare come negli anni settanta del secolo scorso, ma appena caduto il muro e imposta la globalizzazione sono cadute una ad una tutte le conquiste sociali della illusoria mediazione social-liberista. Oggi è lotta a coltello per la sopravvivenza e il prezzo lo decide il padrone, come ai tempi di Marx e Lenin. Insomma, la dittatura del proletariato ci stava (e ci sta) proprio se si vuole realizzare una società di uguali senza sfruttamento. Processo lungo: dalle piramidi al globalismo negriero sono passati 5000 anni. Auguro agli umani che verranno di non dover aspettare altrettanto per liberarsi.