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Messaggi - iano

#706
Tematiche Spirituali / Re: "Ateismo cristiano"
24 Marzo 2025, 14:53:05 PM
Citazione di: anthonyi il 24 Marzo 2025, 08:20:27 AMMa allora l'etica umana, in generale, da dove proviene? E' una genesi istintiva di origine biologica, per cui ci sono uomini buoni o cattivi in funzione dei geni?
Siamo liberi di dividere gli uomini in buoni e cattivi, ma poi l'origine di questa divisione non bisogna andarla a cercare altrove se non nel nostro arbitrio.
Chi lo fa però deve assumersene la responsabilità e non nascondersi dietro un '' così è scritto''.
Cercare l'origine del bene e del male in uno testo sacro, filosofico o scientifico non è un assurdità, ma lo diviene nel momento in cui in quello scritto si pone fede, cioè nel momento in cui scambiamo la descrizione della realtà, al fine di dominarla, con la realtà stessa.
Se distinguo palle rosse da palle verdi non vuol dire che esistono il rosso e il verde, così come non esistono il bene e il male se non come elementi di una possibile descrizione, e non esistono nel senso che la descrizione non è mai univoca.
Certo, si può dire che esistono le frequenze del rosso e del verde, ma le onde elettromagnetiche non hanno colore, ma siamo noi a darglielo attraverso l'atto percettivo.
Cioè le cose non hanno di per se le distinzioni che noi gli diamo, ma è assegnandogli appunto queste distinzioni che le percepiamo.

Jacopus fa un discorso diverso dal tuo, ma basato sugli stessi presupposti, che cioè male e bene esistano davvero.
#707
Tematiche Spirituali / Re: "Ateismo cristiano"
24 Marzo 2025, 01:03:37 AM
Citazione di: Duc in altum! il 23 Marzo 2025, 20:20:22 PMFalso è questo esempio, difatti la società regge (con la terza guerra mondiale alle porte, non più solo a pezzi?!?) proprio perché la maggior parte dei cittadini, volente o nolente, pur facendo i propri comodi, in fin fine, convergono nella regola d'oro... quindi unica legge!

Anche se, ripeto, questo reggersi è molto ipocrita, dacché la società si regge sul potere, sull'avere e sull'apparire (per il cristianesimo - ahimè, mi dispiace chiamarlo sempre in causa - i 3 strumenti di seduzione del "diavolo"), quindi è inevitabile che deflagrerà...

Da non credente non vedo nulla di male nel cedere in Dio, anzi...ma, se questo si traduce in sfiducia nell'uomo, allora c'è qualcosa di sbagliato.
E poi cosa c'entrano tutti questi demoni in cui per buon peso pure credi, perchè se monoteismo deve essere che monoteismo sia.
Se dei , demoni e ninfe hanno smesso di abitare monti e fiumi, sarebbe arrivato il momento che smettano di abitare anche gli uomini, perchè sennò si tratta solo di un paganesimo trasformista.

 
#708
Tematiche Spirituali / Re: "Ateismo cristiano"
23 Marzo 2025, 00:08:40 AM
Citazione di: Duc in altum! il 22 Marzo 2025, 23:14:16 PMMi dispiace ma non è così, giacché nel cristianesimo si sottolinea, una volta per sempre, che è tutto vero, ossia: che non è stato l'uomo a comporre - intuitivamente o fortuitamente - questi insegnamenti, bensì, il babbo di Gesù... quindi sì che essi dipendono dal crederGli o no.

Pace&Bene
Si, nel cristianesimo, ma Aurea intendeva fra gli uomini in genere, dando a questi insegnamenti  la stessa universalità di una verità, anche senza chiamare nessun Dio a garantire.
Che senza Dio ogni cosa è permessa è falso, se la società regge con una quota consistente di non credenti, perchè evidentemente non esiste una fonte unica della legge su cui poi si converge, credenti e non, insieme.
#709
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
22 Marzo 2025, 21:42:51 PM
@Aurea.
Siamo anonimi, ma nessuno ci impedisce di incontraci.
Alcuni di noi l'hanno già fatto.
#710
i sogni sono premonitori, specie, se non solo, quelli ad occhi aperti, perchè attraverso la percezione, o in alternativa la scienza, che di ciò fà la sua essenza, prevedono il futuro a partire dal presente.
La scienza vive di interoggettività, non solo perchè in essa convergono diverse interpretazioni dei fatti, ma anche perchè i fatti stessi dimostrano ''l'intersoggetività'' delle misure, non dando mai lo stesso strumento due volte lo stesso risultato.
La verità dunque nasce da un lavoro lungo e tortuoso dal basso, e diviene veramente tale quando di questo lavoro si è persa memoria, e la realtà perciò ci appare come ciò che è, senza mediazioni, senza costruzioni dal basso.
Il problema è che un uomo capace di avere un rapporto così diretto con la realtà è una specie di divinità, eppure ai più ciò sembra la cosa più banale del mondo, e il motivo di ciò è che è proprio l'abitudine a produrre le banalità, perchè nulla di per se è banale.
La verità dunque è raggiungibile, ma non volutamente, perchè non è per volontà che dimentichiamo.
La verità è il prodotto di un lungo sonno della ragione, dal quale però ci si può sempre risvegliare, per accorgersi che la nuda verità è una verità nuda, perchè arriva sempre il momento in cui ciò che è ovvio ci apparirà strano, e sta solo a noi decidere se volgliamo fermare quel momento, o lasciarlo passare, perchè queste sono le pesche fortunate che ogni filosofo non dovrebbe lasciarsi scappare. 
#711
Citazione di: Jean Jacques il 22 Marzo 2025, 19:11:13 PMPotrebbe anche essere, come si legge in certe sezioni del Sanatana Dharma (erroneamente chiamato Induismo), che l'esistenza umana sia una specie di... Stato di Sogno.
E' uno stato di sogno, ed è lo stato in cui direttamente viviamo e con cui viviamo indirettamente  la realtà, il quale per essere identificato con la realtà è necessario, ma non è sufficiente, che sia l'unico sogno possibile, necessità che la scienza smentisce, proponendoci macro e micro sogni alternativi uno all'altro, ma che remano tutti nella stessa direzione dentro la stessa realtà.
Ogni notte viviamo un sogno diverso, ma cosa succederebbe se vivessimo ogni notte lo stesso sogno?
E' un pò come allenarsi ad una gara.
Gli allenamenti sono diversificati, ma la gara è  una sola, e da ciò, dall'essere lo stesso o diversi, che distinguiamo i sogni ad occhi aperti da quelli ad occhi chiusi.
L'allenamento non è una gara , ma gli somiglia molto perchè la prefigura precedendola, e senza quell'allenamento la gara con la realtà è persa già in partenza.
#712
Citazione di: Jean Jacques il 22 Marzo 2025, 19:11:13 PMInfatti è così, nel senso che crediamo/vogliamo che queste verità (uguali per tutti) siano vere e, nel caso nascesse un dubbio, cerchiamo un'altra verità alla quale aggrapparci, come se saltassimo da uno scoglio all'altro.
Un esempio ce lo ha dato il nostro forumista ''Dubbio'', che quando non sapeva più a cosa aggrapparsi mi ha dato l'ultimatum: o convenivo con lui per rafforzare l'intersoggettività nel suo difficile cammino verso la verità, o mi dichiaravo privo di senno.
Niente di personale con Dubbio, che anzi ringrazio per l'esempio che senza volere ci ha dato, di come di solito agiamo tutti noi, e che spiega a mio parere anche il modo in cui tendiamo ad organizzare le nostre imperfette società, fondate su verità che non si possono negare, pena il venire emarginati.
Il paradosso è che chi crede di possedere delle verità, invece di dubitarne non trovandovi piena corrispondenza nella realtà, cercherà di stuprarla perchè alle sue verità quella si adatti.
Si può sorridere amaramente di un Trump per il quale si può dire solo maschio e femmina, ma non commette un diverso errore di chi concede che si possa dire pure altro, se questo altro avrà comunque un limite, se si potrà dire A,B,C, L, G B,T,ma non una lettera di più, perchè resterà sempre un qualcosa fuori, non potendo mai coinceidere la descrizione della realtà, qualunque essa sia, con la realtà stessa.
La descrizione della realtà nasce per dominarla, ma se uno intende vera quella descrizione, allora da quella verrà dominato, facendo del male a se e al proprio prossimo.
#713
Citazione di: sapa il 22 Marzo 2025, 17:32:20 PMSecondo me il dettato era un allenamento alla sintassi corretta  e al corretto uso della  punteggiatura, nonchè alla scrittura manuale. Penso che su di me abbia avuto un'efficacia. Comunque, io riscontro nei giovani una disabitudine clamorosa alle operazioni mentali matematiche: quando io ancora faccio una divisione  a mente, utilizzando con l'immaginazione lo schema con la croce che il maestro ci aveva insegnato ad usare anche su carta, mia figlia abbisogna della calcolatrice. E dire che le hanno insegnato l'aritmetica con i regoli, la cui utilità e necessità ancora mi sfugge. E non è solo un problema di mia figlia, a me capita di trovare  alla cassa di un negozio dei ragazzi, che per darti un resto vanno quasi nel panico. O tempora o mores.... :(
Siamo governati oggi da algoritmi noi ignoti, che non controllano neanche quelli che li hanno creati, dal che si potrebbe trarre un idea sbagliata di algoritmo, quando questa idea non manca del tutto.
Quando facciamo la somma con carta e penna applichiamo un algoritmo che occorre conoscere, e quando la facciamo mentalmente probabilmente ne applichiamo un altro, ma al primo del tutto equivalente.
Possiamo pure usare la calcolatrice, ma dovremmo avere un idea di algoritmo almeno semplice, per capire cosa ci governa oggi a un livello più complesso.
A me a scuola hanno insegnato l'algoritmo dell'addizione come se fosse l'addizione stessa, mentre è solo uno dei possibili modi di sommare. 
#714
Tematiche Filosofiche / Re: Capisco di non capire.
22 Marzo 2025, 18:32:53 PM
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 22 Marzo 2025, 15:15:18 PMIo sostengo che per capire un concetto non basta una vita intera. Sono passati 2500 anni, migliaia di filosofi e siamo ancora qui a parlare del concetto di Essere senza riuscire a trovare qualcosa di univoco.
E questo è solo un esempio tra i tantissimi che si possono fare.
Il problema è che ci limitiamo a dire ''ho capito'', quando pure capiamo, senza sapere come abbiamo fatto a capire.
Penso che sia anche per questo che è difficile spiegare ad altri ciò che pure abbiamo capito, perchè non siamo in grado di riprodurre il processo che ci ha portati alla comprensione.
Per non dire di quando le cose ci appaiono evidenti, cioè di immediata comprensione, ignorando non solo il processo, ma che un processo vi sia..
#715
Citazione di: niko il 20 Marzo 2025, 12:56:02 PMinfatti, immagginare che l'anima abbia "parti", diverse, potenzialmente in conflitto fra loro rende "sopportabile", la contraddizione, innegabile e propria dell'esistenza, tale per cui ogni persona, anima o no, vuole obbiettivamente cose diverse in conflitto tra loro.
Quindi  Platone avrebbe anticipato le diverse chimiche che ci ''animano''!
#716
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Marzo 2025, 23:55:56 PMPenso che tu ti sia espresso male. Non possono essere prodotti umani le leggi della natura.
Al limite gli umani potrebbero tradurre le leggi della natura con teorie incomplete.
Ancora come limite si potrebbe supporre che il modo come vengono tradotte, dagli umani, le leggi della natura è imperfetto (e non solo incompleto).
Ma nella sostanza nessuno metterebbe in dubbio una sostanziale verità, cioè che esistono leggi della natura che regolano tutto quello che "osserviamo".

Nessuno, sano di mente, negherebbe che la natura è sostenuta da delle leggi. Poi se gli umani ci stanno andando vicino o sono lontani dal comprenderle è un discorso separato. 


Certamente l'intersoggetività diviene sinonimo di verità,
se il residuo dissenso lo assumiamo a prova di insanità mentale.
#717
Citazione di: aurea il 20 Marzo 2025, 16:07:41 PMsuppongo che i tuoi vestiti siano tutti per terra,posto che la Terra esista ...
Di solito come esempio si usa il burrone in cui si cade   pensando sia un illusione, però in questo caso giustamente hai appeso il cappello al mio esempio.
Comunque va sempre bene anche il vecchio attaccapanni assoluto con i suoi tre piedi ben piantati per terra.
 
#718
Citazione di: Jean Jacques il 20 Marzo 2025, 14:23:56 PMSemplicemente perché l'uomo è altamente condizionabile e basta un Tizio o Caio qualunque, sia governatore, scienziato, datore o truffatore per traghettare la massa che accetterà come assolutamente vero ciò che invece, forse, non lo è.
In effetti è più interessante considerare quelle cose intersoggetive che nessuno ci ha inculcato, la cui origine quindi è più difficile da smascherare di una fake news, o di un lavaggio del cervello.
Potremmo pensare, come in effetti ci viene naturale pensare, che la realtà sia proprio come ci appare, se è vero che a tutti appare allo stesso modo, se non fosse che allo stesso modo condividiamo illusioni che sappiamo non corrispondere alla realtà.
Si può ben sospettare allora come queste illusioni, quando non smascherate, stiano per delle verità, se è vero che anche quando le smascheriamo stentiamo a credere alla loro falsità, tanto ci appaiono ''vere''.
Sembra difficile in ogni caso fare a meno di queste verità, a meno che  non vi troviamo dei  sostituti che svolgano le stesse funzioni, e a mio parere questi potrebbero essere propriamente le nostre illusioni intersoggetive, la cui funzione andrebbe però rivalutata  emendandola dal nostro pregiudizio.

La nostra percezione potrebbe dunque essere un sogno ad occhi aperti , ma da non disprezzare in quanto tale, perchè senza quel sogno saremmo ciechi.
#719
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Marzo 2025, 12:01:48 PMSi possono fare tanti esempio. Il primo l'ho fatto e riguarda la relatività di Einstein. Osservatori diversi non concordano su quello che vedono (fanno "esperienze diverse"), ma il fatto che vedano cose diverse è spiegato dalla legge che viene spiegata dalla legge einsteniana.
Ma si può fare l'esempio delle nostre sensazioni. Colori, suoni ecc. sono soggettivi, ma dipendono in primis da delle leggi naturali
E' un circolo un pò vizioso questo, perchè le leggi naturali sono  prodotti umani intersoggettivi.
Temo che un attaccapanni assoluto dove appendere il nostro capello non ci sia, anche se siamo liberi ovviamente di porvi fede, ma in tal caso questa andrebbe esplicitamente dichiarata, avendone coscienza, perchè la ''vera verità'' sospetto abbia a che fare con una fede non dichiarabile perchè appunto inconscia.

 
#720
Citazione di: Il_Dubbio il 20 Marzo 2025, 09:22:39 AMIo mi riferivo ancora a quelle situazioni in cui ogni soggetto prova cose diverse, oppure osserva cose diverse, ma le loro esperienze, soggettivamente diverse, vengono fatte risalire ad una legge che tutti i soggetti conoscono. Quelle esperienze, nonostante siano soggettive, dipendono e sono legate quindi da una sola legge che diventa quindi oggetto di condivisione.
Ad esempio?