Salve Ipazia. La vuotezza delle mie concezioni mi permette di vedere sempre valorizzati i tuoi punti di vista.
Sembra tu voglia confermarmi che sia in ambito capitalistico che in ambito "umanistico" la prostituzione debba venir considerata un lavoro, dal momento che essa fa certamente parte di ciò che ha un proprio mercato ed inoltre non si vorrà negare che essa esercita una influenza ed esplica un valore sociale (permette di placare istinti e pulsioni che diversamente potrebbero trovare sbocchi antisociali).
Valendo quanto sopra, diventerei a mia volta d'accordo anche sul valore dell'eventuale mercenarietà dell'arte.
Quale sarebbe la differenza tra il meretricio e la realizzazione di "opere d'arte" su commissione ??. Saluti.
Sembra tu voglia confermarmi che sia in ambito capitalistico che in ambito "umanistico" la prostituzione debba venir considerata un lavoro, dal momento che essa fa certamente parte di ciò che ha un proprio mercato ed inoltre non si vorrà negare che essa esercita una influenza ed esplica un valore sociale (permette di placare istinti e pulsioni che diversamente potrebbero trovare sbocchi antisociali).
Valendo quanto sopra, diventerei a mia volta d'accordo anche sul valore dell'eventuale mercenarietà dell'arte.
Quale sarebbe la differenza tra il meretricio e la realizzazione di "opere d'arte" su commissione ??. Saluti.