Citazione di: Il_Dubbio il 14 Ottobre 2024, 22:32:35 PMC'è un'altra ipotesi che non conoscevo e ne ho letto qualcosa in questi minuti.
Chiaramente ho cercato qualcosa in riferimento ad una idea che mi era venuta in riferimento a quello che ho detto sull'elastico. Alla fine si strapperà o rimarrà un elastico per sempre?
A quanto pare esiste una teoria che viene chiamata Big Rip, cioè la morte dell'universo per via appunto di questa espansione che sembrerebbe senza fine. Ma forse c'è un limite, alla fine ogni cosa non sarà piu collegata alle altre, le stelle si divideranno dalle galassie, poi i pianeti si divideranno dalle stelle e così via fino a che ogni singola particella sarà distante da un'altra particella. L'elastico alla fine si spezza, o meglio si lacera fino a che non rimarrà piu nulla, o forse rimarrà solo il "Nulla".
L'idea che avevo suggerito in precedenza, quella di Penrose, sull'universo ciclico, si affida proprio a questo scenario, per suggerire che quando tutto sarà finito solo allora quando lo spazio/tempo non esisterà più, sarà possibile un altro big bang.
La cosa inquietante e' che il big rip, cioe' la fine dell'universo a causa della sua espansione, e' solo una morte dell'universo piu' rapida rispetto al big freeze, cioe' al congelamento termodinamico dell'universo.
L'universo, anche se non fosse, condannato a "morire", insomma a ritornare a uno stato perfettamento omogeneo e inerte a causa della sua stessa espansione (previsione del big rip), pare che sia comunque condannato a "morire", cioe' a ritornare del tutto omogeneo e inerte, per via dei suoi meri, e continui, e inevitabili, processi termodinamici interni (previsione del big freeze). Tutti i sistemi termodinamici chiusi prima o poi muoiono, e l'universo con ogni probabilita' e', esso stesso, un sistema termodinamico chiuso. Quindi, l'universo prima o poi muore. Rimane solo da stabilire il come e il quando.
Gia' nel mille e ottocento, si era intuito che la termodinamica come teoria fisica implica e predice la fine dell'universo; la moderna teoria del big freeze non fa altro che formalizzare questa intuizione, e definirne bene gli effettivi meccanismi e tempi.
E ben poco consola, che un universo condannato a morire di big freeze, pare che ci impieghi molto, ma molto piu' tempo, in termini di fantatrilioni di anni, a farlo, rispetto a uno condannato a morire di big rip. Uno e' destinato a morire vecchio, l'altro a morire giovane, ma tutti e due destinati a morire sono. E stiamo parlando di teorie che non predicono la fine della vita sulla terra, ma la fine della possibilita' teorica stessa della vita, e in realta' anche di qualsiasi esistenza strutturata o movimento, anche insomma degli oggetti non viventi, in tutto l'universo. Game over: niente stelle, niente pianeti, niente buchi neri, niente atomi, niente dimensioni, niente distanze, niente punti di riferimento, niente di niente, solo, appunto vuoto, vuoto "ovunque"; si prevede che l'universo ritornera' ad essere un brodo primordiale tutto uguale a se stesso. Inutile dire che a queste sopravvenute condizioni, la vita e la coscienza in generale, e non solo la vita sulla terra, sarebbe un filino complicata.
Le uniche cosmologie ottimistiche sono quelle cicliche, di cui quella di Penrose e' solo una tra le tante: dopo la fine, in esse si prevede un nuovo inizio.
La "ciclicita' " puo' essere fisica, cioe' puo' essere un evento reale, come un rimbalzo che forma un nuovo big bang a partire da un universo iper compresso, o un nuovo big bang che si forma, spontaneamente, dal vuoto, dato che il vuoto e' l'unico elemento indistruttibile ed eterno, e' quello che rimane dopo che tutto il resto, pianeti, atomi e compagnia bella e' passato, ed esso, il vuoto, non passa mai.
Il vuoto e' quello che rimane, effettivamente in eterno, a permeare l'universo anche dopo un big freeze o dopo un big rip, quindi, se il vuoto e' in grado di produrre eventi, ne consegue che ci sono altri eventi, e altri universi possibili, anche dopo un big freeze o dopo un big rip, insomma che il game over da molti previsto, non e' veramente game over.
Ma la ciclicita', puo' essere anche puramente formale e matematica, cioe' cosmologie in cui l'estremo passato e l'estremo futuro dell'universo semplicemente coincidono: quello che da alcuni punti di vista e' l'estremo futuro, di un universo, in cui la vita non e' assolutamente possibile, dato il sopravvenire di un big freeze o di un big rip come fine effettiva degli eventi, da altri punti di vista e' l'estremo passato, cioe' un nuovo big bang, in cui la vita e' possibile e in procinto di sopravvenire, nel "relativo futuro" di un relativo passato.

, perche' lui, essendo meno mentitore della maggior parte dei governanti occidentali, inserisce nella sua pur becera propaganda, un minimo di riconoscimento della realta' e della complessita'.
