Citazione di: Alberto Knox il 03 Marzo 2024, 14:12:50 PMa-posteriori sono le regole con cui facciamo sintesi dell esperienza. Come uniamo le idee? Look così come Hume avevano elencato delle modalità per costruire e per unire fra di loro delle idee molto diverse , per esempio causa-effetto , ma gli sitessi empiristi , lo stesso Hume aveva messo in discussione questa modalità , il ragionamento induttivo si basa sull assunto che il corso della natura sia sempre uniformemente invariabile. Il fatto che il sole sia stato visto sorgere sempre in orario , o che le leggi dell inverso del quadrato sia sempre stata confermata , non è una garanzia del fatto che continuerà a essere così in futuro. Allora i giudizi sintetici a posteriori sono sì legati all esterno , prendono i loro contenuti dall esperienza, sono creativi ma sono le regole con cui costruiamo la conoscenza a non essere certe. I giudizi a posteriori sono fertili ma sono incerti.Perfetto, infatti non è il giudizio a essere chiamato in causa quanto lo schema causale.
D'altronde per essere molto stringato la realtà è una (problema filosofico ancora assai aperto, qua vado con la "mia accetta") ma i fenomeni sono diversi.
Il fatto che lo schema contemporaneo è ancora incerto, o addirittura indecidibile (per ora), dice assai bene di come sia difficile ipotizzare una ontologia che sia episteme.
Ad oggi siamo dentro un mondo fenomenico, dove la verità è decisa localmente.
Non c'è contradizione, semplicemente il modello è incompleto, ma funzionale al suo uso economico.
In Hume quando anni e anni fa lessi l'introduzione, la questione viene portata ancora più a fondo, purtroppo non ricordo più niente.
Consiglio a qualcuno di leggerlo e di riportarcelo su discussione a parte.