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Messaggi - PhyroSphera

#706
Citazione di: Jacopus il 04 Luglio 2022, 20:49:40 PMVivendo però in una società aperta, considerato che il problema "estinzione umana" non proviene da IVG, considerato che giustamente far nascere un essere umano impone un alto senso di responsabilità, 

Dalla "IVG" possono provenire anche problemi di sopravvivenza. Per limitare le nascite c'è prima di tutto la contraccezione naturale. Inoltre il senso di responsabilità che tu dici, viene in questo caso dalla natura, senza bisogno di conquistarlo uccidendo embrioni e feti.

MAURO PASTORE 
#707
Citazione di: Phil il 04 Luglio 2022, 19:52:11 PMOsservazione velleitariamente epistemica: il presupposto (onto)logico per poter parlare sensatamente di etica, omicidio, persona, vita umana, etc. è definire cosa sia un essere umano e come identificarlo. Partendo dalla distinzione fra forma di vita in generale e vita umana, stabiliamo (e "allarghiamo") la nostra definizione di «vita umana» per farci rientrare ciò che vogliamo e/o ci hanno insegnato a ritenere vita umana, oppure formuliamo la nostra definizione ragionata e vediamo chi/cosa ne resta fuori?
Gli "esseri umani post parto" sono palesemente tali anche se fra loro differiscono per colore della pelle, fisionomia, età, etc., poiché non è ad esempio l'altezza di un individuo a modificare il ruolo svolto dalle sue funzioni metaboliche o fisiologiche, che sono strutturalmente-meccanicisticamente le stesse, coinvolgono gli stessi organi, etc. di una persona bassa; parimenti la presenza o meno della barba non altera tutte le caratteristiche essenziali che rendono un essere umano maschio tale, quella della barba è infatti una presenza facoltativa per essere umani (per questo anche i bambini maschi sono esseri umani).
Gli esseri umani sono già tali anche quando hanno vissuto solo in un grembo, non hanno mai respirato aria con i propri polmoni, né mai digerito del cibo e presentano altre differenze fisiologiche, "psicologiche", etc. rispetto a ciò che comunemente definiamo individuo umano? Se rispondiamo «sì», nella nostra definizione di essere umano dovremmo allora scrivere: «non necessariamente ha mai respirato con i propri polmoni, non necessariamente ha mai digerito del cibo, etc.»; davvero è una definizione funzionale di essere umano o la stiliamo solo tenendo bene a mente che dobbiamo/vogliamo farci rientrare anche i feti, embrioni o altro? Se ci fosse stata chiesta tale definizione fuori da questo contesto, davvero avremmo ritenuto indifferente il respirare, il digerire, con il proprio corpo etc.?
Chiaramente, una cosa è non averlo mai fatto; ben altra e riuscire a farlo con apparecchi esterni che si sostituiscono ad una funzione fisiologica ormai deteriorata; per dirla metaforicamente: una cosa è confondere il bruco (che non ha mai volato) con la farfalla (che vola), ben altra è sostituire l'ala di una farfalla (che ha volato) con un'ala artificiale, così che possa continuare a volare. Inoltre, attribuire al bruco di oggi il "valore" di una farfalla perché, se va tutto bene, in futuro lo sarà, è un non-senso sul piano logico, temporale, epistemico, etc. quasi come dare ad un bambino i diritti di un adulto perché "un giorno lo sarà", abolendo così tutto ciò che comporta la soglia della maggiore età (dico «quasi» perché la "continuità" fra bambino e adulto è comunque interna alla stessa forma di vita, a differenza di quella fra bruco/farfalla e simili).

Di fatto è proprio una questione di soglie: quando si varca quella che rende umana una vita e quando invece tale soglia non è ancora raggiunta? Partiamo dalla fecondazione, da una certa settimana numero x? E un istante prima, come la chiamiamo quella vita?
Metafore e parallelismi a parte, ovviamente sta a noi mettere la bandierina dove pensiamo sia il caso di iniziare a parlare di «essere umano» e possiamo metterla dove vogliamo, senza timore di smentita, perché l'assegnazione di identità in questo caso ha ampi confini arbitrari entro cui muoversi: dalla formazione degli organi interni (o dalla fecondazione, come preferite) all'attimo del taglio del cordone ombelicale, ciascuno può scegliere i criteri di identificazione e di conseguenza il momento in cui si può iniziare a parlare di essere umano.
Vogliamo "dare voce" ai feti/embrioni/altro mettendo loro in bocca i nostri pensieri e valori, cavalcando poesie e retoriche che poco hanno di attendibile per la legiferare seriamente in merito? La vasta arbitrarietà delle definizioni possibili (e degli annessi "valori culturali") ce lo consente; questione «velleitariamente epistemica» come da incipit.
Stretta la soglia, larga la via...
Ma non c'è arbitrarietà c'è solo ovvietà nell'affermare che da due sostanze umane che si fondono nasce una terza sostanza umana: è umano ciò che così risulta, l'embrione, il feto, il bambino... Tanto che un embrione di un cane non è la stessa cosa... Gli abortisti negano l'ovvio per negare la vita.

MAURO PASTORE
#708
Citazione di: Jacopus il 07 Luglio 2022, 01:32:38 AMQuesta distinzione fra evoluzionismo ed evoluzione nasce attorno all'inizio del XXI secolo ed è anticipato da una lettera di papa Woytila del 1996, che apriva all'evoluzione come ipotesi scientifica, ma all'interno di un "disegno intelligente" e "superiore". Successivamente, con il successo della lista di Forza Italia, nelle elezioni del 2001, le forze retrograde del nostro paese, in una sorta di revanchismo, per sopprimere l'insopportabile pensiero che per 5 anni erano stati governati dai comunisti, se la presero anche con il povero Darwin, cancellandolo dai programmi delle scuole dell'obbligo. Fu necessario un documento firmato da più di 40 illustrissimi scienziati per reintrodurlo nei programmi, con il nuovo termine di evoluzione (appunto), che lasciava aperte molte strade interpretative.
Il pedagogista Giuseppe Bertagna, nel 2004, consulente per la revisione dei programmi, assunse una posizione molto simile a quella di Mauro Pastore, per spiegare perchè l'evoluzionismo non andava insegnato. Ovvero che andavano differenziati gli evoluzionismi dalle teorie dell'evoluzione. Considerato che vi "sarebbero" molte teorie dell'evoluzione, queste andrebbero tutte illustrate agli alunni perchè degne, mentre l'evoluzionismo, finendo in "ismo" è ideologico e quindi non insegnabile. Insomma, far passare per ideologica una teoria scientifica che ha accumulato nell'ultimo secolo e mezzo una miriade di prove è stata una vera opera d'arte della manipolazione (ideologica). A questo punto perchè non far passare per ideologica anche la matematica, o la teoria termodinamica o la tavola degli elementi? Evidentemente queste materie non sono così sensibili rispetto alla possibile presenza di una divinità a noi superiore.
Rispetto ai limiti dell'interdisciplinarietà c'è solo da sorridere (o forse da piangere), visto che è proprio attraverso l'interdisciplinarietà che si ottengono i più straordinari risultati dalla ricerca, visto che la conoscenza è una materia universale e con innumerevoli collegamenti. Senza interdisciplinarietà non avremo i personal computer, i viaggi spaziali, i vaccini per il covid, le automobili, gli studi climatici, l'abolizione della pena di morte, la costituzione italiana.
Interessante. E quali sarebbero queste radicali differenze umane? Bisognerebbe essere al corrente che le differenze del nostro corredo genetico, fra un essere umano e l'altro è di circa lo 0,1 per cento e in quello 0,1 per cento vi sono le nostre differenze individuali, colore dei capelli, della pelle, propensione a viaggiare ad ammalarci di diabete e così via. Gli esseri umani radicalmente differenti non esistono, se non nei sogni segreti dei razzisti. Ed è anche semplice da spiegare. Homo sapiens è una specie estremamente mobile. In circa 40.000 anni ha colonizzato il mondo intero ed ha continuato ad essere mobile e pertanto ha continuato a mescolare il suo dna fra tutti i suoi componenti. Non è impossibile che da homo sapiens possa essere sviluppata una nuova specie, ma servirebbe per una speciazione, che una popolazione di homo sapiens sia segregata in un isola e non possa più spostarsi da quell'isola per qualche decina di migliaia di anni. Sicuramente al termine di quel periodo avremo una nuova specie umana.Qui andiamo un pò sull'esoterico. In realtà, ad essere ancora più radicali non si tratta di una trasformazione bestia-uomo, ma di una trasformazione batterio-uomo. Tutti gli esseri viventi discendono dai batteri, da queste forme molto semplici di vita, che tuttora, per quanto minuscole continuano a vivere e continueranno a farlo anche quando homo sapiens si sarà naturalmente estinto. A proposito dei cataclismi biologici che avrebbero permesso la trasformazione bestia-uomo e della loro insufficienza per spiegare la nostra origine, non so che dire. Dovresti darmi delle fonti per poterti rispondere. Detto così mi sembrano parole a caso. Se ti riferisci all'impatto del meteorite dello Yucatan che ha fatto estinguere i dinosauri ed ha permesso l'ascesa dei mammiferi, non si tratta di ipotesi, ma di un "fatto". Del meteorite si conosce la massa, la forza dell'impatto, il punto di caduta e gli effetti geologici, climatici e biologici con una certa precisione. In realtà la domanda da porsi, da parte di chi crede in una divinità è: "ma perchè Dio ha creato i dinosauri (e prima di loro gli arcosauri, e prima di loro i trilobiti). E perchè, successivamente li ha fatti estinguere?
L'unica subcultura che io vedo è quella di chi sottoscrive una affermazione del genere. Vi sono studi di tutti tipi, paleontologici e genetici soprattutto ma anche biologici e zoologici che confermano il fatto che noi siamo "primati", e che i nostri più vicini parenti, dai quali ci siamo staccati fra i 5 e i 6 milioni di anni fa sono gli scimpanzè, i gorilla e gli urang-tang. I passaggi successivi sono stati la creazione per selezione e caso di ulteriori specie, che non hanno riguardato solo i nostri predecessori ma anche quelli degli scimpanzè, dei gorilla e degli urang-tang. Anche le loro filiazioni hanno creato delle differenze rispetto agli scimpanzè, gorilla e urang-tang di 6 milioni di anni fa. Con gli scimpanzè, condividiamo il 98,2 per cento del DNA. Mi sembra una prova "scientifica" piuttosto forte, rispetto alla nostra origine, a meno che non si preferisca negare l'evidenza (e negare anche l'esistenza di migliaia di fossili di ogni tipo che ci raccontano la storia delle specie viventi).Sono curioso di sapere dove prendi questi informazioni. Il cervello di Homo neanderthalensis era più grande di quello di homo sapiens, eppure noi siamo qui e homo neanderthalensis no. La grandezza del cervello è relativamente collegata all'intelligenza ma molto di più dipende dalla struttura del cervello e dai suoi collegamenti interni, detti sinapsi. Per farti un esempio. Un uomo obeso ed uno muscoloso pesano 100 chili entrambi, ma le capacità di movimento dell'uno e dell'altro saranno molto diverse. Anche il cervello va allenato e l'allenamento produce sinapsi. Queste non sono esplicitamente misurabili come "intelligenza" ma sicuramente aiutano. In ogni caso, nessun evoluzionista ha mai avuto questa illusione.Anche questa mi sembra tratta più da un libro miniato medievale che dall'osservazione scientifica. Che in ambienti selvaggi vi sia amicizia con lupi, orsi, linci leoni, te lo auguro, ma ti auguro anche di non trovarti mai vicino a loro. Cani e gatti hanno una storia diversa, che si chiama domesticazione. Sulle similitudini, non solo psicologiche ma anche "morali" fra uomo e "scimmioni" ti consiglio di leggere Frans de Waal: Il bonobo e l'ateo.Questa invece si chiama proiezione, ovvero attribuire all'avversario i propri limiti. La scienza, almeno quella vera, non è mai idolatra ed è per questo che ha uno statuto debole, come la democrazia. Perchè è difficile che si accontenti della prima soluzione o di quello che ha detto il tipo che urla più forte. E' sempre alla ricerca e la ricerca può anche modificare le scoperte precedenti. Ma il darwinismo (proprio con ismo) ha ormai uno statuto scientifico così solido, che solo in paesi ancora semifeudali come il nostro (o gli USA) può essere messo in discussione.
Tu non sai avvalerti della vera divulgazione scientifica perché non distingui lo scientismo dalla scienza e le interpretazioni arbitrarie dei dati dai dati. Sei un manipolato che rinuncia alla vera filosofia, in aggiunta non hai letto bene tutto il mio messaggio, tanta è la tua tendenza a recepire acriticamente la falsa divulgazione che non prendi proprio in considerazione le tesi giuste. Per esempio: non ho scritto di cataclismi causa di trasformazioni bestia-uomo... Anche tu non sai fare altro che ripeterti in testa lo stesso scenario: la trasformazione bestia-uomo... Ma la vera scienza non afferma questo. A voi altri pare l'unica ipotesi plausibile e vi convincete che è scienza senza che lo è. Se nei programmi di scuola hanno dovuto distinguere tra evoluzione ed evoluzionismo escludendo quest'ultimo non è per intromissione della Chiesa Cattolica ma perché hanno preso atto dei veri risultati scientifici. Se questi sono pochi e non consentono di ricostruire la nostra origine bisogna accettarlo e non impedire che si valutino scenari diversi da quelli degli evoluzionisti: questi ultimi infatti restano ad affermare solo quel che gli sembra plausibile ma non è così che si può arrivare a una verità. Quale teoria l'evoluzionismo è un fallimento certo, se la teoria dell'evoluzione è incompleta non bisogna darsi alle invenzioni. Le stesse definizioni delle varietà umane date dagli evoluzionisti sono in realtà ipotesi presentate per dati di fatto in realtà inesistenti. Quanto a voi che credete che il genere umano non sia uno e fantasticate di specie umane come se si fosse delle bestie e vorreste scambiare il pensiero delle differenze etniche per razzismo, siete voi che proiettate la vostra cattiveria su di noi... Vi date torto da soli e accusate per passare inosservati... Gli evoluzionisti per darsi ragione negano che il genere umano si distingue dal resto dell'animalità e negano lo statuto della scienza antropologica... Non sono veri fautori di scienza e i loro proseliti hanno tentato di estendere il diritto umano alle scimmie... Ciò oltre che ridicolo è oblio della propria identità... Questi sono gli espedienti degli evoluzionisti per continuare a dominare la scena... Gli evoluzionisti tentano di forzare i dati scientifici... Poiché sembra ad essi assurda ogni altra ipotesi che la trasformazione bestia-uomo, tentano di forzare i dati... Certo non si poteva insegnare il loro credo... Eh sì! Si tratta di un credo, dove la fede è applicata non al Mistero ma a cose per la quale essa è controproducente... Infatti la scienza afferma ancora adesso che c'è un anello mancante nell'evoluzione e non afferma che lo si troverà, si tratta di teoria non di programma di ricerca... E dunque aveva ragione il Ministero ad attenersi ai soli risultati e a lasciare libera la cultura di valutare anche visioni non scientifiche dei fatti. A scuola non si insegna solo la scienza e di sola scienza l'uomo non può vivere. Non si tratta di negare la scienza, tutt'altro. Quanto alla interdisciplinarietà, tu non sai proprio pensare che non assomma a nuovi dati, serve solo per valutare quelli che già ci sono... Le scienze restano separate anche se si possono usare assieme... E tante altre cose avrei da obiettarti ma sarebbe troppo lungo: basti l'aver smentito a priori.

MAURO PASTORE
#709
Citazione di: baylham il 06 Luglio 2022, 00:26:05 AMIl matrimonio è un obiettivo posto dagli omosessuali per motivi pratici del tutto condivisibili, un istituto giuridico che favorisce relazioni affettive stabili.

Non vedo significative differenze tra relazioni omosessuali o eterosessuali dal punto di vista affettivo, amoroso, che giustifichi l'asserzione sulla "naturale instabilità affettiva omosessuale". Mi sembra invece che le dinamiche sessuali, amorose siano molto simili, analoghe.

Le teorie di Jung e Adler non sono certo fonti empiriche, statistiche.




Sia Jung che Adler avevano un approccio empirico. Gli attuali movimenti "gay" danno un'idea sbagliata dell'omosessualità e quindi bisogna andare oltre le apparenze suscitate da questi. Avendo capito il minimo necessario, diventa chiaro che la burocrazia dei "matrimoni omosessuali" è contro la naturale incertezza dei legami omosessuali, insomma fa da impedimento alle naturali possibilità della vita... È stata un'invenzione del moralismo.

MAURO PASTORE 
#710
Citazione di: baylham il 04 Luglio 2022, 11:05:31 AMQuesta asserzione è un monumento della menzogna.
Filosoficamene la trovo ignorante, ottusa verso la vita.

"La naturale instabile affettività omosessuale"  è una affermazione infondata.

Sembra infondata se ci si lascia travolgere dalla psicologia di massa attuale che ovviamente non sarà mai una psicologia collettiva... È una affermazione della quale si ritrovano i fondamenti anche nella psicologia individuale di Alfred Adler oltre che nella psicologia analitica di Carl Gustav Jung... Certo gli inventori del "matrimonio omosessuale" non si sono attenuti ai veri dati psicologici ma solo a test inadeguati perché soggettivi... Ma soprattutto mi preme far notare che il contenuto dell'affermazione è formulabile anche in psicologia del senso comune... Per questo i costruttori della burocrazia del "matrimonio omosessuale" non hanno scusanti per lo sproposito che hanno commesso.

MAURO PASTORE 
#711
L'evoluzionismo può funzionare solo quale metodo, la teoria deve fondarsi sullo stesso concetto di evoluzione, da un punto di vista biologico generale, senza ricorrere a nessun ismo. Il tentativo di trasformare il metodo evoluzionista in teoria si attua facendo ricorso a varie altre scienze senza considerare i limiti dell'interdisciplinarità. Inoltre i falsi teorici dell'evoluzionismo pensano erroneamente la paleontologia come se fosse un modo adatto a ricostruire intere vicende passate. Durante le loro avventure scientiste questi falsi teorici si sono spesso contraddetti facendo poi finta di niente. Hanno sempre dovuto rifare le loro teoresi che presentano erroneamente per teorie. Una volta si erano convinti di aver descritto una volta per tutte le origini della umanità poi le ricerche gli davano torto e allora hanno provato con l'idea di passate specie umane differenti ma questa idea è indimostrabile anche con la paleontologia ed è negata quale possibilità dalla scienza antropologica. Con la scienza etnologica si dimostra che le più radicali differenze umane sono dovute alle etnie soltanto. Ma sia antropologia che etnologia quei falsi teorici si rifiutano di prenderle in considerazione perché esse smentiscono il fideismo che si ostina a concepire la nascita dell'umanità quale trasformazione bestia-uomo. L'antropologia infatti dimostra caratteristiche umane del tutto originali, dell'etnologia ho già detto. Confondendo zoologia e biologia, i falsi teorici si sono illusi di aver risolto il problema ma gli studi di biologi e zoologi continuano differenziandosi sempre più. Resta che l'unica idea ritenuta accettabile dai falsi teorici è la trasformazione bestia-uomo e questa assumono dogmaticamente. Gli studi sui cataclismi biologici risalenti alle epoche presunte della presunta trasformazione bestia-uomo avevano dimostrato l'insufficienza dello stesso metodo evoluzionista per stabilire qualcosa circa la nostra origine ma i falsi teorici li hanno fatti boicottare e li fanno boicottare. A causa delle prepotenze, è ovvio che si creassero conflitti intellettuali e spesso questi conflitti hanno coinvolto a torto anche il solo metodo evoluzionista. Quando accadono tra cultura sapienziale e subcultura scientista, la ragione è della sapienza. Ma solo di rado i cosiddetti creazionisti appartengono alla cultura sapienziale, per cui condannano assieme allo scientismo evoluzionista pure la scienza dell'evoluzione. Quest'ultima non afferma alcuna trasformazione bestia-uomo e sull'origine dell'umanità non ha fatto alcuna scoperta. Il resto sono illazioni che paiono plausibili solo a chi non è riuscito a dare alcuna interpretazione ai risultati della scienza biologica genetica e tra i falliti interpreti ci sono spesso anche scienziati stessi autori di risultati in genetica. La subcultura infatti prevale anche tra i genetisti che spesso rinunciano a fare la loro parte. Tuttavia non mancano pareri che negano il dogma dei falsi teorici, purtroppo però i divulgatori perlopiù li ignorano. L'idea assai popolare un tempo in Africa ora anche altrove che si possa pensare la nascita dell'umanità solo come trasformazione di uno scimmione o pressappoco tale, è la premessa fallace che muove un gigantesco ambiente subculturale intromesso negli ambienti della vera cultura della scienza. Il cattivo giornalismo e la decadenza culturale di vasto Occidente tra cui il decadere di tanta filosofia e filosofemi in sofismi stanno creando un grande inganno di massa che è a tutti gli effetti un idoleggiamento in... evoluzione anzi involuzione verso l'idolatria. C'è infatti un esclusivismo chiuso verso un'unica illusione, apparentemente una ovvietà in realtà un inganno, nel quale era caduto finanche Freud, che invece di stigmatizzare l'umorismo darwiniano quale cattivo psicologismo lo scambiava per geniale psicologia spicciola, in ciò Freud oramai rinnegando sempre più le visioni psicoanalitiche per un ritorno impossibile a prassi neurologiche che egli stesso aveva decisamente dimostrato insufficienti o disastrose... E in effetti i falsi teorici dell'evoluzionismo sono rimasti legati all'illusione che l'intelligenza umana sia proporzionale alla grandezza del cranio. Il semplice buon senso lo nega in senso sia assoluto che relativo, perché essere minuti o piccoli non significa essere stupidi, ma anche col solo riguardo alle proporzioni fisiche la neurologia non lo ha mai affermato e la neuropsicologia lo ha sempre negato. Come si vede a studiare i fatti della subcultura evoluzionistica ci sarebbe non solo da ridere, anche da piangere... Invece la disinformazione e la creduloneria lo impediscono e coinvolgono purtroppo anche gli ambienti della filosofia. Di fatto non abbiamo una vera psicologia in comune con le scimmie ma con le fiere, non a caso non esistono veri affetti amicali tra scimmie e umani ma tra fiere e umani... C'è grande amicizia con cani e gatti, in ambienti selvaggi anche con lupi, orsi, linci, leoni... non con le scimmie. Ma tutte le osservazioni non solo spicciole che pongono in crisi quell'idolo sono fideisticamente rifiutate dai fautori dell'idolo... È ovvio che il monoteismo più rigoroso o intransigente non poteva tollerare ed è inutile scandalizzarsi se gli integralisti o fanatici religiosi hanno nonostante tutto più acume dei falsi scienziati.

MAURO PASTORE
#712
Citazione di: Jacopus il 05 Luglio 2022, 00:17:20 AMIn effetti non "sembrerebbe" ma è proprio così.  L'evoluzionismo è una teoria scientifica con ormai tante prove alle sue spalle che ha lo stesso status e rigore (se non di più) della teoria della relatività di Einstein. Questo volerla continuamente farla passare per una opinione, una idea bislacca di qualche scienziato o un programma antireligioso è veramente stucchevole. Sarebbe come dire che il sole non è al centro del Sistema solare ma la terra e magari processare per eresia chi lo teorizza (questo forse è già accaduto).
La teoria dell'evoluzione come un passaggio lineare da una specie all'altra e quindi la sua confutazione per l'assenza di un anello che giustifichi il passaggio da uomo a scimmia è una teoria che l'evoluzionismo, come teoria, ha superato da almeno trenta anni. E l'ha superata anche grazie alla genetica.
Se fosse un passaggio così matematico da specie meno evoluta e specie più evoluta non si comprenderebbe neppure perché le scimmie siano ancora fra noi. La teoria evoluzionistica sintetica, che è quella attuale, ritiene che l'evoluzione non procede linearmente ma a "cespuglio", attraverso continue modifiche da altre specie. Tanto per intenderci. Omicron 5 non ha necessariamente soppiantato tutte le altre specie di virus di covid 19 (che è diventata una famiglia di specie). È diventata solo la specie dominante perché più diffusa. Puoi anche non crederci ma fino a 50 mila anni fa vi erano cinque o sei specie umane differenti, tutte con la loro cultura e tecnologia, poiché accanto ai loro scheletri sono stati trovati armi e altri manufatti oltre a cimiteri per seppellire i morti. In Siria sono stati trovati i resti di due villaggi molto vicini. Uno era di homo sapiens e l'altro di homo Neanderthalensis. Quest'ultimo poteva ancora accoppiarsi con sapiens, poiché non vi era stata ancora la definitiva "speciazione" che rende impossibile il passaggio ereditario di cromosomi. Ed infatti noi abbiamo dal 4 al 6 per cento di dna proveniente da Neanderthal. Pensa quanto sono pignoli gli scienziati. Hanno perfino dimostrato che il diabete lo abbiamo ereditato da Neanderthal. Ed anche questa piccola scoperta non fa che confermare la teoria evoluzionistica. Infatti Neanderthal era stato protagonista del secondo "out of Africa", cioè della fuoriuscita dall'Africa dei nostri progenitori e si stabilì in Europa, che allora (200.000 anni fa) era molto fredda. Neanderthal riuscì ad ambientarsi attraverso la capacità di accumulare grasso, poiché non c'erano ancora nè termosifoni né vetri, nè case ma al massimo pellicce di lupo o di orso ( i Neanderthal non sapevano cacciare i mammut). Ma il grasso accumulato tendeva a creare altri problemi di salute come l'ipertensione o il diabete. Infatti il diabete lo abbiamo prevalentemente noi europei e asiatici, che abbiamo ereditato un pochino di Neanderthal. Gli africani puri, che sono sapiens al cento per cento non si ammalavano di diabete, fino all'avvento del cibo spazzatura di oggi. https://www.siditalia.it/ricerca/journal-club/genetica-del-diabete-e-delle-complicanze/2381-genome-wide-association-study-of-type-2-diabetes-in-africa.
Potrei continuare fino a domani mattina elencando tutte le prove accumulate dalla teoria del l'evoluzionismo ma capisco che si tratta di inchiostro digitale sprecato. Chi vuole pensare che l'evoluzionismo sia una stupidaggine continuerà a farlo, rinfrancato nelle proprie echo chambers. Io non posso far altro, nel mio piccolo, che continuare a testimoniare la verità scientifica, che per quanto sempre modificabile, si basa su solidissime prove e non sulla tradizione.

L'evoluzionismo propriamente è un metodo scientifico non una teoria. Lo scientismo lo tratta da teoria e tu te lo becchi acriticamente... Tu confondi lo scientismo per scienza. Sai che prima di trent'anni fa dicevano di aver già trovato le origini e che tra poco diranno di averle trovate finalmente? È sempre la stessa tattica per fingere di non ricevere smentite. Conosci la teoria del "gene egoista"? Basta questa per notare che l'origine dell'umanità non è stata ancora descritta dagli evoluzionisti né hanno possibilità reale di descriverla. Aggiungono una loro interpretazione che ritengono plausibile e invece non è neppure questo.
Non esiste la teoria che tutto è evoluzione, esiste solo la teoria dell'evoluzione, da distinguersi dall'evoluzionismo.

MAURO PASTORE
#713
Cronaca di un fattaccio.
Sembrerebbe che la scienza abbia ormai diradato i misteri della nascita della umanità e abbia affermato l'evoluzione dell'umanità da antichi primati. Eppure, a una attenta analisi dello stato dei fatti, questa conclusione non è di alcuna scienza ma solo una considerazione che ad alcuni applicatori del metodo scientifico biologico detto evoluzionismo pare — a torto! — del tutto ovvia e scontata.
L'anello mancante non è stato trovato anzi dagli studi dei genetisti si deduce un'altra considerazione, questa ovvia e scontata: non lo si troverà mai e la sua darwiniana teoria non era né é un valido programma scientifico ma l'affermazione di un punto di discontinuità nell'evoluzione stessa.
Certo, la morfologia troverà perspicua la successione delle forme di quei primati e della forma umana, ma non la trasformazione di quei primati in umani.
D'altronde, sarebbe possibile ricostruire la nascita dell'umanità con la scienza solo se ne fossimo i testimoni, ma appunto non è un evento presente...
La pretesa degli evoluzionisti di aver ricostruito questo passato è fallace (e non è compito della scienza negare né affermare un Dio Creatore).

MAURO PASTORE
#714
Citazione di: viator il 03 Luglio 2022, 15:19:05 PMSalve Mauro. Purtroppo tu mi confondi invece di chiarirmi.

Se Dio è bene ed anche male (oppure se permette l'esistenza di un suo antagonista complementare e maligno).............. Esso/Egli non può avere caratteristiche di ASSOLUTEZZA......

Poi vedo che tu, parlando di Dio, usi un pronome personale (esserGli = essere a Lui), quindi vedo che tu consideri Dio una persona, quindi appunto una figura certamente NON ASSOLUTA.

Ma allora, secondo te..............togliendo di mezzo l'assolutezza di Dio.............cosa resta quale attributo fondamentale della sua esistenza ??. Saluti.

Dio non è male. Dal fatto che permette di essere avversato non si deduce che Dio è male. Dio in ciò è datore di libertà.
In sé e per sé non è persona, il suo mostrarsi è detto dai teologi "persona".

MAURO PASTORE
#715
Citazione di: niko il 03 Luglio 2022, 15:12:27 PME' lo stesso problema dell'aborto: dio non ha affatto bisogno di abolire il mondo, e di mostrare al mondo "carita' " astenendosi cortesemente dall'abolirlo pur potendo, finche' ha ANCHE l'opzione di non crearlo...

Quindi perche' lo ha creato?

Sarebbe un problema, per tutti noi, il problema di non esistere e non essere mai esistiti fin dall'inizio?

Giusto per gli antiabortisti, lo sarebbe...


Non ha senso vivere e rimproverare la vita.
MAURO PASTORE 
#716
Citazione di: niko il 03 Luglio 2022, 05:04:15 AME la carita' in cosa consisterebbe, visto che quello che e' avverso a Dio e' il male?

Lasciare esistere il male e' carita'?



Per abolire il male dal mondo, Dio abolirebbe il mondo; e ovviamente questo non lo fa.

MAURO PASTORE 
#717
Citazione di: viator il 02 Luglio 2022, 20:57:39 PMSalve Mauro. Una sola, piccola osservazione : non riesco a capire coloro che credono che il  Mondo sia un Condominio ospitante sia Dio che l'Anticristo.

Mi sembra che l' antagonismo tra tali due figure/entità non possa che risultare limitante e relativizzante per entrambi.

Come se Dio risultasse mutilato della sua assolutezza, se la sua luce non riuscisse ad illuminare tutti gli angoli dell'esistente, lasciandone bui alcuni (quelli occupati dall'Anticristo). Tu che spiegazione ne daresti ?. Saluti.

Teologicamente si può dire che Dio per carità lascia che qualcosa possa esserGli avverso.

MAURO PASTORE 
#718
È passato tanto tempo dalla pubblicazione del libello "L'Anticristo" di F. W. Nietzsche e tante tragedie sono accadute anche in relazione ad esso, quali la dittatura nazista e l'Olocausto. Ciononostante, le chiese cristiane non sono cambiate molto, per quanto vi siano tentativi per questo. Dove sono accaduti mutamenti di fondo, in particolare tra i protestanti, assistiamo all'applicazione di una medesima morale, solo che al rovescio: caso emblematico l'etica sessuale di alcune chiese, che sembrando abbandonare l'omofobia l'ha invece ripresentata dietro l'accettazione di legami burocratici in realtà soffocanti la naturale instabile affettività omosessuale (i "matrimoni omosessuali"). Anche nel resto la tendenza è uguale: o nessun cambiamento o finti cambiamenti.
Come specifica la Bibbia stessa, dietro le figure e gli operati degli anticristi vi è anche una ragione che Dio accetta: la necessità che l'opposizione passi al vaglio i credenti ponendone alla prova le debolezze e dissuadendo coloro con una fede dal destino non sicuro. Questo significa che c'erano motivazioni, alla base della ostilità di Nietzsche (che d'altronde non si identificò del tutto con la figura dell'Anticristo), che non vanno considerate negativamente, per quanto si debba invece ritenere inaccettabile quella ostilità in se stessa. Voglio dire che il cristianesimo dei tempi e luoghi di Nietzsche era criticabile e anzi da criticare proprio in nome di quel vitalismo, contenuto nelle critiche nietzschiane, per questo distruttive non dell'intero fenomeno cristiano ma di una sua parte allora dominante. Questa osservazione non è nuova: l'aveva fatta a suo modo già Dietrich Bonhoeffer, che rimarcò la differenza tra semplice fede e religione. Che dire? Che la religione cristiana nelle sue maggiori "confessioni" ha fallito, che la fede cristiana dovrà continuare per essa stessa, senza religione, che la religione cristiana precipiterà nell'idolatria completa e dovrà essere rigettata, o forse può accadere ancora una rivoluzione religiosa, se non una progressiva evoluzione? E cosa ne sarà dei luoghi maggiormente interessati dal Cristianesimo, in particolare dell'Occidente? Dopo l'immane compiersi della attuale crisi, accadrà la nascita di una nuova religiosità cristiana, o prima di questo compiersi?
Sicuramente la situazione attuale non è buona. Non è un caso che da parte di quasi tutti si insiste col segno dell'uomo crocifisso in luogo del simbolo della croce e quasi nessuno si vuole avvedere che ciò è a discapito della vitalità che Dio stesso ci ha dato... Eppure Dio è il Vivente, Cristo è Vita, nessuna ragione v'è dunque di insistere su modalità che un tempo vivevano di altri contesti e avevano altri significati... È necessario dire che l'uomo crocifisso sta diventando sempre di più il segno del diavolo ma che il senso dell'evento cristiano ne è già oltre... e che son pochi a volere e a saper stare al passo coi tempi.

MAURO PASTORE
#719
Citazione di: Ipazia il 01 Luglio 2022, 14:48:35 PMInsomma, l'embrione resta ancora senza appigli metafisici per far valere le sue ragioni di fronte alle ragioni di chi lo deve incubare e partorire. Rimane senza appigli biologici finché non ha prodotto un minimo di apparato vitale autosufficiente e senziente. E rimane infine senza appigli etici, quando eticamente rimosso, per evitare alla futura madre e al futuro figlio guai maggiori.

I punti morti dei vostri ragionamenti sono sempre uguali.
Gli appigli tu non li trovi perché neghi la realtà: neghi che il nascituro sia un terzo soggetto oltre al padre e alla madre, anzi neghi pure il ruolo della paternità (e non si misura quindi tutto in base al còmpito della gravidanza); neghi che la non indipendenza non è la non esistenza ed è mostruoso che attribuisci alla madre diritto di far morire chi dipende da lei; neghi che la logica della vita impone di assumersene i rischi intrinseci... E infatti la vostra è logica della morte, che alla fine si smentisce da sola ma che resta a limitare la vita, la quale non è una questione privata di chi la ospita in grembo solo perché un grembo è chiuso.

MAURO PASTORE
#720
Citazione di: viator il 01 Luglio 2022, 14:41:58 PM
  • Mi sembra chiaro che – chiedendo certe scelte al nascituro – si fa un pochetto la pipì fuori dal vasetto. Il feto è parte PASSIVA nei confronti dell'aborto, ed infatti qui noi stiamo trattando delle responsabilità delle PARTI ATTIVE di fecondazione, gravidanza,aborto e/o nascita............quindi dobbiamo tirare in ballo solamente MADRI, PADRI, SOCIETA'. Saluti.

La richiesta al nascituro può essere un modo retorico, per il quale si deve usare intùito. Per il resto, il vostro rifiuto di considerare il nascituro quale soggetto è tutt'altro che un dovere: è un abuso intellettuale, una violenza di disconoscimento, un modo per non capire ciò che assolutamente si deve capire... E l'esistenza del nascituro da sola e senza domandare richiede rispetto.

MAURO PASTORE