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Messaggi - anthonyi

#706
Purtroppo, green, anche i pensieri sono importanti per il mondo spirituale.
Nella messa cattolica si dice "ho molto peccato, in pensieri, parole, opere, omissioni". 
Capisco che questo aspetto sia difficile da concepire in chi ha un approccio materialista ma, come dice un avvocato del Web
"qest'é". 
#707
Attualità / Re: Libano
27 Novembre 2024, 16:08:49 PM
Citazione di: niko il 27 Novembre 2024, 14:49:01 PMSi puo' essere contro la guerra senza essere nimby... oggi come oggi, a cosa serve la guerra?

Se tutti i soldi spesi oggi in italua per la guerra, per la guerra fossero spesi per ripristinare il reddito di cittadinanza, aggiustare le scuole e pavimentare le strade, non sarebbe meglio?

E' una cosa che capiscono tutti, tranne quelli terrorizzati dal pericolo russo/putiniano. Quelli, invece, pensano che se non spendi almeno tot miliardi all'anno in armamenti, arriva Putin e ti conquista.

Il franchismo ha ammazzato un sacco di gente e tu dovresti saperlo, ma io non mi limiterei, a riflettere su questo.

Rifletterei, invece sul fatto che franchismo, e colpo di stati in Cile, sono l'effettivo motivo per cui con ogni probabilita' non e' oggettivamete possibile, realizzare a questo mondo il comunismo senza violenza. Tutte le volte che i "comunisti" o simili, vincono le elezioni, ovvero tutte le volte che essi conquistano il potete senza violenza, la storia insegna che, a quel punto, tipicamente, arrivano, cioe' spuntano dal tombino, le merde fasciste, a sovvertire, con la guerra e con la violenza, e senza nessuna leggittimita' quelle elezioni (leggittime). Appunto l'esempio storico di Spagna e Cile.

Franco, essendo il simbolo, e spesso anche il colpevole, di tutti i massacri della guerra civile spagnola, non e' secondo a nessuno, come macellaio. Poco importa se nell'ultima, e tardiva  fase del suo governo, i massacri e gli ammazzamenti da lui compiuti sono, numericamente molto diminuiti. Il conto, va fatto tutto insieme.

E poi io pure, ho un lato romantico e irrazionalista, e penso che uccidere o opprimere qualcuno al fine di cambiare e sovvertire il mondo, sia meno grave, eticamente, e proprio umanamente, come grado di umana infamita', rispetto all'atto speculare e contrario di uccidere o opprimere qualcuno al fine di lasciare, e conservare, il mondo cosi' come e'. Atto che secondo me, e' il male assoluto, e l'imperdonabile assoluto.

Per questo, non me ne e' mai importanto niente dei conti di quanti morti hanno ammazzato i fascisti e quanto i comunisti.

I fascisti che uccisero e versarono sangue per conservare il mondo, sono, e resteranno, nei secoli, sempre e comunque eticamente e umanamente peggiori dei comunisti, che uccisero... per cambiarlo. Questo "bel" mondo.

E' da questo, che deriva sostanzialmente il mio giudizio sul boia fascista Franco e tutti i suoi scagnozzi.

Comunque se andiamo a fare il conto dei morti, mi pare che ne risulti che i comunisti uccisero, nel corso della loro esistenza e permanenza al potere, di piu' in assoluto, come numero di morti in assoluto, i nazifascisti, al contrario, uccisero di piu' per unita' di tempo.
Il che significa, che se, in un mondo ipotetico alternativo, i fascisti avessero avuto lo stesso "lasso di tempo" dei comunisti, per uccidere gente in giro per il mondo, allora, con ogni probabilita', avrebbero ucciso molto di piu'. Per fortuna, nel mondo reale, essi ebbero meno, tempo.




La violenza del comunismo é il livello più alto di violenza, è non si parla solo di morti. 
La schiavitú della negazione della libertà di scelta economica trasforma gli individui in automi, semplici macchine che pongono meccanicamente in essere le regole dello stato. Persone già morte nello spirito, prima di esserlo nel fisico. 
Oltretutto il confronto che tu fai, niko, é strutturato male perché il vero confronto é tra società liberale e società comunista. 
Il fascismo si concretizza, nella società liberale, solo come reazione estrema quando il pericolo comunista diventa grande. 
La violenza del fascismo, in quanto reazione al pericolo del comunismo, é anch'essa effetto della violenza del comunismo.
Il ragionamento che fai sul peso morale della violenza andrebbe completamente invertito. 
La violenza del rivoluzionario é più grave della violenza del conservatore, perché la conservazione di quello che c'é, che se c'é é perché lo ha fatto qualcuno, è lo ha fatto perché é utile, é un valore generalmente positivo, discutibile e migliorabile in un approccio riformista, ma comunque dotato di aspetti positivi. 
La violenza del conservatore é protettiva, mentre quella del rivoluzionario é pulsione distruttiva irrazionale, la tendenza a buttare via il bambino con l'acqua sporca. 
#708
Attualità / Re: Libano
27 Novembre 2024, 14:17:36 PM
Citazione di: niko il 27 Novembre 2024, 10:51:14 AM. mi ritengo un pacifista antimilitarista, oltreche' un comunista, (e sono contento che l'italia ripudi la guerra da Costituzione) quindi penso che in generale bisogna applicare il grado minimo di violenza necessaria per realizzare il comunismo in tutto il mondo e niente di piu', e non vedo come, la nato, oppure un eventuale futuro esercito comune europeo, possano concirrere alla scopo  ::)


La violenza è connaturata con il comunismo. Realizzare il comunismo vuol dire distruggere l'insieme di relazioni economiche che ci sono in una società, con la razionale reazione di coloro che da questa società ricevono buone condizioni di benessere, i quali devono essere costretti con la forza ad accettare il comunismo.
Quanto al ripudio della guerra siamo tutti d'accordo, anche perchè questo non ha mai impedito all'Italia di essere parte della NATO, ne di aiutare un popolo come quello ucraino che si sta difendendo da un'invasione.
#709
Attualità / Re: Libano
26 Novembre 2024, 10:04:31 AM
Sono tempi duri, Inverno, la strategia più sensata oggi è quella di resistere. Ma non bisogna neanche sottostimare le nostre potenzialità e deprimerci, si farebbe il gioco del nemico. La Germania chiaramente vive la situazione più critica, ma dire che è fallita è oggettivamente eccessivo. Tutti noi abbiamo fatto degli sbagli ai quali però si può sempre porre rimedio.
Oltretutto interessanti segnali ed assensi arrivano da Washington. C'è chi fa notare che ai forti atti di sostegno all'Ucraina di questi giorni da parte di Biden non segue nessun commento Trumpiano. I due d'altronde si sono incontrati, e probabilmente si sono intesi.
Il clima non è per nulla quello di una ritirata nei confronti dell'aggressore russo.
Certo Trump ha problemi di immagine avendo sostenuto per opportunismo elettorale la tesi della pace ad ogni costo (per l'Ucraina), ma adesso le elezioni sono passate e dovrà confrontarsi con la realtà.
Abbandonare l'Ucraina, o addirittura tutta l'Europa, sarebbe una sconfitta troppo grande per l'immagine degli USA.
#710
Attualità / Re: Libano
26 Novembre 2024, 09:21:09 AM
Citazione di: InVerno il 26 Novembre 2024, 08:03:31 AM.

Io sono da accordo che la trazione americana della Nato ci danneggi , ma vivo in una nazione europea dove a sinistra si ci oppone alle spese militari e a destra all'unificazione dell'esercito europeo, cosa posso farci? Posso dirti che le nazioni europee sono una chiavica e prima vengono declassate a regioni di un organismo più grande, prima ci toglieremo la trazione americana, pur sempre rimanendo alleati naturali.
Col cavolo che la Francia si fa declassare, l'unico esercito europeo che ammetterebbero, i francesi, è quello nel quale loro comandano, e per noi italiani non sarebbe certo un affare.
Meglio a trazione americana che Francese.
Oltretutto immagina il costo che avremmo a difendere per aria e per mare il nostro territorio che è il più strategico d'Europa. Senza contare la perdita dell'indotto economico generato dalla presenza delle truppe americane in Italia.
Non riesco proprio a concepire come si possa pensare che la trazione americana ci danneggi, parlo sempre di noi italiani.
#711
Attualità / Re: Libano
26 Novembre 2024, 03:36:51 AM
Citazione di: niko il 25 Novembre 2024, 22:23:16 PMLa n.a.t.o e' una struttura transcontinentale a carattere imperiale...

Banca mondiale, fmi, wto, la serva e servissima ue, 




Infatti la UE é serva perché ci serve, ci serve a organizzare sistemi di mercato più efficienti che valorizzano le nostre strutture produttive, ci serve anche a tutelare la nostra salute, il nostro ambiente con tante normative che, nell'immediato appaiono fastidiose, ma in prospettiva migliorano le nostre condizioni di vita.
Stesso dicasi per le altre strutture nominate che offrono servizi, finanziari e di difesa militare dei quali c'é necessità assoluta.
Infatti vediamo l'Ucraina, che di questi servizi di difesa non gode, in che condizioni é ridotta da una guerra che non vi sarebbe stata se lei fosse stata già dentro la NATO.
E vediamo anche la Russia, che dai servizi delle strutture finanziarie é stata esclusa per sua colpa, e che per questo ha cittadini che hanno difficoltà anche a comprare il burro. 
#712
Attualità / Re: Libano
25 Novembre 2024, 20:42:40 PM
Citazione di: niko il 25 Novembre 2024, 18:54:52 PMComunque e' vero, la grande contraddizione del comunismo novecentesco, e' che ha vinto in asia, al tempo poco industrializzata, e non in europa, gia' molto industrializzata.

E allora?

L'Eurasia e' stata, in passato, ed e', tutt'ora, il tentativo di risolvere questa grande contraddizione.







Contraddizione rispetto alle previsioni marxiane, non certo rispetto a una rappresentazione razionale.
Basta vedere le caratteristiche dei modelli di Sraffa che rappresentano le economie di riproduzione secondo le teorie marxiane.
Sono economie semplici, produzioni di grano e di ferro, che non necessitano di particolari ruoli imprenditoriali. In quelle economie quei modelli funzionano, e garantiscono anche una buona crescita.
Ma con lo sviluppo economico e tecnologico quei modelli non funzionano più, perché non rappresentano la sempre più importante funzione imprenditoriale.
Oltre un certo livello di sviluppo la rivoluzione proletaria non conviene più e quindi non si concretizza.
#713
Attualità / Re: Libano
25 Novembre 2024, 16:27:55 PM
Citazione di: sapa il 25 Novembre 2024, 16:16:51 PMGià, infatti. Ma la domanda che mi faccio io, per tornare ai tempi nostri, è: che c'azzecca Putin con il comunismo, sovietico o meno?
Putin non l'ha nominato nessuno, comunque anche lui é un buon figlio.... Del comunismo sovietico visto che ci é cresciuto dentro e ha lavorato nel Kgb. 
Comunque, sapa, noi stavamo ragionando per grandi sistemi, Eurasia contro Occidente, non so se hai presente. 
#714
Attualità / Re: Libano
25 Novembre 2024, 16:04:24 PM
Citazione di: niko il 25 Novembre 2024, 14:04:15 PMPiu' cercate di ricondurre il comunismo novecentesco a Stalin, piu' siete ridicoli...

Eurasia, dove sei?

Collettivismo orientale, dove sei?

Oh Tamerlano, emancipami da tutti
i posapiano

Oh conte Dracula, portami via
dai mangia rucola

Attila l'unno salvami, qui e ora... dall'autoinganno!

Dal libro di preghiere dell'Eurasia terra emersa, perche' il papa non ha divisioni, e quindi non durera' per sempre...


Interessanti esempi, Tamerlano, Dracula, Attila. Mettici anche Pietro il grande è con Stalin hai completato l' l'eurasia, il grande regno del terrore. Se tu mi parli di URSS di chi posso parlare se non di Stalin, quello che ha sconfitto i nazisti, gli altri segretari del PCUS erano tutti mezze cartucce, non mi ricordo neanche i loro nomi, tranne uno, il grande Michael Gorbaciov,
 ma per te lui certamente non é
 rappresentativo. 
#715
Attualità / Re: Libano
25 Novembre 2024, 11:13:59 AM
Citazione di: niko il 25 Novembre 2024, 10:00:35 AMEurasia e occidente sono diventate la stessa cosa, da quando l'urss/cccp ha incarnato tutto il meglio, e tutto il salvabile, della cultura occidentale.



In effetti Giuseppe Stalin era il non plus ultra della cultura. Mitica la sua frase: "quante divisioni ha il Papa?". E poi nessuno come loro sapeva fare seminari educativi nei Gulag che convincevano "i troppo furbi o i cretini di ogni età" di quale fosse la retta via.
#716
Citazione di: Visechi il 25 Novembre 2024, 08:46:24 AMA che serve questa inutile pedanteria? Perché insistere nel farmi notare una cosa lapalissiana?
Saresti altrettanto pedante se un sociologo sostenesse che "Internet ha imposto un modello di relazione...". Salteresti sulla sedia per redarguire il conferenziere contestandogli il fatto che internet non impone nulla, caso mai sono gli uomini...
Così via se si discutesse del Male, della Chiesa... insomma un confronto impossibile quando ci si limita a focalizzare cose inutili.
Internet è una struttura reale, il concetto di "capitalismo" invece rappresenta un'ipotesi di rappresentazione dei meccanismi della società. Oltretutto nel tuo esempio tu assegni una causa effetto ad internet, ma non un'azione volontaristica.
Proprietà privata e libero mercato sono strutture reali, l'agire di convenienza individuale tipico degli operatori economici è una struttura di comportamento umana. Tutte queste cose, reali se considerate nella loro specificità, diventano metafisica quando le si ipotizza come organizzate in un'unica struttura volontaristica e decisionale che poi voi chiamate "capitalismo".
Oltretutto si tratta di strutture che non sono specifiche dei periodi storici e delle civiltà alle quali viene assegnato l'attributo di "capitalista", per cui non esistono attributi specifici tramite i quali la si possa identificare.
Lasciami fare comunque una confessione, a me da un sottile piacere decostruire le costruzioni ideologiche marxiane con gli stessi strumenti filosofici del costruttore. 
Come si può definirsi materialisti e poi centrare il proprio discorso su una costruzione ideale e metafisica come un concetto di "capitalismo" al quale vengono addirittura attribuite potenzialità finalistiche,  volontaristiche e atteggiamenti morali?

 
#717
Citazione di: Visechi il 24 Novembre 2024, 13:51:42 PMIl pensiero espresso dal capitale è acefalo e retrogrado. Non porta ad un progresso sociale, se per progresso s'intende crescita armonica della qualità della vita. Porta ad una necrotizzazione dell'ambiente, e il percorso che traccia è contrappuntato da un pullulare di morbilità, che se ben osservata (la morbilità) rappresenta il marchio e la cifra del progressivo divenire della morte.
Bisogna imparare a leggerli questi segnali.

E infatti le regole le fanno gli uomini, e fanno anche le istituzioni, come quelle che presiedono al libero mercato. Queste istituzioni hanno prodotto crescita e qualità della vita iperdimostrate soprattutto se viste a confronto con quei paesi che si sono affidati alle ideologie collettiviste, i quali, come la Russia, anche dopo aver superato l'errore del comunismo, si ritrovano comunque a pagare un grandissimo tributo di morte e sofferenza come effetto residuale di quella cultura di odio e di violenza che é stata instillata dall'ideologia marxiana del conflitto sociale. 
#718
Attualità / Re: Libano
25 Novembre 2024, 03:31:35 AM
Citazione di: Jacopus il 24 Novembre 2024, 23:18:47 PMPersonalmente non demonizzo il capitalismo, credo che la libertà dei mercati abbia molto a che fare con la libertà di pensiero, ma se il capitalismo è soggiogato dalla sua hybris, non ci saranno case popolari ma solo campi nomadi e polarizzazioni e guerre. Al punto che, l'altra polarizzazione, quella autoritaria (Asiatica?), diverrà gradevole. Baratteremo libertà in cambio di sicurezza. Senza la ricerca di giustizia sociale, la libertà è un feticcio, un simulacro. Che me ne faccio della libertà di sciopero se non ho un lavoro? Oggi il capitalismo è effettivamente piuttosto necrofilo, a differenza di altre epoche e di altri capitalismi.
Certo che sei forte, jacopus, dici di non demonizzare il "capitalismo" però... 
La libertà diventa un feticcio, oltretutto alternativa alla sicurezza, come se i sistemi autoritari dessero sicurezza.
E anche la "giustizia sociale", concetto tutto da definire, lo poni in antinomia con il famigerato "capitalismo", come se appunto i sistemi "collettivistici", nei fatti autoritari, dell'Asia, ne avessero in abbondanza.
E naturalmente le guerre sono un prodotto esclusivo dell' hybris del "Capitalismo" mica dei sistemi autoritari. 
Almeno niko da che parte sta lo dichiara esplicitamente, tu no. 


#719
Attualità / Re: Libano
24 Novembre 2024, 22:51:24 PM
Citazione di: Jacopus il 24 Novembre 2024, 18:16:39 PMPremesso che distinzioni così ampie sono necessariamente vaghe e imprecise, esiste però un modello di pensiero diverso fra Asia ed Europa. L'Euro-America è portatrice di un modello individualistico di società. L'Asia di un modello collettivistico. Il Grande Inquisitore di Dostoevskij è la rappresentazione del modello Asiatico, Edipo è la rappresentazione del modello Euro-Americano. Si tratta di una distinzione didattica, ci saranno sicuramente individualisti in Asia così come collettivisti in Europa ma la storia, il suo lungo respiro, come ben sa chi ha letto Nietzsche, è una cornice solida dei nostri pensieri e delle nostre società. Con ciò non mi schiero completamente a favore dell'una o dell'altra, ma sono due ideal-tipi (direbbe Weber) che esprimono due modi diversi di agire nel mondo.
E' accettabile la definizione individualistic a per l'Europa, ma per l'Asia parlare di "collettivismo" può portare ad interpretazioni sbagliate. L'Asia é stata soprattutto una realtà di grandi imperi terrestri. Se parliamo di collettivismo questo é un collettivismo forzato, frutto del l'oppressione dell'individuo. E' chiaro poi che popolazioni abituate all'oppressione più facilmente si adattano anche ai regimi collettivisti di stampo comunista, ma questi sono solo varianti rispetto al modello fondamentale, che é fondato sull'oppressione.
Lo si vede chiaramente nel rapporto tra Russia e Ucraina, un rapporto da secoli conflittuale per lo spirito Ucraino che é uno spirito libertario, che rifiuta l'oppressione, e la propensione Russa ad usare l'oppressione.
Tale scontro continua sia con sia senza il comunismo, a di mostra ione che non é il comunismo il carattere essenziale del confronto storico tra Europa ed Asia. 
#720
Citazione di: Visechi il 24 Novembre 2024, 21:47:51 PMScrivevo che il capitale, se non governato (anche per questo esistono i governi), pur di conseguire il suo unico fine, cioè accrescere sé stesso per soddisfare i suoi possessori posseduti, non si perita di saccheggiare il territorio. Non avverte i morsi degli scrupoli. È amorale e autoreferenziale. 
Non c'é nulla da capire in questi discorsi assurdi e metafisici. Nella "tua" concezione il "capitale" sarebbe un'entità volontaristica che ha dei fini  e non ha morale. Ma il "capitale" non é un'entità personale, queste cose, aver dei fini, rispettare o no una morale le fanno gli uomini.