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Messaggi - Socrate78

#721
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
25 Maggio 2018, 17:24:30 PM
Il maschio subisce come uno zerbino? Io no di certo, non si può generalizzare, già dicendo che il maschio subisce come uno zerbino tu stesso contribuisci a sminuirlo, a diffonderne un'immagine di soggetto debole, imbelle, senza nerbo.
#722
Estremamente difficile stabilire che cosa Nietzsche intendesse con la parola compassione, dal momento che i testi dell'ultimo periodo, soprattutto "Volontà di potenza", furono falsificati dalla sorella Elisabeth, per farli apparire come testi inclini ad opinioni politiche di estrema destra, di critica alla democrazia, ai valori su cui fonda la civiltà occidentale, tra cui anche la compassione come modalità di relazione mutuata dal Cristianesimo.
Ma qualcosa si può dire, in effetti per Nietzsche la regola morale della compassione nascerebbe da un sentimento per nulla positivo, e cioè dal risentimento e dall'invidia dei soggetti più deboli (in senso molto generico) verso gli individui vincenti, forti, socialmente affermati. I deboli quindi elaborano una morale che consenta loro la sopravvivenza e l'affermazione di essi come gruppo, allo stesso modo come, per il filosofo, tutti i valori cristiani che esaltano i deboli, gli ultimi, gli emarginati, sono un grande inganno che nasconde solo l'egoismo di alcuni gruppi sociali. In quest'ottica di critica alla morale tradizionale va letta anche la critica specifica alla compassione.
#723
Attualità / Re:I bulli e la scuola
22 Maggio 2018, 07:31:04 AM
In realtà anche un sentimento considerato negativo può produrre cose buone, ad esempio il risentimento della vittima può portare a ribellarsi al bullo, allo stesso modo con cui, nella storia umana, il risentimento di interi popoli verso le ingiustizie dei potenti ha portato alle rivoluzioni, con l'affermazione dei diritti dell'uomo, sia pur tra mille eccessi e violenze.
#724
Tematiche Culturali e Sociali / Re:SQuola
21 Maggio 2018, 20:30:20 PM
Perché mai dovrebbero però essere vietati? In una società democratica tutte le tesi meritano di essere discusse, altrimenti si diventa "razzisti" contro i razzisti e contro gli omofobi. Questi divieti a mio modesto parere sono  di fatto di forme paradossali di ipocrisia e di dittatura all'interno della stessa democrazia. Del resto in Svezia esistono partiti filonazisti di estrema destra a cui è consentito di esprimere le loro idee. Detto per inciso, anch'io penso che l'invasione femminile nelle scuole sia deleteria per la crescita armonica dei ragazzi, perché impedisce il confronto con educatori maschi. Bluemax poi non ha detto che le donne siano mentalmente inferiori, ma che hanno un modo di pensare ed una sensibilità diverse e per questo hanno difficoltà a penetrare nella sua interezza un modo di concepire la realtà tipicamente maschile e quindi a trasmetterlo nella sua pienezza, può anche essere una totale idiozia, ma non vedo che male ci sia ad affermare questo. Non solo, io alle medie e al liceo (anni Novanta) ho avuto sia professori donne che uomini, ma ricordo che SOLO i professori uomini riuscivano davvero a coinvolgermi, con le donne mi ANNOIAVO, un motivo ci sarà pure no? Il motivo è che percepivo una passione molto più genuina negli insegnanti uomini.
#725
Invece Iano se ci pensi esistono delle cose che possiamo concepire che si avvicinano all'idea di male o di bene assoluto: ad esempio una guerra termonucleare che distruggesse totalmente la vita sulla Terra si avvicinerebbe moltissimo al Male assoluto, poiché il disastro sarebbe riferibile non solo all'uomo ma alla vita stessa; viceversa se si concepisce un mondo in cui vi sono esseri che vivono una vita puramente spirituale senza dolore alcuno, senza angosce piccole o grandi, ma solo in perfetta felicità (il Paradiso appunto), ecco che la mia mente concepisce il Bene assoluto o qualcosa che vi si avvicina molto. Se io dico "tutto è relativo" ad eccezione di questa frase mi sembra che si voglia astutamente eludere il problema della contraddizione.
#726
Riprendendo alcuni spunti già presenti in altri thread, vorrei proporre un dibattito sulla sostenibilità del relativismo, di quella teoria secondo cui non è possibile per l'uomo giungere, soprattutto in campo morale, a verità oggettive. Il relativismo infatti afferma "Tutto è relativo", ma in quest'affermazione è ravvisabile una contraddizione logica. Infatti nel momento in cui io dico "Tutto è relativo" faccio un'affermazione assoluta, è come se dicessi: "Esiste una sola verità assoluta, che tutto è relativo". Ma proprio perché tutto è relativo, ecco che lo sarebbe anche quest'affermazione (che fa parte del "tutto"), e quindi ciò vorrebbe dire che è ammissibile anche l'esistenza di verità obiettive e assolute. Il relativismo quindi ad un'analisi logica rigorosa sconfessa se stesso e si rivela inconsistente. Inoltre le affermazioni della matematica e della geometria sono universali e non certo soggettive e relative, sono valide per le persone di tutte le civiltà e di tutte le culture: ma allora se tali verità sono universali ed evidenti alla ragione perché non potrebbe esistere anche in campo etico una morale obiettiva, tale da avere la pretesa di universalità? In fondo se ci si riflette è possibile affermare che ogni persona desidera naturalmente il " BENE", anche se i desideri sono diversi essi hanno un minimo comune denominatore: il bene della persona, perché nessuno vuole consapevolmente la propria rovina. Di conseguenza esiste un bene assoluto a cui la volontà tende, che forse è estremamente difficile da definire, ma è presente come oggetto della volontà.
#727
Attualità / Re:I bulli e la scuola
20 Maggio 2018, 09:42:20 AM
Angelo, visto che nel thread sul bullismo non se ne sta più parlando ma all'inizio si parlava anche di bullismo contro i docenti, che cosa ne pensi invece del "bullismo dal basso" attuato da studenti nei confronti di insegnanti che vengono insultati, derisi, non considerati per nulla? Ad esempio in quel caso secondo te non bisogna punire i bulli e la colpa è dell'insegnante che non riesce ad educare il gruppo a lui affidato?
Credo anche che non sia facile far comprendere un valore astratto come la dignità dell'altro, il bullo potrebbe rispondere: "Quel mio compagno o quel professore non vale niente, non merita alcun rispetto" e come faresti a fargli cambiare idea se per te i valori sono relativi? Si ritorna al discorso di prima, ognuno potrebbe avere un'idea diversa della dignità, alcuni potrebbero fondarla sul coraggio, altri sull'intelligenza, altri ancora sull'onestà, ecc.
#728
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 21:36:14 PM
In realtà non è detto che se un modo di pensare è socialmente condiviso, in questo caso il relativismo, sia per questo vero, può benissimo essere falso. Un tempo si credeva che la Terra fosse piatta, invece non era esatto.
Kant diceva che in ogni uomo esiste l'imperativo categorica della coscienza, che va oltre tutte le culture, le religioni, oltre l'educazione, la sua era una fede laica nella moralità dell'uomo, può benissimo essere così, anzi mi piace credere che sia così. Puoi escludere, Cannata, che se ad una persona si cancellassero con un colpo di spugna tutte le sue credenze, la sua cultura, rimarrebbe comunque la capacità istintiva di cogliere se una cosa è bene o è male? Secondo me anche un neonato comprende istintivamente quando le persone attorno a lui gli fanno del bene, e quando invece è circondato da indifferenza, quindi è come se ci fosse già innata la capacità di riconoscere il bene dal male. E del resto se si dovesse risalire alla prima comunità umana che ha stabilito per la prima volta un'etica, ciò presuppone che essi avevano dentro di loro l'idea di "bene", che sicuramente era condizionata dal contesto in cui operavano, ma se non esisteva in loro il concetto stesso di bene nemmeno si ponevano il problema di stabilire delle regole. Esisterebbe quindi, per dirla con Kant, una forma a priori della morale che permette di stabilire dei principi di comportamento.
#729
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 19:54:45 PM
 Io continuo a sostenere invece che se non esistono valori oggettivi allora crolla tutto. Non ha alcun senso parlare di crescita, di arricchimento e tu stesso parlandone sempre ti contraddici ogni volta. Infatti il concetto stesso di "arricchimento e di crescita" presuppone che ci sia qualcosa di oggettivo a cui poter comparare la crescita e l'arricchimento stesso. Tu sostieni che esistono esperienze più arricchenti dell'essere temuto e rispettato, invece io posso sostenere che sono le cose più importanti, più importanti dell'essere ad esempio amato, e in base al tuo relativismo non potresti dirmi proprio nulla, poiché sarei io la misura di tutte le cose.
Potrei anzi persino dire che è meglio morire che vivere, e non potresti anche qui dirmi proprio niente!
#730
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 18:16:32 PM
Quindi non ha senso rieducare il bullo, lasciamolo fare, tanto non esiste niente di moralmente vero, il bullo può dire: "Essere prepotente mi fa essere temuto e rispettato da tutti, ottengo ciò che voglio immediatamente senza problemi, perché dovrei cambiare?", ecco, tu che cosa gli risponderesti?
#731
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 17:24:30 PM
Forse con il ragionamento non è possibile individuare nulla di assoluto, ma l'uomo è fatto anche di sensazioni e di emozioni, di quello che è definibile come "cuore" . Ora, è ben evidente che se si viene amati e accolti,immediatamente la sensazione che si prova è positiva e si è spinti ad agire allo stesso modo; viceversa, se si è offesi, bullizzati, maltrattati e rifiutati si soffre e si avverte subito che quello che ci accade è male. Quindi, anche se la mente razionale ha difficoltà a stabilire un bene obiettivo, la parte emotiva dell'individuo rivela subito che il male fa male, e questa è una verità simile a quella del fuoco che brucia. Quindi si può dire che se si cerca il bene con la ragione si parte con il piede sbagliato, mentre è la sensazione a portarci sulla strada giusta.
Ritornando al tema del bullismo, Cannata, visto che per te non esistono valori assoluti, quale potrebbe essere la giustificazione (che cioè fa diventare giusto...) ad un bullismo di gruppo in cui una persona solo perché diversa dagli altri è fatta oggetto di violenza, derisione e simili? Io non riesco a vederne proprio nessuna, poiché un gruppo che trae forza e coesione dal male è perverso, avrebbe mille altri modi per diventare affiatato.
#732
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 13:43:50 PM
Sì, ma è superiore nel Terzo Mondo anche e soprattutto per il fatto che esistono dittatori che affamano la popolazione, aizzano le etnie le une contro le altre e basano integralmente la loro vita sull'egoismo assoluto ed idolatrano se stessi. Non c'entra soltanto la religione o i principi assoluti, c'entra anche questo. Rimane il fatto che secondo me esistono delle verità morali obiettive, che si sperimentano sulla propria pelle e che nulla hanno a che vedere con religioni e culture. Ad esempio chiunque sosterrebbe che una madre che abbandona i propri figli e non li nutre è una madre degenere, come chiunque sosterrebbe che un dittatore corrotto che tiene tutta la ricchezza per sé ed affama il popolo è qualcosa di mostruoso. O no? E poi il fatto che questo è un intervallo lungo in cui non si è scatenata nessuna guerra non significa NULLA, perché il conflitto e la violenza si manifestano anche in forme più subdole, evidentemente il sistema economico e politico in Occidente ha raggiunto una stabilità tale che non ha bisogno di guerre dichiarate per esercitare le sue ingiustizie, per ingannare i popoli e per ridurre i singoli Stati a fantocci di poteri forti. L'assenza di guerre equivale in questo caso alla famosa "Pax romana", quando vi è un sistema forte che riduce le altre nazioni in un ruolo subalterno non c'è bisogno di fare guerre.
#733
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 12:40:55 PM
Invece io dico che l'assenza di un principio assoluto che regola le scelte dei singoli è pericolosa proprio perché in questo modo le masse sono ancora più manipolabili: se non hanno principi morali stabili, un leader carismatico ma dalle idee discutibili può ad esempio convincerle che un'etnia va vessata e discriminata, che è giusto in nome di un'ideologia creare gulag, lager e similari oppure che una guerra è giusta perché renderebbe la nazione potente, ricca, rispettata e temuta dalle altre nazioni. Come vedi, se non c'è prima un principio morale secondo cui il razzismo, la guerra di conquista e la vessazione sono MALE, è possibile tutto.
#734
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 12:25:22 PM
Allora a questo punto per coerenza con la tua visione sarebbe opportuno eliminare tutte le leggi e le regole, infatti se non c'è un assoluto su cui si fondano esse sono solo oppressione che limita la libertà del singolo, ma il risultato qual è? Si arriva all'Homo homini lupus di Hobbes, guerra di tutti contro tutti.
#735
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 11:18:47 AM
Beh, ma nel caso del bene e del male quest'"assoluto" lo si può sperimentare nella convivenza umana, o no? Ad esempio se tu vivi in una comunità in cui nessuno ti aiuta e se lo fa lo fa solo in cambio di favori gravosi, come ti sentiresti? Saresti in pieno diritto nel giudicare che vivi in una marea di persone incapaci di amare (in senso generico), egoiste e ciniche, e quindi l'assoluto morale si manifesterebbe in modo chiaro nel giudizio secondo cui tu vivi in un mondo cattivo. Non c'entra niente la religione in questo caso, ma è un'evidenza di esperienza, davanti a cui tutte le culture, le religioni crollano, è una valutazione obiettiva basata sulla ragione. Lo stesso filosofo Socrate riteneva che una definizione di bene assoluto esistesse, infatti si opponeva alla sofistica che invece si basava sul relativismo in base al quale era solo l'individuo la misura di tutte le cose.