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Messaggi - green demetr

#721

Eutidemo penso che sia per induzione, perchè la maggior parte della gente, e non solo in Russia, è portata a vivere una vita semplice e normale.
Voler far rientrare tutta la gente nella mafia russa, mi pare bizzarro (deve essere sempre la tua deformazione professionale  ;) )
In linea generale condivido quello detto da Anthony e cioè che noi dobbiamo imparare a valorizzare i nostri principi costituzionali.
Per quanto riguarda l'essere filo-putiniani e le liste di proscrizione fatte dal corriere della sera, mi dicono solo una cosa: che noi quei principi costituzionali non sappiamo nemmeno cosa vogliano dire.
La nostra è ancora una democrazia elettorale? Non vi è dubbio.(al contrario loro? probabile).
La nostra è ancora una repubblica? E' qui che mi piacerebbe il giornalismo, la giurisprudenza, si facesse avveduta, e non proclamasse a ogni piè sospinto una auto-determinazione di ciò che è giusto o meno.Come se ciò che era giusto ieri, lo fosse ancora oggi, questo immobilismo è deleterio.(non vi sarebbe progresso infatti).
Perchè vi sia la domanda bene o male, però ci deve essere anche la critica.
Oramai viviamo in un tempo di profondo malessere.
Il continuare ad additare forme di consenso, e non di critica, mi pare porti allo stesso processo di induzione che tu riporti Eutidemo.
Infatti sono le nostre a essere democrature, e non le loro, che sono chiaramente dittature. Intendo dire proprio come fine della propaganda continua.
E' questo che dovrebbe spaventare a morte.(ma io ci ho giò messo una pietra tombale sopra  :D )
E d'altronde:
Quello che manca sia là che qua, è la riflessione sulla corruzione.
A sentire Zizek in Russia non c'è nemmeno la riflessione.
Direi che questo è il delta e ciò che ci separa da loro: che noi abbiamo sempre riflettuto.
Anche oggi, anche qui.
Saluti.

Potrei sottotitolarlo così: la sceneggiata sulla sceneggiata della dittatura russa detta anche elezione.
Eh già, THE MOVIE! :D

#722
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:55:31 PM
Citazione di: niko il 11 Marzo 2024, 22:33:14 PMOh ipocriti, finanche gli eccessi di violenza dei popoli colonizzati nella loro leggittima lotta di liberazione contro i colonizzatori, moralmente ricadono sui colonizzatori stessi, non sui popoli oppressi e colonizzati.

Per me e' come ad Algeri durante la lotta di liberazione: che cavolo ci stanno a fare, i francesi, ad Algeri? E' casa loro, Algeri, o no? Avete un buona risposta a questa domanda? Il fardello dell'uomo bianco? Il fardello dell'uomo sionista? Perche' Algeri e' come la palestina, sempre di colonialismo, parliamo.

Se a un certo punto la misura e' colma e scoppiano bombe in locali e ristoranti ad Algeri pieni di francesi, con modalita' terroristiche, con il preciso intento di ammazzarne il piu' possibile, spiace per le vittime, ma la responsabilita' morale e' sempre e solo dei francesi stessi: se stavano a Parigi, a cenare al ristorante, invece che ad Algeri, sarebbero ancora vivi. Il messaggio, di quelle bombe e' chiaro: via il colonizzatore straniero, Algeri e' degli algerini. La decolonizzazione non e' un pranzo di gala.

Sono i signori israeliani, che avrebbero dovuto starsene a casa loro. Quella che loro chiamano Israele, altro non e' che casa d'altri, casa dei palestinesi!!!

Sono loro gli ospiti, sono loro gli stranieri... e gli ospiti a casa mia sono sono graditi solo ed esclusivamente  finche' non provano a sostituirsi al padrone di casa.

La verita' esiste.

La verita' stabilisce chi sia l'oppressore nazionalista e colonialista occidentale e' chi sia il popolo oppresso a cui e' negato il diritto fondamentale ad autoderminarsi in casa propria.

E uno dice, poverini gli ebrei, il trauma dell'olocausto...
e poi ooops, vai a vedere bene, e spuntano fior fiori di documenti e dichiarazioni sioniste che spiegano come il proggetto sionista possa realizzarsi solo scacciando i nativi palestinesi, e sostituendosi etnicamente ed essi, dovumenti e dichiarazioni in merito precedenti all'olocausto.

Il sionismo e' il frutto avvelenato dei nazionalismi di inizio novecento e, semmai, del trauma antropologico e psicologico di massa della prima guerra mondiale. Il piu' avvelenato di tutti. Il sionismo e' dunque un movimento politico che ha a che fare con gli antecedenti, della seconda guerra mondiale e dell'olocausto, molto di piu' che con le sue conseguenze. Il sionista archetipico e' il reduce spiantato, deluso e turbolento della prima, guerra mondiale, non l'ebreo vittima di diaspora della seconda. E di realizzare i propri proggetti di colonizzazione della palestina con la violenza e con la pretesa della superiorita' occidentale, ce lo aveva in mente gia' da ben prima, di subire l'olocausto per mano nazista.

Il "chiagni e fotti" israeliano attuale e' patetico.



Patetico ma armato fino ai denti, forse si sono rotti le balle di farsi traumatizzare dall'occidente e da quelli BRAVI come te.
#723
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:52:54 PM
Citazione di: niko il 11 Marzo 2024, 22:33:14 PMOh ipocriti, finanche gli eccessi di violenza dei popoli colonizzati nella loro leggittima lotta di liberazione contro i colonizzatori, moralmente ricadono sui colonizzatori stessi, non sui popoli oppressi e colonizzati.

Per me e' come ad Algeri durante la lotta di liberazione: che cavolo ci stanno a fare, i francesi, ad Algeri? E' casa loro, Algeri, o no? Avete un buona risposta a questa domanda? Il fardello dell'uomo bianco? Il fardello dell'uomo sionista? Perche' Algeri e' come la palestina, sempre di colonialismo, parliamo.

Se a un certo punto la misura e' colma e scoppiano bombe in locali e ristoranti ad Algeri pieni di francesi, con modalita' terroristiche, con il preciso intento di ammazzarne il piu' possibile, spiace per le vittime, ma la responsabilita' morale e' sempre e solo dei francesi stessi: se stavano a Parigi, a cenare al ristorante, invece che ad Algeri, sarebbero ancora vivi. Il messaggio, di quelle bombe e' chiaro: via il colonizzatore straniero, Algeri e' degli algerini. La decolonizzazione non e' un pranzo di gala.

Sono i signori israeliani, che avrebbero dovuto starsene a casa loro. Quella che loro chiamano Israele, altro non e' che casa d'altri, casa dei palestinesi!!!

Sono loro gli ospiti, sono loro gli stranieri... e gli ospiti a casa mia sono sono graditi solo ed esclusivamente  finche' non provano a sostituirsi al padrone di casa.

La verita' esiste.

La verita' stabilisce chi sia l'oppressore nazionalista e colonialista occidentale e' chi sia il popolo oppresso a cui e' negato il diritto fondamentale ad autoderminarsi in casa propria.

E uno dice, poverini gli ebrei, il trauma dell'olocausto...
e poi ooops, vai a vedere bene, e spuntano fior fiori di documenti e dichiarazioni sioniste che spiegano come il proggetto sionista possa realizzarsi solo scacciando i nativi palestinesi, e sostituendosi etnicamente ed essi, dovumenti e dichiarazioni in merito precedenti all'olocausto.

Il sionismo e' il frutto avvelenato dei nazionalismi di inizio novecento e, semmai, del trauma antropologico e psicologico di massa della prima guerra mondiale. Il piu' avvelenato di tutti. Il sionismo e' dunque un movimento politico che ha a che fare con gli antecedenti, della seconda guerra mondiale e dell'olocausto, molto di piu' che con le sue conseguenze. Il sionista archetipico e' il reduce spiantato, deluso e turbolento della prima, guerra mondiale, non l'ebreo vittima di diaspora della seconda. E di realizzare i propri proggetti di colonizzazione della palestina con la violenza e con la pretesa della superiorita' occidentale, ce lo aveva in mente gia' da ben prima, di subire l'olocausto per mano nazista.

Il "chiagni e fotti" israeliano attuale e' patetico.



Ma liberati da che oh capra! è dal 2002 che il territorio è libero.
Perchè invece non vai a studiarti oh capra cosa pensano i fratelli mussulmani degli ebrei, e non vorrei spaventarti, anche degli occidentali.
Ma lo vogliamo capire che ci stanno facendo guerra come gli ebri stanno tentando di far capire a quel testone di biden o no?
I cavolo di DEM sono così occupati a far finta di far la guerra con la russia, che non si accorgono di stare perdendo quella finanziaria-ideologica.
La Cina che sta usando l'arabia come specchio per le allodole, e la russia che si sta immolando in termini di vita umane a fare da specchio per allodole UMANO.
Devo dire che i cinesi sono dei geni strategici.
Per arrivare a fare tutto questo devono veramente aver vissuto la colonizzazione molto male.
Avete mai letto Ghosh?
Vedi antony nel progetto eurasia, l'europa non c'è proprio.
Forse ti conviene passare e di corsa al modello eurabiasia.  :D
L'unica cosa che godo, è che l'inglese sè messo nel forno da solo.
Ah che goduria.
Mi dispiace per l'americano, ha ragione il DERSH nel momento in cui ha deciso che le attività no profit hanno il diritto di veto e di voto nelle cose statuali.
LA REPUBBLICA é CROLLATA.

ADDIO OH AMERICA. TI ricordi di JEFFERSON che con tanta cura di affretti a togliere dalle tue palazzine dell'inciucio?

E DEI SOMMI PRIMI PRESIDENTI che hanno coronato il sogno europeo?

RIP AMERICA. RIP EUROPA.

YELLOW-GREEN TIME IS ON START


Il presidente della Cop28 Sultan al-Jaber parla durante una sessione del vertice sul clima delle Nazioni Unite COP28, sabato 2 dicembre 2023, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
(fonte https://www.rainews.it/)
#724
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:33:21 PM
Citazione di: Ipazia il 11 Marzo 2024, 21:07:32 PMSe erano tanto indipendenti potevano mettere le batterie ai confini con un paese ostile come Israele esattamente come fa la Nato ai confini con la Russia. Potevano disporre di una marina per difendersi dalle navi israeliane che ostacolano i loro commerci. E pure di aviazione. Se per esercitare un minimo di sovranità devono scavare gallerie significa che vivono in un lager israeliano.

Delirio. Quale nave ha ostacolato i loro commerci. E in generale: quale commerci? (vabbè qui sono supponente io, spero per loro).
#725
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Marzo 2024, 14:28:55 PM
Citazione di: Ipazia il 11 Marzo 2024, 17:19:44 PMTi torna male. La Palestina è sempre stata un protettorato israeliano coi dirigenti sotto assedio armato. Un lager a cielo aperto in cui tutto ciò che entrava e usciva era sotto controllo israeliano. Non le hanno mica scavate per hobby le gallerie. Già dimenticati i mesi o anni di assedio ad Arafat.

Ma che ve lo dico a fare ? Andate avanti voi che mi viene da piangere.
Cioè i tunnel li hanno scavati gli israeliani?
Andiamo Ipazia parli tanto di ragione, ma poi nei fatti stai sragionando.
Anch'io rimango di sasso a vedere di quanto pressapochismo il dibattito contemporaneo italiano comunista (e non solo) si stia macchiando.
Ma noi in quanto filosofi dobbiamo rimanere ai fatti anzitutto.
E' una immensa balla che i sionisti dentengono il potere che i loro nemici gli attribuiscono.
Come argutamente gli ebri rispondono se fosse così avrebbero ben più di uno stato miserello miserello.
E' l'atavica colpa di complottismo che anche i nostri amati russi gli attribuiscono.
Ma dove sono le evidenze?
Invece di dormire come fa la sinistra, che anzi appoggia, io mi concentrerei sul progetto di Eurabia.
Tanto per dare alcune note a margine in merito:

il Papa fà gli auguri ai "CARI amici fratelli mussulmani".... ???
In una regione d'Italia il calendario scolastico verrà ripensato sulle pause del RAMADAN.... ???
Notizia di ieri il quotidiano IL TEMPO ha fatto un reportage sui fondi ARABI che vogliono prendere il DEBITO delle famiglie ITALIANE ( ???  ??? ??? ??? ) riguardante il passaggio delle case a categorie energetiche  :D ??? ??? ???  .

Forse per un antony liberale questo è normale, a me pare un attacco su vasta scala portato all'occidente con la benedizione di sorella von der leyden.
Persino Capezzone mi è caduto.
Rimane solo il direttore del Tempo...quelli della Verità non li sto ancora checkando.
A presto.
E complimenti vivissimi a Tommaso Cerno.

LO SPETTACOLO é stato un successo...THE MOVIE!! :D :D :D

EUROPA (nel senso di la cara vecchia europa borghese e intellettuale, mitteleuropea, quella che ho amato e amo alla follia) RIP.

REST IN PEACE caro vecchio occidente, quanto ti sei dimenticato di te stesso?
Quanto male ti sei fatto?
Ricordi i tuoi vecchi concetti repubblicani.
Ti ricordi del tuo concetto di giustizia bilanciata?
Che ne è stato di te?
Dove sono i tuoi borghesi illuminati, i tuoi pensatori, i tuoi scrittori e musicisti?

REST IN PEACE CARA VECCHIA EUROPA.
#726
Tematiche Filosofiche / Re: Imparare a vivere
20 Marzo 2024, 14:06:17 PM
Citazione di: Pio il 19 Marzo 2024, 23:48:22 PMCome si impara a vivere?  Non lo so. Arrivi ad una certa età pensando di aver imparato qualcosa e invece ti accorgi che quello che hai imparato è ormai superato, fa parte di quel mondo che, mentre ti dannavi a conoscerlo, già era cambiato. Come puoi imparare a vivere se tutto attorno a te cambia in continuazione? Ti dicono che bisogna adattarsi al mondo che cambia, che imparare a vivere consiste proprio nell'imparare ad adattarsi. Immaginate di tornare piccoli e sui banchi di scuola e di dover adattarsi a cambiare continuamente insegnanti. Difficile imparare in questo modo, vero? Così mi pare la vita. Crea anche parecchio stress questo nostro modo di vivere. Ti dicono che bisogna adattarsi anche allo stress, che è pure utile, ti rende più produttivo, più vincente, più... più...mai meno, sempre più.
Insomma non si impara mai a vivere. Non te ne lasciano il tempo!
Ecco per esempio riallacciandomi al mio post precedente, un buon esempio di come il sistema concettuale di Hegel possa aiutare.
Pio chiude la frase giustamente additando la sottrazione del tempo.
Ma questo tempo, è un tempo sociale, infatti come fattoci notare da Hegel è una attribuzione degli altri.
L'identità contemporanea nasce da questo vis a vis con le forze concrete sociali dirà poi il marxismo storicista (mi pare, credo, debbo ancora studiare).
Marxismo che parte proprio da Hegel (anche qui debbo ancora studiare e mi fido, anche se ad oggi ogni cosa di cui mi sono fidato poi è andasta male).
Ma queste forze concrete sono il nostro modo di occupare gli spazi, niente di più.
Basti pensare al complesso tema della città, da reminiscenze liceali la città come punto comune delle diverse monadi.
Apertura condivisa sul mondo.
Apertura non del soggetto-io ma del soggetto autocosciente ossia dell'attibuzione ontologica del sè rispetto alle cose, agli oggetti.
La polis che nasce invece nell'antichità era fondata su ben altri valori.
Anzitutto appunto su valori, e non su misure.
La giustizia era una questione che riguardava gli Dei, oggi, come scaltramente ci svia ferraris dal quel mondo antico, sui documenti, sulla burocrazia.
Il valore non è più riguardo la virtù bensì la moneta.
C'è stato un progressivo oscuramento di ogni cosa il mondo antico aveva pensato.
Quale è il rapporto tra Dei e moneta?
Nessuno appunto.
Il capovolgimento è totale.
Ora ascoltiamo i filosofi contemporanei, parlano in maniera sconnessa, indicano l'antichità ma parlano solo di soldi.
La domanda vera di Seneca oggi nemmeno la intendiamo più.
Sarebbe gran cosa tornare a studiare sui testi, sulle idee, sui concetti.
Almeno per tenerci lontani dai filosofi contemporanei e dal loro continuo tradimento.
#727
Tematiche Filosofiche / Re: Imparare a vivere
20 Marzo 2024, 13:33:38 PM
Citazione di: doxa il 19 Marzo 2024, 08:10:31 AMcliccare sul link

https://www.instagram.com/reel/C3zve...kxNWN4Yg%3D%3D


da una parte il concetto è tempo in quanto è nell'elemento dell'esser là, e il tempo è il concetto in quanto essere determinato, ma d'altra parte il concetto toglie il tempo, ovvero realizzandosi elimina il tempo. Allora cosa è il tempo per Hegel?

Il tempo non ha essere perché il futuro non è ancora, il passato non è più e il presente non permane. Ma c'è un essere del tempo e qual è? Proprio questa dimensione di profonda negatività del tempo è quella che ha più profondamente ispirato la meditazione filosofica sul tempo. Perché da un lato avvertiamo questo scorrere, dall'altro però noi parliamo del tempo come qualcosa che appartiene all'essere (diciamo "le cose a venire verranno", "le cose passate sono state", "quelle presenti passano"), cioè il passare non è un nulla. Alla base di questa interrogazione c'è una percezione più profonda della temporalità che è articolata in due momenti essenziali.

Voi avete capito qualcosa di ciò che vuol significare il sor Hegel ?

Io no ! Ma è notorio che ho dei pregiudizi verso i filosofi: astrusi, confusionari, si perdono nei meandri e non capiscono nemmeno loro ciò che vogliono dire.

Per consolarmi e consolarvi  famose du risate co Gigi Proietti

cliccare sul link

https://www.instagram.com/reel/C22mn...NyeWFweTFsdWJy
Su instagram non ci vado.
Comunque se vai sul mio thread su Hegel, l'abbiamo già trattato.
Il tempo non esiste in sè, ma è invece attribuito agli altri.
Ossia il fatto che vi siano altri soggetti a dirmi che effettivamente dietro di me, esiste ancora quell'albero che io voltandomi non vedo più.
Questo vuol dire che per Hegel il tempo è una attribuzione sociale.
Per quanto riguarda invece il tempo interiore, il soggetto ammette che essendo che il tempo si consuma nell'attimo del qui e ora, quel qualcosa che resta di sè soggetto, altro non è che il vero sè. Ossia l'io penso.
L'io penso è cioè fuori dal tempo.
L'autocoscienza è invece dentro il tempo, ma è sempre l'io penso che ne decide la validità, ovvero la sussistenza.
Certo non sono concetti semplici, Hegel è tosto, però una volta capito il sistema di riferimento che egli ha costruito, ossia come sistema di concetti, tutto poi diventa molto semplice e banale.
#728
Tematiche Filosofiche / Re: Imparare a vivere
20 Marzo 2024, 13:22:42 PM
Citazione di: doxa il 18 Marzo 2024, 14:31:03 PM

Il prof. Maurizio Ferraris, docente di filosofia teoretica nell'università di Torino, ha recentemente pubblicato da Laterza un suo libro titolato: "Imparare a vivere. Vivere, sopravvivere, previvere, convivere": sono le tappe attraverso cui questo libro  fa riflettere sul significato della vita e a come  si possa imparare a vivere. Ciò è possibile ? Stando a quanto scrisse due mesi prima di lasciare il mondo l'amico fraterno di Ferraris, il filosofo Jacques Derrida, imparare a vivere non è possibile, perché significherebbe accettare definitivamente il fatto di dover morire.

Se si accetta l'idea heideggeriana che la morte conferisce alle nostre azioni un orizzonte di significato, è anche vero che il pensiero della morte, quando riesce a farsi spazio nella mente non ne esce più e ci immalinconisce.

In questo libro l'autore  spazia su vari temi ma inizia descrivendo una caduta accidentale che lo costringe ad una sosta nella propria quotidianità. Egli dice che nel  momento in cui ci si ferma, la galassia di sentimenti e risentimenti che emergono è fatta dalla memoria delle cose vissute nel passato, nel proprio intimo, attraverso gli altri, intrecciata alle cose apprese anche attraverso  i libri, la letteratura, da Montaigne a Heidegger, da Nietzsche a Derrida, da Proust a Yourcenar, da Fitzgerald a Hemingway.

Il banale incidente sembra suggerire che tutto quello che avevamo ritenuto stabile, potrebbe finire.  Che forse non abbiamo ancora imparato a vivere. È proprio in quel momento che vale la pena di provarci ancora una volta, sperando che il vento si levi, disincagliandoci dalla secca in cui siamo finiti.

"Il nostro tempo ha una scadenza ultima e la realtà ci oltrepasserà, esisterà ancora e indipendentemente da noi, quando noi saremo trapassati. L'errore fatale che possiamo commettere è quello di ignorare la questione: come il pesce dell'aneddoto raccontato da David Foster Wallace (che, per dovere di cronaca, si è suicidato) e che campeggia quale simbolo sulla copertina del libro. Due giovani pesci, nuotando, ne incontrano uno più anziano che chiede loro «Com'è l'acqua, oggi?»; ma uno dei due giovani risponde: 'Cos'è l'acqua?'. Come l'acqua per i pesci che non sanno di nuotarvi, così può essere per noi una vita vissuta nella totale inconsapevolezza; il che costituisce un grande peccato, se non religioso di certo filosofico".

Ferraris ha fede in quella che egli definisce  la "cultura tecno-umanistica".  Secondo lui, noi esseri umani siamo composti da due nature indissolubili: la natura organica, che cessa con la morte, e la natura tecnica, capace di sopravviverci, nella misura in cui l'essenza di homo sapiens coincide con la sua abilità tecnica; e ciò sin dai tempi remoti in cui imparò a fabbricare manufatti e a raccogliersi in gruppo attorno a un fuoco per narrare storie. Infatti, l'artefatto tecnico più straordinario di cui dispone la nostra specie è la scrittura, la trascrizione di storie in documenti capaci di trasmettere il sapere alla collettività al di là della cessazione della vita del singolo. Gli apparati di registrazione, pitture rupestri, papiri, taccuini, volumi, pdf o podcast, film o anche solo post sui social,  rappresentano una forma di sopravvivenza, se non del corpo, quantomeno del corpus di informazioni (più o meno utili) da tramandare ai posteri.

C'è, anche, l'esercizio del previvere, cui ci si dedica da giovani immaginando cosa sarà il futuro adulto fintanto che il futuro non si fa davvero presente, sovrastandoci con la sua ingombrante realtà. Possiamo previvere grazie alle opere letterarie o cinematografiche, attraverso la finzione, utile frutto di quella cultura tecno-umanistica di cui Ferraris tesse l'elogio: le opere di finzione ci fanno provare con l'immaginazione esperienze che avranno un'inevitabile ricaduta nel modo in cui vivremo la nostra vita.

Nella scrittura, nella lettura, nella comunicazione e condivisione di documenti c'è l'insegnamento che ci proviene dal convivere. Siamo animali socievoli, inestricabilmente legati agli altri, a chi ci sta a fianco e a coloro di cui leggiamo a distanza di secoli. Sono gli altri a darci un significato, sin dalla nascita, sin da quando imparammo a sorridere imitando il sorriso di nostra madre e a recitare filastrocche. Oggi, nell'era dell'individualismo e del narcisismo, è importante ribadire che la convivenza e l'empatia costituiscono l'essenza stessa della nostra umanità e il vero antidoto a ogni forma di nichilismo.

L'industria culturale nasconde in seno le persone più abiette.
Ferraris è solo uno dei tanti altri.
Come fare per scovarli?
E' semplice sono persone che dicono al 90% la verità, e il 10% bugie atroci.
Cosa ha fatto durante tutta la sua vita il Ferraris se non dire che l'uomo è solo il prodotto della sua tecnica?
Come a dire che l'homo economicus è immortale.
Strano le premesse dicevano l'esatto opposto.
(o forse no) Eh già! l'industria culturale fa questo e ben peggio.
Ferraris non ha ancora imparato nè a vivere la vita nè a scrivere un libro.
Ma per la carità: QUELLI BRAVI.
#729
Citazione di: Eutidemo il 14 Marzo 2024, 07:18:00 AM
Solo chi ha il cuore in pace, può avere una mente che ragiona bene; ma solo chi ha una mente che ragiona bene può avere il cuore in pace!

Ma certo la vecchia lezione Platonica! (anche stoica credo).
La ragione DEVE essere superiore al cuore (che trema di paura).
Ma la nostra è un epoca profondamente radicata nelle emozioni dal basso, e dalla paura.
La ragione è tramontata da lungo tempo e la paura regna.
Come alla fine di ogni civiltà, la storia si ripete eguale, senza dare mai occasione all'uomo di imparare.
#730
Citazione di: bluemax il 11 Marzo 2024, 20:30:58 PMPerdonami... ma la riflessione che il buddismo pone sulla sofferenza (o meglio insoddisfazione ) secondo me ha pochissimi eguali. Il buddismo nasce proprio per studiarne l'origine, le motivazioni della sofferenza, capirne le cause, porre dei rimedi ad essa proprio per estinguerla. Ci sono interi volumi che anazlizzano in ogni sua parte la sofferenza e le sue origini, la suddividono in categorie, vengono analizzati antidoti contro tale sofferenza. Il principe gautama ha voluto studiare la sofferenza, la sua origine e la sua estinzione proprio per esserne venuto in contatto.

Saluti :)
Si ma lo fa da un punto di vista anestetico, come una qualsiasi droga può fare.
Io parlo naturalmente del dolore dell'impossibilità della fratellanza (se non tramite un terzo, detto appunto Dio).
Ma il punto non è tanto il detto presunto Dio (che non esiste) quanto il fatto della sapienza che si fa carne, che si fa storia del dolore, diventa socialismo.
Il Buddismo è la religione perfetta per questi tempi, non a caso in occidente dilaga.
E' meglio di una droga, questo si (vedi Philadelphia città zombie di drogati).
Comunque la droga è arrivata anche in occidente in quantità industriali.
Vedi il golpe in Equador.

Quello che voglio dire è che la differenza tra occidente e oriente è proprio la riflessione sulla storia.
Non avremmo sennò l'idea di progresso.
#731
Citazione di: Pio il 11 Marzo 2024, 14:13:12 PMPer gli autori biblici la sofferenza è penetrata nel mondo a causa di una "caduta" degli esseri umani, ma soprattutto di un omicidio tra fratelli, trascinando con sé la creazione, voluta dal creatore legata all'uomo. È naturalmente una spiegazione pre scientifica, forse messa per iscritto dopo lunga tradizione orale.
Per il buddhismo la sofferenza è causata dall'ignoranza, cioè dal considerare come durevole ciò che è invece mutevole. Si tratta di sofferenza interiore perché per quella corporea non c'è rimedio, e per questo bisogna bloccare le continue rinascite.
Per la scienza la sofferenza è uno stato di natura, necessario ma privo di significato per la ricerca di un senso all'esistente. :-X
La scienza non pensa, figuriamoci prendere in considerazione il dolore umano.
#732
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Marzo 2024, 10:58:33 AMQui: https://www.gotquestions.org/Italiano/Bibbia-dolore.html c'è qualcosa sul dolore nella Bibbia che, tuttavia non mi pare rispondere alla domanda: Perché esiste il dolore? In pratica la si prende molto, ma molto larga... come quando i nostri politici tergiversano sugli argomenti, ci girano intorno, si arrampicano sugli specchi,  invece di risponde ad hoc!
Il dolore è il prezzo della sapienza (Eschilo).
Mi pare molto preciso non trovi?
#733
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 11 Marzo 2024, 06:32:39 AMContinui a insistere sul dolore, come argomento della Bibbia, senza citarmi nemmeno un passo che ne parli? Se veramente il dolore fosse un argomento importante, trattato nella Bibbia, dovresti almeno citarmi un passo. Affermi che io sia distratto e poi che non hai voglia di citarmi alcunché? Mi ricordi tanto la volpe che, non arrivando a prendere l'uva, affermava che il frutto (l'uva, appunto) fosse acerbo! Aspetto che tu (che, a quanto scrivi non sei distratto quanto me), mi indichi almeno un passo della Bibbia col dolore come argomento!

? lol l'uccisione di caino e abele non è dolore? il sacrificio di isacco non è dolore? il diluvio non è dolore? la caduta nel peccasto non è dolore? il rinnegamento dei figli e dei padri non è dolore?
Passo e chiudo.
  
#734
Attualità / Re: Il nuovo kippur
11 Marzo 2024, 03:49:31 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Marzo 2024, 07:16:44 AMTal quale i flussi di capitali USA, Nato, sionisti, ai loro agenti e basi del mondo, quantitativamente sicuramente maggiori. E infinitamente più armati.
Ma non a fini terroristi. Ti ricordo per la n volta che la palestina era libera dal 2002.
Hanno messo a posto il loro stato, costruendo come fa un paese democratico sovrastrutture e industri? No lo hanno buttato nella costruzione di un sistema fuori di testa di tunnel.
E l'occidente che li finanzia non lo sapeva? :D
La smettiamo con il doppio standard? (double thinking, 1984, Orwell, DO YOU REMEMBER?)
Ma quand'è che ti convinco? :D
Eppure dovrebbe esserti chiaro no?
Chi aiuta l'europa farmaco-nazista? I nazisti ucraini e i nazisti palestinesi.
A me torna tutto. 8)
#735
Citazione di: taurus il 10 Marzo 2024, 14:17:20 PMAssolutamente No _ non sei distratto !

E' accertato che il testo sacro del monoteismo NON tratta questa specifità, questa peculiarita' del dolore/sofferenza !

Al di la' quello che posta lo stravagante candidato "eletto".. ormai prossimo appartenente al popolo primogenito dal santo-abba' (dopo il doveroso rito dello S-prepuzio).

Gli avevo citato il romanzesco capitolo del "virtuale" Giobbe _ seppur in detto testo piu' che altro riporta gli eventi funesti provocatigli dal cornuto diavoletto, dietro permesso dl santo-abbà !

Tuttavia, come ben si sa.. questo edificante romanzo Giobbe _ termina come le soavi storielle della nostra infanzia:
- e tutti vissero felici e contenti !

E comunque sul:
- dolore/sofferenza,
- sua Causa e/o
- possibili rimedi per superarla _ NON troverai alcunchè !

Tuttavia il candidato "eletto" persiste nelle sue fantasie... monoteiste, non disdegnando di considerarci:
- degli emeriti.. pezzenti a vita !

Che ne dici...  dobbiamo ringraziarlo ?? 

Mi sa che quell' alunno della prima elementare è convintissimo di essere il nuovo "piccoletto tarsiota" !!!

----------------------------------


La tua arroganza è fuori controllo.  :D