Citazione di: Donalduck il 02 Luglio 2024, 23:56:55 PMInoltre non vedo proprio che interesse avrebbe la Russia a cercare di invadere l'Europa, ben sapendo di non avere minimamente i mezzi per farlo e meno ancora quelli per mantenerla sotto occupazione. Inoltre, in un caso simile, gli USA sarebbero costretti ad intervenire, sia per gli accordi NATO, sia perché a quel punto la Russia diventerebbe una minaccia anche per loro, e la Russia sa bene che non avrebbe la benché minima possibilità di spuntarla. Mi sembra un'ipotesi campata in aria come poche e faccio veramente fatica a capire come possa essere presa sul serio da qualcuno.Con la stessa logica dovresti allora spiegare perchè giustifichi la paura della Russia dell'espansione NATO, visto che nessuno, ma proprio nessuno, ha intenzione di invadere una nazione con una decina di migliaia di testate nucleari, anche se la base NATO fosse di fianco al Cremlino, perchè la dottrina russa prevede la fine del mondo piuttosto che essere invasa. Ti sembra pazza l'idea di un invasione della Lituania, ma non della Russia, come mai? Io dico questo, in tema securitario ha più importanza la possibilità che la probabilità, nessuno vuole concedere ulteriori possibilità anche se la probabilità che vengano usate è infinitesimale, perchè non sai mai cosa può succedere fra dieci cinquanta o cento anni, le lacrime a latte versato non vincono le guerre. Magari domani scopriamo che le testate nucleari russe sono tutte piene di cavoli bolliti, o magari Trump smantella la NATO e l'europa dell'est rimane da sola, magari la Cina comincia la terza guerra mondiale e manda due milioni di soldati in Ucraina, in tutti i casi, cedere qualcosa oggi può avere conseguenze molto gravi domani, e quando te ne accorgi non puoi chiedere timeout all'arbitro . Quindi è sempre meglio cedere niente, e cercare di ottenere il più possible, questo vale sia per la Russia che per l'Ucraina che per gli USA chi capisce le ragioni securitarie di una sola delle parti è motivato da un evidente bias, per cui, circolarmente, giunge alla conclusione che la vittima è anche l'unica parte di cui riconosce le ragioni.


), così si capisce meglio il senso.