Gli argomenti apocalittici mi convincono poco. Lo sviluppo tecnologico è anche sviluppo di tecnologie ecocompatibili. Se non per buonismo, per necessità, ma il risultato non cambia. La desertificazione e il riscaldamento globale sono energia che può essere impiegata per contrastarne gli effetti negativi. Con tutta l'antipatia che ho per Israele, devo però ammettere che se avesse colonizzato il Sahara a quest'ora sarebbe uno dei principali produttori di energia elettrica, magari coi pannelli cinesi, e le oasi fiorirebbero ovunque. Contrariamente a quanto pensa Kunstler lo sviluppo sci-tec si intensificherà proprio per rispondere ai problemi che la crescita demografica e di qualità della vita richiede. Problemi che porranno in primo piano la questione filosofica cruciale del parassitismo sociale e dello sfruttamento iniquo di risorse comuni e di umani. E degli stili di vita connessi. Su cui invece concordo con Kunstler. Qui sì potrà avvenire l'apocalisse, non a causa, ma certamente per mezzo dello sviluppo sci-tec. Passata l'apocalisse potrà magari andare anche meglio. Per chi sopravviverà.

