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Messaggi - Ipazia

#7291
Gli argomenti apocalittici mi convincono poco. Lo sviluppo tecnologico è anche sviluppo di tecnologie ecocompatibili. Se non per buonismo, per necessità, ma il risultato non cambia. La desertificazione e il riscaldamento globale sono energia che può essere impiegata per contrastarne gli effetti negativi. Con tutta l'antipatia che ho per Israele, devo però ammettere che se avesse colonizzato il Sahara a quest'ora sarebbe uno dei principali produttori di energia elettrica, magari coi pannelli cinesi, e le oasi fiorirebbero ovunque. Contrariamente a quanto pensa Kunstler lo sviluppo sci-tec si intensificherà proprio per rispondere ai problemi che la crescita demografica e di qualità della vita richiede. Problemi che porranno in primo piano la questione filosofica cruciale del parassitismo sociale e dello sfruttamento iniquo di risorse comuni e di umani. E degli stili di vita connessi. Su cui invece concordo con Kunstler. Qui sì potrà avvenire l'apocalisse, non a causa, ma certamente per mezzo dello sviluppo sci-tec. Passata l'apocalisse potrà magari andare anche meglio. Per chi sopravviverà.
#7292
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
09 Aprile 2019, 09:02:01 AM
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Aprile 2019, 19:50:38 PM
Oggi non si fa quasi più "scienza": si fa "scientismo", che della scienza è il decadimento e
la strumentalizzazione. O per meglio dire: la scienza autenticamente intesa (che non presenta finalità o verità epistemiche, come concordavamo con Ipazia) è rimasta marginale, e riguarda campi di applicazione ove non sono presenti interessi utilitaristici immediati. Ora, il perchè si sia avviata questa dinamica è un qualcosa che a parer mio riguarda molto da vicino gli argomenti che abbiamo toccato in questa discussione.

Certo che la scienza si occupa di "verità epistemiche": quelle relative alla natura. Che sia strumentalizzata è un dato costante fin dalla notte dei tempi. Che la strumentalizzazione ideologica scientista sia molto attuale e dal positivismo in poi abbia fatto passi da gigante è altrettanto vero. Ma totalmente falso è che di "episteme scientifica" ne sia rimasta poca. Checchè ne dicano gli spiritisti, dall'epoca dei numi a quella dei lumi, negli ultimi quattro secoli, il Bene Assoluto Incontrovertibile dei viventi per gli umani si è raddoppiato,  nella durata. Sulla qualità ognuno si rifarà ai suoi bias, ma il dato oggettivo è incontestabile. E quello soggettivo è migliorabile, anche grazie al contributo dell'episteme scientifica. Pur rimanendo terreno d'elezione della filosofia, le cui sorti tra robot e spiritisti non sono però delle migliori. E questo allarga anche il terreno improprio della scienza secondo la legge dell'horror vacui.

Citazione
"Dio è morto" diceva Nietzsche: ovviamente intendendo con ciò qualcosa che va ben oltre il Dio della tradizione religiosa. Con Dio muore infatti il valore etico/morale tradizionalmente inteso (cioè assolutamente inteso). E muore, appunto, il "finalismo" e la "verità epistemica", di cui abbiamo detto che non riguardano la scienza autenticamente intesa. Quello che io vedo (e magari ci vedo anche male...) è però una "resurrezione". Certo non del Dio della tradizione religiosa, ma di tutti quegli attributi e quelle aggettivazioni che Nietzsche gli riferiva, come appunto la finalità "ultima" e la verità epistemicamente intesa
(cioè assolutamente, incontrovertibilmente intesa). Usiamo allora i ben più congrui termini di Severino (visto anche che il termine "Dio" suscita violente reazioni allergiche...): "l'Inflessibile si è ricostituito", e lo ha fatto sotto le spoglie di una scienza travisata ed appunto decaduta nello "scientismo", che altro non è se non la
riproposizione del "finalismo" (non vedete, ad esempio, come l'economia si sia trasformata, da mero mezzo qual'era, in mezzo E scopo?) e della verità epistemicamente intesa.

Non solo scientismo, ma anche spiritismo e kabbala. Con liturgie assai simili nei templi dove si adorano i numi antichi e il dio Nummus. Sempre esistito, ma oggi assunto al rango di Giove dell'Olimpo spiritistico moderno.

Citazione
E allora ha ragione l'amico Paul, quando parla di un uomo che ha invocato, persino, la morte di Dio e l'avvento di una scienza fisica e sperimentale ritenuta capace di soddisfare tutti i problemi e i bisogni dell'uomo come "liberazione" dall'oscurantismo passato e come presagio di un avvenire radioso.
Ma questa invocazione non aveva fatto i conti con l'attore principale: l'uomo...

... il che è vero, ma non come la intendi nel prosieguo, ma come l'umanesimo intende l'uomo, al di là del bene e del male di apocalittici e integrati.

Citazione
La cui "tecnica", come rimedio contro l'angoscia suscitata dal divenire delle cose, ieri edificava la "metafisica" come fondamento della finalità e della verità epistemica ed oggi una "scienza" in cui ne ha riproposto le medesime caratteristiche. Per cui spariscono i "campi"; i contesti interpretativi all'interno dei quali, soltanto, è possibile parlare di "oggettività"; i fenomeni diventano essenze e il "relativismo" un concetto buono per diatribe sulla teologia.
E' proprio vero che: "morto un Dio se ne fa un altro"...
saluti

Sulle diatribe teologiche, siano esse religiose o economiche, non mi pronuncio. Si tratta solo di scacciare i mercanti dal tempio dell'umano. Tutto il resto è tempo perso. La tecnica è destino antropologico su cui vale la pena esercitare l'amor fati nicciano, senza lasciarsi ingabbiare da aspetti meno transumananti della sua filosofia. I "campi", i piani del reale, non spariscono. L'unico problema è che la scienza i suoi li coltiva fin troppo bene, con i benefici e malefici che ne conseguono, mentre la filosofia, ovvero il campo essenziale dell'umano - epistemico esistenziale (...la "gaia scienza", rivista e corretta ...), è allo sbando.
#7293
Citazione di: tersite il 08 Aprile 2019, 13:07:30 PM
Come pensate verrà risolta questa faccenda tra un paio di decenni ?  :D

Così. Sul discorso in generale concordo ma non sarà l'energia il punto discriminante, bensì le attività economiche di base del primario e secondario (su cui i cinesi si dimostrano i più oculati anche nelle politiche globali). Sempre se nel frattempo i masters of war, vampiri della finanza e la bomba demografica di alcune aree del pianeta, non si saranno mangiati tutto.
#7294
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
08 Aprile 2019, 14:08:55 PM
Citazione di: paul11 il 08 Aprile 2019, 13:01:02 PM
forse non ti sei accorta che da almeno 4 secoli siamo passati dai "numi" ai "lumi", invocando la  fine della metafisica, la  morte di Dio : e così  è stato. Di questo passo arriveremo  ai "lumini "dei cimiteri. La volontà di potenza è diventata delirio di onnipotenza
Ora la parola d'ordine  è  BENVENUTI AL NUOVO ORDINE MONDIALE, dove i cuori sono salvadanai e dove la vita è misurata su il conto corrente, persino gli affetti, i sentimenti , sono un "dare" e "avere"

Forse non ti sei accorto che nell'epoca dei numi oltre 4 secoli fa avvenne un grande scisma in Europa proprio per la confusione, non proprio accidentale, tra Nume e Nummus. Niente di nuovo sotto il cielo, eccetto il fatto che Nummus si è fatto nume in proprio e i Numi di una volta, un pochino ridimensionati dai tre giorni canonici di sepoltura, sono risorti e si sono adattati bene al condominio con Nummus. E come nell'antichità,  marciano trionfalmente uniti sopra il corpo dell'umano.
#7295
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
08 Aprile 2019, 07:55:32 AM
Citazione di: paul11 il 07 Aprile 2019, 15:20:48 PM

... Che il luogo dell'esistenza sia dove debba essere ricondotta tutta la conoscenza, dalla scienza sperimentale alla metafiscia, questo è sempre stato implicito.Diversamente gli antichi non avrebbero toccato argomentazioni sul come comportarsi, etica/morale.
E' la modernità che ha focalizzato semmai la "fidelizzazione" sui sensi perdendo l'ontologia.
Prender la vita, importantissima, ma in sè-e-per- sè rischia di essere trattata biologicamente, bio-politicamente direbbero alcuni filosofi contemporanei,con il rischio che diventi"cosa", ente fra gli enti, senza nessuna o poca specificità.
Il paradosso quindi sarebbe ,esaltare la vita, per poi accorgersi che non è nemmeno rispettata dalla stessa cultura che l'ha esaltata

Quale modernità ? Quella di un attento osservatore del mondo circostante che scrive "Povera, e nuda vai, Filosofia, Dice la turba al vil guadagno intesa. Pochi compagni avrai per l'altra via; Tanto ti prego più, gentile spirto, Non lassar la magnanima tua impresa." parecchi secoli prima dell'utilitarismo e della fenomenologia.

Quale cultura moderna ? Io ne vedo molte e tra esse le dominanti sono ben lungi dall'esaltare la vita umana puntando piuttosto sulla sua alienazione mercatistica (con la sua subcultura meccanicistico-scientista) o religiosa (col suo mondo dietro il mondo a denigrare il mondo). La cultura umanistica, l'unica che si faccia carico della vita umana in sè e per sè, è ampiamente minoritaria, come nella testimonianza medioevale, e risollevare la filosofia da quella condizione di nudità e povertà effettuale, affermando la magnanima sua impresa, è compito ancora ampiamente irrealizzato. Che dubito passi per il catafalco funebre dell'Essere e della Verità Incontrovertibile. Ennesime mimesi, riesumate dall'oltretomba del pensiero, dell'alienazione umana.
.
#7296
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
07 Aprile 2019, 22:55:51 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 07 Aprile 2019, 20:02:13 PM
.... la scienza non presenta finalità o verità epistemiche.
saluti
Cavolo, non mi ero accorta che stiamo comunicando telepaticamente !
#7297
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
07 Aprile 2019, 18:00:42 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 07 Aprile 2019, 17:46:56 PM
Bah, in onore alla "prassi" si cerchi, ad esempio, di andare a dire ai santoni dell'economia che
i loro enunciati sono in realtà dei processi retorici, delle opere di convinzione e che, essendo
fondati sulla condivisibilità, sono in realtà degli enunciati politici e vediamo quante risposte
stizzite, scandalizzate e quante rivendicazioni di "scientificità" (naturalmente epistemicamente
intesa) suscitiamo...
Lo sanno loro per primi che stanno truccando la realtà economica trasformandola in un casinò di scommesse virtuali. Cosa che li associa armoniosamente allo spirito kabbalistico dei tempi.
#7298
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
07 Aprile 2019, 09:04:34 AM
Citazione di: paul11 il 06 Aprile 2019, 23:58:11 PM
L'Essere entra nella grande tematica della corrente fenomenologica quando Hidegger, essendo pro Aristotele e contro Platone( e per me è un luogo comune della grande battaglia culturale esistente contemporanea colpire Platone nell'antichità e spesso Hegel fra modern, perchè sono "pericolosi") attacca Platone sul concetto di Essere. Heidegger ritiene che fosse una fissità senza contenuto e per dagli un "senso" lo pone nell'esistenza, creando il dasein, l'esser-ci.
Il problema rimane ontologico filosoficamente .Solo un parametro eterno e non in divenire , può orientare il senso di un'esistenza, questo è il punto.

Certamente. Ma essendo il divenire un parametro incontrovertibile bisogna imparare a scrivere l'ontologia sull'acqua della storia e a tal proposito ...

Citazione
Diversamente cadiamo ,come ha compiuto il disepolo di Heidegger, Gadamer , nell'ermeneutica: interpretiamo.Ma vien fuori il free jazz, non una orchestazione sinfonica.

... Il free jazz dell'ermeneutica (non semplice narrazione) storica diventa strumento indispensabile

Citazione
Quale interpretazione è giusta?Ha più ragione Heidegger o Levinas quando discutono dell'Eseere, dell'esistenza e di argomenti importanti ad esempio del rapporto con l'etica? Heidegger è caduto nell'errore di diventare nazista, anche se per poco tempo.
Intendo dire che una filosfia non esenta da errori pratici, anzi bolla la teoretica, in questo caso di Heidegger, quanto meno di "ambigua".

La risposta è la filosofia della prassi che non si limita ad enunciare principi astratti, ma li verifica costantemente, dopo averli estratti dalla realtà antropologica - fenomenologicamente complessa - con le sue luci, da esaltare, e le sue ombre, da illuminare e regolamentare. Questo le permette anche di non prendere lucciole metafisiche per lanterne naziste.

Citazione
Il problema è che la scienza sperimentale moderna è diversa dall'empirismo, la fenomenologia, è diversa da entrambe è nessuno a tutt'oggi è capace di dire ontologicamente(,una cosa, ente filosficamente, che"è"), prima ancora della  procedura gnoseologica(conoscenza.
Che cosa è la mente, che cosa è la coscienza,(ma anche psiche, anima ,spirito) quali sono i loro contenuti chiari e distinti, perchè esistono intuizioni, intenzioni, una logica a priori, magari rudimentale (è innata?) come nasce la necessità lingusitica di relazionare con il mondo(prima ancora con i nostri simili umani, prima ancora di relazionare con noi stessi e quindi la "nascita" di una consapevolezza).Tutta questa zona fondamentale che è ontologica fra il dominio fisico materiale(cervello) e quello mentale(metafiscio?) è una zona grigia..
Si ì spesso con disnvoltura passati all'apprire della mente direi.Anche quì come tutta la nostra conoscenza nasce da una tautologia, da un'evidenza, verso cui ci "fidiamo".Se non conosco la mente allora studio le sue relazioni(gli effetti), quindi studio la linguistica, i segni i simboli, le signifcazioni: ma perchè?Nessuno conosce la mente, ma si conosce meglio oggi come condizionarla.

Anche la materia e la cosmogonia erano zona grigia ai tempi di aria-acqua-terra-fuoco. Non si è arrivati per incanto alla tavola di Mendeleev e al bigbang, ma scavando nella fenomenologia naturale con procedimenti ermeneutici sempre più precisi. Il metodo scientifico è una somma di pratiche gnoseologiche sviluppatesi nel corso dei millenni in parallelo con lo sviluppo della "mente". La filosofia più consapevole, non arroccata nella necropoli di antiche entità metafisiche, non è rimasta estranea a questo sviluppo conoscitivo e - proprio per l'autonomia della "mente" - ha la piena capacità di trasferire quel rigore al suo campo d'elezione: l'ethos. Approfondendone i fondamenti e producendo le sue tavole. Dal durevole (posto che non esiste l'eterno) fino al contingente, ogni volta che un cigno nero diveniente rompe l'incanto provvisorio della struttura pensante induttiva-deduttiva consolidata.

Citazione
Il nobile tenttivo di Kant, e cerchiamo anche di capire il suo tempo storico privo di molte scoperte neuroscientifiche o sul cognitivismo, ecc. è collegare l'uomo alla realtà con una scientificcizzazione filosfica, vale  dire procederre con gli argomenti filosfici ma con una procedura scientifca. ora che sia giusto o sbagliato, o in parte giusto e in parte sbagliato è al vaglio da più di due secoli

Secondum non datur.
#7299
Citazione di: InVerno il 06 Aprile 2019, 09:05:28 AM
...E' anche vero che se non si comincia a ragionare  in termini di beni comuni le responsabilità reciproche non hanno svolgimento...

...Che in casa capitalista è come parlare di corda a casa dell'impiccato.
#7300
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
06 Aprile 2019, 19:46:19 PM
Citazione di: davintro il 06 Aprile 2019, 16:28:59 PM
Per Ipazia
mi spiace di risultare contorto, probabilmente quello che dico potrebbe anche essere espresso in modo più semplice e sintetico, è che preferisco dilungarmi un po' a esporre delle implicazioni dall'idea centrale, che magari porta il discorso a essere meno diretto e lineare, ma, almeno nelle mie intenzioni, più ricercante la chiarezza, considerando le varie sfumature. Posso assicurare, nessuna volontà di ermetismo. Del resto questo è un topic tra i più discussi, segno che comunque i temi discussi non si fermano a delle evidenze da dare per scontato

L'aggettivo che ho usato non è dei più azzeccati. Voleva essere un complimento alla capacità d'uso di un linguaggio filosofico "professionale" per fare lo slalon tra paletti esplicativi che paiono posti ad arte per complicare cose decisamente più semplici quali, ad esempio, l'unicità dei processi logici in tutti i campi del sapere. Ma forse hai ragione tu a non fermarti alle evidenze date per scontate e, da bravo fenomenologo, dissezionare la materia fino all'infinitesimale. In ogni caso mi sento sulla tua stessa lunghezza d'onda, seppur con molto minor rigore, in questa discussione.
#7301
La differenza tra capitalismo e comunismo è che il primo è fondato sul prezzo della merce e il secondo sul valore umano. Valore che può diventare anche un disvalore, ma è sempre correggibile mantenendo costante la sua "mission". Anche il capitale, per perseguire la sua mission deve comunque garantire forme minime di vivibilità ai soggetti viventi che ha mercificato, ma essa rimane sempre il prezzo della merce e di fronte alle minacce del sistema di valori che lo sostiene - materialmente fondati sulla espropriazione  dei mezzi di produzione a cominciare dal suolo per finire al tempo della vita umana - non esita a ricorrere alle forme politiche più autoritarie e genocide di dominio, tra cui il fascismo.  
Finchè esisterà il capitalismo l'antifascismo avrà una sua attualità storica, che però rischia di perdere se invece di contrastare l'oppressione nel suo evolversi si mummifica ideologicamente nella lotta contro fantasmi ormai morti da decenni. Capire che le guerre e gli eserciti NATO sono molto più fascisti e pericolosi di Casa Pound è il primo passo per non nullificarsi nell'ideologismo antifascista.
#7302
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
05 Aprile 2019, 22:09:27 PM
Io sono sconvolta da come il bravo davintro deve usare un linguaggio tanto contorto (buon per lui che lo padroneggia) per spiegare cose che sono di una evidenza lapalissiana. Poi mi dico che anche con un pitecantropo devi parlare il pitecantropese per instaurare un dialogo con lui. E me la metto via.
#7303
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
05 Aprile 2019, 21:55:34 PM
Un fideismo che vi permette di cianciare via internet  8)
#7304
Citazione di: anthonyi il 05 Aprile 2019, 20:00:14 PM
Se l'attività economica produce veleni e distrugge l'ambiente vanno introdotti correttivi politici. Se la politica non ha una visione adeguata di questi problemi, non si capisce perché questa visione dovrebbero averla gli imprenditori privati.

Elementare Watson: perchè i politici nello stato liberal-liberista sono una emanazione dei detentori del capitale. I quali finanziano pure le loro campagne elettorali. Comprano esperti per le loro cause. E pagano "stipendi" a tutti.
#7305
Citazione di: InVerno il 05 Aprile 2019, 13:40:18 PMSe nessun vuole ragionare, arriva chi sragiona.

Se nessuno pone limiti alla sragione capitalistica, arrivano le alabarde. Mi pare più giusto messa così.