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Messaggi - Ipazia

#7321
Citazione di: anthonyi il 02 Aprile 2019, 19:00:04 PM
Ipazia, lo sappiamo che i regimi fascisti degli anni 20 nascono come reazione al pericolo rappresentato dalla Russia e dal propagandarsi dell'ideologia comunista, come dire dalla padella nella brace. Ma i fascisti hanno vessato anche i liberali. Che cosa c'entra il conflitto tra due visioni illiberali come quella comunista e quella fascista, con il fatto che le democrazie di oggi sarebbero finte democrazie per me è un mistero.

C'entra con la verità storica che nessuna postverità e spostamento di bias ermeneutico può falsificare. Il fascismo è un fenomeno il cui noumeno è la borghesia liberal-liberista nel momento in cui il suo strumento di dominio economico viene messo in discussione. Se partiamo dalla cosa in sè Capitale riusciamo correttamente a vedere l'evolversi delle sue forme fenomenologiche di dominio, compresa quelle più autoritaria, "fascista".

Mistificante è invece partire dalla fenomenologia autoritaria fascista per stabilire arbitrarie analogie con fenomenologie autoritarie il cui motore noumenico è di altra natura. Il richiamo alla "democrazia" liberale come antitesi al fascismo è cosmicomico, visto l'andazzo dell'autoritarismo in salsa capitalistica che in questo squarcio di secolo non ci ha risparmiato nulla tra guerre e golpe economici e militari attuati proprio dalle democrazie liberali a danno di altri regimi e soprattutto dei loro popoli.
#7322
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
02 Aprile 2019, 18:24:26 PM
Concordo Lou, e mi guardo bene dall'irriverire al filosofo di Königsberg, da cui le scienze umane hanno tratto un poderoso impulso verso molteplici lidi. Ma noi postumi l'illusione della cosa in sè ce la siamo lasciata dietro le spalle dopo che nemmeno le sacre tavole della legge materiale prodotte da Mendeleev ci hanno fatto toccare il fondo solido su cui essa pretende di abitare. Il noumeno resta ontologicamente racchiuso nella libera immaginazione umana, come stato dell'arte laddove un contesto fenomenologico raggiunga il suo scopo, la sua completezza. Come quello che ci permette di comunicare in questo momento. Oppure come l'Utopia prossima ventura. Entrambi sempre migliorabili.

Caro sgiombo sei tu, non la scienza, ad aver bisogno di posare i piedi sul fondo inesistente della cosa in sè. Alla scienza basta esercitare la sua azione demiurgica sulle cose per noi, fenomenicamente ricche ed abbondanti, creandone sempre di nuove, teoriche e pratiche.
#7323
Tematiche Filosofiche / Re:Leopardi e il Nulla.
02 Aprile 2019, 17:55:25 PM
Leopardi e Schopenauer sono contemporanei. Il tedesco nasce dieci anni anni prima e muore dopo, ma entrambi sono figli orfani dell'illuminismo e della rivoluzione francese che tante illusioni portarono sulle "magnifiche e progressive sorti" dell'umanità. A questa apocalisse reagirono ciascuno col suo (notevole) armamentario intellettuale facendo grande poesia e filosofia che ispirarono più generazioni di poeti e filosofi. Nietzsche viene un paio di generazioni dopo. Egli ha già elaborato il lutto, di cui gli rimane in eredità, con sincero compiacimento, la "morte di Dio". Morte su cui cerca fino alla fine di realizzare un nuovo testamento. Ridurre questi pensatori alla categoria del nichilismo in salsa filistea è segno di incomprensione totale, perchè essi sono creatori e la loro pars destruens è gia scritta nella storia di cui si limitano a prendere atto, decifrandone gli eventi e disvelandone le falsità. Diverse le vie d'uscita tentate, ma nessuno di loro si limitò a piangersi addosso e cospargersi di cenere.
#7324
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
02 Aprile 2019, 17:34:51 PM
Certo che il fenomeno è ontologico, ma riesce perfino a stimolare l'ontologia dell'immaginario umano che comprende, con marcate similitudini, la cosà in sè metafisica e quella divina. Entrambe, seguendo il principio di Ockham,  inutili a capire il reale. Tralasciando quella divina, la cosa in sè metafisica è del tutto ontologicamente insensata in quanto tutto il reale che possiamo conoscere e scoprire si manifesta fenomenicamente. Nel fenomeno c'è tutto quello che serve per capire il mondo e trasformarlo. Postulare un'essenza indefinibile dietro il fenomeno è il solito trito trucco del mondo dietro il mondo: la primula rossa della metafisica. E della religione.
#7325
Visto che qualcuno vuol mettersi ad insegnare la storia si informi su come sono nati i regimi fascisti, prima e dopo la seconda guerra mondiale. Si è sempre trattato di regimi sponsorizzati da stati e singoli capitalisti  per contrastare i movimenti socialisti e di liberazione nazionale. Macchiette sono coloro che non hanno nemmeno capito questa banale verità. Oggi funziona allo stesso modo: laddove lo spread e la corruzione non sono sufficienti a sottomettere paesi refrattari al capitale globalizzato, si sponsorizzano eserciti, squadroni della morte, regimi fantoccio (Iraq, Afghanistan, Libia), stati islamici, e tutto il repertorio della diplomazia di guerra del mondo liberal democratico per sopraffare chi non si adegua alle sue regole. Per cui lo ripeto: il fascismo del ventunesimo secolo non sono i vegliardi di Salò, ma le organizzazioni sovranazionali economiche-politico-militari del capitale globalizzato.
#7326
Scienza e Tecnologia / Re:MQ e coscienza
02 Aprile 2019, 08:27:42 AM
Citazione di: sgiomboAl prezzo salatissimo, che un razionalista conseguente come me non può accettare di pagare, di cadere in contraddizioni come quella evidenziata da Schroedinger col suo celebre (e spesso malinteso) esperimento mentale "del gatto".

Ma che male ti ha fatto l'induzione per odiarla aprioristicamente così tanto?
Non dirmi che é per amore del noumeno!
#7327
Che i dannati della terra siano sempre stati degli zeri posti dopo l'uno che di volta in volta comandava non è una novità del capitalismo. La novità del capitalismo è di avere reso impersonale quell'uno. Artificio retorico politicamente potentissimo e, a onor del vero, neppure originale, perchè in questo campo la "democrazia" liberal-liberista è andata a scuola dalla religione nelle madrasse millenarie dove si insegna il potere in nome di una legge diversamente impersonale imposta da un nume. L'effetto mirabolante è che in entrambi i casi il fascismo che ne consegue non può essere attribuito ad un dittatore in carne ed ossa ma viene imposto dal "sistema" attorno al quale gravitano i fascisti, ovvero le oligarchie laiche e/o religiose (perchè la sinergia paga) che in quel sistema prosperano a spese dei dannati schiavizzati.

Semmai il capitalismo ha il vantaggio sulla religione di avere aggiornato allo spirito dei tempi la figura del dittatore impersonale e questa "innovazione" spiega il suo successo globale attuale. Focalizzarsi sul dittatore, personale o impersonale, è come limitarsi alla realtà delle ombre proiettate sulla parete della caverna platonica (il sistema) ignorando la teoria di oligarchi fascisti - unico soggetto reale - che, illuminati dal loro sole ingannatore, sono all'origine di quelle ombre. Sul potere degli oligarchi del Capitale e sulle forme fasciste di questo potere, ben mascherate dalle foglie di fico "democratiche" che lo nascondono, le guerre euroasiatiche di questo scorcio di secolo e la crescita esponenziale del divario tra zeri ed oligarchi, sono alla portata di chiunque - fatte salve le verità della fede - abbia occhi per vedere e cervello per pensare.
#7328
Tematiche Filosofiche / Re:Leopardi e il Nulla.
01 Aprile 2019, 23:13:09 PM
Immagino quanto fosse difficile, anche per persone di grande intelligenza creativa e speculativa come il conte Giacomo Leopardi dello Stato Pontificio, liberarsi dal peso incombente di 1800 anni di cristianesimo. Come lo fu per Nietzsche che lottò diperatamente contro Cristo per tutta la vita fino ad impazzirne dopo aver cavato dal cilindro nientepopodimeno che un dio greco da mettergli contro.

A tutti costoro la morte di Dio apparve come l'epifania del Nulla, non avendo nulla di così possente a portata di mano per poterne colmare l'assenza, il vuoto. A noi postumi quel vuoto fa meno paura, anche se ciò con cui l'abbiamo colmato è il motivo stesso del suo, si spera non eterno, ritorno. Di questi atei della prima ora resta comunque il significato eroico della battaglia che intrapresero: contro la loro epoca e contro le loro paure. Pur nella lontananza, a loro bisogna sempre tornare per riempire di significato un mondo rimasto, dopo millenni, orfano di Dio e maggiorenne per forza.
#7329
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
01 Aprile 2019, 22:49:44 PM
Citazione di: Lou il 31 Marzo 2019, 21:20:12 PM
Le idee non sono oggetti sensibili, pertanto l'oggetto "in" sè (noumeno) non è l'oggetto "per" me (fenomeno).
E con ciò liquidiamo il noumeno dal mondo sensibile e lo consegnamo al regno che gli compete delle astrazioni antropologiche. Teniamoci invece il fenomeno che è l'approdo umano all'esperienza sensibile. Degno di ontologicizzarsi in contesti in cui recita tutte le parti, comprese quelle metafisicamente e mitologicamente riservate alla "cosa in sè". Dei cui cultori comprendo l'imbarazzo, che non è scansabile declinandolo all'inconoscibile, ma piuttosto all'indefinibile, fantasma consegnato al tempo da un apeiron che rivela i suoi confini ontologici nell'ambito semantico del concetto. E da quella gabbia, fenomenologicamente metafisica seppur sublime, non può fuggire.

(1000 e non più 1000 ?....)
.
#7330
No, si intende solo che mamma natura ha distribuito la vita su vite individuali. Non è ideologia o metafisica individualistica, è dato di fatto naturale dal quale non si sfugge. Ma che permette aggregazioni intersoggettive: dalle barriere coralline, agli alveari di insetti e umani. Alveari su cui si costituisce ethos, nomos, polis, ma sempre a partire (archè) da physis su base individuale, perchè individuali sono bios e thanatos.
#7331
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
01 Aprile 2019, 21:01:24 PM
Citazione di: tersite il 31 Marzo 2019, 19:09:43 PM
Perché il noumeno è l'ennesima immagine di dio.  L'errore sta tutto lì, quando si scrive\pensa della "inconoscibiltà" si finisce "gravitazionalmente" attratti dal pianeta concettuale "dio".  
Vorrei proprio sapere da dove nasce questo concetto di inconoscibilità se non come  ricalco della "conoscenza perfetta" guarda caso appartenente a dio.
Infatti i postulanti di entrambi postulano lo stesso ente inconoscibile facendo ontologia laddove si dovrebbe fare soltanto gnosi. Gnosi dalla quale non li salva nemmeno l'escamotage concettualistico proposto da Lou perchè, fatti salvi i piani del discorso, chi venera la cosa in sè la considera un oggetto sensibile al pari di Dio e non si limita a concettualizzare nemmeno alla guisa del biscomunicato Spinoza.
#7332
La democrazia dittatura liberal-liberista, fondata sul capitale, è così efficiente che si può permettere perfino la satira, che va a colpire simboli umani, non capitali. In un paese in cui si mettono in galera gli scrittori significa che la cultura conta ancora qualcosa. Quando non conta più nulla, e si capitalizza anche il dissenso, siamo all'apoteosi della dittatura capitalistica e ad un potere unico impersonale al comando. Agli uomini subentrano le regole, che ne ammazzano più dei dittatori in carne ed ossa. Le ultime guerre euroasiatiche sono state decise non da dittatori personali ma dalla regola del profitto. E a causarle sono state proprio le "democrazie" liberal-liberiste, che sempre più incarnano il fascismo del XXI secolo.
#7333
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
28 Marzo 2019, 15:13:33 PM
Forse per Kant Dio è un'idea, ma per un credente Dio è un noumeno inconoscibile tanto quello kantiano. Entrambi i concetti contengono la stessa contraddizione metafisica: se sono inconoscibili come possono essere postulati ? Siamo a livello ippogrifo.
#7334
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
28 Marzo 2019, 13:55:33 PM
Citazione di: sgiombo il 28 Marzo 2019, 09:16:04 AM
Dissento (anche) da Ipazia.

Lungi da me il culto dell' individualismo, ovviamente, ma il fatto é che non c' é alcuna garanzia razionale che la realtà non sia limitata ai soli eventi fenomenici di coscienza immediatamente percepiti in quanto tali.

Il che non implica affatto che si debba abbracciare il solipsismo o qualsiasi forma di culto dell' individualismo, ma semplicemente ci dà (oltre alla possibilità di accettare in ultima analisi fideisticamente l' esistenza dell' oggettivo -e pure sociale- altro dal sé - soggettivo) anche la razionale consapevolezza dei limiti delle nostre conoscenze.

Non era riferito a te il culto dell'individualismo. Semmai dovreste interrogarvi, voi che ci credete, sul culto della cosa in se', altrettanto indimostrabile di Dio, che ha introdotto surrettiziamente il "mistero della fede" nell'atto conoscitivo, nella gnosi. Un conto è dire che la conoscenza è imperfetta e l'induzione implica anche una atto di fede sulla sua riproducibilità ed un conto è postulare un Dio/noumeno corrispettivo della gnosi perfetta, ma irraggiungibile. Scherzi da "metafisica a parte".
#7335
Tematiche Filosofiche / Re:L'Io e l'Altro
28 Marzo 2019, 08:41:15 AM
La garanzia dell'"oggettività" del fenomenico è data intersoggettivamente nel momento in cui l'Io e l'Altro diventano Noi. Il che può non piacere ha chi ha il culto dell'individualismo, ma sta alla base di una fenomenica ben collaudata e sperimentata gnosi e trascendenza ontologica. Ovvero scienza e realtà sub specie humana. Intesa quest'ultima nel senso del Tatsachenraum (spazio delle cose di fatto) postulato da Wittgenstein a cui possiamo ridurre il concetto di oggettività. Consapevoli che l'applicazione reale di quel concetto è contestuale, evolutiva e non dogmatica. Ma garantita dalla sua effettualità qui ed ora. Incontrovertibile fino a prova contraria.
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