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Messaggi - bobmax

#736
Mettere sullo stesso piano fascismo e comunismo non ha alcun senso.
Occorre prestare attenzione alla differenza tra le etichette e la sostanza.
Non è il colore della bandiera a fare la differenza.

Vi sono e vi sono stati molti che si definiscono comunisti che non sono per niente diversi da chi esplicitamente si dice fascista.
Ma appunto in realtà non sono per niente comunisti, sono invece dei nichilisti, che bramano una cosa sola: la volontà di potenza!

Il comunismo è un ideale, spesso se non sempre tradito, magari irrealizzabile, ma è un ideale, il fascismo no.

Il comunismo va contrapposto al capitalismo.

Contrapporre comunismo e fascismo è un voler confondere le acque, magari in malafede...
#737
Citazione di: InVerno il 08 Settembre 2023, 22:46:53 PMNon posso ragionare funzionalmente del nichilismo, in vita mia ho visto solo tre nichilisti ed erano in un film. Non capisco su cosa basi la tua convinzione che i fascisti non credano realmente in quello che dicono/promettono, lo ritengo un evenienza probabile, ma anche nel caso che citi cioè quello di Putin, credo che a suon di ripetere le stesse cose, contornarsi di yesman ed un pizzico non indifferente di senilità, sia arrivato al punto di crederci sul serio, anche se davvero non saprei con che metro determinarlo. In realtà penso che ci sia una sorta di argomento che vada a supporto di questa teoria, ed è quello della "nobile menzogna" di Platone: anche Socrate avrebbe dovuto piegarsi alla menzogna, sapendo che era una menzogna, che gli uomini erano infusi di diversi metalli, perchè ciò avrebbe garantito la stabilità gerarchica della società che immaginava. La stragrande maggioranza dei conservatori è composta da bugiardi patentati, è un fatto, proprio perchè ritengono sovente che il fine giustifichi i mezzi.. ma così come Platone non cercava di conservare niente ma di progredire verso una società utopica che riteneva migliore, in realtà, penso che chiunque sia fortemente motivato da un obbiettivo ritenga lecito mentire per ottenerlo. Possiamo giungere alla conclusione che certe cose basilari dell'umano siano "V"ere in maniera autoevidente, ma quasi sicuramente nulla che riguarda lo spettro dell'economia lo è. Marx e Lenin erano bannati da gran parte  della nazioni europee quando si rifugiarono a Londra, dove trovarono questo bellissimo posto chiamato "angolo degli oratori" dove era concesso a chiunque, non importa quanto eversivo fosse il loro pensiero, parlare in pubblico. Quando Lenin tornò in Russia, non avevando imparato la lezione, anzichè predisporre un angolo degli oratori nel centro di Mosca, predispose l'angolo delle esecuzioni. Sfugge, apparentemente spesso, che la via per l'inferno è lastricata di buone intenzioni.

Nichilismo è il convincimento che in definitiva nulla ha valore.

Al di là degli stereotipi, che ne fanno quasi una stranezza, il nichilismo è onnipresente.
Il più delle volte il nichilista non è neppure consapevole di esserlo.

Guarda solo la discussione sulla Ucraina, e con un poco di attenzione potrai notarne la diffusa presenza.

In effetti il termine fascista è fuorviante. Perché il fascismo è solo una delle tante manifestazioni nichiliste.
Putin non è fascista, bensì nichilista.
#738
Inverno, concordo sul fatto che gli estremi si tocchino. Al punto che il fascista e il comunista coincidono.
Ma occorre guardare in cosa coincidono.
E si potrà vedere che ciò che li accomuna è la medesima indifferenza per la sofferenza dell' altro.

E questa indifferenza è il tratto peculiare del fascista.
E non potrebbe essere diversamente, visto che il fascismo è una manifestazione del nichilismo.

Mentre non lo è il comunismo. Che tra l'altro non nasce certo con Marx e compagnia.
Perché l'ideale comunista è presente già agli albori della civiltà.

Non vi è alcuna contrapposizione tra teoria fascista e teoria comunista.
Per la semplice ragione che il fascista non crede in nulla. Il "Dio, patria, famiglia" ecc... sono solo bugie inventate, un po' come fa Putin, per riempire il vuoto della pura volontà di potenza.

E certamente gran parte dei cosiddetti comunisti non sono che dei fascisti. In quanto lo sfruttamento non gli va bene se lo subiscono, ma non se lo attuano...

La tendenza alla diffusione del delirio fascista, seppur mascherato, è in deciso aumento.
Non può che avvenire così, visto che il nichilismo sta riemergendo prepotente, dalla melma dove si era nascosto dopo la seconda guerra mondiale.

Ma resistono qua e là fiammelle di speranza, forse ancora inconsapevoli della loro importanza dopo che sarà passata la nottata.
#739
La questione non riguarda l'egualitarismo, che è comunque presente pure nella democrazia, ma lo sfruttamento.

È giusto che l'uomo sfrutti l'uomo?

Ecco, il capitalismo risponde sì, il comunismo no.

Se rispondi sì,  per te il comunismo è morto e sepolto.

Se viceversa rispondi no, allora il tema posto dal comunismo è ancora attuale.
#740
Socrate78, sono convinto che questo tuo rancore esprima un bisogno di purezza.

Ma ho paura che la tua brama e la tua fretta ti conducano nella direzione opposta a quella che davvero vorresti.

Perché il desiderio di purezza può accentuare il manicheismo, isolandoti sempre più man mano che il tuo cuore si indurisce, oppure può farti aprire all'Uno, cercando nell'altro te stesso.

Ti auguro di finire per imboccare, dopo tante resistenze, la strada per la beatitudine.
#741
Citazione di: Pio il 08 Settembre 2023, 16:16:41 PMChe è giusto cercare di eliminare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Anche il cristiano pone il problema dell'ingiustizia sociale al centro delle proprie opere, prima ancora della fede stessa. Dico il cristiano e non il cristianesimo perché il farsi crazia piramidale è andato all'opposto storicamente dell'ideale di GIUSTIZIA , cuore del Vangelo.

Sì, Pio, anche il cristiano.

L'amore è uno solo. E si manifesta proprio attraverso la compassione.

Compassione per l'altro.
Con la speranza che diventi infine pure compassione per me stesso.
#742
Sì, la questione che poni è anch'essa fondamentale.
Nel senso che è legata strettamente allo stesso ideale.

Occorre scavare, per verificare se al di là dei progetti concreti, rivelatisi fallimentari, vi sia davvero un prezioso cuore pulsante, o non si tratti invece che di una vana inconsistente illusione.

Scavare dove però?

In te stesso.
Perché solo tu, in perfetta solitudine, e senza alcuna valutazione di una pur velata convenienza, puoi rispondere.

Al di là della possibilità o impossibilità pratica, è giusto eliminare lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo?

Per rispondere non devi forse andare dentro di te alla ricerca del Vero?

E questo Vero, che in definitiva sei proprio tu, cosa risponde?
#743
Nonostante il fallimento pressoché totale nella realizzazione pratica di una società comunista, l'ideale comunista resta comunque un obiettivo fondamentale.
È sufficiente leggere il Manifesto del partito comunista per averne conferma.

Il comunismo è ideale di giustizia sociale. Ha perciò come faro il Buono, il Giusto, il Vero.
Essere comunista, autentico comunista, è perciò la risposta alla sofferenza per l'ingiustizia sociale.

Viceversa il fascismo è menefreghismo verso la sofferenza altrui, essendo espressione della volontà di potenza che si sviluppa nel nichilista.

Verrebbe da chiedersi se esistano ancora degli autentici comunisti. Perché molti che a parole dichiarano di esserlo, o comunque lo lasciano intendere... mostrano in realtà le caratteristiche del fascista. Ossia menefreghismo verso il dolore altrui.

Sono convinto che ancora vi sia chi crede davvero in una società giusta, ma mi sa che è per ora una esigua minoranza.
Ma comunque sufficiente affinché la fiamma non si spenga...

PS
Paradossalmente, ma non troppo, l'Italia nel dopoguerra è stata forse la società più "comunista" mai esistita.
#744
La complessità deriva dallo stesso pensiero razionale, che per comprendere deve necessariamente dividere, distinguere la realtà in parti interagenti.

Lo sviluppo della comprensione comporta inevitabilmente un aumento della complessità.
Ma la comprensione, e quindi la complessità, non sono fini a se stesse. Sono invece funzionali al vero unico sviluppo in atto: l'evoluzione spirituale.

È in atto infatti da un lato un progressivo raffinamento della energia, e dall'altro una altrettanto progressiva presa di coscienza spirituale.
Pietro Ubaldi, con la sua "Grande sintesi" illumina magistralmente questo processo.
#745
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
07 Settembre 2023, 20:52:59 PM
Eutidemo, apprezzo molto gli argomenti che proponi e come li svolgi. Tuttavia a volte capita che, magari dopo aver aperto un argomento con titubanza, come in questo caso poi ti irrigidisci e non senti ragione.
Ciò di cui tu stesso dubitavi, stranamente diventa certezza!

La frase "Almeno una frase qui presente è falsa" non può essere Falsa.
A prescindere da eventuali altre frasi presenti: B, o C o D...
Il supporre che A possa essere Falsa è una fallacia logica.

"Almeno una delle ruote è bucata" è vera sia se una sola ruota è bucata e sia se due ruote sono bucate.
È falsa se nessuna ruota è bucata.
Se vera, non è una verità parziale.

Non vi è mai nessuna verità parziale!

Non è un discorso di lana caprina.
Il ritenere che vi siano verità parziali è propedeutico per facilitare il sonno della ragione. Che abbonda pure in questo forum.

----

Caro Eutidemo, poiché ormai abbiamo sperimentato situazioni analoghe, in cui ti irrigidisci a mio parere immotivatamente, mi fermo qui.
Augurandoti ogni bene. Perché sei soprattutto e di gran lunga persona squisita.
#746
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
07 Settembre 2023, 08:34:02 AM
La verità di qualsiasi cosa nel mondo è sempre relativa.
Infatti o è o non è.
Il suo essere vera o non essere vera dipende da altro.

La Verità assoluta è.

Verità = Essere

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Ipotizzare verità parziali non sta né in cielo né in terra.
È mero non senso.

#747
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
07 Settembre 2023, 08:01:27 AM
Eutidemo, la frase A , di per sé stessa, senza considerare altro, non può essere Falsa.
Questa condizione è della stessa frase A, a prescindere da B.

Invece B, di per sé stessa, può essere Vera o Falsa.

Non essendovi una sequenzialità nelle due frasi puoi partire nel ragionamento da quella che vuoi. Sta di fatto che è una fallacia.

Non vi è nessuna verità parziale, che comunque non esiste mai.

Che almeno una ruota della bicicletta sia bucata è una verità?

Sì oppure No.
Punto.
Non vi sono altre possibilità.

Non esiste mai alcuna verità parziale.
#748
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Parole e immagini
06 Settembre 2023, 13:58:08 PM
Più che l'immagine, ritengo sia il simbolo a imprimersi nella memoria.

Simbolo può essere una immagine, ma pure un suono, una parola, un evento possono essere simboli.

Il simbolo trascende il mero segno.
Ed è proprio ciò che sta oltre al segno a restare nel ricordo.

Se rimanessero semplice segno, quell'immagine, quel suono, quel fatto, sarebbero presto dimenticati.
#749
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
06 Settembre 2023, 09:25:34 AM
Al di là delle palesi assurdità, delle verità distorte,  delle continue  incongruenze, al di là di tutto questo, che in fin dei conti solo di sprezzo della logica si tratta... ciò che davvero sbigottisce è la insensibilità per la sofferenza altrui.

Sì, son tutti innocenti.
Ma non basta comunque.

Dio mette alla prova, mostrando ciò che non dovrebbe assolutamente esserci, e invece c'è.
Non c'è limite all'orrore che suscita lo sguardo della Medusa.
#750
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
06 Settembre 2023, 07:31:21 AM
Eutidemo, la frase A non può essere Falsa di per in se stessa.
Questa condizione prescinde da qualsiasi altra.
La contraddizione nasce dalla frase B, che dovrebbe essere Falsa (a causa di A) ma non può esserlo.

Il tuo esempio della bicicletta non è una verità parziale. Ma Vera.

Non esistono verità parziali.
E non c'entra nulla la verità assoluta.
Perché nel mondo le verità sono sempre relative.

Ma il fatto che siano relative non significa affatto che allora siano verità parziali!
Significa invece che la loro verità dipende da altro da sé.
È l'altro che le rende vere oppure no. Ma mai parziali!

Dire che una cosa è un po' vera e un po' falsa è una contraddizione in termini.