La Fiat aprì una fabbrica a Togliattigrad, in Unione Sovietica, nel 1966. L'accordo tra la Fiat e il governo sovietico prevedeva che la Fiat fornisse la tecnologia e la supervisione, mentre il governo sovietico fornisse la manodopera.
I ritmi di lavoro previsti dalla Fiat erano molto alti, paragonabili a quelli delle fabbriche italiane. Gli operai sovietici non erano d'accordo con questi ritmi e, nel 1967, il governo sovietico decise di ridurre i ritmi di lavoro a 6 ore al giorno, 5 giorni alla settimana.
La produttività aumentò significativamente e ciò insegnò qualcosa al mondo occidentale che però, probabilmente, non gli fece cambiare idea.
I ritmi di lavoro previsti dalla Fiat erano molto alti, paragonabili a quelli delle fabbriche italiane. Gli operai sovietici non erano d'accordo con questi ritmi e, nel 1967, il governo sovietico decise di ridurre i ritmi di lavoro a 6 ore al giorno, 5 giorni alla settimana.
La produttività aumentò significativamente e ciò insegnò qualcosa al mondo occidentale che però, probabilmente, non gli fece cambiare idea.