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Messaggi - Duc in altum!

#736
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 15:00:17 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazioneCaro Duc in Altum,
io ritengo di essere cristiano, allo stesso modo di come ritieni di esserlo tu:  secondo la tua personale interpretazione
Forse come "cristiano" può servirti questo:

http://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/Perche-la-Chiesa-non-ammette-il-suicidio

...io mi arrendo (per oggi)!  :-[
#737
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 14:56:41 PM
**  scritto da donquixote:
CitazioneCerto, ma allora si torna a quel che dicevo nel messaggio precedente: l'intervento per alterare la naturalità delle cose è già stato fatto in modo estremamente massiccio per tentare di salvaguardare la "vita" a tutti i costi, usando anche gli uomini come fornitori di "pezzi di ricambio" per altri uomini e inventando macchine di ogni genere senza le quali molti non potrebbero sopravvivere. Dopo un intervento del genere, per niente "naturale", che ha modificato in maniera enorme le condizioni della vita e a cui ormai non si può più rinunciare non si può ora invocare, senza contraddirsi, la "naturalità" nei confronti della morte. Se in moltissimi casi la vita è diventato un fatto "artificiale" anche la morte è fatalmente destinata a diventarlo.
Concordo. Io personalmente sono contrario anche nell'accettare l'accanimento terapeutico.
#738
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 13:17:38 PM
**  scritto da donquixote:
CitazioneStiamo parlando della stessa cosa solo che non la interpretiamo nello stesso modo. Se la morte è opera del diavolo allora tutti i papi e i santi della storia sono stati "carpiti" dal diavolo, e non ha senso parlare di un morto dicendo "è tornato alla casa del Padre" ma si dovrebbe dire "è stato portato via dal diavolo" (che in attesa del "Giudizio Universale" se lo tiene ben stretto)

Beh, in attesa della Parusia, e quindi del secondo e definitivo giudizio per i già morti, non penso che la tua riflessione sia tanto lontana dalla verità, basti pensare al Purgatorio.
Meno per i morti in "santità", non dimentichiamo che a Dio tutto è possibile, quindi salvare una volte per tutte, già al primo processo, chi Lui pensi ne sia degno.

La mia meditazione, ritornando alla discussione, non è se suicidarsi sia un bene o un male (per me, lo sapete, se si ferma Iddio innanzi al libero arbitrio, come potrei permettermi io di andare oltre), ma che avrei dei seri dubbi riguardo alla genuinità della fede (cristiana) di chiunque affermasse di essere cristiano eppure si suicidasse. Non c'è alcuna circostanza che possa giustificare qualcuno cristiano che prenda la propria vita.
"...è chiaro qui si parla di soggetti che intenzionalmente e lucidamente fanno tale gesto, non di coloro che lo fanno sotto pressioni morali, psichiche, di malattie, ecc. per questi dobbiamo giustamente invocare la misericordia di Dio. Solo Lui è stato capace di trasformare la morte in vita eterna..." - (padre Athos Turchi, docente di filosofia alla Facoltà Teologica dell'Italia centrale)


CitazioneLa citazione dal Libro della Sapienza dice chiaramente che fanno esperienza della morte coloro che già appartengono al diavolo, quindi coloro che "vedono" la morte come un male in sé e non come un necessario complemento della vita.
Benissimo, quindi se è un naturale compimento della vita, convieni con me che alterare, adulterare, la naturalità delle cose, diviene un po' come volersi sostituire a Dio, creatore della perfezione nella natura?


----
P.S. = non ha senso parlare di un morto dicendo "è tornato alla casa del Padre" giacché quando mai c'era stato prima?  :D  ;)  :D
#739
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 12:32:52 PM
**  scritto da donquixote:
CitazioneSe la vita è un dono di Dio lo è anche la morte
Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo;
e ne fanno esperienza coloro che gli appartengono. (Sap 2,24)

Mi dispiace @donquixote, non stiamo parlando (o non abbiamo fede) dello stesso Dio.
#740
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 12:29:10 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazionePerò mi sembra norma di elementare buon senso, e di  logica, non riconoscere alcun valore ad una procura, firmata dal solo procuratore (o sedicente tale); quale, appunto, è la Chiesa Cattolica, che ha lo stesso diritto di interpretare Bibbia e Vangelo di quello che ho io...fino a prova contraria.
Come volevasi dimostrare: secondo la tua personale interpretazione. Quindi sei cristiano tanto quanto Renzi sostiene di essere cattolico (o addirittura di sinistra).
#741
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
13 Marzo 2017, 09:52:47 AM
@Eutidemo

E' inutile che cambi discorso, il suicidio è peccato (leggasi mancanza di amore) per qualsiasi pratica filo-cristiana, giacché la vita è un dono di Dio. Quindi puoi definirti cristiano quanto vuoi, questo è un tuo dilemma, io ho semplicemente confutato alla tua personale interpretazione sul suicidio o eutanasia.

Pace & Bene
#742
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
12 Marzo 2017, 20:09:53 PM
**  scritto da maral:
CitazioneVerità è il vivere errando e a ogni errore chiedersi ancora: cosa è la verità?
Errando, errando, caro @maral, si finisce poi per comprendere davvero qual è la verità. Sbagliando s'impara, no?!
Il problema è che essa però, una volta manifestataci, non ci aggrada, poiché dovremmo "sacrificare", per relazionarci completamente con essa, una parte nostra ben salda sul piedistallo dell'assoluto, ma che in realtà è più misera di un sotterfugio relativista.
In realtà noi facciamo come Pilato che girò i tacchi dopo aver esposto questo tuo stesso dilemma a Gesù: "...che cos'è la verità?..." - dimenticando che noi, rispetto a Pilato, siamo "fortunati", perché possiamo leggere, comodamente seduti in poltrona con una pipa in bocca sorseggiando un rum nobile, il continuo della leggenda, e comprendere che la verità è che da soli, e col relativismo, si può solo esistere, come tu ben dici, errando ..errando ...errando ...
#743
Attualità / Re:Eutanasia e D.A.T.
12 Marzo 2017, 18:47:14 PM
**  scritto da Eutidemo:
CitazioneAnche io sono cristiano, ma, come da me argomentato nel mio TOPIC "Del suicidio", non credo che necessariamente il suicidio debba considerarsi un atto peccaminoso.
Diciamo che allora sei un "diversamente cristiano".  8)
#744
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
10 Marzo 2017, 19:52:59 PM
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneCiò significa che le affermazioni poste dal relativismo non richiedono di essere garantite da alcuno, perché non si pongono come verità, ma come incertezze, dubbi, sospetti, dubbi che non hanno alcuna certezza neanche di se stessi.

Penso, purtroppo, con sincera umiltà ma in tutta parresia, che il forte sentimento di avversione verso la fede, che ti fa inabissare sempre più nella foschia della follia, man mano che tenti di argomentare con esempi frastornati dal nichilismo, sia solo un comportamento inevitabile per giustificare la scelta del tuo abiurare, per legittimare, a te e agli altri, l'abbandono della tua di fede.
Auspico di essere in equivoco.


"...se qualcuno ti dice
che non ci sono verità,
o che la verità è solo relativa,
ti sta chiedendo di non credergli.

E allora non credergli..."


- Roger Scruton
#745
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
10 Marzo 2017, 10:04:22 AM
**  scritto da Angelo Cannata:
Citazioneil relativismo può essere seguito solo da chi è disposto a perenne irrequietezza, continue sconfitte, un continuo essere su strada senza mai poter avere chiarezza su quale sia la destinazione.
Quindi è una scelta di vita (secondo me molto sado), e se hai scelto questo sentiero, siccome non c'è prova che sia una decisione ragionevole, è per la fiducia (leggasi fede) che volente o nolente stai riponendo in esso. Non sai se la destinazione sia vera, prendi bastonate, ma continui nello stesso sentiero, né più né meno di ciò che fanno e hanno fatto da sempre, con e per fede, i seguaci di qualsiasi religione.
Non c'è peggior cieco di colui che decide di non voler osservare.

Pace&Bene
#746
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
10 Marzo 2017, 09:52:25 AM
**  scritto da Angelo Cannata:
Citazionequesto è il tentativo del relativista: lavorare per vedere se sia possibile non imporre qualcosa.
Arrivi in ritardo c'è già Gesù che ci è riuscito! E come ex/sacerdote dovresti sapere che questa dimensione che tu definisci relativista, è possibile raggiungerla anche da chi a Lui si abbandona. E' questo il vero tentativo.
#747
Attualità / Re:IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE
09 Marzo 2017, 19:03:40 PM
**  scritto da baylham:
CitazioneSono convinto che l'affermarsi del nazionalismo e protezionismo e la dissoluzione dell'Unione come risposta alla crisi in Europa, per l'Italia avrà il risultato di portare al rapido default dello Stato. Le conseguenze non sono prevedibili, ma immagino saranno tragiche.
Ma perché non accade lo stesso quando una persona fa delle scelte sbagliate e fallisce? Quindi che ben vengano le conseguenze tragiche, senza una "crisi" seria, profonda, non ci sarà beneficio collettivo.
#748
Attualità / Re:IL PROBLEMA OCCUPAZIONALE
09 Marzo 2017, 11:32:27 AM
**  scritto da Eretiko:
CitazioneDato che saremo chiamati prima o poi a esprimerci in tal senso con lo strumento elettorale (e forse anche con quello referendario), credo sia doveroso per i cittadini elaborare una propria idea che sia quanto più possibile supportata da dati reali.
L'idea già c'è, già è stata elaborata, per questo il "governo" ha rimandato le elezioni che sembravano tutti volere in maniera imminente.
#749
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
09 Marzo 2017, 10:24:51 AM
**  scritto da Sariputra:
CitazioneIl problema consiste nell'esigenza che molti sentono di imporre la propria opinione agli altri. Quindi dovremmo investigare perché esiste nella psiche umana questa necessità.
Se s'impone significa che si vuol tappare una qualche verità che ci da tanto fastidio.
#750
Tematiche Filosofiche / Re:Relativismo/Assolutismo
09 Marzo 2017, 10:09:10 AM
**  scritto da Angelo Cannata:
CitazioneEgli compie delle scelte perché si ritrova in questo mondo (e ora non venite a dirmi che egli ha fede di trovarsi in questo mondo: no, non ha fede in questo, è solo una sua percezione, tutta dubitabile), ha un passato, ha dei condizionamenti, un DNA, degli istinti, si è fatto una cultura, ha delle sensibilità umane, vive in una società; in mezzo a tutte queste situazioni prova a fare delle sintesi e alla fine dice "Oggi scelgo questo valore, decido di lottare per questa cosa, domani continuerò a riflettere e vedrò se sarà bene proseguire o modificare qualcosa".
No, egli compie delle scelte perché non può evitare di scegliere, è obbligato (quindi è assoluto, dunque è scomparso il relativismo); e con l'origine di questa "coincidenza" oggettiva, sia essa casuale o divina, non ci puoi ragionare relativisticamente, perché le due (o le altre supposizioni probabili che tu voglia aggregare) sono di dominio metafisico/spirituale.
Certo ci è concesso anche di poter dubitare della nostra stessa intima percezione di esistere, ma anche questa dimensione diviene invalida, nulla, inefficace mentre sperimentiamo empiricamente l'abbraccio sincero e gioioso con il prossimo.
Oggi scegli questo e domani codesto, quindi sei in perfetta sintonia con la società moderna ( "Chi dice di non credere in niente, non è vero che non crede in niente, perché comincia a credere a tutto". Keith Chesterton ), dove sarebbe allora questa novità filosofica, questa buona notizia che porterebbe serenità e allegria ai nostri giorni?!?!