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Messaggi - Socrate78

#736
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 10:18:29 AM
Allora, se tutto è relativo, anche l'assoluto, non vale assolutamente la pena di impegnarsi in nessun percorso etico, ma è molto triste e pericoloso, non trovi? Significa che chiunque può crearsi la propria etica in base a cui può fare anche le azioni più perverse per il proprio interesse. Se ti rifai a Gesù, che a volte citi, posso dire che egli fu in molti casi molto rigido nel formulare giudizi, ad esempio quando parla di punizioni eterne (la famosa Geenna) dice: "Se il tuo membro ti è di scandalo, taglialo: sarebbe meglio che tu vivessi senza quel membro piuttosto che far precipitare corpo e anima nella Geenna", oppure quando dice che i farisei fanno le opere del loro padre, cioè del diavolo. Insomma, se non si poteva distinguere tra bene e male non avrebbe detto quelle frasi, giusto? Ora, ritornando alla frase che hai citato, io ti posso dire che quell'uomo che si ritiene migliore ha molta strada da fare per il semplice fatto che disprezza l'umanità intera, e quindi il suo cuore è perverso, disprezzo e odio sono infatti negativi. E' appunto nella condizione del perfetto fariseo. Per quanto riguarda, Angelo, il fatto che spesso citi secondo cui un'azione è bene per me e male per un altro, devo dirti che secondo me è sempre opportuno mettere al primo posto il benessere altrui e solo secondariamente il nostro: non danneggiare noi stessi, ma operare per il bene comune. Se tutti agissero in questo modo, non ci sarebbero guerre, il debole verrebbe aiutato, i beni materiali equamente divisi, ecc. Io non posso dire di essere un santo,  ma nemmeno sono una persona che non sa riconoscere il bene dal male e che è disposta a qualsiasi cosa per il proprio interesse!
#737
Attualità / Re:I bulli e la scuola
19 Maggio 2018, 09:44:33 AM
No invece, Angelo, anzi, proprio nel fatto di essere migliori come cuore, come persone, è possibile dire e comprendere se si è più avanti di altri o meno! Ci mancherebbe, perché lo si vede SUBITO se si è obiettivi con se stessi. Ci si accorge di come si è, lo si sa.Ad esempio se io mi accorgo che sono invidioso, non ho alcuna compassione per chi soffre e sono cinico ed indifferente, se faccio una valutazione obiettiva devo per forza dire: " Purtroppo sono decisamente peggiore, anzi, in questo momento faccio moralmente piuttosto schifo!"; se invece sento che voglio davvero il bene del prossimo, ho intenzione di accoglierlo, di aiutarlo nella difficoltà, allora se permetti mi sento in diritto di sentirmi migliore di chi per il proprio tornaconto non esista a rubare, causare danni gravi, addirittura uccidere. Infatti è giusto distinguere tra discernimento e giudizio assoluto. Il discernere tra bene e male, tra situazioni di vita positive e negative, è alla base del percorso morale, perché se io non posso dire di essere migliorato o peggiorato, allora è decisamente assurdo e impossibile iniziare qualsiasi percorso, in base a che cosa ne valuti i risultati? In base a NULLA, letteralmente. Il giudizio assoluto, invece, è quando si dice che se una persona, in quel momento della sua vita, si comporta molto male allora continuerà così sempre e non cambierà mai, ecco, questo è il giudizio tipico dei farisei condannati dallo stesso Gesù, che etichettano, incasellano gli altri in base a schemi rigidi. Io sono convinto che Gesù non intendesse dire che i pubblicani e le prostitute siano migliori rispetto agli altri, ma che forse il loro stesso peccato impediva a loro di insuperbirsi, poiché in fondo sapevano di essere molto indietro moralmente.
#738
Attualità / Re:I bulli e la scuola
17 Maggio 2018, 22:19:12 PM
Io, mi dispiace, ma resto dell'idea che i bulli debbano essere sanzionati per quello che fanno, il perdono a tutti i costi funziona solo in un mondo ideale, in cui nemmeno il bullismo per definizione esisterebbe. Non è detto che il bullo se viene punito non rifletta sulle sue azioni, ma è possibile che se venga sempre perdonato egli continui e perseveri nel suo agire lesivo, allora secondo questa legge del perdono incondizionato nemmeno più le sanzioni stabilite dalla legge dovrebbero esistere, visto che non si deve per definizione giudicare nessuno. Non esisterebbero più reati, né tribunali. Almeno se il bullo è punito severamente viene messo, finché dura quella sanzione, nella condizione di non nuocere, ma se lo si perdona a prescindere questo non accade e forse si fa pure beffe di te. Prendiamo l'esempio del gruppo di teppisti che ha aggredito il ragazzo: secondo te, Angelo, se leggono ciò che ha scritto si ravvedono? Secondo me sarebbe ingenuo crederlo, è possibile ed anzi secondo me probabile che ci ridano sopra e continuino con la loro condotta prepotente e barbara. E poi, una soluzione ad un problema (in questo caso il bullismo) non è detto che sia efficace solo perché è "gentile", o sbaglio?
#739
Attualità / Re:I bulli e la scuola
17 Maggio 2018, 17:16:50 PM
Scusami, ma chi l'ha detto che il bullo è "fragile" e persino malato? Dal punto di vista logico è proprio l'affermazione ad essere assolutamente fragile, non certo il bullo! Infatti in che cosa consisterebbe tale fragilità? Non è detto chiaramente, viene ripetuto solo all'infinito ciò che viene detto da psicologi, psichiatri e similari, ma qui secondo me vale il detto secondo cui se si ripete una bugia mille volte ecco che diventa una dogmatica verità. Il bullo cerca autogratificazione e allora? Tutti in fondo cerchiamo autostima e autogratificazione, ma non per questo facciamo del male, quindi il fatto che agiscano per ottenere autostima e piacere personale non è affatto un attenuante che li rende deboli, ma anzi è un aggravante! L'affermazione si fonda sul principio d'autorità, non sulla ragione pura: infatti il pseudo-ragionamento è questo: se gli psichiatri definiscono il bullo come fragile allora lo è. Io però non mi accontento di ripetere ciò che gli strizzacervelli dicono, voglio indagare con la mia testa e secondo me esistono bulli davvero fragili per estrazione sociale ma altri che sono solo arroganti, provenienti da buone famiglie e magari pure bravi a scuola, che meriterebbero punizioni anche corporali o addirittura la galera se proprio devo essere sincero! Quest'atteggiamento del bullo fragile dà origine ad un buonismo vomitevole, vedo già una marea di psicologi e insegnanti dire: "Povero bullo fragile, povero caso umano", mentre il vero caso umano, la vittima che magari giunge ad ammalarsi di depressione o anoressia, viene magari trascurata. Se un bullo che poi è di fatto un criminale che giunge a molestare sessualmente, a scatenare risse, a ricattare, viene solo considerato "fragile" egli se ne accorgerà e si sentirà autorizzato a fare peggio.
#740
Affermazione nichilista assolutamente priva di qualsiasi fondamento.
#741
Ami la nostra "civiltà"? Io non molto, a dir la verità. Nella cosiddetta "civiltà occidentale" le donne sono sin troppe sfacciate, provocanti, spregiudicate, spesso cambiano i ragazzi e li "usano" a loro piacimento come se fossero vestiti da indossare quando a loro fa piacere e da gettar via se non le soddisfano più. Alcune si prostituiscono letteralmente solo per avere una ricarica del cellulare, per pagarsi gli studi o semplicemente perché cercano mezzi di guadagno facili! E' una libertà che equivale a licenza. Se questi sono gli effetti della libertà, preferisco semmai la donna marocchina con tanto di velo, mi dispiace ma è così.
#742
A me sembra che, nonostante alcune iniziative pur lodevoli, normalmente nella civiltà attuale è molto scemato il valore che la maggior parte delle persone dà al sapere e alla conoscenza. E' molto difficile trovare qualcuno che, nella sua scala di valori, metta la conoscenza, la ricerca del sapere ai primi posti: anzi, il sapere è spesso subordinato all'utilità del guadagno, per cui sono disprezzati i percorsi di studio che non danno un lavoro immediato con guadagno assicurato. La conoscenza fine a se stessa è considerata un inutile fardello, e soprattutto la conoscenza filosofica è disprezzata, vista come un esercizio noioso e inutile.
Le statistiche dicono che vi è un calo vertiginoso di lettori, molti non leggono più e i programmi in televisione legati alla cultura hanno ascolti sempre più bassi, tanto che spesso sono costretti a chiudere del tutto. Sembra quindi che la massa, stavolta per scelta, voglia restare ignorante, giusto?
#743
In realtà è FALSO che i dinosauri si siano evoluti in uccelli, poiché è stato osservato che per produrre le piume degli uccelli sarebbero state necessarie moltissime mutazioni in sincronia perfetta tra loro! Quei dinosauri che falsamente sono visti come progenitori degli uccelli hanno in realtà quella che viene definita DINOPELURIA, cioè un tipo di pelo che si confonde con le piume degli uccelli, ma non è la stessa cosa.
#744
Non è detto però che ci sia davvero regressione nell'umanità, poiché anche un'evoluzione può avere l'aspetto di una regressione, solo che ciò non appare evidente di primo acchito. Il problema non è tanto il regredire, ma il fatto che l'umanità manca di punti precisi di riferimento e, di conseguenza, i tentativi di evolvere non hanno una direzione precisa e generano caos a livello sociale. Esistono inoltre forti pregiudizi ideologici che portano a ritenere regresso determinate cose che altri valuterebbero in maniera opposta, ad esempio i fautori del cambiamento dell'istituzione famiglia guarderanno con occhi positivi il fatto che determinati schemi si sfaldino, lo stesso per la globalizzazione. Un altro appunto si potrebbe fare relativamente alla diffusione di determinate patologie come l'autismo: siamo sicuri che sia solo un male? Esistono forme di autismo, come la sindrome di Asperger, che pur privando almeno in parte l'individuo di alcune caratteristiche importanti (empatia, affettività, capacità di relazione) fanno sviluppare altre doti importanti, come la capacità di concentrazione, la logica e il quoziente intellettivo di questi autistici è più alto della media, quindi non mi sembra giusto vedere solo l'aspetto negativo di determinati modi di essere. Sembra addirittura che Kant avesse la sindrome di Asperger, e forse una buona parte del suo genio filosofico si deve proprio a questo.
#745
In realtà, almeno a mio modesto parere, non c'è soltanto la questione del fatto che si vuole mettere la donna su un piedistallo per motivi economici legati ai consumi, ma esiste anche il tentativo sociale della donna di stabilire una specie di rivalsa da secoli di maschilismo, per cui vorrebbe avere sempre più forza e potere anche a danno dell'uomo stesso o comunque oscurando il maschile. La stessa rivendicazione della parità, pur giusta, nasconde la volontà di emergere, di acquisire importanza: ora, siccome non tutte le donne sono equilibrate, è facile passare dalla parità alla volontà di essere sempre più considerate e importanti, anche a danno della controparte. Ultimamente, anche se i dati non vengono divulgati, sta aumentando il fenomeno delle donne violente verso il partner: la violenza femminile spesso non è denunciata ma esiste comunque, poiché l'uomo spesso si vergogna di essere vittima di sopraffazione e violenza.
#746
Attualità / Re:I bulli e la scuola
12 Maggio 2018, 09:40:54 AM
La risposta è SI, mi ritengo in grado quantomeno di intuire che cosa può esserci nel loro cuore, soprattutto se il male non ha circostanze attenuanti come il degrado familiare o determinate patologie. Infatti le azioni da che cosa provengono? Dal cuore appunto, lo ha detto anche Gesù: "E' dal cuore dell'uomo che provengono gli omicidi, le calunnie, la fornicazione, ecc.", quindi anche restando in ambito evangelico è ammesso giudicare il cuore in rapporto alle azioni. Infatti se si vuole il bene del prossimo non lo si diffama o peggio lo si uccide, ovvio no? Ora veniamo al problema principale, cioè ai "bulli", qualche tempo fa un gruppo di sedicenni è stato denunciato per il reato di "riduzione in schiavitù e abuso sessuale" perché per nove mesi circa aveva abusato sessualmente di un dodicenne con ritardo mentale, lo avevano costretto a fare cose umilianti incatenandolo e trattandolo come se fosse appunto uno schiavo, in tutti i sensi. I ragazzi non provenivano da famiglie povere, disagiate e sembra che a scuola non se la cavassero nemmeno tanto male. Ora, che cosa può esserci nel loro cuore? Il male, ecco che cosa c'è, anzi, per me quei bulli sono molto peggio addirittura di un pedofilo, perché un pedofilo può agire in quel modo in quanto presenta una patologia della sessualità, ma quei bulli non possono appellarsi a nessuna patologia per attenuare la gravità dei loro atti!
#747
Attualità / Re:I bulli e la scuola
11 Maggio 2018, 22:09:47 PM
Invece io ti ripeto Cannata: Il tuo relativismo non mi piace affatto e distrugge ogni valore assoluto. Io voglio continuare a credere che esistano valori assoluti per cui se li seguo posso a buon diritto considerarmi migliore di chi non lo fa, adesso dimmi, non dovrei ritenermi migliore ad un mafioso, ad un usuraio senza cuore e scrupoli, ad un assassino o ad uno stupratore magari anche sadico? Peccherò di superbia, ma ritengo che sia una sana superbia, io sono migliore rispetto a questi soggetti, lo stesso Gesù che tu hai citato ha detto "Maledetti voi, via da me..." con riferimento appunto ai soggetti peggiori, bugiardi, senza amore, senza pietà, privi di compassione, come certi bulli dimostrano di essere con le loro azioni. Io credo che Gesù fosse assai meno "buonista" di come viene descritto e molto più severo e giudice.
#748
Le donne sono astute, a volte anche manipolatrici, tutt'altro che stupide insomma......
#749
L'evoluzionismo e il razzismo sono uniti, infatti il concetto stesso di selezione naturale come strumento del miglioramento della specie apre la porta all'eugenetica e al razzismo. In nome della selezione naturale si può favorire, come il nazismo faceva, l'eliminazione dei disabili, dei malati di mente o anche di chi ha una personalità problematica o antisociale, per creare una razza umana selezionata e "perfetta", intelligente e allo stesso tempo obbediente al sistema sociale. Inoltre l'idea che esistano mutazioni vantaggiose all'interno di una specie porta inevitabilmente a ritenere i presunti portatori di tali vantaggi come una specie di razza superiore, quindi la teoria è razzista sin dalle fondamenta.
#750
Attualità / Re:I bulli e la scuola
07 Maggio 2018, 16:31:04 PM
Vedo che però tutti voi escludete una possibilità, e cioè che il "bullo" si comporti con violenza perché naturalmente è predisposto a questo tipo di agire, gli viene naturale molto più che un comportamento favorevole alle esigenze e ai diritti degli altri. Non può esistere anche questo, indipendentemente dall'educazione ricevuta? Vi sono bulli che hanno ricevuto un'educazione anche buona, ma l'istinto o la loro stessa volontà preferisce altro, quindi c'è qualcosa in loro che li orienta più al male che al bene. Io credo che una persona può anche razionalmente convincersi della necessità di agire in maniera corretta, ma se manca la volontà interiore di agire in quel modo c'è ben poco da fare.