Rilevo (positivamente) che il vostro confronto ha dato corpo al titolo:
Angelo la critica Duc e le spiritualità...
Angelo la critica Duc e le spiritualità...
Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.
Mostra messaggi MenuCitazione di: Jean il 09 Settembre 2016, 23:18:12 PM
Andrea - ... eccomi, puntuale stavolta, eh... non come la precedente che la ho... ti ho fatto attendere un bel po', mentre dormivo. Ma prego, accomodati, Vania...
Vania – grazie, è passato un po' da allora... per diversi motivi non ho potuto e un po' voluto venir prima... complice la vacanza che ho trascorso con Gianni che mi ha rilassato, allontanando quella sensazione d'inadeguatezza che talora mi perseguita...
- ricordo che avevamo concluso il precedente incontro proprio ragionando su questa parola e sulle ali dell'amore (... e si librò su l'adeguate penne ) che pare aver rinsaldato la tua relazione con Gianni, suppongo...
-che strano, Andrea... proprio oggi ho letto una poesia al riguardo, anzi due... quella di una poetessa e di una persona che l'ha diversamente interpretata... le ho copiate, eccole qui...
L'universo non ha un centro, L'universo ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa così: ma per dividersi si fa così:
ci si avvicina lentamente ci si allontana velocemente
eppure senza motivo apparente, senza apparente motivo,
poi allargando le braccia, poi chiudendo le braccia,
si mostra il disarmo delle ali, si mostra la forza delle proprie ali,
e infine si svanisce, svanendo infine,
insieme, soli e divisi
nello spazio di carità nello spazio d'odio
tra te tra te
e l'altro. e l'altro.
-perbacco, Vania... una significativa coincidenza, pare fatta apposta per riprendere il filo della nostra discussione, iniziata al bar degli elastici... le due poesie raffigurano l'avvicinarsi e l'allontanarsi (sembra) di due persone simbolicamente sorrette nel loro movimento dalle proprie ali... se mettiamo un elastico tra le due versioni vediamo come l'una divenga l'altra... un po' quello che accade tra te e Gianni, quello che accade a molte coppie...
-e se l'elastico si rompe?
-le parti divise, se non si rassegnano, cercheranno con chi riannodarlo nuovamente...
-Andrea, io mi trovo bene con Gianni...
-non ne dubito, ma..?
-ma ci sono gli altri, la sua famiglia, amici... lavoro, quello che pensa e che sente...
-già, nessuno è un'isola, e se lo è rimane il collegamento con altre terre sotto il mare che la lambisce... gli altri e le circostanze sono un problema, per chi si vuol davvero bene?
- no, ma c'è qualcos'altro che non riesco bene a mettere a fuoco... tu che dici della realtà?
-e questa da dove viene? Che ti accade?
-... a volte ho l'impressione di recitare una parte... poi mi riprendo e mi convinco che son io che sto facendo questo e quello, nessuno me lo impone... non siamo burattini, vero?
-eh... se lo fossimo io non potrei rispondere che quello che mi sarebbe permesso... ma anche recitassimo la nostra parte, dov'è il problema?
-... se recitassimo più parti?
-beh, in realtà lo facciamo continuamente, presentando ad ognuno l'immagine che vorremmo avesse di noi.
Nulla di preoccupante, così fan tutti ... ovviamente sino ad un certo punto...
-sì, capisco... uno, nessuno e centomila...
-appunto...
-ma...
-ma... non è questo il punto, vero?
-infatti... e se esistesse un'altra realtà oltre a questa?
-un'altra... o più... come lo potremmo sapere, secondo te?
-... piccoli tocchi.. come nel film "Contact", con Jodie Foster... coincidenze, sincronicità...
-... sovrapposizioni, a volte...
- di piani differenti...
-normalmente per brevi istanti... ma in certe circostanze ben a lungo, conosco persone anziane che incontrano i propri cari deceduti da tempo, non solo nei loro sogni...
-non NDE, intendi?
-oh, beh, ci son anche quelle, davvero interessanti... ma mi riferisco alla vita ordinaria... e poi ci son persone che incontrano, così affermano, entità di vario genere, cose che ci son sempre state, come William Shakespeare ben sapeva...
continua...